Aia: leggi il commento al nuovo decreto su istruttorie e controlli

Obiettivo primario perseguito dal ministero dell’Ambiente è quello di assicurare un efficace controllo della spesa relativa a questi adempimenti

Il 26 maggio 2017 è entrato in vigore il decreto del ministero dell’Ambiente 6 marzo 2017, n. 58, nel quale sono state ridefinite le modalità e le tariffe da applicare alle istruttorie e ai controlli previsti in ambito aia (autorizzazione integrata ambientale), nonché i compensi spettanti ai membri della commissione aia-ippc. Il nuovo regolamento, emanato in forza dell’art. 33, comma 3-bis, D.Lgs. n. 152/2006, abroga e sostituisce il previgente D.M. 24 aprile 2008, proponendo specifici adeguamenti degli oneri tariffari. Obiettivo primario perseguito dal ministero dell’Ambiente è quello di «“assicurare un efficace controllo della spesa” relativa a tali adempimenti - garantendo la copertura dei costi sostenuti dalla stessa Amministrazione - sia per evitare che dette spese ricadano sui contribuenti, in violazione del principio comunitario del “chi inquina paga”» (parere del Consiglio di Stato, adunanza del 5 maggio 2016). Allo stesso tempo, il nuovo decreto intende incentivare l’adesione da parte dei gestori ai «requisiti generali» di cui all’art. 29-bis, comma 2, D.Lgs. n. 152/2006, attraverso la previsione di una diminuzione delle tariffe istruttorie.

Clicca qui per leggere il commento al D.M. Ambiente 6 marzo 2017, n. 58, a firma di Alessandro Kiniger dello studio legale B&P avvocati (accesso riservato agli abbonati).

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