CAM per l’edilizia pubblica: leggi il commento al D.M. 11 ottobre 2017

Le deroghe si potranno applicare per le ristrutturazioni edilizie, comprensive degli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici, nelle zone territoriali omogenee (ZTO) “A” e “B”, di cui al decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444

Novità per i CAM per l'edilizia pubblica. Tra le modifiche apportate al codice appalti dal recente D.M. 19 aprile 2017, n. 56, all'art. 34 è stato, infatti, stabilito che, per le categorie d'appalto riferite agli interventi di ristrutturazione, inclusi quelli comportanti demolizione e ricostruzione, il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare indichi criteri per rendere più flessibile l'obbligo di applicazione dei criteri minimi ambientali, in relazione alla tipologia e alla localizzazione dell'intervento da realizzare. Il D.M. 11 ottobre 2017 interviene quindi sull'allegato 2 al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 gennaio 2017 recante «Adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l'edilizia e per i prodotti tessili» per quel che riguarda nello specifico l’«Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici».

Clicca qui per il commento al provvedimento (accesso riservato agli abbonati): https://www.ambientesicurezzaweb.it/modificati-i-criteri-ambientali-minimi-per-ledilizia-pubblica/

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