Gas serra in (leggero) aumento: i dati di Ispra

Nel terzo trimestre del 2018, la stima tendenziale prevede un leggero aumento rispetto all’anno precedente, pari allo 0,4% a fronte di una crescita del PIL pari a 0,8%

Nel terzo trimestre del 2018, la stima tendenziale delle emissioni dei gas serra prevede un leggero aumento rispetto all’anno precedente, pari allo 0,4% a fronte di una crescita del PIL pari a 0,8%.

Lo rende noto l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che conferma, in generale, il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico, anche se, rispetto al trimestre precedente, per la prima volta dopo diversi anni, si riscontra che a una riduzione del PIL è associato un incremento delle emissioni di gas serra.

L’aumento segnalato è principalmente dovuto ai settori dei trasporti (1,7%), per un maggior consumo di gasolio per il trasporto su strada (3,1%) e del riscaldamento (1,6%). La produzione di energia registra, invece, una riduzione (-1,0%) determinata, prevalentemente, dalla riduzione complessiva della produzione di energia termoelettrica.

Di seguito il testo integrale del comunicato, disponibile anche all'indirizzo http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/stima-trimestrale-delle-emissioni-in-atmosfera-di-gas-serra/view

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Analisi dei dati sulla stima trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra

La stima con periodicità trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra si propone di verificare la dissociazione tra attività economica e pressione sull’ambiente naturale. Il decoupling si verifica quando in un dato periodo il tasso di crescita della pressione ambientale (ad esempio, emissioni di gas serra) è inferiore a quello dell’attività economica (ad esempio, il PIL) che ne è all’origine.

Nel complesso si può notare un disaccoppiamento tra la tendenza del driver economico, il PIL +1,4%, e le emissioni tendenziali, la cui stima registra una riduzione pari allo -0,1%.

La riduzione delle emissioni è dovuta principalmente ai settori della produzione di energia (-0,9%), il settore industriale (-0,7%) e quello dei trasporti (-0,9%) che registrano una riduzione delle emissioni dovuta prevalentemente alla sostituzione del carbone con il gas naturale per quanto riguarda i settori delle produzioni stazionarie e ad una riduzione dei consumi con aumento delle percorrenze per quel che concerne le emissioni dai trasporti su strada. Anche i settori della gestione dei rifiuti (-3,8%) e dei processi industriali presentano delle emissioni in riduzione, grazie allo sviluppo dei sistemi di selezione e trattamento nel primo caso e la riduzione degli F-gas nel secondo, ma il peso di questi due settori è meno importante rispetto agli altri. L’unico settore in cui si registra un netto aumento è il riscaldamento a causadella crescita dei consumi per tutti i vettori energetici considerati. Infine, al momento il trend tendenzialedelle emissioni dall’agricoltura è considerato costante poiché è in fase di perfezionamento la metodologiadi stima che sarà utilizzata per la stima del prossimo trimestrale.

Settori Proxy e disponibilità  

Emissioni 2017*

 

Tendenziale 1T 2018

Variazione settoriale
Produzione energia Gas Naturale SNAM termoelettrico (n-2)  

52.226

 

-3,5%

-0,9%
Carbone MISE (n-3) 26.220 3,7%

 

Altri carboni MISE (n-3) 5.369 -12,4%
Olio termoelettrico MISE (n-1)  

17.678

 

5,4%

 

Fuggitive- Consumi totali gas SNAM (n-2) 7.661 0,3%
Altro - Produzione termoelettrica TERNA 7.065 -7,1%

 

Industria Gas naturale SNAM industria (n-2) 31.862 1,0% -0,7%
Olio combustione MISE (n-1)  

7.155

 

-4,3%

Carbone MISE (n-3) 1.627 3,7%
Altri carboni MISE (n-3) 6.165 -12,4%
Altro - Produzione industriale ISTAT (n-2) 8.504 3,4%
Trasporti Benzina MISE (n-1) 21.848 -2,9% -0,9%
Gasolio trasporti MISE (n-1) 66.139 -0,3%
Gpl trasporti MISE (n-1) 4.775 -5,4%
Gas naturale SNAM usi domestici (n-2) 2.232 3,3%
Altri trasporti - Gasolio Marina MISE (n-1) 4.012 -3,0%
Altri Trasporti -Carboturbo MISE (n-1) 2.280 10,9%
Altri Trasporti -Pipelines SNAM totale immesso (n-2) 710 0,3%
Altri Trasporti - MISE (n-1) 1.719 -0,9%
Riscaldamento Gas naturale SNAM usi domestici (n-2) 59.893 3,3% 3,0%
Gasolio riscaldamento MISE (n-1) 13.409 1,9%
Altro - Gpl combustione MISE (n-1) 9.764 2,6%
Processi industriali e uso solventi Emissioni cemento ritenute costanti 7.627 0,0% -0,1%
Acciaio Federacciai (n-2) 1.518 3,7%
FGAS - Inventario emissioni 16.955 -1,8%
Altro - Produzione industriale ISTAT (n-2) 6.416 3,4%
Agricoltura Emissioni agricoltura ritenute costanti 30.297 0,0% 0,0%
Gestione rifiuti Inventario emissioni 17.505 -3,8% -3,8%
Totale 438.632 -0,1%
PIL ISTAT n-1 1,4%

 Nota: n rappresenta il mese corrente

* Stime preliminari

Analisi dei dati sulla stima trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra – Giugno 2018

La stima trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra si propone di verificare la dissociazione tra attività economica e pressione sull’ambiente naturale. Il decoupling si verifica quando in un dato periodo il tasso di crescita della pressione ambientale (ad esempio, emissioni di gas serra) è inferiore a quello dell’attività economica (ad esempio, il PIL) che ne è all’origine.

Nel complesso si può notare un disaccoppiamento tra la tendenza del driver economico, il PIL +1,1%, e le emissioni tendenziali, la cui stima registra un incremento pari allo 0,2%.

L’incremento delle emissioni è dovuto principalmente ai settori dei trasporti (1,3%) ed in particolare del consumo di gasolio per il trasporto su strada (2,8%), e del riscaldamento (3,1%) mentre la produzione di energia registra una riduzione (-2.1%) dovuta prevalentemente alla sostituzione del carbone con il gas naturale per quanto riguarda i settori delle produzioni stazioarie e ad una riduzione dei consumi. II settore industriale rimane stabile nel complesso mentre la gestione dei rifiuti (-3,8%) presenta delle emissioni in riduzione, grazie allo sviluppo dei sistemi di selezione e trattamento ma il peso di questo settore è meno importante rispetto agli altri. Infine, al momento il trend tendenziale delle emissioni dall’agricoltura è considerato costante poiché è in fase di perfezionamento la metodologia di stima che sarà utilizzata per la stima del prossimo trimestrale.

Settori Proxy e disponibilità Emissioni 2017* Tendenziale 2T 2018  

Variazione settoriale

 

Produzione energia

 

Gas Naturale SNAM termoelettrico (n-2)  

52,226

 

-6.4% -2.1%
Carbone MISE (n-3) 26,220 4.8%
Altri carboni MISE (n-3)  

5,369

-9.2%
Olio termoelettrico MISE (n-1)  

17,678

3.3%
Fuggitive- Consumi totali gas SNAM (n-2)  

7,058

 

-0.9%
Altro - Produzione termoelettrica TERNA 2,622 -11.0%
Industria

 

Gas naturale SNAM industria (n-2)  

31,862

1.0%  

0.2%

Olio combustione MISE (n-1)  

7,155

 

3.3%
Carbone MISE (n-3) 1,627 4.8%
Altri carboni MISE (n-3)  

6,165

-9.2%
Altro - Produzione industriale ISTAT (n-2)  

1,215

1.7%
Trasporti

 

Benzina MISE (n-1)

 

 

21,848

 

-1.6% 1.3%
Gasolio trasporti MISE (n-1) 66,139 2.8%
Gpl trasporti MISE (n-1)  

4,775

-4.9%
Gas naturale SNAM usi domestici (n-2)  

2,232

 

2.6%
Altri trasporti - Gasolio Marina MISE (n-1) 4,012 -7.2%
Altri Trasporti -Carboturbo MISE (n-1)  

2,280

 

10.9%
Altri Trasporti -Pipelines SNAM totale immesso (n-2) 654 -0.9%
Altri Trasporti - MISE (n-1) 1,035 1.3%
Riscaldamento

 

Gas naturale SNAM usi domestici (n-2) 59,893 2.6%  

3.1%

 

Gasolio riscaldamento MISE (n-1) 13,409 7.0%
Altro - Gpl combustione MISE (n-1) 10,649 1.3%
Processi industriali e uso solventi

 

Cemento Federbeton (n-3) 7,627 -1.1%  

-0.7%

Acciaio Federacciai (n-2) 1,518 3.5%
FGAS - Inventario emissioni 16,955 -1.8%
Altro - Produzione industriale ISTAT (n-2) 6,369 1.7%
Agricoltura Emissioni agricoltura ritenute costanti 30,297 0.0% 0.0%
Gestione rifiuti Inventario emissioni 17,545 -3.8% -3.8%
Totale 426,436 0,2%
PIL ISTAT n-1   1,1%

 

Nota: n rappresenta il mese corrente

* Stime preliminari

Nota metodologica sulla stima trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra

Introduzione

La stima con periodicità trimestrale delle emissioni in atmosfera di gas serra si propone di verificare la dissociazione tra attività economica e pressione sull’ambiente naturale. Il decoupling si verifica quando in un dato periodo il tasso di crescita della pressione ambientale (ad esempio, emissioni di gas serra) è inferiore a quello dell’attività economica (ad esempio, il Pil) che ne è all’origine.

La tempestività è probabilmente il criterio di qualità [1] I criteri di qualità delle statistiche europee sono definiti nel Regolamento (CE) N. 223/2009, articolo 12

più semplice e diretto che chi usa dati statistici possa cogliere, e subito influenza la percezione della qualità del dato. Tuttavia migliorare la tempestività puòspesso significare ridurre l’importanza degli altri criteri di qualità, l’accuratezza in particolare.

Non è inoltre trascurabile l’effetto della comunicazione trimestrale di tali dati che permette di informare in modo regolare sull’andamento delle emissioni e nel contempo di mostrare le interrelazioni tra economia e ambiente.

Metodologia

La stima trimestrale delle emissioni di gas serra (GHG) fornisce la variazione annuale tendenziale, cioè lavariazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e si basa principalmente sulla stima delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) collegate ai consumi energetici. La stima di questo componente dei GHG è in grado di fornire circa i quattro quinti del totale GHG. Inoltre, sulla base dell’inventario nazionaledei gas serra di cui ISPRA è responsabile, sono state messe a punto apposite metodologie semplificate per la stima delle emissioni di F-gas, metano e N2O provenienti principalmente da fonti non energetiche.

Il processo di stima trimestrale di CO2 si discosta dalla metodologia adottata a livello IPCC descritta nel National Inventory Report 2018 per l’Italia e costituisce una specifica elaborazione delle stime emissivedell’anno precedente basate sull’ultimo inventario delle emissioni in atmosfera comunicato a livello internazionale. In generale, la stima delle emissioni dell’inventario delle emissioni in atmosfera si effettua individuando per ogni categoria emissiva (ad esempio, produzione di energia o specifici processi industriali) un dato di attività appropriato che va combinato con uno specifico fattore di emissione tecnologico. I principali dati di base sia per la stima annuale e, in parte, per quella trimestrale, sono le statistiche energetiche, le statistiche sulla produzione industriale e quelle sui trasporti, di fonte Ministero dello sviluppo economico, Terna, Istat e associazioni di categoria.

In genere, le stime trimestrali utilizzano gran parte delle statistiche energetiche. Queste sono disponibili con una periodicità n-1 e n-2 (considerando quello attuale come il mese n) a livello più aggregato rispetto quello utile per la stima delle emissioni annuali. Invece, la disponibilità di alcuni set di dati con periodicità n- 3 non è talvolta sufficiente per le stime del trimestre precedente. Infine, altre statistiche (comprese tutte quelle di dettaglio) sono in genere caratterizzate da una periodicità annuale, che ne esclude il loro uso in ambito trimestrale.

La disponibilità non completa di statistiche ufficiali per la periodicità trimestrale pone due differenti limitazioni. Da un lato, la mancanza parziale di alcuni indicatori limita il livello di disaggregazione delle categorie emissive; vengono ad esempio utilizzati gli indici della produzione industriale, a fronte della mancanza di statistiche di livello per attività manifatturiera.

Principali indicatori utilizzati per le stime

Di seguito si presentano i principali indicatori utilizzati per le stime per categoria emissiva. La stima delle emissioni trimestrali utilizza la loro variazione percentuale trimestrale applicandola direttamente ai risultatidelle stime annuali dell’anno precedente.

Settore della produzione di energia
Per questa categoria emissiva si dispone dei seguenti indicatori:
  • consumi di gas naturale (fonte SNAM; n-2) e olio (fonte MISE; n-1) per la stima delle emissioni del settore termoelettrico;
  • consumi di carbone (fonte MISE; n-3) per la stima delle emissioni del settore termoelettrico;
  • consumi totali di gas naturale (fonte SNAM; n-2) per la stima delle emissioni fuggitive;
  • mensili produzione termoelettrica (fonte TERNA; n-1) per la stima di tutte le altre emissioni del settore energetico.
Settore industria

Le fonti di informazione per la stima del settore manifatturiero sono le seguenti:

  • consumi di gas naturale (fonte SNAM; n-2) per la stima a livello aggregato delle emissioni dei processi industriali;
  • consumi di olio combustibile (fonte MISE; n-1) per la stima a livello aggregato delle emissioni derivanti dai processi di combustione;
  • consumi di carbone (fonte MISE; n-3) per la stima delle emissioni del settore manifatturiero;
  • indice della produzione industriale (fonte Istat; n-2) per la stima di tutte le altre emissioni del settore manifatturiero;
  • produzione di acciaio (fonte Federacciai; n-2);
  • inventario nazionale delle emissioni per la stima degli F-gas
Settore trasporti

Per il settore trasporti si fa riferimento ai seguenti indicatori:

  • consumi di benzina, gasolio e gpl (fonte MISE; n-1) e consumi di gas naturale per usi domestici (fonte SNAM; n-2) per la stima a livello aggregato delle emissioni del trasporto stradale;
  • consumi di gasolio marino e di carboturbo (fonte MISE; n-1) ) per la stima a livello aggregato delle emissioni delle altre tipologie di trasporto;
  • totale del gas naturale immesso in rete per la stima delle emissioni legate a trasporto e distribuzione
Settore riscaldamento

La stima delle emissioni dei processi di riscaldamento si avvale dei seguenti indicatori:

  • consumi di gas naturale (fonte SNAM; n-2) per la stima a livello aggregato delle emissioni derivanti dagli usi domestici;
  • consumi di gasolio e gpl (fonte MISE; n-1) per la stima a livello aggregato delle altre emissioni derivanti da questo processo.
Settore agricoltura
  • emissioni supposte costanti rispetto al provvisorio dell’anno n-1.
Settore gestione rifiuti
  • inventario nazionale delle emissioni di gas serra.

Note   [ + ]

1.  I criteri di qualità delle statistiche europee sono definiti nel Regolamento (CE) N. 223/2009, articolo 12

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