Incendi boschivi: le raccomandazioni per potenziare il contrasto

Tra le azioni suggerite sollecitare e sostenere i sindaci nella predisposizione e nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali di protezione civile

In previsione dell'attività contro gli incendi boschivi 2018 sono stati individuati i tempi di svolgimento e rese note le raccomandazioni per un più efficace contrasto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2018, n. 137 di un comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri.

Tra le azioni suggerite:

  • definire con le Prefetture - uffici territoriali di governo e i comuni a maggior rischio attività  di controllo del territorio da parte delle forze di polizia;
  • provvedere alla redazione di adeguate cartografie a supporto di tutte le fasi di intervento;
  • sollecitare e sostenere i sindaci nella predisposizione e nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali di protezione civile.

Confermata la composizione della flotta aerea antincendio di Stato, formata da 14 velivoli Canadair CL415 - oltre ad altri 2 velivoli co-finanziati dalla Commissione europea nell'ambito  del  progetto  «EU-Buffer  IT» che, pur se  prioritariamente  destinati  agli  altri  Paesi europei nell'ambito del Meccanismo unionale di protezione civile, potranno essere utilmente impiegati  anche  sul  territorio  italiano - e  4 elicotteri  Erickson S64F.

Di seguito il testo del comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri.

 

Comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri

Campagna estiva antincendio boschivo 2018. Individuazione  dei  tempi
di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto  agli
incendi boschivi, e di interfaccia, nonche'  ai  rischi  conseguenti.
(18A04294)

               in Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2018, n. 137



    In materia di lotta agli incendi boschivi, la  normativa  vigente

di cui all'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n.  90,

convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 26  luglio  2005,

n. 152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i  tempi

di svolgimento  delle  attivita'  antincendio  boschivo  nel  periodo

estivo che, per la prossima stagione, avranno inizio il 15  giugno  e

termine il 30 settembre 2018.

    In vista della stagione estiva antincendio boschivo 2018, per una

piu'  efficace  azione  di  contrasto  agli  incendi  boschivi  e  di

interfaccia,  nonche'  ai  rischi   conseguenti,   ritengo   doveroso

condividere con le SS.LL. le riflessioni che seguono che ripercorrono

le azioni intraprese a valle di quanto accaduto nella stagione estiva

del 2017, durante la quale il fenomeno degli incendi  boschivi  e  di

interfaccia ha assunto numeri ed impatti significativi in molte  aree

del  nostro  Paese,  impegnando  in  modo  rilevante  i  sistemi   di

spegnimento a terra ed aerei, nonche' i sistemi locali di  protezione

civile a salvaguardia della pubblica e privata incolumita'.

    In ragione di cio', gli eventi incendiari dell'estate  del  2017,

prolungatisi fino all'inizio di novembre, sono  stati  analizzati  lo

scorso autunno con un'intensa e strutturata attivita'  di  debriefing

di livello tecnico,  coordinata  dal  Dipartimento  della  protezione

civile, con l'obiettivo di esaminare i punti di forza e di  debolezza

delle attivita' di previsione, prevenzione e lotta  attiva  messe  in

atto dalle  Amministrazioni  regionali  con  il  concorso  di  quelle

statutali. In esito alle suddette attivita' di debriefing, sono state

condivise  alcune  proposte  migliorative  del  sistema   antincendio

boschivo nel suo complesso, per ciascuno degli ambiti specifici della

previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli  incendi  boschivi.

Tali proposte sono state inviate dal  Dipartimento  della  protezione

civile, lo scorso dicembre, ai Presidenti delle regioni ed ai vertici

delle    Amministrazioni    centrali    competenti    nel     settore

dell'antincendio boschivo,  affinche'  venissero  recepite  nei  vari

ambiti, in vista della stagione antincendio boschivo del 2018.

    Per favorire maggiormente  l'azione  sinergica  delle  componenti

regionali e statuali, impegnate nelle attivita' antincendio boschivo,

e per fornire a tutti i livelli  di  responsabilita'  le  indicazioni

necessarie a predisporre tempestivamente il sistema  antincendio,  in

vista della campagna del 2018 - adeguandolo anche  al  mutato  quadro

normativo introdotto dal decreto legislativo. 19 agosto 2016, n.  177

e successive modificazioni  -  lo  scorso  27  febbraio,  sono  state

trasmesse   specifiche   raccomandazioni   operative   a   tutte   le

Amministrazioni,  a  vario  titolo  coinvolte  nelle   attivita'   di

previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli  incendi  boschivi,

pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 9 marzo 2018, le  quali

si richiamano integralmente.

    Tali raccomandazioni individuano  puntualmente  le  priorita'  di

azione delle varie componenti del sistema, alla luce delle criticita'

individuate nel 2017 e pertanto, l'auspicio e' che ne sia stata  data

dalle SS.LL., per quanto di  competenza,  tempestiva  attuazione,  al

fine di affrontare  la  campagna  del  2018  con  una  risposta  piu'

efficace ed efficiente.

    In seguito alla citata attivita'  di  debriefing  sulla  campagna

antincendio boschivo  del  2017,  il  Dipartimento  della  protezione

civile ha promosso e costituito, lo scorso mese di aprile,  anche  un

Tavolo tecnico interistituzionale, volto al monitoraggio del  settore

antincendio boschivo per la proposizione di  soluzioni  operative  ed

allo sviluppo  dettagliato  di  alcune  delle  proposte  migliorative

individuate nel 2017 che  necessitano  di  ulteriori  approfondimenti

tecnici.    Nella    composizione    di    tale    Tavolo     tecnico

interistituzionale,  di  prima  e  finora  unica  costituzione,  sono

rappresentate sia le Amministrazioni regionali,  pienamente  titolari

della materia antincendio boschivo, che le componenti statuali  quali

il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, l'Arma dei  carabinieri,  il

Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,  il

Ministero delle politiche agricole, alimentari e  forestali,  nonche'

una rappresentanza anche dei comuni attraverso l'ANCI.

    Cio' premesso, trattando nello  specifico  la  prossima  campagna

estiva antincendio boschivo 2018, si ritiene  utile  evidenziare  gli

esiti  delle  analisi  compiute  sulle  condizioni  idrologiche   del

territorio nazionale, nel periodo «settembre 2017 - maggio 2018», che

mostrano precipitazioni meteorologiche mediamente abbondanti, con  un

incremento  positivo  rispetto  all'analogo  periodo  della  stagione

precedente 2016-2017. Cio' ha, evidentemente, limitato le  condizioni

favorevoli all'innesco ed alla propagazione degli  incendi  boschivi,

contribuendo a far registrare, nella  stagione  invernale,  un  basso

numero di incendi boschivi e nessun evento di particolare rilievo. La

disponibilita'  idrica  favorisce,  tuttavia,   la   crescita   della

vegetazione, in particolare arbustiva ed erbacea, la  quale,  durante

il periodo estivo ed in concomitanza di eventuali prolungati  periodi

con  condizioni  meteoclimatiche  favorevoli  all'innesco   ed   alla

propagazione degli incendi boschivi,  potra'  fornire  un  importante

contributo al carico di combustibile.

    Nel corso dei recenti incontri, tenutisi presso  il  Dipartimento

della   protezione   civile,   con   i   referenti   tecnici    delle

Amministrazioni regionali e statuali, sono emersi diversi elementi di

miglioramento dei sistemi di risposta antincendio boschivo  regionali

rispetto all'anno 2017, ma anche la persistenza di alcune criticita';

queste,  in  particolare,  sono  ravvisabili  sia   nella   fase   di

coordinamento delle operazioni di spegnimento degli incendi da  terra

e  dal  cielo  -  soprattutto  in  quelle  realta'  dove  vi  era  un

consolidato rapporto di  collaborazione  con  il  preesistente  Corpo

forestale dello Stato - sia  nell'approntamento  delle  flotte  aeree

regionali, a causa  dei  tempi  di  approvazione  di  alcuni  bilanci

regionali ovvero della limitata disponibilita'  di  risorse  rispetto

alle esigenze operative.

    E' necessario, pertanto, mantenere alto il livello di  attenzione

sul problema degli incendi boschivi e di interfaccia, affinche' venga

affrontato in maniera sinergica fra tutte le componenti  e  strutture

operative,  sia  regionali  sia  statali,  nell'ambito  del  Servizio

nazionale della protezione civile. Al riguardo, pertanto, si  auspica

che le SS.LL. proseguano negli sforzi di  organizzazione  dei  propri

sistemi regionali di antincendio  boschivo,  in  termini  di  risorse

umane e di mezzi  terrestri  ed  aerei,  nell'ottica  di  una  sempre

maggiore  efficienza,  al  fine  di  garantire  adeguati  livelli  di

risposta.

    Sulla base di consolidate pratiche operative, si rivela  efficace

un sistema di risposta regionale che preveda  presidi  e  squadre  di

avvistamento e di sorveglianza, con funzioni deterrenti e  di  pronta

segnalazione;  un  sistema  di  squadre  di  spegnimento  da   terra,

coordinate per ciascun incendio da un direttore delle  operazioni  di

spegnimento, con adeguate competenze di  settore;  una  flotta  aerea

antincendio   boschivo   proporzionata   all'estensione    ed    alla

pericolosita'  potenziale  del  territorio  regionale  stesso.   Tale

sistema, adeguatamente dimensionato in relazione alle caratteristiche

del territorio ed alle previsioni giornaliere del  pericolo  incendi,

puo' essere  altresi'  supportato,  come  concorso  residuale  e  non

primario, dai mezzi della flotta antincendio di Stato, coordinata dal

Dipartimento  della  protezione  civile,  su  richiesta  delle   Sale

operative  unificate  permanenti,  in  caso  di  incendi   non   piu'

controllabili con i mezzi messi in campo dalle strutture regionali.

    Per quanto attiene alla flotta aerea antincendio di Stato, per la

prossima campagna estiva antincendio boschivo, essa sara' composta da

14 velivoli Canadair CL415 - oltre ad altri 2 velivoli  co-finanziati

dalla Commissione europea nell'ambito  del  progetto  «EU-Buffer  IT»

che, pur se  prioritariamente  destinati  agli  altri  Paesi  europei

nell'ambito del Meccanismo unionale di  protezione  civile,  potranno

essere utilmente impiegati  anche  sul  territorio  italiano  -  e  4

elicotteri  Erickson  S64F.  A  questi  si  aggiungeranno   ulteriori

elicotteri del comparto Difesa, del Corpo nazionale  dei  vigili  del

fuoco e dell'Arma dei carabinieri.

    Come ogni anno, per ottimizzare l'impiego  di  tali  velivoli,  a

supporto  delle  flotte  aeree  antincendio  regionali,  si   ritiene

necessario  proseguire  nello  sforzo  comune  e  sinergico  ed,   al

riguardo, il Dipartimento della  protezione  civile  continuera'  nel

monitoraggio e nella vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine

di garantire il concorso della componente aerea della flotta di Stato

e di assicurare la dovuta collaborazione e ogni  possibile  forma  di

assistenza per la compiuta attuazione delle presenti raccomandazioni.

    Sul sito istituzionale del Dipartimento della  protezione  civile

sara' reso disponibile, anche quest'anno,  il  numero  degli  assetti

regionali e statali dedicati alle attivita'  antincendio  boschivo  e

pertanto si invitano le SS.LL. a voler verificare che i propri Uffici

abbiano  gia'  comunicato  le  informazioni  richieste,  secondo   le

modalita' gia' rappresentate dallo stesso Dipartimento.

    Per il contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia si  sono

dimostrati altresi'  particolarmente  efficaci  il  dispiegamento  di

dispositivi di prevenzione, di controllo e di  monitoraggio  continuo

del  territorio  da  parte  delle  forze  di  polizia,  come  fattore

deterrente preventivo, nonche' le attivita' di  investigazione  e  di

ricerca degli autori degli  atti  incendiari.  A  tale  proposito  si

auspica una ancora piu' efficace cooperazione e scambio dei dati  tra

le diverse componenti del sistema e le relative sale  operative,  per

migliorare ulteriormente i  tempi  di  intervento  sugli  incendi  ed

agevolare l'avvio delle operazioni investigative.

    Il fenomeno incendiario, infatti, avendo una matrice  prettamente

antropica puo' essere  efficacemente  contrastato  con  politiche  di

prevenzione, strutturale e non strutturale, tra cui  sono  ricomprese

le attivita'  di  promozione,  tra  i  cittadini,  della  cultura  di

protezione civile e delle corrette  norme  di  comportamento  per  la

salvaguardia dell'ambiente.

    Alla luce della disamina effettuata sul fenomeno  incendiario  in

Italia,  rivolgo  infine  alle  SS.LL.  le  allegate  raccomandazioni

operative, parte integrante della presente comunicazione, per un piu'

efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi

conseguenti per la stagione estiva 2018, confidando  vivamente  nella

tempestiva e puntuale attuazione delle stesse, anche con il  concorso

di tutte le diverse componenti istituzionali chiamate ad  intervenire

a diverso  titolo,  al  fine  di  garantire  il  coordinamento  della

risposta organizzativa ed operativa, nel rispetto di quanto  previsto

dalla vigente legislazione nazionale e regionale.


                                                             Allegato

Attivita' antincendio boschivo (AIB) per  la  stagione  estiva  2018.
  Raccomandazioni  per  un  piu'  efficace  contrasto  agli   incendi
  boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti


a) Attivita' di previsione e prevenzione

    Favorire un adeguato scambio di  informazioni  fra  le  strutture

locali, regionali e statuali impiegate a vario titolo nelle attivita'

AIB con quelle di protezione civile.

    Utilizzare le informazioni disponibili presso i Centri funzionali

decentrati  per  attivita'  di   previsione   delle   condizioni   di

pericolosita'  degli  incendi  boschivi  e  favorire,   qualora   non

presente, la produzione di uno  specifico  bollettino  incendi  cosi'

come previsto dal decreto ministeriale. 20 dicembre 2001. Allo  scopo

si rammenta che il Dipartimento della protezione civile ha sviluppato

un proprio modello previsionale, disponibile in  via  continuativa  e

per tutti i giorni dell'anno presso i predetti Centri funzionali.

    Promuovere forme di sensibilizzazione e di stimolo degli  Enti  e

delle Societa' che gestiscono le infrastrutture, affinche' attuino  i

necessari interventi di  manutenzione  mirati  alla  riduzione  delle

condizioni favorevoli all'innesco e alla propagazione degli  incendi,

indicando come prioritari  gli  interventi  nelle  fasce  perimetrali

delle zone antropizzate, delle infrastrutture strategiche, della rete

viaria e di quella ferroviaria.

    Supportare e promuovere presso  le  Amministrazioni  comunali  le

attivita' di prevenzione non strutturale, indicando come  prioritaria

l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei soprassuoli  percorsi

dal fuoco, cosi' come previsto dall'art. 10, comma 2 della  legge  n.

353 del 2000, strumento necessario  per  l'applicazione  dei  vincoli

dettati dalla predetta legge.

    Definire con le Prefetture - Uffici territoriali di Governo ed  i

comuni a maggior rischio di incendi boschivi attivita'  di  controllo

del territorio da parte delle  Forze  di  polizia,  anche  attraverso

l'elaborazione di specifiche procedure di comunicazione tra  le  Sale

operative al fine di  attivare,  in  particolare  nelle  aree  e  nei

periodi a maggior rischio, un efficace dispositivo  deterrente  delle

possibili cause di innesco.

    Promuovere ogni azione necessaria  a  potenziare  ed  ottimizzare

l'organizzazione ed il coordinamento del personale appartenente  alle

Organizzazioni  di  volontariato,  riconosciute  secondo  la  vigente

normativa, ed  impiegate,  ai  diversi  livelli  territoriali,  nelle

attivita' di  sorveglianza,  vigilanza  e  presidio  del  territorio,

nonche' a supporto alle Autorita' preposte per la lotta attiva, nelle

aree e nei periodi di maggior rischio.

    Coinvolgere le Associazioni di categoria silvo-pastorali presenti

sul  territorio,  attraverso  specifici  protocolli   d'intesa,   con

l'obiettivo  di  mettere  a  disposizione  del  sistema   antincendio

boschivo specifiche conoscenze e risorse delle stesse Associazioni.

    Stabilire, ai sensi dell'art. 7, comma 6, della legge n. 353  del

2000, forme di incentivazione per il personale stagionale utilizzato,

strettamente correlate ai risultati ottenuti in termini di  riduzione

delle aree percorse dal fuoco.



b) Attivita' di pianificazione ai  sensi  della  legge  quadro  sugli

  incendi boschivi

    Provvedere alla revisione annuale  del  Piano  regionale  per  la

programmazione delle attivita' di  previsione,  prevenzione  e  lotta

attiva contro gli incendi boschivi, di cui all'art. 3, comma 3, della

legge n. 353 del 2000, redatto secondo  le  linee  guida  di  cui  al

decreto ministeriale.  20  dicembre  2001,  evidenziando  inoltre  le

procedure ed il modello di intervento da adottare anche in situazioni

complesse che possono interessare sia le aree boscate che  quelle  di

interfaccia e che possono richiedere l'impiego di forze facenti  capo

a diversi soggetti, anche rispetto a  quanto  stabilito  dal  decreto

legislativo. n. 177 del 2016.

    Provvedere alla redazione di adeguate cartografie a  supporto  di

tutte  le  fasi  di  intervento  legate  al  fenomeno  degli  incendi

boschivi, dall'individuazione delle possibili aree a maggior  rischio

incendio  boschivo  e  di  interfaccia,  alla  produzione  di  strati

informativi quali le fonti di approvvigionamento idrico, nonche'  una

suddivisione del territorio per tipo di vegetazione.

    Assicurare  il  fondamentale  raccordo  tra  il  suddetto   Piano

regionale ed i Piani per i parchi e le riserve naturali dello  Stato,

predisposti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio

e del mare, ai sensi dall'art. 8, della legge n. 353 del 2000.

    Definire, con le Societa' di gestione o gli Enti interessati,  un

adeguato modello di intervento per le aree particolarmente  sensibili

agli incendi, come  viabilita'  principale  ed  altre  infrastrutture

strategiche che, in caso di  evento,  possa  limitare  i  rischi  per

l'incolumita' pubblica e privata.



c) Attivita' di pianificazione di protezione civile

    Sollecitare  e  sostenere  i  Sindaci  nella  predisposizione   e

nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali  di  protezione

civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento  al

rischio di incendi di interfaccia, oltreche' nella definizione  delle

procedure di allertamento del sistema locale  di  protezione  civile,

nella mappatura del territorio secondo i diversi livelli  di  rischio

di incendi di interfaccia e  nelle  attivita'  di  informazione  alla

popolazione. Stante la peculiarita' del periodo estivo, si raccomanda

altresi'  la  promozione  dell'elaborazione  di  specifici  piani  di

emergenza per gli insediamenti,  le  infrastrutture  e  gli  impianti

turistici, anche temporanei, prossimi  ad  aree  boscate  o  comunque

suscettibili all'innesco.

    Provvedere, ove possibile, alla definizione di specifiche  intese

ed  accordi  tra  regioni  e  province  autonome,  anche   limitrofe,

nell'ambito delle quali trovare un'appropriata e  coordinata  sintesi

delle  iniziative  volte  ad  assicurare  una  pronta   ed   efficace

cooperazione e condivisione di uomini e  mezzi,  in  particolare  del

volontariato, nonche' di mezzi aerei da  destinare  ad  attivita'  di

vigilanza e di lotta attiva agli incendi boschivi,  sia  in  caso  di

eventi particolarmente intensi  sia  durante  i  periodi  ritenuti  a

maggior rischio.



d) Attivita' di lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e
  di gestione dell'emergenza

    Adeguare i dispositivi  regionali  antincendio,  di  fondamentale

importanza nella prima risposta  e  nel  contenimento  degli  incendi

boschivi e di interfaccia, al regime degli eventi che interessano  il

territorio regionale, modulando e potenziando opportunamente le forze

di terra con quelle aeree.

    Formare costantemente gli operatori antincendio boschivo a  tutti

i livelli, per implementare al meglio le tecniche di  spegnimento  ed

aumentare la sicurezza degli operatori stessi.

    Porre il massimo  sforzo  nel  diversificare  con  mezzi  ad  ala

rotante e ad ala fissa la flotta regionale,  concetto  piu'  che  mai

attuale vista l'effettiva composizione della flotta aerea  di  Stato,

sia in termini di assetti disponibili sia in termini di tipologia.

    Assicurare la piena integrazione procedurale e operativa  con  le

Amministrazioni  statali,  centrali  e  periferiche,   in   relazione

all'impiego  sia   di   risorse   strumentali   sia   di   conoscenze

specialistiche,  valutando,  altresi',  il  ricorso  ad  accordi  per

l'utilizzo di figure professionali adeguate alle esigenze  operative,

ove non presenti nella struttura regionale o provinciale.

    Garantire, altresi', l'indispensabile  presenza  di  un  adeguato

numero di direttori/responsabili  delle  operazioni  di  spegnimento,

dotati di professionalita'  e  profilo  di  responsabilita'  tali  da

consentire l'ottimale coordinamento  delle  attivita'  delle  squadre

medesime con quelle dei mezzi aerei.

    Garantire  un  costante  collegamento  tra  le   Sale   operative

unificate permanenti (SOUP), di cui all'art. 7, della  legge  n.  353

del 2000, e le Sale operative regionali di protezione civile, laddove

non gia' integrate, nonche' il necessario e permanente  raccordo  con

il Centro operativo aereo  unificato  (COAU)  e  la  Sala  situazione

Italia  del  Dipartimento   della   protezione   civile,   ai   fini,

rispettivamente, della richiesta di concorso  aereo  e  del  costante

aggiornamento sulla situazione a livello  regionale  delle  emergenze

derivanti   dagli   incendi   di   interfaccia.   In   proposito   e'

indispensabile  che  il  COAU  abbia  immediata,  piena  e   costante

visibilita' dell'impiego tattico degli assetti regionali al  fine  di

poter far intervenire le risorse strategiche aeree statali  ove  piu'

necessario in ogni momento. Cio' al fine di  evitare  diseconomie  in

continui  spostamenti  attraverso  la  Penisola  e  di  rendere  piu'

tempestivo ed efficace l'intervento.

    Assicurare, cosi' come previsto dall'art. 7 comma 3, della  legge

n. 353 del 2000, un adeguato assetto della propria SOUP  prevedendone

un'operativita' di tipo continuativo nei periodi di  maggior  rischio

di incendio boschivo, ed integrando le proprie strutture  con  quelle

del Corpo  nazionale  dei  vigili  del  fuoco,  dei  Corpi  forestali

regionali e/o provinciali, nonche',  ove  necessario,  con  personale

delle  organizzazioni  di  volontariato  riconosciute,  delle   Forze

armate, delle Forze di polizia e delle altre componenti  e  strutture

operative di cui alla legge n. 225 del 1992.

    Valutare la possibilita' di definire gemellaggi  tra  regioni,  e

tra regioni e province autonome, per l'attivita' di lotta attiva agli

incendi boschivi, intesi  non  solo  come  scambio  di  esperienze  e

conoscenze tra strutture ed operatori ma, soprattutto, come strumento

di potenziamento del dispositivo di intervento. Il Dipartimento della

protezione civile assicurera' il proprio supporto alle iniziative  di

gemellaggi tra  le  regioni  che  coinvolgono  le  organizzazioni  di

volontariato, nei limiti dei fondi disponibili.

    Assicurare  la  diffusione  e  la   puntuale   attuazione   delle

«Disposizioni e procedure per il concorso della  flotta  aerea  dello

Stato  nella  lotta  attiva  agli  incendi  boschivi»,  emanate   dal

Dipartimento della protezione civile, onde  garantire  la  prontezza,

l'efficacia e la tempestivita' degli  interventi,  nonche'  l'impiego

ottimale dei mezzi aerei rispetto alle tipologie di evento.

    Provvedere alla razionalizzazione delle richieste di  spegnimento

indirizzate al COAU del Dipartimento  della  protezione  civile,  per

situazioni di reale necessita' rispetto all'attivita' di contrasto  a

terra.

    Promuovere un'attivita' di sensibilizzazione presso gli  aeroclub

presenti  sul  territorio  affinche',   nell'ambito   delle   normali

attivita' di  volo  e  di  addestramento,  i  piloti  svolgano  anche

attivita' di avvistamento, segnalando prontamente eventuali  principi

di incendio boschivo all'Ente preposto  alla  gestione  del  traffico

aereo.

    Adottare tutte le  misure  necessarie,  compresa  l'attivita'  di

segnalazione all'Ente nazionale per l'aviazione civile ai sensi dell'

art.  712  del  Codice   della   navigazione,   affinche'   impianti,

costruzioni ed opere che possono  costituire  ostacolo  per  il  volo

degli aeromobili antincendio ed intralcio alle loro attivita',  siano

provvisti di segnali, incrementando in tal modo la sicurezza dei voli

della flotta aerea antincendio.

    Ampliare per quanto possibile la disponibilita' di fonti  idriche

idonee al prelievo di acqua da parte degli  aeromobili  impiegati  in

AIB;  fornire  il  continuo  aggiornamento  delle  informazioni,  con

particolare riferimento alla presenza, anche temporanea, di  ostacoli

e pericoli per la navigazione aerea ed al carico d'acqua.

    Definire opportune intese con le Capitanerie  di  porto  sia  per

identificare e garantire aree a ridosso delle  coste  idonee  per  il

pescaggio dell'acqua a  mare  da  parte  dei  mezzi  aerei,  tali  da

consentire  anche  la  sicurezza  per  le  attivita'   di   pesca   e

balneazione, sia per assicurare l'eventuale intervento da mare per il

soccorso alle popolazioni qualora minacciate da incendi prossimi alla

linea di costa.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome