Scelta otoprotettori in base alle proprie esigenze – Leggi l’articolo e guarda il video

Tra i requisiti vanno considerati, oltre al livello di protezione, anche l’aspetto ergonomico e di accettabilità da parte dell’utilizzatore. Il secondo passo che il datore di lavoro dovrà compiere riguarderà invece la formazione dei lavoratori sul corretto uso dell’otoprotettore scelto.

Scelta otoprotettori: ne esistono di varie tipologie ed è fondamentale individuare quelle più adatte, in relazione ai singoli contesti di lavoro e ai diversi gradi di esposizione alle sorgenti di rumore. La valutazione dei rischi è quindi il primo passo per definire le principali caratteristiche degli otoprotettori più idonei.

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Tra i requisiti vanno considerati, oltre al livello di protezione, anche l’aspetto ergonomico e di accettabilità da parte dell’utilizzatore. Il secondo passo che il datore di lavoro dovrà compiere riguarderà invece la formazione dei lavoratori sul corretto uso dell’otoprotettore scelto.

Scelta otoprotettori: le caratteristiche

La norma tecnica Uni En 458:2016 fornisce raccomandazioni per la selezione, l’uso, la cura e la manutenzione degli otoprotettori e le linee guida per determinare quale possa essere il migliore otoprotettore, secondo le diverse situazioni lavorative.

Gli otoprotettori monouso – in schiuma – presentano un ottimo livello di comfort e un alto grado di attenuazione del rumore. Si tratta di otoprotettori economici con un’ampia varietà di taglie, forme e colori. Per contro, questi inserti, essendo monouso, non possono essere puliti, non devono mai essere usati con le mani sporche e richiedono quindi esperienza per il corretto inserimento.

Gli inserti con stelo sono rapidi da inserire, igienici (perché la parte che attenua non viene a contatto con le mani), hanno un buon grado di comfort e garantiscono un’attenuazione medio-alta

Gli inserti preformati sono facili da usare e pulire, hanno una lunga durata.

Gli archetti sono invece ottimi per un uso intermittente, sono economici e facili da utilizzare. Inoltre, l’archetto è riutilizzabile, visto che gli inserti sono intercambiabili.

Gli inserti personalizzati sono progettati per adattarsi a uno specifico condotto uditivo, del quale è richiesto pertanto un calco preciso. Questi modelli di otoprotettori possono essere dotati di una gamma di filtri. Non durano per sempre e richiedono una regolare manutenzione. In caso di esposizione ad alti livelli di rumore questi otoprotettori potrebbero non essere la scelta migliore. E’ importante tener presente che in seguito a perdita o aumento di peso repentini anche il condotto può cambiare forma.

Scelta otoprotettori: vantaggi e svantaggi delle cuffie

Le componenti chiave nelle cuffie sono il volume della coppa (che conferisce un minore o maggior comfort), il peso, il materiale e la pressione della bardatura, il disegno e il materiale del cuscinetto.

Le cuffie presentano il vantaggio di rimanere stabili e di non dover essere inserite nel condotto uditivo. Hanno una maggiore facilità di utilizzo e durata. Sono dispositivi versatili con diverse tipologie di indossamento (bardatura temporale, nucale e attacco elmetto) per adattarsi a numerose applicazioni.

Gli svantaggi possono essere il minor livello di comfort dovuto alla sensazione di caldo, alla pressione sulle orecchie e al peso sulla testa.

Scelta otoprotettori: tutte le regole per una corretta manutenzione

Per gli inserti è importante controllare visivamente che il prodotto non sia danneggiato e, per i preformati, esaminare le flange al fine di verificare che siano sempre uniformi.

Gli inserti modellabili (in schiuma) devono essere sostituiti alla fine di ogni utilizzo essendo monouso. Gli inserti riutilizzabili invece devono essere sempre lavati e conservati in un contenitore richiudibile prima e dopo l’uso.

(di Costanza Peretti)

 

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