Otoprotettori: la validazione primo passo per l’efficacia – Leggi l’articolo e guarda il video

La normativa impone al datore di lavoro l’obbligo di fornire otoprotettori adatti alle singole circostanze

Otoprotettori: la validazione è un approccio estremamente importante per accertare che i dispositivi di protezione funzionino in modo appropriato e che la salute dei lavoratori sia effettivamente tutelata.

Vanno verificati, innanzitutto: il corretto indossamento degli otoprotettori, la scelta degli otoprotettori più idonei al singolo utilizzatore (valutando la forma del condotto uditivo) e l’utilizzo regolare nelle situazioni di rischio.

La normativa impone al datore di lavoro l’obbligo di fornire otoprotettori adatti alle singole circostanze, dopo averne valutato l’efficienza e aver provveduto alla formazione dei lavoratori sul loro giusto utilizzo. Diversi sono i fattori che possono diminuire l’efficacia degli otoprotettori:

  • la taglia inadeguata rispetto alle caratteristiche fisiche dell’utilizzatore;
  • la presenza di capelli lunghi, barba o occhiali che rendono problematica la buona tenuta acustica delle cuffie;
  • l’inserimento approssimativo degli otoprotettori, non conformi ai criteri stabiliti dai fabbricanti;
  • le modifiche realizzate dal lavoratore per rendere più confortevole gli otoprotettori;
  • i difetti nella cura e nella manutenzione ;
  • lo spostamento degli otoprotettori dalla sede originaria (come nel caso di inserti che si spostano verso l'esterno del condotto uditivo per effetto dei movimenti mandibolari o di cuffie che non aderiscono perfettamente a causa dei movimenti della testa);
  • l'uso congiunto di altri Dpi che non siano otoprotettori (come elmetti o occhiali).

Otoprotettori: "Viviamo in un mondo rumoroso" (ambienti rumorosi) - Guarda il video

Per garantire sicurezza, produttività e comfort, il rumore deve essere ridotto esattamente al livello raccomandato. I datori di lavoro devono fornire otoprotettori adeguati qualora vengano superati gli 80 db(A). Al di sopra degli 85 db(A) gli otoprotettori devono essere indossati obbligatoriamente.

La validazione è un procedimento indispensabile, anche perché in campo scientifico è ormai noto che i livelli di attenuazione misurati in laboratorio e dichiarati dai fabbricanti di otoprotettori sono una forte sovrastima di quelli ottenibili in ambienti di lavoro reali.

Fino a ieri, si è fatto ricorso a fattori correttivi per determinare l’abbattimento effettivo, seguendo però una metodologia non uniformata, variabile da paese a paese e in genere poco accurata. Con il rischio di incorrere, quindi, in situazioni di ipoprotezione o iperprotezione.

Attualmente, è invece possibile verificare l’attenuazione di rumore reale direttamente sul campo, effettuando test specifici sui singoli lavoratori. Una metodologia che consente di analizzare la “variabilità individuale” e le eventuali lacune dovute a un infruttuoso addestramento.

Otoprotettori: E-A-Rfit test per verifiche oggettive e personali

E-A-Rfit Validation System è un sistema, messo a punto da 3M, che calcola il valore di attenuazione sonora individuale su ciascun utilizzatore.

Esistono in commercio altre tipologie di test per la validazione che per la maggior parte si basano su risposte soggettive e consistono nell’inviare un suono, chiedendo un riscontro al ricevente.

E-A-Rfit, invece, è un sistema di verifica oggettivo e quantificativo.

Come funziona?

Viene utilizzato un microfono dotato di tecnologia F-Mire (Field microphone in real ear), composto di due elementi: il primo rileva il livello di pressione sonora all’interno del canale auricolare, mentre il secondo misura la pressione sonora esterna. Il lavoratore indossa l’inserto al quale viene connesso il microfono.

In seguito, si attiva una fonte sonora e si misura il livello di rumorosità interno ed esterno all’orecchio.

Dopo due secondi il sistema restituisce il valore del Par (il valore di attenuazione personale) che viene verificato singolarmente per l’orecchio destro e sinistro.

I benefici dell’ E-A-Rfit Validation sono numerosi : consentono innanzitutto di migliorare il processo di addestramento. Aiutano inoltre ad individuare il corretto Dpi da far utilizzare al lavoratore. E’ possibile anche creare un fascicolo di validazione dell’otoprotettore che può essere conservato insieme alla cartella sanitaria dello stesso, in modo da avere, negli anni, evidenza di un controllo sia sanitario che tecnico del rischio legato al rumore.

 

di Costanza Peretti

 

Iscriviti a 3M Community Sicurezza

Otoprotettori

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome