Rifiuti da imballaggi in plastica: nuovo intervento dell’Antitrust

A sei mesi circa dalla nota As1538, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato è tornata a occuparsi di rifiuti da imballaggi in plastica (e più specificamente in Pet o polietilene tereftalato). In particolare, con la nota di novembre 2018, il Garante auspicava la stipula di un accordo tra Anci (associazione nazionale comuni italiani) e Coripet (Consorzio di diritto privato di riciclo del Pet) sulla falsariga di quello stipulato con Conai, lasciando poi ai singoli Comuni la discrezionalità di applicarlo o meno.  Questo per garantire la pluralità del mercato al fine anche di dare attuazione al pacchetto di direttive europee volte a promuovere l’economia circolare.

Tuttavia, l’Antitrust, ha recentemente reso noto, con il provvedimento n. 27662, che «l’11 febbraio 2019 il consorzio Coripet (…), riconosciuto ai sensi dell’art. 221 del Decreto Legislativo n. 152/06(…) ha segnalato all’Autorità alcune condotte poste in essere dal Consorzio Nazionale Imballaggi, dal Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica (di seguito, “Corepla”), nonché da Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), in presunta violazione della normativa antitrust.

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Coripet ha, in particolare, segnalato una serie di condotte, assunte successivamente al decreto di riconoscimento ministeriale, ostative alla propria operatività da parte sia di Anci, che avrebbe ingiustificatamente dilatato i tempi di un proprio accordo con Coripet, necessario ai fini del riconoscimento definitivo di detto sistema autonomo, sia del sistema di filiera Conai- Corepla. Più precisamente, come emerge dall’analisi dei fatti segnalati, Corepla avrebbe posto in essere diversi comportamenti con il fine specifico di impedire l’operatività del consorzio, negandogli ogni possibilità di avere accesso a quella parte della raccolta differenziata dei contenitori in PET attribuibile all’immesso al consumo dei propri consorziati. Tale condotta avrebbe avuto luogo pur a fronte della circostanza per cui le aziende consorziate in Coripet, avendo individuato in quest’ultimo e non più in Corepla il soggetto cui affidare l’attività di avvio al riciclo in ottemperanza agli obblighi dell’Extended Producer Responsibility (“EPR”)4, da inizio 2019, versino a Coripet il contributo ambientale (cd. Crc contributo di recupero Coripet), conformemente a quanto previsto dal Tua (come si vedrà meglio infra), con corrispondente cessazione del pagamento del Cac - contributo ambientale Conai - a favore di Conai/ Corepla».

Per quanto sopra, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deliberato l’avvio dell’istruttoria, ai sensi dell'articolo 14, della legge n. 287/90, nei confronti del consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica (Corepla), per accertare l’esistenza di violazioni dell’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea sulla concorrenza di mercato.

In allegato il testo integrale del provvedimento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato n. 27662.

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Allegati

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