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Il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104, di attuazione della direttiva 2014/52/Ue, ha rivisitato la parte II del testo unico ambientale

Il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104, di attuazione della direttiva 2014/52/Ue, ha rivisitato la parte II del testo unico ambientale, introducendo modifiche e integrazioni. La finalità è sbloccare gli investimenti potenziali in opere, infrastrutture e impianti

Dal 21 luglio 2017 è entrato in vigore il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104 «Attuazione della direttiva 2014/52/UE che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati», redatto sulla base dei principi direttivi stabiliti dall’articolo 14 della legge di delegazione europea 2014. Decreto che - recita la relazione di accompagno - scaturisce dall’esigenza di «sbloccare il potenziale derivante dagli investimenti in opere, infrastrutture e impianti per rilanciare la crescita sostenibile, attraverso la correzione delle criticità riscontrate da amministrazioni e imprese in merito alla disciplina vigente», nonché di rivedere l’assetto delle competenze tra Stato e Regioni che «ha contribuito a generare […] criticità nella gestione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale».

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