Adempimenti generali

Di che cosa si tratta 

In base a quanto previsto dall’art. 124, D.Lgs. n. 152/2006, tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati. Fanno eccezione gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie che sono sempre ammessi (senza la necessità di autorizzazione) a condizione che siano rispettati i regolamenti predisposti dal gestore del servizio idrico integrato.

Al contrario, gli scarichi di acque reflue domestiche che non recapitano in rete fognaria devono essere autorizzati. L’autorizzazione è rilasciata al titolare dell’attività da cui si origina lo scarico. Nel caso particolare in cui uno stabilimento conferisca, tramite condotta privata (e non pubblica fognatura), le acque reflue provenienti dalla propria attività a un soggetto terzo, titolare dello scarico finale, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale. Allo stesso modo, ove tra più stabilimenti si costituisca un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico, l’autorizzazione sarà rilasciata al consorzio stesso. Tuttavia, rimangono ferme le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del gestore del relativo impianto di depurazione, in caso di violazioni di disposizioni di legge.

 

Che cosa si deve fare

Il soggetto titolare dell’attività da cui si origina lo scarico deve presentare istanza di autorizzazione unica ambientale (Aua) [n.d.r.: RENDERE LE PAROLE “autorizzazione unica ambientale (Aua)” LINKATE ALLA SCHEDA “2 Aua] per attivare il procedimento per l’ottenimento dell’autorizzazione. Infatti, dal 2013 l’autorizzazione ordinaria allo scarico rientra nel campo di operatività dell’Aua.

 

Riferimenti legislativi

  • Art. 124, D.Lgs. n. 152/2006;
  • D.P.R. n. 59/2013

 

Eventuali scadenze o periodicità

La durata dell’autorizzazione è di quattro anni, quindici anni in caso di Aua.

 

Note

Il regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche, termali e di reti fognarie, servite o meno da impianti di depurazione delle acque reflue urbane, è definito dalle regioni. Di conseguenza, è sempre necessario considerare che sussistono specificità a livello regionale.