Economia circolare: al via l’aggiornamento della strategia nazionale

Pubblicate le linee programmatiche del Mite

Economia circolare: al via l’aggiornamento della strategia nazionale con la pubblicazione delle linee programmatiche sul sito del ministero della Transizione ecologica[1]https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/economia_circolare/SEC_30092021_1.pdf, riportate anche di seguito.

Il testo nasce dalla necessità di aggiornare il documento del 2017 “Verso un modello di economia circolare per l’Italia" alla luce dell'evidente l’urgenza di intervenire per ridurre le emissioni e di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Inoltre non possono non essere tenuti in debito conto la definizione di nuovi piani e programmi comunitari per supportare la transizione verso modelli circolari nonché la messa a punto di nuovi settori produttivi in grado di massimizzare il recupero e il riciclo dei rifiuti.

 

Necessaria conseguenza, quindi, la definizione di una nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare”, incentrata su ecoprogettazione ed ecoefficienza, il cui scopo è definire nuovi strumenti amministrativi e fiscali. Sul tavolo temi di fondamentale importanza quale il mercato delle materie prime seconde, la responsabilità estesa del produttore e del consumatore, la diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”, la  neutralità climatica, la roadmap di azioni e di target misurabili di qui al 2040.

Le aree di intervento quindi saranno:

  • ecoprogettazione ed innovazione di prodotto;
  • bioeconomia;
  • blue economy;
  • materie prime critiche,

mentre le misure riguarderanno:

  • la tracciabilità dei rifiuti;
  • l’utilizzo di materiali derivanti dalle filiere del riciclo;
  • un meccanismo per rendere il riciclo più conveniente dello smaltimento in discarica;
  • la promozione del diritto al riuso e alla riparazione;
  • la riforma dei sistemi di Epr (responsabilità estesa del produttore) e dei consorzi per supportare il raggiungimento degli obiettivi comunitari;
  • il rafforzamento degli strumenti normativi esistenti (End of waste, Cam  relativa applicazione a settori strategici);
  • il supporto allo sviluppo di progetti di simbiosi industriale.

 

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