Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato la delibera 28 febbraio 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'11 agosto 2018 con la quale ha implementato il programma operativo complementare "Energia e sviluppo dei territori 2014-2020". Il programma era già stato approvato con la precedente delibera n. 54 del 2017. Il valore complementare è pari a 120.372.320,28 euro. Obiettivi: promozione dell'ecoefficienza e riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche di ristrutturazione dei singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio, e ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici; realizzazione di reti intelligenti di distribuzione di energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari e volti a incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, introduzione di apparti provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio come infrastrutture delle "città e delle aree periurbane".
Di seguito il testo integrale della delibera con gli allegati.
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 28 febbraio 2018
Implementazione del Programma operativo complementare «Energia e sviluppo dei territori» 2014 - 2020. (Delibera n. 20/2018). (18A05357)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il regolamento (UE) n. 1303 del 2013 recante disposizioni
comuni sui fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014 del
2020;
Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli 2 e 3,
specifica le competenze del CIPE in tema di coordinamento delle
politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso,
nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli
indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede
comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle
amministrazioni a essa interessate e l'adozione di direttive generali
per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e
nazionali;
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.
122, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al
Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di
cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30
luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del fondo per le aree
sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n.
289 e successive modificazioni;
Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125,
che istituisce l'agenzia per la coesione territoriale, la sottopone
alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del
Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di
coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa
agenzia;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, che ai
commi 240, 241, 242 e 245 dell'art. 1 disciplina i criteri di
cofinanziamento dei programmi europei per il periodo 2014-2020 e il
relativo monitoraggio, nonche' i criteri di finanziamento degli
interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai fondi
strutturali;
Visto, in particolare, il comma 242 dell'art. 1 della sopracitata
legge n. 147 del 2013, come modificato dall'art. 1, comma 668, della
legge 23 dicembre 2014, n. 190, che ha previsto il finanziamento dei
programmi di azione e coesione a valere sulle disponibilita' del
fondo di rotazione di cui all'art. 5 della citata legge n. 183 del
1987, nei limiti della dotazione del fondo stesso stabilita per il
periodo di programmazione 2014-2020 dalla tabella E allegata al
bilancio dello Stato, al netto delle assegnazioni attribuite a titolo
di cofinanziamento nazionale ai programmi operativi nazionali e
regionali finanziati dai fondi SIE;
Visto, in particolare, il comma 245, dell'art. 1 della sopracitata
legge n. 147 del 2013 come modificato dall'art. 1, comma 670, della
citata legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale ha previsto che il
monitoraggio degli interventi complementari finanziati dal citato
fondo di rotazione, sia assicurato dal Ministero dell'economia e
delle finanze;
Dipartimento della ragioneria generale dello Stato (MEF/RGS),
attraverso le specifiche funzionalita' del proprio sistema
informativo, come successivamente specificate dalla circolare MEF/RGS
del 30 aprile 2015, n. 18;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1988,
n. 568 recante «Approvazione del regolamento per l'organizzazione e
le procedure amministrative del fondo di rotazione per la attuazione
delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8 della citata
legge 16 aprile 1987, n. 183», e sue successive modificazioni e
integrazioni;
Vista la delibera di questo comitato n. 8 del 2015, recante la
presa d'atto - ai sensi di quanto previsto al punto 2 della propria
delibera n. 18 del 2014 - dell'Accordo di Partenariato Italia
2014-2020 adottato con decisione esecutiva in data 29 ottobre 2014
dalla commissione europea e relativo alla programmazione dei fondi
SIE per il periodo 2014-2020;
Vista, altresi', la propria delibera n. 10 del 2015 concernente la
definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei
programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e in
particolare il punto 2 il quale stabilisce che gli interventi
complementari siano previsti nell'ambito di programmi di azione e
coesione, finanziati con le disponibilita' del fondo di rotazione, i
cui contenuti sono definiti in partenariato tra le amministrazioni
nazionali aventi responsabilita' di coordinamento dei fondi SIE e le
singole amministrazioni interessate, sotto il coordinamento
dell'autorita' politica delegata per le politiche di coesione
territoriale, prevedendo inoltre che i programmi di azione e coesione
siano adottati con delibera di questo comitato, sentita la conferenza
Stato-Regioni, su proposta dell'amministrazione centrale avente il
coordinamento dei fondi SIE di riferimento, in partenariato con le
regioni interessate, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle
finanze;
Vista la delibera CIPE n. 12 del 2016 per il completamento dei
progetti inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei
2007-2013 non conclusi al 31 dicembre 2015, con la quale veniva
destinato, tra l'altro, un importo di € 55.272.165,14, a valere sulle
risorse complementari destinate al Ministero dello sviluppo
economico, al completamento dei progetti del POIN Energie rinnovabili
e risparmio energetico 2007/2013;
Vista la delibera di questo comitato n. 54 del 2017 con la quale e'
stato approvato il pogramma operativo «Energia e sviluppo dei
territori 2014-2020» complementare al programma operativo nazionale
«Imprese e competitivita'» 2014-2020 di competenza del Ministero
dello sviluppo economico;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 12 dicembre
2016 con il quale, tra l'altro, e' stato nominato Ministro senza
portafoglio il professor Claudio De Vincenti;
Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12
dicembre 2016 con il quale allo stesso Ministro e' conferito
l'incarico relativo alla coesione territoriale e al Mezzogiorno e il
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 gennaio 2017
recante la delega di funzioni al Ministro stesso;
Vista la nota del Ministro della coesione territoriale e del
mezzogiorno protocollo n. 40 del 25 gennaio 2018, e l'allegata nota
informativa predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione
della Presidenza del Consiglio dei ministri concernente la proposta
di implementazione del programma operativo complementare di azione e
coesione «Energia e sviluppo dei territori 2014-2020»;
Tenuto conto che la dotazione finanziaria di € 72.477.834,86 del
programma operativo «Energia e sviluppo dei territori 2014-2020»
approvato con la citata delibera di questo comitato n. 54 del 2017
deriva dalla differenza tra € 127.750.000,00, originariamente
previsti per il predetto programma, ed € 55.272.165,14 assegnati con
delibera comitato interministeriale per la programmazione
economica n. 12 del 2016 al Ministero dello sviluppo economico per il
completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei fondi
strutturali europei del POIN energie rinnovabili e risparmio
energetico 2007-2013, non conclusi al 31 dicembre 2015;
Tenuto conto, come indicato nella nota informativa predisposta dal
Dipartimento per le politiche di coesione, che a seguito del puntuale
esame istruttorio effettuato sulla rendicontazione di spesa finale il
fabbisogno effettivo per il completamento dei progetti inseriti nella
programmazione dei fondi strutturali europei 2007- 2013 non conclusi
al 31 dicembre 2015 e' risultato di € 7.377.679,72, e che questo ha
generato un risparmio di € 47.894.485,42 (55.272.165,14 -
7.377.679,72) destinabili all'implementazione della dotazione
finanziaria del programma operativo complementare di cui alla citata
delibera del comitato interministeriale per la programmazione
economica n. 54 del 2017;
Considerato che nella citata nota informativa, sula base delle
predette risorse finanziarie, viene proposta la variazione della
dotazione finanziaria del programma con la seguente articolazione:
Asse I «Energia»
Linea d'azione: promozione dell'eco-efficienza e riduzione di
consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche;
interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di
edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo,
regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi
energetici (smart buidings) e delle emissioni inquinanti anche
attraverso l'utilizzo di mix tecnologici da € 10.000.000,00 a €
16.000.000,00;
Linea d'azione: realizzazione di reti intelligenti di distribuzione
dell'energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione
strettamente complementari e volti ad incrementare direttamente la
distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, introduzione
di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale,
misurazione intelligente e controllo e monitoraggio come
infrastruttura delle «citta' e delle aree perturbane» da €
60.000.000,00 a € 100.000.000,00;
Asse AT
Assistenza tecnica da € 2.477.834,86 a € 4.372.320,28;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3
della delibera 30 aprile 2012, n. 62 recante il regolamento di questo
comitato;
Vista la nota protocollo n. 1183-P del 27 febbraio 2018 predisposta
congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a
base della presente seduta;
Delibera:
1. E' approvata l'implementazione del programma operativo
complementare «Energia e sviluppo dei territori 2014-2020», gia'
approvato con delibera di questo comitato n. 54 del 2017, allegato
alla presente delibera e di cui costituisce parte integrante.
2. Il valore complessivo del programma operativo complementare e'
pari a € 120.372.320,28 a valere sulle risorse del fondo di rotazione
di cui alla citata legge n. 183 del 1987 come di seguito articolato:
a) Asse I «Energia»
a.1 Linea d'azione: promozione dell'eco-efficienza e riduzione di
consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche;
interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di
edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo,
regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi
energetici (smart buidings) e delle emissioni inquinanti anche
attraverso l'utilizzo di mix tecnologici € 16.000.000,00;
a.2 Linea d'azione: realizzazione di reti intelligenti di
distribuzione dell'energia (smart grids) e interventi sulle reti di
trasmissione strettamente complementari e volti ad incrementare
direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti
rinnovabili, introduzione di apparati provvisti di sistemi di
comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e
monitoraggio come infrastruttura delle «citta' e delle aree
periurbane» € 100.000.000,00;
b) Asse AT
b.1 Assistenza tecnica € 4.372.320,28;
3. Si applica per cio' che attiene all'erogazione di risorse e alle
disposizioni attuative e di monitoraggio quanto disposto dalla
delibera di questo comitato n. 54 del 2017.
Roma, 28 febbraio 2018
Il Presidente: Gentiloni Silveri
Il segretario: Lotti
Registrata alla Corte dei conti il 19 luglio 2018
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n.
1016
Allegato
Parte di provvedimento in formato grafico
Ministero dello Sviluppo Economico
DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO ELETTRICO, LE RINNOVABILI
E L'EFFICIENZA ENERGETICA, IL NUCLEARE DIVISIONE VIII - PROGRAMMI
DI INCENTIVAZIONE ANCHE A FINANZIAMENTO EUROPEO IN MATERIA DI
ENERGIE RINNOVABILI, EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO E PER LA
PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
"Energia e Sviluppo dei territori"
Proposta di
PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE 2014 - 2020
al
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
"IMPRESE E COMPETITIVITA' 2014 - 2020"
OI DGMEREEN
- riprogrammazione Dicembre 2017 -
Sommario
SEZIONE 1- DATI FONDAMENTALI
SEZIONE 2 - STRATEGIA, STRUTTURA DEL PROGRAMMA E DATI FINANZIARI
Sezione 2a - Diagnosi e strategia
Sezione 2b - Tavole finanziarie
Tavola A - Dotazione finanziaria e allocazioni per
Territorio/Linea d'azione
Tavola B - Evoluzione prevista della spesa
SEZIONE 3 - RISULTATI E LINEE DI AZIONE DEL PROGRAMMA
Sezione 3a - Descrizione risultati e indicatori di risultato
Sezione 3b - Descrizione delle linee di azione e indicatori di
realizzazione
SEZIONE 4 - GOVERNANCE E MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
ALLEGATO 1- Elenco isole minori interessate
ALTRI ALLEGATI
SEZIONE 1- DATI FONDAMENTALI
--------------------|------------------------------------------------
ID_CODICE PROGRAMMA |Codice Identificativo Programma [che verra'
|assegnato dal e riportato nel sistema RGS-IGRUE]
--------------------|------------------------------------------------
TITOLO DEL PROGRAMMA|Energia e sviluppo dei territori
--------------------|------------------------------------------------
TIPOLOGIA DI |Programma azione e coesione (PAC) 14-20
PROGRAMMA e |[solo risorse Fondo di rotazione-PAC 14-20]
COPERTURA |
FINANZIARIA |
--------------------|------------------------------------------------
AMMINISTRAZIONE |Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione
TITOLARE |per il mercato elettrico, le rinnovabili e
|l'efficienza energetica, il nucleare (DGMEREEN)
|- Divisione VIII - Programmi di incentivazione
|anche a finanziamento europeo in materia di
|energie rinnovabili, efficienza e risparmio
|energetico e per la promozione dello sviluppo
|sostenibile.
--------------------|------------------------------------------------
TERRITORIO DI |Territori delle regioni meno sviluppate ai sensi
RIFERIMENTO |dell'intervento comunitario 14-20 (Mezzogiorno:
|CAM, PUG, BAS, CAL, SIC)
--------------------|------------------------------------------------
SEZIONE 2 -STRATEGIA, STRUTTURA DEL PROGRAMMAE DATI FINANZIARI
--------------------|------------------------------------------------
ID_CODICE PROGRAMMA |Codice Identificativo Programma [che verra'
||assegnato dal e riportato nel sistema RGS-IGRUE]
--------------------|------------------------------------------------
TITOLO DEL PROGRAMMA|Energia e sviluppo dei territori
--------------------|------------------------------------------------
Sezione 2a - Diagnosi e strategia
---------------------------------------------------------------------
Il Programma"Energia e sviluppo dei territori" elaborato
dallaDirezione per il mercato elettrico, le rinnovabili e
l'efficienza energetica, il nucleare (DGMEREEN) del Ministero dello
Sviluppo Economico, si pone in funzione complementare rispetto al
Programma operativo nazionale "Imprese e competitivita'" FESR (PON IC
2014 - 2020), approvato dalla Commissione europea con decisione
C(2015) 4444 final del 23 giugno 2015, e sue successive modifiche ed
integrazioni, che vede la citata Direzione quale Organismo Intermedio
responsabile dell'attuazione di due linee di attivita' relative
all'Obiettivo Tematico 4.
Sempre nell'ambito dell'Obiettivo Tematico 4 e con riferimento alle
regioni meno sviluppate ai sensi dell'intervento comunitario
2014-2020 (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), il
presenteProgramma ha l'obiettivo di rafforzare gli interventi
previsti nel PON IC 2014 - 2020 relativamente alle rete elettrica
nazionale e di valorizzare il potenziale legato alla filiera
dell'energia, mediante l'attivazione di progetti innovativi per
l'efficientamento energetico degli edifici della pubblica
amministrazionee delle strutture pubbliche o ad uso pubblico.
Il Programma e' costituito da un unico asse tematico che persegue,
attraverso l'attuazione di diverse linee di azione, due specifici
risultati attesi previsti dall'Accordo di Partenariato:
Risultato atteso (RA) 4.1 - Riduzione dei consumi energetici
negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico,
residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili
Risultato atteso (RA) 4.3 - Incremento della quota di fabbisogno
energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e
realizzando sistemi di distribuzione intelligenti
In particolare, le due linee di azione prevedono:
1. il finanziamento di un programma di investimenti innovativo, per
le caratteristiche tecniche degli interventi proposti e per le
procedure amministrative da utilizzare, finalizzato apromuovere
l'efficientamento energetico e la conseguente riduzione dei consumi
degliedifici e delle strutture pubbliche o ad uso pubblicosituate
nelle isole minori delle regioni meno sviluppate, non interconnesse
o in via di interconnessione alla rete elettrica nazionale di cui
all'Allegato 1 del presente documento1 . L'obiettivo e' un notevole
innalzamento degli standard di prestazione energetica, anche
attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili per
l'autoconsumo,in una logica di riduzione della spesa pubblica
corrente (spending review) e favorendo, considerata la peculiarita'
dei luoghi, la nascita di modelli e di comunita' sostenibili dal
punto di vista energetico, anche secondo il modello di comunita'
sostenibile realizzato da FormezPA e Ministero dell'Ambiente
nell'ambito del POI ENERGIA 2007 - 2013.L'attuazione di tale
azione, seppur limitata a specifici territori, valorizzando
l'esperienza acquisita nell'ambito del POI ENERGIA 2007 -2013,
contribuira', tra l'altro,a1 rafforzamentodegli interventi previsti
nel PON IC 2014 -2020 attraverso un'azione di sostegno e rilancio
al sistema imprenditoriale basato sulla domanda pubblica e
permettera' anche la realizzazione/individuazione di un bacino di
progetti utilizzabileeventualmente come overbooking dalle
amministrazioni regionali in caso di mancato avvio o di inefficace
performance fisica o finanziaria delle azioni di efficientamento
energetico programmate nei PO regionali 2014-2020.
--------
1 Anche sulla base della definizione di isola adottata da Eurostat,
sono state considerate le sole isole con superficie superiore a 1
km2, localizzate ad una distanza minima di 1 km dal continente e con
popolazione residente di almeno 50 persone.
2. il finanziamento di interventi di efficientamento e
ammodernamento della rete elettrica nazionale di distribuzione e di
trasmissioneper rispondere al significativo fabbisogno emerso di
ridurre/rimuovere i vincoli strutturali della rete, intervenuti a
seguito dell'esplosione negli ultimi anni della produzione di
energiada fonte rinnovabile non programmabile (FRNP), di assecondare
la modifica in corso del modello di finanziamento della rete
elettricae di disporre,quindi,di una infrastruttura di rete
flessibile che risponda prontamente alle esigenze di sicurezza,
affidabilita' ed efficienza del sistema elettrico, massimizzando
l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile (FER) e la capacita' di
immissione da parte della generazione distribuita.
E' inoltre previsto il finanziamento di specifici interventi volti
a promuovere l'ammodernamento delle reti elettriche delle isole
minori non interconnesse situate nelleregioni meno sviluppate, anche
al fine di migliorare la situazione attuale contraddistinta da una
presenza marginale dell'impiego di fonti rinnovabili e da un costo
dell'energia elettrica molto elevato. Tali interventi sulle reti
elettriche delle isole minori saranno realizzati in stretto
coordinamentoed in modo armonizzato e coerentecon il Decreto del
Ministro dello Sviluppo Economico del 14.02.2017 e con gli altri
interventi previsti dagli strumenti nazionali e regionali di politica
ordinariavigenti ed in via di definizione, al fine di favorire al
megliola penetrazione delle fonti rinnovabili e la promozione
dell'efficienza energetica in questi territori.
Le due priorita' di azione identificatesi legano con la Strategia
di specializzazione intelligente, cosi' come previsto dall'art. 1
comma 703 lettera a) della legge 23 Dicembre 2014 n. 190 (Legge di
stabilita' 2015), che individua cinque aree tematiche nazionali,
relative ai nuovi mercati di riferimento e riflettono un elevato
potenziale sia in termini di posizionamento competitivo (misurato
come presenza nelle catene del valore globali), che in quello di
sostenibilita' economica (quantificata sulla base dei trend di
sviluppo dei mercati internazionali e sugli investimenti potenziali
nei beni comuni).
In particolare:
- l'azione relativa all'efficientamento energetico degli edifici
pubblici e delle strutture pubbliche o ad uso pubblico, riconducibile
all'area tematica nazionale Agenda Digitale, Smart Communities,
sistemi di mobilita' intelligente ed alle traiettorie di sviluppo a
priorita' nazionale individuate all'interno di quest'ultima (Sistema
di mobilita' urbana intelligente per la logistica e le persone e
Tecnologie per smart building, efficientamento energetico,
sostenibilita' ambientale), sebbene limitata a specifici e
particolari territori, concorrera' a ridurre i consumi energetici e,
grazie alla spinta della domanda pubblica, a favorire lo sviluppo del
mercato e il rafforzamento della filiera produttiva delle imprese
produttrici di beni e servizi, legati all'efficienza energetica.
- l'azione concernente la realizzazione di investimenti sulle
reti di distribuzione e trasmissione dell'energia elettrica,
riconducibile all'area tematica Industria intelligente e sostenibile,
energia e ambiente e, nello specifico, alla traiettoria di sviluppo
inerente le Tecnologie per le smart grids, le fonti rinnovabili e la
generazione distribuita, rappresenta anche una buona opportunita' di
mercato per la filiera industriale legata al potenziamento delle
infrastrutture di rete e alle innovazioni ad esse collegate.
Efficientamento degli edifici e delle strutture pubbliche e gli
effetti sul rafforzamento e sviluppo della filiera imprenditoriale
Tra le azioni prioritarie della Strategia nazionale di
specializzazione intelligente, i processi di efficientamento degli
edifici e delle strutture pubbliche o ad uso pubblico, seppur
limitati a contesti territoriali specifici, caratterizzati da
esigenze particolari,hanno dimostrato di avere ampie ricadute in
termini ambientali, economici e occupazionali, per la pluralita' ed
ampiezza di attivita' economiche che alimentano - servizi
specialistici di audit, diagnosi e ICT, prodotti di standard
elevato, servizi a minore valore aggiunto di installazione e
manutenzione,contribuendo in tal modo congiuntamente alla crescita
economica ed alla riduzione dei consumi energetici e delle
emissioni inquinanti. D'altro canto, la ristrutturazione degli
immobili, che rappresentano il 40% del consumo finale di energia
dell'UE2 , risulta fondamentale per raggiungere gli obiettivi di
riduzione delle emissioni di gas serra.
L'efficienza energetica e' considerata oggi un mezzo efficace per
perseguire gli obiettivi di sostenibilita' ambientale, nell'ottica
di contenere i costi, rafforzare la sicurezza degli
approvvigionamenti ed incrementare la crescita economica ed
occupazionale del paese. Gli interventi di efficientamento degli
edifici pubblicie delle strutture pubbliche o ad uso pubblico,
perseguendo l'obiettivo della riduzione delle emissioni di gas a
effetto serra, l'aumento della quota di energia utilizzata dalle
fonti rinnovabili e la promozione dell'efficienza energetica,
determinano un aumento della domanda pubblica di fornitura di beni
e servizi per l'efficienza. Cio' favorisce anche lo sviluppo di
nuove opportunita' di investimento per le PMI, contribuisce a
rafforzare la filiera produttiva, migliora la competitivita' dei
territori e la capacita' di innovazione dell'industria
manifatturiera di settore, migliorando gli standard qualitativi dei
beni e servizi offerti sul mercato.lnoltre, la realizzazione di
interventi di efficientamento energetico, innovativi per
caratteristiche tecniche e procedure amministrativeda utilizzare,
incide sulla consapevolezza della Pubblica amministrazione relativa
all'utilizzo efficace delle risorse energetiche ed alla riduzione
dei consumi, indirizzando la programmazione degli investimenti
pubblici verso standard di servizi e prodotti elevati e
concretizzando quel ruolo esemplare che il sistema pubblico
dovrebbe dare nel produrre "buone pratiche".
L'opportunita'/necessita' di continuare ad intervenire in tale
ambito appare evidente anche alla luce dei consumi di energia
elettrica nella PA registrati negli ultimi anni. Infatti, secondo
gli ultimi dati pubblicati da TERNA SpA, nell'annualita' 2015 i
consumi di energia elettrica della PA sull'intero territorio
nazionale ammontano complessivamente a 4.643,1 GWh, in aumentodello
0,7 % rispetto all'annualita' precedente (4.609,50 GWh). Il trend
per il periodo 2001-2015 e', seppur in maniera altalenante, in
crescita e la percentuale di aumento, rispetto ai consumi
registrati nell'annualita' 2001 (3.499,8 GWh), e' pari al 32,67%.
In particolare, con riferimento ai consumi complessivi del 2015,
oltreil 29% e' stato registrato nelle cinque regioni meno
sviluppate del Mezzogiorno.
La necessita' di intervenire con specifico riferimento agli edifici
pubblici e alle strutture pubbliche o ad uso pubblico delle isole
minori non interconnesse delle regioni meno sviluppate, appare del
tutto rilevante anche in considerazione delle tante inefficienze
presenti e del costo dell'energia elettrica molto elevato che
contraddistingue questi territori. Riuscire ad efficientare le
strutture pubblicheesistenti(edifici comunali, edifici scolastici,
dissalatori, depuratori, ecc.) dotandolemagari di moderni sistemi
di produzione da FER, compatibilmente con la normativa e con gli
stringenti vincoli paesaggistici vigenti, consentirebbe di renderle
autonome dal punto di vista dei consumi, abbattere i costi della PA
e favorire la nascita di comunita' sostenibili, rispettose dei
luoghi che le ospitano, anche secondo il modello di comunita'
sostenibile realizzato da FormezPA e Ministero dell'Ambiente
nell'ambito del POI ENERGIA 2007 - 2013.Comunita' sostenibile
intesacome uno strumento essenziale per la creazione di sistemi
territoriali efficienti dal punto di vista energetico, economico,
ambientale e sociale, in particolar modo per le isole minoriche
rappresentanocontesti territoriali con caratteristiche specifiche.
--------
2 Vedi Direttiva 2012/27/UE sull'efficientamento energetico.
Realizzazione di interventisulle reti di distribuzione e
trasmissione di energia per la modernizzazione delle stesse, la
riduzione dei vincoli e la massirnizzazione all'utilizzo delle
energie da FER.
Nel sistema elettrico italiano l'aumento negli ultimi anni della
produzione di energia da fonti rinnovabili (FER), intermittenti e non
programmabili, ha generato un crescente grado di saturazione della
rete, comportando la necessita' di realizzare investimenti di
modernizzazione, atti a garantire il sistema elettrico in costante
equilibrio di funzionamento e a valorizzare i risultati raggiunti in
materia di produzione di energia da FER. Le maggiori criticita' si
riscontrano nelle regioni meno sviluppate, data la rilevante
concentrazione di generazione rinnovabile non programmabile. In tali
aree, dal 2000 al 2012 la quota di energia da FER sulla produzione
totale di energia, e' passata da 3,5% al 26% (dati Istat.) Nello
specifico, in dodici anni, in Campania la quota di produzione da FER
e' piu' che raddoppiata (dal 16% al 36%), in Calabria triplicata (dal
10% al 34%), in Basilicata e' quadruplicata (dal 17% al 70%) e,
addirittura, in Puglia e in Sicilia da una quota quasi nulla nel 2000
si giunge a produrre nel 2012 addirittura il 20% di energia da FER
sul totale. Una struttura di rete non adeguata all'incremento
repentino di fonti rinnovabili non consente di sfruttare a pieno la
capacita' produttiva da FER potenzialmente disponibile e scoraggia
l'ingresso di nuova capacita', frenando la possibilita' di esplicare
la vocazione di sviluppo di tali aree.
Il sistema elettrico delle isole minori e' invece caratterizzato da
una problematica diversa, consistente In una presenza ancora troppo
marginale delle FER.la situazione energetica e' analoga in quasi
tutte le isole non connesse alla rete elettrica nazionale, dove
l'elettricita' viene prodotta in loco, quasi esclusivamente per mezzo
di centrali termoelettriche e distribuita con una rete a bassa e
media tensione costituita da tradizionali elettrodotti.
l'approvvigionamento dei combustibili fossili avviene via nave,
generando elevati costi di gestione ed un elevato rischioambientale,
legato all'eventualita' di incidenti durante il trasporto e le
operazioni di rifornimento. La domanda energetica di questi territori
presenta ampie oscillazioni stagionali a causa dell'intenso afflusso
turistico, inficiando cosi' ancheil rendimento dei generatori diesel,
sovradimensionati in rapporto ai carichi invernali. La stessa domanda
e' poiin aumento, sia a causa dell'espansione delle attivita'
turistiche, sia per la diffusione sempre maggiore del condizionamento
estivo. Per questi motivi, nei periodi piu' critici il sistema spesso
non riesce a garantire la fornitura sufficiente di energia elettrica,
creando disservizi agli utenti privati e pubblici. Inoltre, per il
fatto di essere centralizzato, il sistema di produzione ha costi di
gestione molto elevati, cui vanno aggiunte le spese per la
manutenzione e quelle per la fornitura di gasolio. Il sistema, molto
costoso, rimane economicamente in piedi grazie al contributo
pubblico, che copre una parte dei costi dei gestore elettrico,
rendendo il servizio energetico accessibile ai cittadini ma
minimizzandonele inefficienze.
Tale situazione, inoltre, non stimola l'impresa produttrice ad
adeguare le tecnologie di produzione e di distribuzione
dell'elettricita'.L'energia cosi' prodotta e' quindi gia' di per
semolto costosa e gli investimenti di modernizzazione delle reti di
distribuzioneconsentirebbero, rendendole piu' efficienti e favorendo
l'incremento della potenza rinnovabile installata in generazione
distribuita, di ridurre in parte il costo finale per il consumatore.
Altri benefici deriverebbero invece da nuove opere di connessione di
questi territori con la rete elettrica nazionale.
Impatto dello sviluppo delle FER sulla Rete di Distribuzione
La produzione di energia da fonte rinnovabile non programmabile
(FRNP), oltre ad essere intrinsecamente aleatoria perche' dipendente
da fattori ambientali, e' anche condizionata dalle situazioni della
rete di distribuzione cui e' connessa, in virtu' delle
caratteristiche dei suoi impianti di conversione, tradizionalmente
sensibili alle perturbazioni della rete. In particolare, di norma, la
gestione delle connessioni di tali impianti alla rete prevede lo
scollegamento automatico in caso di variazioni dei parametri di rete
oltre un certo limite (regolato da contratti di connessione tra i
produttori e il gestore di rete).
Di conseguenza, e' necessario ridurre/risolvere le problematiche
derivanti dall'ingente produzione di energia da FRNP che impatta
sulla rete di distribuzione, che genera una saturazione della stessa
creando:
a) Problemi di connessione alla rete di distribuzione MT per la
Generazione Distribuita;Al fine di assicurare la massima
produttivita' degli impianti e non ostacolare l'inserimento di altri,
e' necessaria un'evoluzione verso un approccio maggiormente "attivo",
nel quale i dispositivi di interfaccia rete/impianto di produzione
(inverter, dispositivi di automazione e controllo, meter, etc.) sono
chiamati a interagire con la rete stessa seguendone il funzionamento
e agendo in modo da mantenere i parametri della rete (tensione,
frequenza, corrente ecc.) entro i valori prestabiliti per il suo
funzionamento di esercizio.
b) Problemidi continuita' del servizio sulla rete correlata alla
Generazione Distribuita; Il sistema elettrico e' in continuo
equilibrio tra la potenza prodotta e quella utilizzata. La presenza
di consistente Generazione Distribuita sulla rete di distribuzione
influisce, in modo ormai determinante, sul funzionamento del sistema
elettrico nazionale.Una delle principali condizioni potenzialmente
ostative alla connettivita' e/o alla produttivita' degli impianti di
Generazione Distribuita di taglia medio-piccola (inferiori a 1 MW) e'
l'elevata presenza di perturbazioni in rete ed in particolare delle
interruzioni transitorie che portano alla disconnessione
dell'impianto di produzione con conseguente perdita di energia
erogata in rete.
c) Risalite di energia elettrica dalle reti di distribuzione
verso il sistema di trasmissione; Il notevole sviluppo delle FRNP
connesse alle reti di media e bassa tensione ha reso necessario un
ripensamento delle modalita' di gestione delle reti, che devono
evolvere da "passive" ad "attive". A livello internazionale
l'evoluzione delle reti elettriche verso questo tipo di gestione e'
identificata con il termine "Smart Grid", che presuppone
l'introduzione di strutture e modalita' operative fortemente
innovative che, oltre a mantenere un elevato livello di sicurezza e
affidabilita' dell'intero sistema, siano in grado di far fronte ai
numerosi problemi legati alla gestione della FRNP. La realizzazione
di Smart Grids favorisce il consumo locale dell'energia prodotta
dalle FRNP e puo' favorire quindi la riduzione delle risalite di
energia elettrica dalle reti di distribuzione verso il sistema di
trasmissione.
Tali problematiche condizionano il funzionamento degli impianti
stessi (sia di reti che della Generazione Distribuita) e, se non
adeguatamente ridotte e contenute, contribuiscono ad ostacolare il
funzionamento ovvero la connessione di nuovi impianti anche in
presenza di potenzialita' della rete esistente (c.d. effetto
repulsione alla connessione di' nuovi impianti di Generazione
Distribuita).
Impatto dello sviluppo delle FER sulla Rete di Trasmissione
Nazionale (RTN)
La situazione di contesto descritta e lo sviluppo delle FRNP hanno
accentuato sulla RTN i seguenti fenomeni, gia' rilevati nel corso
degli ultimi anni:
a) problemi di corretta previsione dell'offerta rispetto alla
domanda elettrica, dovuta alle caratteristiche proprie di gran parte
degli impianti rinnovabili non programmabili;
b) congestioni direte, che costituiscono una delle cause di
limitazione alla produzione degli impianti rinnovabili direttamente
connessi alla RTN, per la gran parte eolici. Le congestioni di rete,
se negli ultimi anni si sono manifestate su alcune porzioni della
rete AT, ora interessano in modo significativo anche la rete AAT tra
zone di mercato in sezione Sud-Nord, in particolare sulle sezioni
Sud-Centro Sud e Centro Sud-Centro Nord, e specialmente in situazioni
di basso carico ed alta contemporaneita' di produzione fotovoltaica
ed eolica.
c) risalite di energia elettrica dalle reti di distribuzione
verso il sistema di trasmissione.
La forte penetrazione degli impianti di produzione da FRNP sulle
reti di distribuzione, in particolare quella da fotovoltaico,
comporta spesso fenomeni di risalita di energia dalla rete di
distribuzione stessa verso il sistema di trasmissione nei periodi di
elevata produzione e basso fabbisogno locale. La rete di trasmissione
e le reti di distribuzione sono, infatti, collegate tra loro
attraverso le cosiddette "Cabine Primarie" e, pertanto, vanno viste
come un'infrastruttura unitaria, finalizzata al trasporto
dell'energia dagli impianti di produzione verso i luoghi in cui essa
si consuma. La divisione che si opera fra rete di trasmissione (RTN),
in alta e altissima tensione, e rete di distribuzione, in media e
bassa tensione, e' strumentale rispetto alla disciplina normativa
riguardante diversi aspetti, quali l'amministrazione competente, le
modalita' di affidamento in gestione dei servizi ad esse connessi. Il
problema delle risalite, e quindi dell'incertezza nelle previsioni
dei flussi di energia, diventa particolarmente critico nel caso in
cui nelle vicinanze delle Cabine Primarie siano presenti impianti
alimentati da FRNP, a causa della difficile prevedibilita' del
livello effettivo di produzione, intrinseca al tipo di fonte
rinnovabile.
Sezione 2b - Tavole finanziarie
Il Programma prevede una dotazione finanziaria complessiva di
€120.372.320,28.
Detto importo corrisponde alla differenza tra le risorse
originariamente previste nella competenza della DGMEREEN per il
proprio programma complementare (€127.750.000,00) e le risorse
necessarie alla stessa Direzione per il completamento dei progetti
inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei
2007-2013 (POI ENERGIA) non conclusi al 31.12.2015 (€ 7.377.679,72
come da determina di impegno di spesa DGMEREEN - Divisione VIII del
13.07.2017)3 .
Si riportano di seguito le due tavole finanziarie riepilogative:
A. Delleallocazioni delle risorse per fonte
finanziaria/territorio/asse del Programma e per linea di azione;
B. Dell'evoluzione temporale prevista della spesa per anno/fonte
finanziaria del Programma
--------
3 La delibera CIPE n. 12 del 1 maggio 2016ha assegnato alla
DGMEREEN l'importo di € 55.272.165,14 per il completamento dei'
progetti non conclusi al 31.12.2015 a valere sul POI ENERGIA. Detto
importo era stato quantificato e richiesto dalla stessa Direzione in
via previsionale, anche alla luce delle esigenze manifestate a
quella data dagli Organismi Intermedi del POI ENERGIA, Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della
Direzione per gli incentivi alle imprese del Ministero dello
Sviluppo Economico. L'importo effettivamente necessario per
completare i progetti in questione e' risultato poi essere pari ad €
7.377.679,72.
Tavola A - Dotazione finanziaria e allocazioni per Territorio/Linea
d'azione
|================================================|==================|
| PROGRAMMA: Energia e sviluppo dei territori |Fondo di Rotazione|
| |(FdR) - PAC 14-20 |
|==============================|=================|==================|
| | "Energia" OT 4 | |
| | Sostenere la | |
| ASSE I |transizione verso| |
| | un'economia a | |
| | basse emissioni | |
| | di carbonio in | |
| | tutti i settori | |
|==============================|=================| |
| Mezzogiorno - Regioni meno sviluppate | |
|==============================|=================|==================|
|Linea di azione: Promozione | | |
|dell'eco-efficienza e ridu- | | |
|zione di consumi di energia | | |
|primaria negli edifici e | | |
|strutture pubbliche: inter- | | |
|venti di ristrutturazione di | | |
|singoli edifici o complessi di| | |
|edifici, installazione di | | |
|sistemi intelligenti di tele- | Codice ID linea | 16.000.000,00 |
|controllo, regolazione, | d'azione 4.1.1 | |
|gestione, monitoraggio e | | |
|ottimizzazione dei consumi | | |
|energetici (smart buildings) e| | |
|delle emissioni inquinanti | | |
|anche attraverso l'utilizzo di| | |
|mix tecnologici. | | |
|------------------------------|-----------------|------------------|
|Linea di azione: Realizzazione| | |
|di reti intelligenti di | | |
|distribuzione dell'energia | | |
|(smart grids) e interventi | | |
|sulle reti di trasmissione | | |
|strettamente complementari e | | |
volti ad incrementare diretta- | | |
|mente la distribuzione di | Codice ID linea | 100.000.000,00 |
|energia prodotta da fonti | d'azione 4.3.1 | |
|rinnovabili, introduzione di | | |
|apparati provvisti di sistemi | | |
|di comunicazione digitale, | | |
|misurazione intelligente e | | |
|controllo e monitoraggio, come| | |
|infrastruttura delle "citta'" | | |
|e delle aree periurbane | | |
|------------------------------|-----------------|------------------|
| | TOTALE ASSE I | 116.000.000,00 |
|------------------------------|-----------------|------------------|
| | ASSE AT | 4.372.320,28 |
|------------------------------|-----------------|------------------|
| |TOTALE PROGRAMMA | 120.372.320,28 |
|==============================|=================|==================|
Tavola B - Evoluzione prevista della spesa
|================================================|==================|
| PROGRAMMA: Energia e sviluppo dei territori | |
| |Fondo di Rotazione|
|================================================|(FdR) - PAC 14-20 |
| Mezzogiorno - Regioni meno sviluppate | |
|================================================|==================|
| 2016| - |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2017| - |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2018| 40.000.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2019| 30.000.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2020| 30.000.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2021| 16.000.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2022| - |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2023| - |
|------------------------------------------------|------------------|
| | 116.000.000,00 |
| | |
|================================================|==================|
| ASSE AT | |
|================================================|==================|
| 2016| - |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2017| - |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2018| 750.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2019| 750.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2020| 750.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2021| 750.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2022| 750.000,00 |
|------------------------------------------------|------------------|
| 2023| 622.320,28 |
|------------------------------------------------|------------------|
| | 4.372.320,28 |
|------------------------------------------------|------------------|
| TOTALE PROGRAMMA| 120.372.320,28 |
|================================================|==================|
SEZIONE 3 - RISULTATI E LINEE DI AZIONE DEL PROGRAMMA
Sezione3a -Descrizione risultati e indicatori di risultato
ASSEI Asse I "Energia" - OT 4 Sostenere la transizione verso
un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti
i settori ID 05-RA 4.1
--------------------------------------------------------------------
Obiettivo specifico (OS) Risultato atteso (RA) 4.1 - Riduzione
Risultato atteso (RA) dei consumi energetici negli edifici e
nelle strutture pubbliche o ad uso
pubblico, residenziali e non
residenziali e integrazione
di fonti rinnovabili
--------------------------------------------------------------------
Risultati che si Ridurre i consumi energetici degli
intendono ottenere edifici pubblici e nelle strutture
e che guidano pubbliche o ad uso pubblico situati
le azioni nelle isole minori non interconnesse
delle regioni meno e che guidano
sviluppate, innalzando gli standard di
prestazione energetica, anche
attraverso la produzione di energia
da fonti rinnovabili per l'autoconsumo
in una logica di riduzione della spesa
pubblica corrente (spending review),
favorendo la nascita di comunita'
sostenibili dal punto di vista
energetico, anche secondo il modello
di comunita' sostenibile realizzato da
FormezPA e Ministero dell'Ambiente
nell'ambito del POI ENERGIA
2007 - 2013.
In caso di immobili della PA centrale,
si concorrerebbe anche all'efficienta-
mento del 3% degli edifici in
ottemperanza a quanto previsto dalla
direttiva comunitaria 2012/27/UE4 .
Indicatore di risultato selezionato:
descrizione e fonte
L'indicatore di risultato selezionato
e' "Consumi di energia elettrica della
PA per unita' di lavoro (ULA)"
sulla base dell'ultima elaborazione
Istat su dati Terna. Tale indicatore
esprime i Consumi di energia elettrica
della PA misurati in GWh per centomila
ULA della PA (media annua in migliaia).
Baseline: anno e valore per territorio
di riferimento e Target
Come valore di base, considerando quale
territorio di riferimento quello delle
regioni meno sviluppate ai sensi
dell'intervento comunitario 2014-2020
(Campania, Puglia, Basilicata Calabria
e Sicilia) si assume quello relativo
all'annualita' 2013 (3,5GWh) e si pone
quale valore obiettivo il
raggiungimento di 3,0 GWh al 20235 .
E' prevista una periodicita'
dell'informativa annuale.
--------------------------------------------------------------------
--------
4 Direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
25 ottobre 2012, sull'efficienza energetica, che modifica le
direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e
2006/32/CE
--------
5 Valore obiettivo calcolato come media dei valori obiettivo
indicati nei 5 POR delle regioni meno sviluppate per l'analoga
azione.
ASSEI Asse I "Energia" - OT 4 Sostenere la transizione verso
un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti
i settori
--------------------------------------------------------------------
ID OS-RA 4.3
--------------------------------------------------------------------
Obiettivo specifico (OS) Risultato atteso (RA) 4.3 - Incremento
Risultato atteso (RA) della quota di fabbisogno energetico
coperto da generazione distribuita
sviluppando e realizzando sistemi di
distribuzione intelligenti
--------------------------------------------------------------------
Risultati che si Prevenire e limitare il verificarsi di
intendono ottenere congestioni, colli di bottiglia e
e che guidano le azioni disservizi nelle interconnessioni tra
rete di trasmissione, in alta tensione,
e reti di distribuzione e, allo stesso
tempo, favorire una pianificazione
energetica tesa all'efficienza,
comportando una maggiore capacita' di
immissione in rete da parte della
generazione distribuita e di
conseguenza, un incremento della
produzione e distribuzione di energia
da FER. Per massimizzare l'efficacia
dell'investimento nel suo complesso,
si agira' sull'intera infrastruttura
di rete attraverso operazioni congiunte
di rafforzamento e "smartizzazione"
delle linee di distribuzione e
trasmissione, laddove gli interventi
su quest'ultime siano strettamente
complementari. Interventi limitati
alle sole reti di distribuzione,
in assenza di interventi complementari
sulla rete di trasmissione, rischiano
di' accrescere le criticita' del
sistema elettrico (come la c.d.
inversione di flusso), con ricadute
negative in termini di disservizi
per imprese e consumatori.
Nelle isole minori non interconnesse,
l'obiettivo e' favorire la modernizzare
della rete elettrica, incrementandone
l'affidabilita' e la potenza
rinnovabile installata in generazione
distribuita; attualmente, infatti,
in questi territori si utilizzano quasi
esclusivamente dei sistemi di genera-
zione poco efficienti ed inquinanti.
Indicatore di risultato selezionato:
descrizione e fonte
L'indicatore di risultato selezionato,
analogamente a quanto previsto nel PON
IC 2014-2020 per l'equivalente azione,
e' "Consumi di energia elettrica
coperti da fonti rinnovabili
(escluso idro)".
Tale indicatore esprime, per singola
Regione, la produzione lorda di energia
elettrica da fonti rinnovabili in
percentuale dei consumi interni lordi
di energia elettrica misurati in GWh.
La correlazione tra l'obiettivo
specifico e l'indicatore di risultato
prescelto trova giustificazione nei
legami esistenti tra il potenziamento
e la modernizzazione deisistemi di
trasporto dell'energia e l'incremento
effettivo del consumo di energia da
FER, in particolare di quella non
programmabile, stimolato
dall'intervento sulla rete e
l'ottimizzazione della gestione
dei flussi.
Baseline: anno e valore per territorio
di riferimento e Target
Nelle regioni meno sviluppate ai sensi
dell'intervento comunitario 2014-2020
(Campania, Puglia, Basilicata Calabria
e Sicilia) il consumo di energia
elettrica coperta da FER (escluso idro)
e' nel 2013 pari a 32,40%
(istat su base dati Terna).
Si stima che nel 2023 sara'
registrato un incremento del 28% di
tale indicatore, raggiungendo in
quest'area il valore obiettivo fissato
pari al 41,50%.6
E' prevista una periodicita'
dell'informativa annuale.
--------
6 Come richiesto dal format, valore obiettivo uguale a quello
previsto dall'analoga azione di competenza del PON IC.
Sezione 3b - Descrizione delle linee di azione e indicatori di
realizzazione
Identificativo Linea di Azione 4.1.1
collegata all'OS-RA
--------------------------------------------------------------------
Linea di Azione Promozione dell'eco-efficienza e
riduzione di consumi di energia
primaria negli edifici e strutture
pubbliche: interventi di
ristrutturazione di singoli
edifici o complessi di edifici,
installazione di sistemi
intelligenti di telecontrollo,
regolazione, gestione, monitoraggio
e ottimizzazione dei consumi
energetici (smart buildings) e
delle emissioni inquinanti anche
attraverso l'utilizzo
di mix tecnologici.
Descrizione della linea di azione
L'azione prevede la realizzazione di un programma di investimenti
per promuovere l'efficientamento energetico degli edifici pubblici e
delle strutture pubbliche o ad uso pubblico, situati nelle isole
minori non interconnesse delle regioni meno sviluppate, con
l'obiettivo di un notevole innalzamento degli standard di prestazione
energetica degli stessi, anche attraverso la produzione di energia da
fonti rinnovabili per l'autoconsumo.
L'obiettivo principale dell'azione e' quindi quello di pervenire a
modelli di edifici pubblici esemplari, in cui si intervenga in modo
complessivo (involucro edilizio, infissi, illuminazione interna,
impianto di riscaldamento e/o raffrescamento, produzione di acqua
calda sanitaria, sistemi automatici di controllo ecc.) anche tramite
l'installazione di impianti efficienti di produzione, di sistemi
intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e
ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle
emissioni inquinantila produzione di energia elettrica e termica
potra' avvenire anche attraverso un mix di fonti, dando la priorita'
all'utilizzo di tecnologie ad alta efficienza. L'azione potra' dare
priorita', sulla base delle diagnosi energetiche, alla
riqualificazione degli edifici che abbiano le seguenti
caratteristiche:
• edifici con la piu' bassa prestazione energetica, laddove cio'
e' efficiente in termini di costi e tecnicamente possibile;
• edifici che, per particolari interventi di riqualificazione
energetica (es.: isolamento termico), possano consentire
un'organizzazione agevole degli spostamenti degli occupanti nella
fase dei lavori.
In ogni caso, gli edifici su cui intervenire, saranno
individuati anche in considerazione della tipologia, della morfologia
delle zone interessate, delle normative e dei vincoli vigenti in
merito alla protezione paesaggistica e territorialee della
conseguente fattibilita' tecnica dei seguenti possibili interventi:
- Strutture opache orizzontali: isolamento coperture (esterno,
interno, copertura ventilata); Strutture opache orizzontali:
isolamento pavimenti (esterno, interno);
- Strutture opache verticali: isolamento pareti perimetrali
(esterno, interno, parete ventilata);
- Sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi;
- Installazione di' lampade ad alta efficienza;
- Installazione di lampade a led;
- Installazione di tecnologie di building automation;
- Sostituzione scaldacqua con scaldacqua a pompe di calore;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
esistenti con impianti utilizzanti generatori di calore a
condensazione o dotati di pompe di calore elettriche o a gas;
Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi,
anche integrati, o mobili; Sostituzione di corpi illuminanti
comprensivi di lampade per l'illuminazione degli interni;
Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi
di solar cooling; Installazione di impianti fotovoltaici sugli
edifici la cui produzione, per almeno il 70%, deve essere destinata
all'autoconsumo;
- Installazione di unita' di cogenerazione per la
climatizzazione degli ambienti e per la produzione di acqua calda
sanitaria
Al fine di accelerare e semplificare le procedure di
attuazione,considerata la peculiarita' dei luoghi, si potra'
procedere alla sottoscrizione di protocolli di intesa tra il Mise, le
Amministrazioni Pubbliche/soggetti interessati, individuate a seguito
di una puntuale ricognizione dei fabbisogni e delle singole esigenze
in cui saranno descritte le modalita' e le tappe per la selezione dei
singoli edifici/progetti da realizzare, le modalita' di selezione, di
finanziamento, di sorveglianza, di realizzazione e rendicontazione
degli interventi.
Nell'ambito dei protocolli, saranno previsti, con l'eventuale
supporto tecnico di ENEA e tecnico-amministrativo dell'Assistenza
tecnica, meccanismi di accompagnamento da parte del MISE, in tutte la
fasi di vita del progetto: dalla progettazione, alla preparazione
della gara di appalto, alla realizzazione e rendicontazione degli
interventi.
Gli interventi, nell'ambito dell'obiettivo piu' ampio di pervenire
in questi territori a modelli di comunita' sostenibile dal punto di
vista energetico, in coordinamento e coerenza con gli altri strumenti
di politica ordinaria vigenti ed in via di definizione, potranno
riguardare anche l'efficientamento e la riduzione dei consumi
elettrici di strutture ed utenze pubbliche come i dissalatori e i
depuratori.
Il beneficiario/attuatore degli interventi e' individuato nelle
AmministrazioniPubbliche e nei soggetti gestori di strutture
pubbliche o a uso pubblicosituate nelle isole minori non
interconnesse delle regioni meno sviluppate.
Principi e criteri di selezione delle azioni-progetti
In relazione alle procedure di selezione, saranno tenute in
considerazione, tra l'altro, il rapporto fra costi e benefici, i
tempi per la realizzazione dell'intervento edil livello di risparmio
energetico atteso.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria prevista per l'attuazione di tale linea e'
pari ad € 16.000.000.
Indicatore di realizzazione con quantificazione al target di fine
Programma
L'indicatore di realizzazione prescelto e' "Superficie oggetto
dell'intervento" (mq). Il valore obiettivo da raggiungere a fine
programma e' 30.000 mq. Il target e' stato calcolato rapportando le
risorse finanziarie stanziate con il costo medio unitario stimato per
gli interventi di efficientamento energetico sugli edificirilevato
nell'attuazione del POI Energia 2007-2013, dato che quest'indicatore
era presente nella precedente programmazione, considerando comunque
anche la particolarita' dei luoghi interessati dall'attuazione.
Cronoprogrammi di attuazione
Considerando che per l'attuazione della linea si procedera' alla
sottoscrizione di protocolli di intesa tra la DGMEREEN e le
Amministrazioni Pubbliche interessate, come riportato nella tavola E
allegata, si prevede di concludere le procedure amministrative per
l'identificazione dei progetti da finanziare entro l'annualita' 2018
e di completare la realizzazione concreta degli interventi entro il
2023.
Identificativo Linea di Azione 43.1
collegata all'0S-RA
--------------------------------------------------------------------
Linea di Azione Realizzazione di reti intelligenti
di distribuzione dell'energia
(smart grids) e interventi sulle
reti di trasmissione strettamente
complementari e volti ad incre-
mentare direttamente la
distribuzione di energia prodotta
da fonti rinnovabili, introduzione
di apparati provvisti di sistemi
di comunicazione digitale, misura-
zione intelligente e controllo e
monitoraggio, come infrastruttura
delle "citta'" e delle
aree periurbane.
Descrizione della linea di azione
Analogamente a quanto previsto nel PON 1C 2014 -2020, l'azione
realizzera', in via prioritaria sulla rete di distribuzione, modelli
di gestione delle smart grids, come definite ai sensi dell'art. 2,
par. 7 del regolamento (lie) 347/2013, che prevedono, tra l'altro:
- Interventi di adeguamento delle reti: interventi di
adeguamento in cabine primarie7 (AT/MT) e secondarie (MT/BT) sui
sistemi di protezione, attraverso il telecontrollo per la
gestione guasti, che permettono di monitorare lo stato della
rete elettrica e le condizioni dei trasformatori e degli
interruttori della cabina primaria e secondaria, incrementare la
sicurezza della rete in presenza di elevata generazione
distribuita da FER non programmatili, incrementare la potenza
installabile in generazione distribuita (GD);
--------
7 la cabina primaria e' un impianto costituito da un complesso di
apparecchiature che servono a prelevare energia elettrica dalle
linee di AT ad estensione prevalentemente region&e. Dalla cabina
primaria partono linee MT che distribuiscono l'energia elettrica su
un territorio piu' limitato e ad un livello di tensione piu' basso.
- Installazione di componentistica avanzata: sostituzione dei
trasformatori a basse perdite in modo da contenere i consumi di
energia elettrica, interruttori di alta tensione, interruttori di
media tensione, PLC; tali interventi favoriscono il risparmio
energetico, nonche' risparmi economici in bolletta legati a minori
perdite;
- Sistemi di acquisizione dati e controllo: software grafici che
permettono, da remoto, sia la visione e gestione dei flussi
energetici sulla rete e dei principali parametri elettrici, sia
controllo, monitoraggio e comando degli apparati elettromeccanici
presenti nelle cabine primarie e secondarie (ad es. sistema "scada");
tali sistemi, inoltre, agevolano la risoluzione dei guasti e
l'individuazione delle inefficienze;
- Control center e database: permettono di accedere ed acquisire
i principali indicatori della rete elettrica finalizzati alla
valorizzazione e al miglioramento della qualita' di servizio della
rete e a fornire servizi innovativi alle utenze;
- Sistemi di comunicazione: fibra, wireless, LTE, GPRS, ecc.;
tali sistemi sono funzionali alla 'smartizzazione' delle reti;
- Contatori intelligenti (smart meter): sono in grado di
stabilire una trasmissione dati biunivoca fornitore/utilizzatore
rendendo automatiche le procedure di fatturazione ed il rilevamento
dei guasti; in prospettiva, tali contatori potranno essere in grado
di fornire agli utenti in real time misure elettriche attualmente
disponibili solo in forma aggregata e di esclusiva competenza del
distributore;
Gli interventi per l'implementazione delle smart grids nelle isole
minori, che permetterebbero di incrementare l'affidabilita' delle
reti e la potenza rinnovabile installata in generazione distribuita,
prevedono, tra l'altro:
º L'Installazione di software e hardware specifici che
facilitino un dialogo "intelligente" tra impianto di produzione e
sistema di gestione;
º L'installazione di sistemi tecnologici innovativi che
permettano la trasformazione della rete e ai flussi energetici di
viaggiare in senso bidirezionale, consentendo ai produttori di
disporre di informazioni istantanee;
º Costruzione di porzioni di rete;
La realizzazione di modelli di gestione di smart grids contempla,
inoltre, lo sviluppo di protocolli di interazione e scambio fra
imprese di distribuzione e trasmissione, per la gestione del
dispacciamento congiunto delle produzioni da generazione distribuita,
con particolare riguardo alla produzione da fonti rinnovabili non
programmabili.
Al fine di accrescerei benefici dell'azione nel suo complesso,
oltre gli interventi sulle reti di distribuzione, l'azione mira a
realizzare interventi sulla rete di trasmissione, strettamente
complementari ai primi, come l'installazione di:
- Componenti e metodologie dynamic thermalrating - DTR: sistemi
di monitoraggio che, mediante l'analisi dei dati rilevati e la
trasmissione a distanza, consentono in maniera periodica e spontanea,
in caso di superamento delle soglie prefissate, un "esercizio
dinamico" della rete con conseguente riduzione delle congestioni e
quindi degli oneri di dispacciamento a beneficio anche della
generazione rinnova bile e distribuita;
- Smart future transmission system: fibre ottiche nelle funi di
guardia delle linee elettriche aeree e lungo i tracciati delle linee
elettriche in cavo; conduttori innovativi ad alte prestazioni sulle
linee elettriche aeree maggiormente compatibili con i sistemi di
smart grids; componenti ed apparecchiature all'interno delle stazioni
elettriche;
- Dispositivi phasor measurementunit - PMU: in grado di gestire,
in tempo reale, le variazioni della tensione e della frequenza del
sistema elettricoanche in presenza di immissione in rete della
produzione da fonti rinnovabili, in particolare non programmabili;
- Sistemi di monitoraggio e registrazione eventi - MRE:
componenti hardware e software, apparecchiature intelligenti,
collegamenti in fibra ottica, protocolli di comunicazione standard
tra diversi apparati che consentono l'aggregazione e la
remotizzazione di informazioni sullo stato di funzionamento della
rete rilevate nelle stazioni elettriche in alta e altissima tensione;
- Autotrasformatori di nuova generazione in stazioni elettriche
(ATR).
- Costruzione di porzioni di rete nelle isole minori non
interconnesse o in corso di interconnessione con la rete elettrica di
trasmissione nazionale;
I gruppi di destinatari degli interventi sono piuttosto ampi e
possono essere sintetizzati in base ai benefici derivanti dagli
interventi in:
- produttori di energia: maggiore integrazione di impianti
alimentati da FER e possibilita' di integrazione di sistemi di
utilizzo dell'energia elettricasostenibili, da cui deriva una
maggiore convenienza ad investire;
- prosumers: migliore integrazione con i sistemi di generazione
cliente-proprietario e conseguente visibilita' dei prezzi e dei
consumi in real time, da cui deriva una generale efficienza del
sistema;
- aziende produttrici di componenti per le smart grids: sviluppo
e sostegno al mercato relativo alla costruzione di apparecchiature e
tecnologiespecifiche (ICT, elettrotecniche);
- ambiente: attualmente nelle isole minori non interconnesse
l'energia e' prodotta principalmente da generatori diesel, mentre un
maggior uso di impianti alimentati daFER in generazione distribuita
permetterebbe un forte risparmio di combustibile con immediato
beneficio ambientale per l'ecosistema e il sostegno allosviluppo di
comunita' sostenibili.
I beneficiari/attuatori sono invece individuati:
- per quanto attiene la rete di distribuzione, nei concessionari
del pubblico servizio di distribuzione dell'energia elettrica nelle
aree interessate: operatori del settore che svolgono l'attivita' di
distribuzione dell'energia elettrica, che e' esercitata in regime di
concessione rilasciata dal Ministero dello sviluppo economico, ai
sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo
1999, n. 79.
- per quanto attiene alla rete di trasmissione, nel responsabile
della trasmissione e del dispacciamento dell'energia elettrica sulla
rete ad alta ed altissima tensione (AT e AAT) sull'intero territorio
nazionale: Terna S.p.A. in regime di concessione governativa (Decreto
di concessione del 20.04.2005 e modificato dal Decreto del Ministero
dello Sviluppo Economico del 15.12.2010).
Considerando il quadro normativo di riferimento, per quanto attiene
le modalita' attuative si prevede di fare ricorso a degli Avvisi
pubblici/bandi per la presentazione di progetti, in applicazione del
Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 19 Ottobre 2016,
pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie gen. n. 5 del 7 Gennaio
2017,che istituisce un regime di aiuti in esenzione di notifica, per
gli investimenti relativi alle infrastrutture elettriche, ai sensi
dell'art. 48 del Regolamento UE 651/2004 (GBER).
Principi e criteri di selezione delle azioni-progetti
Anche al fine di costituire un bacino parallelo di progetti
utilizzabile come overbooking, la scelta dei progetti sara' conforme
ai criteri di selezione approvati nell'ambito del PON IC 2014 - 2020,
nel
corso del Comitato di sorveglianza del 27 ottobre 2015.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria prevista per l'attuazione di tale linea e'
pari ad € 100.000.000 di cui una parte verra' riservata agli
interventi relativi alle reti elettriche delle isole minori non
interconnesse.
Indicatore di' realizzazione con quantificazione al target di fine
Programma
L'indicatore di realizzazione selezionato, analogamente a quanto
previsto nel PON IC 2014-2020, e' Estensione/copertura lineare della
rete" espressa in Km. Il valore obiettivo a fine programma e' 1300
Km, stimato sulla base del costo medio previsto per gli interventi
simili realizzati con il POI Energia 2007-2013.
Cronoprogrammi di attuazione
Considerando il quadro normativo di riferimento ed il Decreto del
Ministro dello Sviluppo Economico del 18 Ottobre 2016,pubblicato in
Gazzetta Ufficiale Serie gen. n. 5 del 7 Gennaio 2017, che istituisce
un regime di aiuti in esenzione di notifica, per gli investimenti
relativi alle infrastrutture elettriche, ai sensi dell'art. 48 del
Regolamento UE 651/2004 (GBER), per l'attuazione della linea si
prevede di concludere le procedure amministrative per
l'identificazione dei progetti da finanziare entro l'annualita' 2018
e di completare la realizzazione concreta degli interventi entro il
2023.
SEZIONE 4 - GOVERNANCE E MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
Il soggetto responsabile della gestione del programma e' il
Ministero dello sviluppo economico -Direzione generale per il mercato
elettrico, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, il
nucleare (DGMEREEN).
L'attuazione e la gestione delle specifiche azioni del
Programmasara' demandata, sulla base delle competenze definite dal
D.M. 17 luglio 2014, alla Divisione VIII - Programmi di
incentivazione anche a finanziamento europeo in materia di energie
rinnovabili, efficienza e risparmio energetico e per la promozione
dello sviluppo sostenibile che operera', per gli ambiti di
competenza, in stretta collaborazione con la Divisione IV -
Infrastrutture e sistemi di rete.
La DGMEREEN garantira' il puntuale monitoraggio degli interventi
avvalendosi, a tal fine, delle funzionalita' che sono implementate
nell'ambito del sistema di monitoraggio nazionale della
programmazione 2014-2020 gestito dal Ministero dell'economia e delle
finanze, Dipartimento della ragioneria generale dello Stato,
Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l'Unione europea
(MEF-RGS-IGRUE), garantendo pertanto tutti i requisiti standard gia'
definiti.
Per quanto attiene invece il sistema di gestione e controllo
(SI.GE.00.), si prevede di mutuare ed adottare, con le necessarie
modifiche e per le sole parti di interesse, quello gia' formalizzato
nell'ambito del PON IC 2014 - 2020 che vede la DGMEREEN quale
Organismo Intermedio e responsabile dell'attuazione delle linee di
intervento 4.3.1 e 4.3.2.
Il programma e' supportato da una specifica funzione di assistenza
tecnica che prevede attivita' di supporto tecnico-specialistico agli
organismi coinvolti in relazione a tutti gli aspetti connessi
all'attuazione del programma (preparazione, gestione, sorveglianza,
valutazione, informazione e comunicazione, creazione di rete,
risoluzione dei reclami, controllo e audit) con l'obiettivo di
assicurare efficienza ed efficacia agli interventi posti in essere.
Per quanto riguarda la gestione dell'attuazione si prevedono in
particolare le seguenti attivita' di assistenza tecnica:
- Supporto legale normativo ed istituzionale alla programmazione
di nuove iniziative finanziate, attraverso l'individuazione di
ipotesi progettuali, predisposizione di nuovi atti, esame e revisione
di documenti, convenzioni e contratti in essere, allineamento delle
procedure di affidamento, etc., coerentemente con la cornice
normativa di riferimento;
- Supporto alla programmazione delle attivita' e selezione degli
interventi da realizzare;
- Assistenza alla definizione di strumenti di finanziamento
(avvisi, bandi, contratti, etc.);
- Assistenza al reporting periodico e corrente sull'avanzamento
fisico e finanziario del Programma e alla redazione dei relativi
rapporti (relazioni semestrali, RAE, elaborazione cronoprogramma e
previsioni di spesa);
- Supporto tecnico per l'individuazione di criticita'
riguardanti l'avanzamento del Programma e possibili soluzioni;
- Supporto alla definizione dell'assetto organizzativo
dell'attivita' di coordinamento del Programma;
- Accompagnamento dei beneficiari (supporto tecnico per la
progettazione e l'attuazione degli interventi previsti dal programma;
supporto tecnico per realizzazione della diagnosi energetica)
- Definizione dei criteri di selezione delle operazioni,
affinche' garantiscano il proprio contributo al raggiungimento degli
obiettivi e dei risultati specifici connessi alle finalita'
perseguite;
- Adozione di meccanismi di coordinamento con altri programmi di
finanziamento a livello comunitario, nazionale (PON Imprese e
competitivita', PON Citta' Metropolitane), regionale (POR regionali);
- Adozione di sistemi informatizzati di registrazione e
conservazione dei dati relativi a ciascuna operazione finanziata,
necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione
finanziaria, la verifica e l'audit degli interventi finanziati dal
programma, e centralizzazione delle informazioni acquisite in un
sistema informativo unico per la gestione dei dati e documenti
relativi al programma, nonche' l'implementazione e lo sviluppo del
sistema informativo per il controllo sui cumulo degli aiuti;
- Adempimenti previsti in materia di rendicontazione e
certificazione delle spese sostenute dai beneficiari;
- Predisposizione delle informazioni necessarie alla corretta
vigilanza del programma (dati relativi ai progressi del programma nel
raggiungimento degli obiettivi, dati finanziari e dati relativi agli
indicatori, ivi inclusa la presentazione delle relazioni periodiche
di attuazione.
Tutte gli interventi promossi e gestiti nell'ambito del programma
saranno accompagnati da attivita' di informazione e pubblicita'.
Queste hanno lo scopo di garantire la piu' ampia diffusione, presso
l'opinione pubblica, il partenariato economico-sociale rilevante, i
potenziali beneficiari, delle informazioni relative al programma in
oggetto.
Nell'ambito dell'assistenza tecnica saranno inoltre realizzate
attivita' di valutazione finalizzate a migliorare la qualita' della
progettazione e dell'esecuzione del programma, nonche' per valutare
l'efficacia, l'efficienza e l'impatto degli interventi posti in
essere.
In ogni caso, la DGMEREEN si impegna ad assolvere alle condizioni
ed ai requisiti generali o specifici che saranno posti in sede di
delibera CIPE di approvazione.
ALLEGATO 1 - Elenco isole minori interessate
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| | Isola | Regione - Arcipelago |
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|1 | Tremiti | Puglia |
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|2 | Favignana | Sicilia - Isole Egadi |
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|3 | Levanzo | Sicilia - Isole Egadi |
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|4 | Marettimo | Sicilia - Isole Egadi |
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|5 | Pantelleria | Sicilia |
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|6 | Ustica | Sicilia |
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|7 | Alicudi | Sicilia - Isole Eolie |
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|8 | Filicudi | Sicilia - Isole Eolie |
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|9 | Lipari | Sicilia - Isole Eolie |
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|10 | Panarea | Sicilia - Isole Eolie |
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|11 | Salina | Sicilia - Isole Eolie |
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|12 | Stromboli | Sicilia - Isole Eolie |
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|13 | Vulcano | Sicilia - Isole Eolie |
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|14 | Lampedusa | Sicilia - isole Pelagie |
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|15 | Linosa | Sicilia - Isole Pelagie |
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|16 | Capri | Campania |
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Nel caso in cui cambino le situazioni di contesto e una o piu'
isole di cui all'allegato i vengano interconnesse alla rete elettrica
nazionale, l'ammissibilita' agli interventi previsti dal presente
programma verra' valutata nell'ambito dei singoli strumenti
attuativi.
