Combustione illecita di rifiuti: gli strumenti per l’efficacia delle nuove disposizioni

Articolo tratto da A&S n. 12/2014
L'analisi della nuova fattispecie penale in tema di combustione illecita di rifiuti di cui all'art. 256-bis, D.Lgs. n. 152/2006, introdotto dalla legge n. 6/2014, oltre ai profili di immediata applicabilità, deve necessariamente abbracciare anche le fattispecie che si applicano a territori diversi da quelli ove si sono manifestati, con maggior virulenza, i “crimini” contro la salute e l'ambiente che hanno portato alla promulgazione della legge.
Particolare rilievo assume il comma 4 dell'articolo menzionato, che prevede un'aggravante che si traduce in un aumento della pena pari a un terzo se il reato «è commesso in territori che, al momento della condotta e comunque nei cinque anni precedenti, siano o siano stati interessati da dichiarazioni di stato di emergenza nel settore dei rifiuti ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225».
L'approfondimento segue “Il Caso” pubblicato su Ambiente&Sicurezza n. 8/2014 (consultabile cliccando il "link correlato" a sinistra o direttamente qui), dedicato alla prima analisi delle nuove disposizioni tese a combattere la combustione illecita di rifiuti.

Allegati

Articolo_amb_AS_12_2014.pdf

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