Piano operativo ambiente: arrivano i finanziamenti

Piano operativo ambiente
Efficientamento energetico degli edifici pubblici, realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione delle infrastrutture verdi, gestione del ciclo rifiuti, rischio idrogeologico, bonifiche, servizio idrico integrato, qualità del corpi idrici

Con la delibera 1° dicembre 2016 - pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 88 del 14 aprile 2017 - il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha ripartito le risorse per il "piano operativo ambiente" nell'ambito del "fondo per lo sviluppo e la coesione".

Qui di seguito l'entità dei finanziamenti previsti, relativi ai quattro sotto-piani di cui è composto il piano operativo ambiente e, a seguire, il testo integrale della delibera.

- 95,79 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici concentrati esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione Ue);
-13,85 milioni di euro per interventi utili alla realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione di infrastrutture verdi, concentrati esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione Ue);
126,51 milioni di euro per interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti, concentrati esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione UE);
- 1.563,85 milioni di euro per interventi a tutela del territorio e delle acque, articolati in questo modo: rischio idrogeologico (273,83 milioni di euro, di cui 51,83 milioni nelle regioni del Centro Nord e 222 milioni in quelle del Mezzogiorno); bonifiche (749,97 milioni di euro, di cui 328,29 milioni al Centro Nord e 421,68 al Mezzogiorno); servizio idrico integrato (496,29 milioni di euro, di cui 202 milioni al Centro Nord e 294,29 al Mezzogiorno); qualità dei corpi idrici (102.15 milioni di euro, di cui 12,15 milioni al Centro Nord e 90 al Mezzogiorno); assistenza tecnica (41,61 milioni di euro).

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 1 dicembre 2016

Fondo  sviluppo  e  coesione  2014-2020.  Piano  operativo   ambiente
(articolo  1,  comma  703,  lettera  c)  della  legge  n.  190/2014).
(Delibera n. 55/2016). (17A02637) 

(GU n.88 del 14-4-2017)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  e   in
particolare l'art. 4, il quale dispone  che  il  Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate (FAS) di cui all'art.  61  della  legge  27  dicembre
2002, n, 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia
denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
il quale attribuisce al Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  la
gestione del FAS (ora FSC)  e  la  facolta'  di  avvalersi  per  tale
gestione del Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica
(DPS) ora istituito presso la Presidenza del Consiglio  dei  ministri
(PCM) e denominato Dipartimento per le politiche  di  coesione  (DPC)
con decreto del Presidente  dei  Consiglio  dei  ministri  (DPCM)  15
dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto
2013, n. 101, convertito con modificazioni  dalla  legge  30  ottobre
2013, n. 125; 
  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,
convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che
ha ripartito le funzioni relative alla politica di  coesione  tra  il
citato DPC e l'Agenzia per la coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  (DPCM)
25 febbraio 2016 recante la delega di funzioni al Sottosegretario  di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri,  prof.  Claudio  De
Vincenti e visto in particolare l'art. 2 del medesimo  DPCM,  con  il
quale viene delegato al Sottosegretario l'esercizio delle funzioni di
coordinamento, indirizzo, promozione d'iniziative,  anche  normative,
vigilanza e verifica, nonche' ogni altra  funzione  attribuita  dalle
vigenti  disposizioni  al  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri,
relativamente  alla  materia  delle   politiche   per   la   coesione
territoriale, per il  cui  esercizio  le  stesso  Sottosegretario  si
avvale del citato DPC; 
  Vista fa legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita'  2014)
ed in particolare il comma 6 dell'art. 1,  che  individua  in  54.810
milioni di euro le risorse del FSC per il periodo  di  programmazione
2014-2020 iscrivendone 1'80% in bilancio e  le  destina  a  sostenere
esclusivamente  interventi  per  lo   sviluppo,   anche   di   natura
ambientale, secondo la chiave di riparto 80 per cento nelle aree  del
Mezzogiorno e 20 per cento in quelle del Centro-Nord; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabiiita'  2015)
ed in particolare il comma 703 dell'art. 1, il quale, ferme  restando
le  vigenti  disposizioni  sull'utilizzo  del  FSC,  detta  ulteriori
disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di
programmazione 2014-2020; 
  Viste in particolare le lettere b) e c) del predetto comma 703,  le
quali prevedono che siano individuate dall'Autorita' politica per  la
coesione, in collaborazione  con  le  Amministrazioni  interessate  e
sentita la Conferenza permanente per i  rapporti  tra  lo  Stato,  le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le aree tematiche
nazionali  e  i  relativi  obiettivi   strategici,   con   successiva
comunicazione alle competenti Commissioni parlamentari, e che il CIPE
disponga, con propria  delibera,  una  ripartizione  della  dotazione
finanziaria  del  FSC  iscritta  in  bilancio  tra  le  diverse  aree
tematiche nazionali; 
  Considerato, inoltre, che la citata  lettera  c)  prevede  che  per
ciascuna area tematica nazionale siano progressivamente definiti,  da
parte di  una  Cabina  di  regia  composta  da  rappresentanti  delle
amministrazioni interessate e delle Regioni e delle Province autonome
di' Trento e di Bolzano, piani operativi da sottoporre al CIPE per la
relativa approvazione, articolati in azioni ed interventi che rechino
l'indicazione dei risultati  attesi  e  dei  soggetti  attuatori,  in
sinergia con la Strategia di specializzazione intelligente  nazionale
e  con  dotazione  complessiva  da  impiegarsi  per  un  importo  non
inferiore all'80 per cento per interventi da realizzare nei territori
delle regioni del Mezzogiorno; 
  Tenuto conto che la Cabina di regia e' stata istituita con  decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri  del  25  febbraio  2016  e
risulta composta, oltre che dall'Autorita' politica per  la  coesione
che la presiede, dal Sottosegretario di  Stato  alla  Presidenza  del
Consiglio dei ministri con  funzioni  dl  Segretario  del  CIPE,  dal
Ministro per gli  affari  regionali  e  le  autonomie,  dal  Ministro
delegato per l'attuazione del  programma  di  Governo,  dal  Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti,  da  un  Presidente  di  Citta'
metropolitana designato  dall'ANCI,  da  tre  presidenti  di  regione
designati dalla Conferenza delle regioni e  delle  province  autonome
(incluso  il  presidente  della  stessa  Conferenza),  di   cui   due
rappresentanti delle Regioni «meno sviluppate e in transizione» e  un
rappresentante delle Regioni «piu' sviluppate»; 
  Vista la delibera di questo Comitato n. 25/2016, con la quale  sono
state individuate, in applicazione  della  lettera  c)  dell'art.  1,
comma  703,  della  richiamata  legge  di  stabilita'  2015,  6  aree
tematiche di interesse del FSC, ripartendo tra le stesse  le  risorse
FSC  disponibili  determinate  in  38.716,10  milioni   di   euro   e
determinando in 15.200,00 milioni di euro l'ammontare complessivo  di
risorse FSC destinate a Piani operativi afferenti le aree tematiche; 
  Considerato che la stessa delibera n. 25/2016 individua  inoltre  i
principi di funzionamento e di utilizzo  delle  risorse  FSC  oggetto
della stessa, indicando in particolare: gli elementi costitutivi  dei
Piani operativi da definirsi, nell'ambito delle  aree  tematiche,  da
parte della Cabina di regia; la disciplina delle fasi di  attuazione,
sorveglianza,    monitoraggio,     pubblicita'/informazione     degli
interventi, nonche' dei sistemi  di  gestione  e  controllo  e  delle
attivita' di' verifica; la disciplina delle eventuali  modifiche  dei
Piani (riprogrammazioni) e varianti in corso d'opera; l'articolazione
dei  trasferimenti  di  risorse  mediante  anticipazioni,   pagamenti
intermedi e saldi; 
  Considerata l'adozione effettuata, in data odierna, da parte  della
Cabina di' regia del  Piano  operativo  ambiente  FSC  2014-2020,  di
competenza dei Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio
e del mare avente un valore complessivo di' 1.900  milioni  di  euro,
posto  a  carico  delle  risorse  FSC  2014-2020  destinate  all'area
tematica «2. Ambiente» dalla citata delibera n. 25/2016; 
  Udita l'illustrazione del Piano operativo ambiente  FSC  2014-2020,
da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio  e
del mare: 
  Considerato  che il  Piano  operativo  risulta   suddiviso   in   4
sotto-piani cosi' articolati. 
    Interventi  per  l'efficientamento   energetico   degli   edifici
pubblici,  per  95,79  mln  di  euro   di   interventi,   concentrati
esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno  sviluppate  e  in
transizione, secondo la denominazione UE); 
    Interventi    per    la     realizzazione,     manutenzione     e
rinaturalizzazione di infrastrutture verdi, per  13,85  mln  di  euro
concentrati  esclusivamente  nelle  regioni  del  Mezzogiorno   (meno
sviluppate e in transizione, secondo la denominazione UE); 
    Interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti, per 126,51  mln
di euro, concentrati esclusivamente  nelle  regioni  del  Mezzogiorno
(meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione UE); 
    Interventi a tutela del territorio e delle acque, per  un  totale
di 1.563,85 mln di euro, cosi' articolati: 
      Rischio idrogeologico: 273,83 mln di euro,  di  cui  51,83  mln
nelle regioni del Centro Nord  e  222  mln  di  euro  in  quelle  del
Mezzogiorno; 
      Bonifiche: 749,97 mln di euro, di cui 328,29 mln al Centro Nord
e 421,68 mln al Mezzogiorno; 
      Servizio idrico integrato: 496,29 mln di euro, di cui  202  mln
al Centro Nord e 294,29 mln al Mezzogiorno; 
      Qualita' dei corpi idrici: 102.15 mln di euro, di cui 12,15 mln
al Centro Nord e 90 mln di euro al Mezzogiorno 
      Assistenza tecnica: 41,61 mln di euro. 
  Considerato  che  il  Piano  evidenzia  i   fabbisogni   finanziari
suddivisi  per  territori  e  linee  di  azione,  fornendo  anche  il
cronoprogramma  di   attuazione   e   un   set   di   indicatori   di
risultato/realizzazione e indica la prevista evoluzione  annua  della
spesa, suddivisa. per territori dl riferimento e  per  sotto-piani  e
che, in linea con quanto richiesto  dalla  gia'  citata  delibera  n.
25/2016,  la  sezione  4  di  ogni  singolo  sotto-piano  delinea  la
governance  e  le  modalita'  di  attuazione   del   programma,   con
descrizione del relativo  Sistema  di  gestione  e  controllo,  delle
strutture   organizzative   di   riferimento   e    delle    connesse
responsabilita' gestionali; 
  Tenuto conto della necessita' di rispettare i limiti di bilancio  e
che pertanto, ai sensi della lettera l) del citato  comma  703  della
legge di stabilita' 2015, la presente delibera  determina  il  limite
per i trasferimenti dal Fondo all'amministrazione proponente anche in
difformita' dal cronoprogramma esposto  nel  Piano  operativo  o  dal
cronoprogramma  del  complesso  dei   singoli   interventi   che   lo
compongono; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62), 
  Vista la odierna nota  n  5670-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base della presente delibera; 
 
                              Delibera: 
 
  1. In applicazione dell'art. 1, comma 703, lettera c)  della  legge
n. 190/2014 (legge di stabilita' 2015) e  della  citata  delibera  di
questo Comitato n 25/2016, e' approvato il Piano  operativo  ambiente
FSC 2014-2020 di  competenza  del  Ministero  dell'ambiente  e  della
tutela del territorio e del mare, secondo l'articolazione indicata in
premessa, che viene allegato alla presente delibera e ne  costituisce
parte integrante. 
  2. La dotazione finanziaria del Piano e' pari a  1.900  milioni  di
euro ed e' posta a  valere  sulle  risorse  FSC  2014-2020  destinate
all'area tematica «2 Ambiente» dalla citata delibera n. 25/2016. 
  3. II Piano contiene gli elementi costitutivi previsti per i  Piani
operativi dal punto 2. della delibera n. 25/2016 ed e' soggetto  alle
prescrizioni e agli adempimenti disposti dalla medesima delibera. 
  4. L'Autorita' politica per la coesione, a conclusione  della  fase
di  programmazione   delle   risorse   FSC   2014-2020,   comprensive
dell'ulteriore quota del 20  per  cento  che,  previa  iscrizione  in
bilancio,  ne  completera'  la  dotazione  prevista  dalla  legge  di
stabilita' per il 2014, informera' il Comitato circa le modalita'  di
rispetto del vincolo previsto dall'art.  1.  comma  703,  lettera  c)
della legge n. 190/2014, che destina l'80 per cento delle risorse FSC
2014-2020 ai territori delle regioni del Mezzogiorno. 
  5. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio  e  del
mare riferira' annualmente e, in ogni caso, su specifica richiesta, a
questo Comitato sull'attuazione del Piano. 
  6. Secondo quanto previsto dalla lettera l) del citato  comma  703,
il profilo finanziario della presente assegnazione  e'  il  seguente:
90.000 euro (0,09 milioni di euro) per l'anno 2016;  228  milioni  di
euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018; 300  milioni  di  euro  per
l'anno 2019; complessivi 1.143,91 milioni  di  euro  per  il  periodo
2020-2023. 
  Tale profilo, ancorche' diverso dalla modulazione annuale  indicata
nel  cronoprogramma  del  Piano  operativo,  allegato  alla  presente
delibera, o nel cronoprogramma del complesso dei  singoli  interventi
che lo compongono, costituisce limite per i trasferimenti  dal  Fondo
all'amministrazione proponente. 
  Il Comitato, su proposta dell'Autorita' politica per  la  coesione,
ai sensi della lettera h) del comma 703, potra' modificare  le  quote
annuali di trasferimento di cui sopra. A tal fine si da'  mandato  al
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri di  procedere  alle  verifiche  utili  per  la
revisione delle assegnazioni del periodo di programmazione 2014-2020,
gia'  deliberate  da   questo   Comitato,   per   le   determinazioni
dell'Autorita' politica.


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