Raee: ritiro “uno contro zero”, partenza tutta in salita

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare 31 maggio 2016, n. 121, che disciplina il ritiro “uno contro zero” - ossia senza che il consumatore abbia l’obbligo di acquistare un prodotto nuovo di tipo equivalente - per i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) di piccolissime dimensioni provenienti dai nuclei domestici. Soggetti obbligati, tipologie di Raee ammessi, luoghi di ritiro, deposito preliminare, obblighi di informazione, trasporto, documentazione e autorizzazioni costituiscono l’ossatura del nuovo provvedimento che, tuttavia, già da una prima analisi, rivela forti criticità, prima tra tutte l’introduzione di nuovi e gravosi adempimenti peraltro non coordinati con quelli già previsti per il ritiro “uno contro uno”. A complicare ulteriormente il quadro l’invio di “avvisi bonari” diretti a tutte le imprese iscritte al registro dei produttori che non hanno assolto gli obblighi previsti dalle norme di riferimento. Si segnala, inoltre, che con il D.M. 17 giugno 2016, sono state fissate le tariffe che i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche dovranno pagare per finanziare l’attività degli organismi di vigilanza e di indirizzo del sistema.

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