Ricerca applicata nel sistema elettrico: resi noti i vincitori del bando

Decreto direttoriale del 20 settembre 2021

Ricerca applicata nel sistema elettrico.

Pubblicato sul sito del ministero della Transizione ecologica (sezione "Aggiornamenti") il decreto direttoriale del 20 settembre 2021 con il quale il ministero ("Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari") ha approvato le graduatorie relative al bando di gara di tipo b, in attuazione a quanto previsto nel "Piano triennale 2019-2021 della ricerca di sistema elettrico nazionale" (D.M. Sviluppo Economico 9 agosto 2019).

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Ricerca applicata nel sistema elettrico: quali progetti

Il bando di gara di tipo b, di cui al decreto direttoriale 7 dicembre 2020, riguarda progetti di ricerca applicata, finalizzati all'innovazione tecnica e tecnologica di interesse generale per il settore elettrico, a beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale e contestualmente di interesse di soggetti operanti nel settore dell’energia elettrica.

La notizia è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 234 del 30 settembre 2021.

Qui di seguito il testo integrale del decreto con i relativi allegati in cui sono elencati i soggetti che si sono aggiudicati il finanziamenti previsto dal banco.

 

Decreto direttoriale del 20 settembre 2021

VISTO il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 di attuazione della direttiva n. 96/92/CE, recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica ed in particolare l’articolo 3, comma 11, concernente gli oneri generali afferenti al sistema elettrico;

VISTO il decreto interministeriale del 26 gennaio 2000, e successive modifiche, concernente l’individuazione degli oneri generali afferenti al sistema elettrico (di seguito: «decreto 26 gennaio 2000») ed in particolare:

  • l’articolo 10, comma 2, che dispone che le attività di ricerca e sviluppo, finalizzate all’innovazione tecnica e tecnologica di interesse generale per il settore elettrico, possono essere: ai sensi dell’articolo 10, comma 2, lettera a), a totale beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale; ai sensi articolo 10, comma 2, lettera b), a beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale e contestualmente di interesse specifico di soggetti operanti nel settore dell’energia elettrica nazionale o internazionale (di seguito: «Attività di ricerca di tipo b»);
  • l’articolo 11 che, al comma 1, dispone che i costi delle citate attività di ricerca e sviluppo, finalizzate all'innovazione tecnica e tecnologica di interesse generale per il settore elettrico, sono coperti attraverso stanziamenti a carico di un Fondo per il finanziamento dell'attività di ricerca (di seguito: «Fondo»), istituito presso la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (oggi Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, di seguito: «CSEA»);

VISTI gli articoli 107 e 108 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (di seguito: «TFUE») sugli aiuti di Stato;

VISTO il Regolamento UE n. 651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014, e successive modifiche, che dichiara che alcune categorie di aiuti di Stato sono compatibili con il mercato interno (ai sensi dell'articolo 107 paragrafo 3 del TFUE) ed esentati dall'obbligo di notifica (di cui all'articolo 108 paragrafo 3 del TFUE) e, in particolare, il Capo III sezione 4 relativo agli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;

VISTA la Comunicazione della Commissione Europea 2014/C 198/01 relativa alla disciplina sugli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, in data 27 giugno 2014;

CONSIDERATO che, ai sensi del citato Regolamento UE n. 651/2014, gli aiuti ai progetti di ricerca e sviluppo sono esentati dall’obbligo di notifica, di cui all’articolo 108, paragrafo 3 del TFUE, purché soddisfino i requisiti specificati nell’articolo 3 del Regolamento medesimo;

VISTO il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, in data 16 aprile 2018, recante nuove modalità di gestione del Fondo per il finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale (di seguito: «decreto 16 aprile 2018») ed in particolare:

  • l’articolo 2, che prevede che il Ministero dello Sviluppo Economico (oggi Ministero della Transizione Ecologica, di seguito «MiTE») predisponga il piano triennale della ricerca di sistema elettrico, lo sottoponga a consultazione pubblica, acquisisca il parere dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti ed Ambiente (ARERA) ed infine emani il relativo decreto di approvazione;
  • l’articolo 3, comma 1, lettera b), che prevede che le summenzionate Attività di ricerca di tipo b possono essere finanziate dal Fondo, fino a un ammontare massimo definito dal piano triennale, a condizione che contemplino attività di ricerca applicata, suddivisa in ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  •  l’articolo 5, concernente i progetti relativi alle citate Attività di ricerca di tipo b, che sono finanziati attraverso bandi di gara, redatti dalla CSEA ed approvati dal Ministero dello Sviluppo Economico (ora dal MiTE);
  • l’articolo 9 che stabilisce le modalità di selezione e di nomina, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (ora dal MiTE), degli esperti (di seguito «Esperti») cui affidare le attività di valutazione e verifica sui progetti di ricerca;

VISTO il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico in data 9 agosto 2019 (di seguito: «decreto 9 agosto 2019») recante approvazione del Piano triennale 2019-2021 della ricerca di sistema elettrico nazionale, che prevede in particolare:

–  all’articolo 1, comma 2, la classificazione dei temi di ricerca secondo la tipologia delle

attività, includendo anche le summenzionate Attività di ricerca di tipo b, ovvero a beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale e contestualmente di interesse specifico di soggetti operanti nel settore dell’energia elettrica, che vengono finanziate dal Fondo attraverso bandi di gara;
–  all’articolo 1, comma 3, l’individuazione delle aree prioritarie di intervento del Piano triennale 2019-2021 e le relative risorse finanziarie stanziate, come indicate nell’allegato A (“Tabella n.1 - Aree prioritarie d’intervento e relative risorse”) del decreto in parola.
–  all’articolo 2, comma 2, l’assegnazione ai bandi per le Attività di ricerca di tipo b di risorse finanziarie per un importo complessivo pari a 16 milioni di euro;

CONSIDERATO che l’Allegato A del decreto 9 agosto 2019, congiuntamente alle ulteriori indicazioni della relativa Sezione tecnica, specifica che le risorse finanziarie per le Attività di ricerca di tipo b, menzionate nel punto precedente, sono ripartite secondo i seguenti temi di ricerca:

– “1.1 Fotovoltaico ad alta efficienza” ed in particolare progetti di ricerca relativi al “Fotovoltaico piano” (4 milioni di euro);
2
–  “1.2 Sistemi di accumulo, compresi elettrochimico e power to gas, e relative interfacce con le reti” ed in particolare progetti relativi a “Accumulo elettrochimico” (4 milioni di euro);
–  “1.6 Efficienza energetica dei prodotti e dei processi industriali” (8 milioni di euro);

VISTO il decreto direttoriale, in data 7 dicembre 2020, con il quale il Ministero dello Sviluppo economico - Direzione Generale per le Infrastrutture e la Sicurezza dei Sistemi Energetici e Geominerari (DGISSEG) ha approvato, per le Attività di ricerca di tipo b, il “Bando di gara per progetti di ricerca di cui all’art. 10, comma 2, lettera b) del decreto 26 gennaio 2000, previsto dal Piano triennale 2019-2021 della ricerca del sistema elettrico nazionale” (di seguito: Bando), parte integrante del decreto stesso;

VISTO il Decreto-legge 1 marzo 2021, n. 22 (“Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”) convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 aprile 2021, n. 55, che istituisce il Ministero della Transizione Ecologica, il quale assume le competenze del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nonché competenze in materia di energia, prima attribuite al Ministero dello Sviluppo Economico, tra le quali quelle relative alle politiche di ricerca, incentivazione e interventi nei settori dell'energia e delle miniere;

VISTA la nota CSEA n. 10537 del 29 aprile 2021, acquista lo stesso giorno (prot. MiSE I n.13240 del 29.04.2021) dal MiTE, con la quale, ai sensi dell’articolo 9 commi 1 e 2 del Bando, sono stati trasmessi:
–  l’esito delle verifiche sull’assenza di cause di esclusione, svolte sulle 19 (diciannove)

- proposte di progetto presentate in risposta al Bando, e l’indicazione delle 16 (sedici)

proposte da ammettere alla fase di valutazione e delle rimanenti 3 (tre) da escludere;
–  la rosa di Esperti, con le relative dichiarazioni di compatibilità, da nominare da parte del

MiTE per la successiva fase di valutazione nel merito delle proposte di progetto;

VISTA la nota MiTE del 3 maggio 2021 (prot. MiSE U n.13658 del 03.05.2021) con la quale si dispone la nomina degli Esperti per la costituzione di 3 (tre) commissioni (di seguito: «Commissioni») per la valutazione e l’inserimento in graduatoria delle 16 (sedici) proposte di progetto, risultate in possesso dei requisiti di ammissibilità;

CONSIDERATA la nota CSEA n. 17845 del 29 luglio 2021 (prot. MiSE I n. 23938 del 29.07.2021), con la quale ai sensi dell’articolo 9 comma 6 del Bando, sono state trasmesse al MiTE per i seguiti di competenza: le relazioni di valutazione delle Commissioni sulle proposte di progetto, le tre graduatorie dei progetti ammessi per tema di ricerca (riportate nell’Allegato 1), la graduatoria generale di tutti i progetti ammessi ai contributi del Fondo (riportata nell’Allegato 2) e l’indicazione delle proposte escluse;

CONSIDERATO che, ai sensi dell’articolo 9 comma 7 del Bando, i contributi sono assegnati alle proposte di progetto secondo l’ordine di graduatoria, nell’ambito del singolo tema di ricerca (Allegato 1), a partire dalla proposta con il punteggio più elevato, nei limiti delle risorse previste per il tema stesso;

CONSIDERATO che, per ogni singolo tema di ricerca, lo stanziamento è risultato essere sufficiente a finanziare tutti i progetti ammessi nella relativa graduatoria;

RITENUTO quindi di ammettere al finanziamento, secondo le disposizioni di cui all’articolo 9 del Bando, 11 (undici) proposte di progetto per gli importi rispettivamente ritenuti ammissibili in esito alle valutazioni, secondo gli schemi riportati nell’Allegato 1 ed in particolare:

–  2 (due) progetti di ricerca della graduatoria relativa a “Fotovoltaico piano”;
–  2 (due) progetti di ricerca della graduatoria relativa a “Accumulo elettrochimico”;
–  7 (sette) progetti di ricerca della graduatoria relativa a “Efficienza energetica dei prodotti

e dei processi industriali”;

RITENUTO di autorizzare la CSEA, anche avvalendosi degli Esperti stessi (di cui all'art. 9 del decreto 16 aprile 2018), a recepire in ambito contrattuale e nel capitolato tecnico gli aspetti evidenziati nelle relazioni delle Commissioni.

DECRETA

Art. 1
(Approvazione delle graduatorie e ammissione al finanziamento)

1. Ai sensi dell’articolo 5, comma 6, del decreto 16 aprile 2018 e dell’art. 9, comma 11, del Bando, sono approvate:
- le graduatorie di merito, divise per tema, dei progetti di ricerca ammessi al finanziamento,

contenute nell’Allegato 1 ;
- la graduatoria generale di merito di tutti i progetti di ricerca ammessi al finanziamento,

contenuta nell’Allegato 2 .
2. Tutti i progetti elencati nelle tre graduatorie dell’Allegato 1 sono ammessi al finanziamento per gli importi massimi rispettivamente ritenuti ammissibili in esito alle valutazioni.

3. La CSEA, anche avvalendosi degli Esperti (di cui all'art. 9 del decreto 16 aprile 2018), recepisce in ambito contrattuale e nel capitolato tecnico gli aspetti evidenziati nelle relazioni delle Commissioni.

Art. 2 (Disposizioni finali)

1. Il presente decreto è trasmesso alla CSEA per i seguiti di competenza.

2. Per le proposte di progetto presentate e non incluse nella graduatoria, la CSEA provvede ad inviare ai proponenti specifiche comunicazioni, contenenti le motivazioni dell’esclusione.
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3. Gli obblighi di pubblicità legale del presente decreto sono assolti mediante pubblicazione di avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e con pubblicazione integrale sul sito internet del Ministero della Transizione Ecologica ( www.mite.gov.it ).

4. La CSEA assicura la massima diffusione al presente decreto, anche tramite canali telematici. 5. Il presente decreto entra in vigore dal giorno stesso della sua pubblicazione.
(Ricerca applicata nel sistema elettrico)

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