Rspp interno o esterno? Un chiarimento necessario

Rspp interno o esterno? Con l’art. 32, comma 2, lett. b-bis) del D.L.  21 giugno 2013, n. 69 (il cosiddetto “decreto del fare”, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n.  98), il governo Letta modificò l’art. 31, comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008 disponendo, con decorrenza 21 agosto 2013, che il servizio di prevenzione e protezione deve essere organizzato dal datore di lavoro non più indifferentemente all’interno ovvero all’esterno dell’azienda o dell’unità produttiva (fatti salvi i casi di svolgimento diretto delle funzioni di Rspp), bensì “prioritariamente” all’interno. Il cennato criterio della “priorità”, in alcun modo riempito di contenuto dal legislatore, produce incertezza nell’interprete: fermo restando infatti che il ricorso a servizi esterni è addirittura obbligatorio nel caso di assenza di dipendenti in possesso dei requisiti di abilitazione professionale (art. 31, comma 4), non è dato desumere in che modo poter assolvere a un adempimento da un lato qualificato come “prioritario”, ma senza essere al contempo esplicitamente dichiarato come “obbligatorio”. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

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