Sistemi integrati di fabbricazione: chi deve certificarli?

Come deve comportarsi un’azienda che vuole installare una linea di produzione in casa propria? Di chi è l’onere di certificare che l’insieme di macchine e quasi-macchine è assemblato in maniera corretta? Sotto la lente di ingrandimento il ruolo e gli obblighi dell’assemblatore e le norme di riferimento

In molte aziende, grandi e piccole, è facile trovare uno o più sistemi di fabbricazione integrati: insiemi di più macchine o quasi-macchine che svolgono, una dopo l’altra, una serie di passaggi. Un sistema di fabbricazione integrato non è solo una linea di produzione automobilistica: può anche essere il processo automatizzato di un piccolo produttore di vernici, di un impianto di produzione alimentare, di un sistema automatico per la gestione del magazzino: tante diverse apparecchiature che svolgono ciascuna operazioni elementari, ma che tutte insieme portano a compimento un processo intero.

Ma di chi è l’onere di certificare che l’insieme di macchine e quasi-macchine è assemblato in maniera corretta? E quali regole deve seguire il sistema intero?

Clicca qui per leggere l’approfondimento di Emiliano Valerio Morgia e Andrea Colombo, ingegneri, esperti di salute e sicurezza sul lavoro (accesso riservato agli abbonati): https://www.ambientesicurezzaweb.it/sistemi-integrati-di-fabbricazione/

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