Siti potenzialmente contaminati: il manuale di Ispra

Siti potenzialmente contaminati
L'opera illustra il modello di screening nazionale risk-based sviluppato per individuare le priorità di intervento, in conformità con quanto stabilito dall’articolo 199, comma 6, lettera a), D.Lgs. n. 152/2006

Siti potenzialmente contaminati: Ispra, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha pubblicato un manuale operativo sui criteri nazionali di priorità di intervento.

Siti potenzialmente contaminati

L'opera

Come riportato nella presentazione, il manuale «illustra il modello di screening nazionale risk-based sviluppato per individuare le priorità di intervento nei siti potenzialmente contaminati, in conformità con quanto stabilito dall’articolo 199, comma 6, lettera a) del d.lgs. 152/06. Tale normativa prevede che i Piani Regionali per la Bonifica delle aree inquinate (PRB) adottino un criterio di valutazione del rischio elaborato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), al fine di definire l’ordine di priorità degli interventi. La metodologia sviluppata rappresenta, quindi, un supporto operativo per le amministrazioni competenti nell’attuazione degli interventi previsti dagli articoli 242 e 250 del d.lgs. 152/06.

Per rispondere a questa esigenza, ISPRA ha avviato un percorso di confronto e condivisione con le Regioni e le Province autonome, supportate dalle rispettive Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione Ambientale (ARPA/APPA). Grazie al costante e prezioso lavoro congiunto, portato avanti dal 2021 dalle Amministrazioni coinvolte (Regioni, Provincia autonoma, ARPA, APPA, Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025), è stato possibile definire i criteri nazionali e sviluppare il relativo software applicativo ROCKS (Risk Ordering for Contamination Key Sites). Questo strumento, elaborato da ISPRA e liberamente disponibile, consente di classificare le priorità di intervento dei siti censiti nel contesto territoriale di riferimento., coniugando i criteri tecnici nazionali con gli aspetti amministrativi specifici delle diverse realtà territoriali.

Con la sua pubblicazione, ISPRA ha raggiunto l’obiettivo di fornire alle Amministrazioni gli strumenti necessari per operare in modo più efficace e trasparente, ottimizzando le risorse e garantendo interventi tempestivi nelle aree potenzialmente contaminate che presentano il maggiore livello di rischio ambientale».

 

I contenuti

  • sperimentazione della proposta metodologica;
  • criteri nazionali definitivi;
  • descrizione dei parametri di input a supporto della valutazione;
  • l’informativa “fonte dato”;
  • aggiornamento software ROCKS (versione 1.3);
  • prospettive nell’ambito della direttiva europea;
  • allegato 1: format report utilizzato per la sperimentazione dei criteri;
  • allegato 2: manuale utente ROCKS versione 1.3.
Siti potenzialmente contaminati

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