Sviluppo sostenibile: le disposizioni quadro per il Psc

Pubblicata la delibera del comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile 29 aprile 2021

Sviluppo sostenibile: le disposizioni quadro per il Psc nella delibera del comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile 29 aprile 2021 (in Gazzetta Ufficiale del 16 giugno 2021, n. 142).

Definiti, tra gli altri, i contenuti dei piani di sviluppo e coesione:

  • ricerca e innovazione;
  • digitalizzazione;
  • competitività imprese;
  • energia;
  • ambiente e risorse naturali;
  • cultura;
  • trasporti e mobilità;
  • riqualificazione urbana;
  • lavoro e occupabilità;
  • sociale e salute;
  • istruzione e formazione;
  • capacità amministrativa.

Negli allegati sono riportati:

  • il piano finanziario del Psc;
  • le aree tematiche del Psc con descrizione dei principali contenuti d'intervento.

 

Di seguito il testo integrale della delibera del comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile 29 aprile 2021.

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Delibera del comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile 29 aprile 2021

Fondo sviluppo e coesione. Disposizioni quadro per il piano  sviluppo
e coesione. (Delibera n. 2/2021). (21A03578)

 

(in Gazzetta Ufficiale del 16 giugno 2021, n. 142)

                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE

PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019,  n.  111,  recante  «Misure

urgenti per il  rispetto  degli  obblighi  previsti  dalla  direttiva

2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e  proroga  del  termine  di  cui

all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge  17  ottobre  2016,  n.

189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016,  n.

229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n.

141, e, in particolare, l'art. 1-bis, che, al fine di  rafforzare  il

coordinamento  delle  politiche  pubbliche  in  materia  di  sviluppo

sostenibile di cui alla risoluzione A/70/L.I adottata  dall'assemblea

generale dell'Organizzazione delle  Nazioni  Unite  il  25  settembre

2015, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio  2021,  il  Comitato

interministeriale per la programmazione economica  (CIPE)  assuma  la

denominazione di Comitato  interministeriale  per  la  programmazione

economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS);

Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  recante  «Misure

urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'

economica» convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,

  1. 122, e, in particolare, l'art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce

al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato,  le

funzioni in materia di politiche di  coesione  di  cui  all'art.  24,

comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300,

ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di  cui

all'art. 61 della  legge  27  dicembre  2002,  n.  289  e  successive

modificazioni;

Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante

«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali

per la rimozione di squilibri economici e sociali a norma della legge

5 maggio 2009, n. 42» e, in particolare, l'art. 4, il  quale  dispone

che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato  Fondo

per lo sviluppo e la coesione (di seguito FSC) e finalizzato  a  dare

unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi

aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio

economico e sociale tra le diverse aree del Paese;

Visto  il  decreto-legge  31   agosto   2013,   n.   101,   recante

«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di

razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»,  convertito,  con

modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in

particolare, l'art. 10  che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione

territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del

Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le

funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del

Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15

dicembre 2014,  che  istituisce,  tra  le  strutture  generali  della

Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione del citato  art.

10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, il Dipartimento  per  le

politiche di coesione;

Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni  per

la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge

di stabilita' 2015)» e, in  particolare,  l'art.  1,  comma  703,  il

quale, ferme restando le vigenti disposizioni sull'utilizzo del  FSC,

detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle  risorse  assegnate

per il periodo di programmazione 2014-2020;

Visto il decreto-legge 30  aprile  2019,  n.  34,  recante  «Misure

urgenti di crescita economica e  per  la  risoluzione  di  specifiche

situazioni di crisi» convertito, con modificazioni,  dalla  legge  28

giugno 2019, n. 58, come modificato dall'art.  1,  comma  309,  della

legge 27 dicembre 2019, n 160, recante «Bilancio di previsione  dello

Stato per l'anno finanziario  2020  e  bilancio  pluriennale  per  il

triennio  2020-2022»  e,  da  ultimo,  dall'art.  41,  comma  3,  del

decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti  per  la

semplificazione   e   l'innovazione   digitale»,   convertito,    con

modificazioni,  dalla  legge  11  settembre  2020,  n.  120,  e,   in

particolare, l'art. 44 il quale prevede, per ciascuna Amministrazione

centrale, regione o citta'  metropolitana  titolare  di  risorse  del

Fondo per lo sviluppo e la coesione, che, con riferimento ai cicli di

programmazione 2000-2006,  2007-2013  e  2014-2020,  in  sostituzione

della pluralita' degli  attuali  documenti  programmatori  variamente

denominati e tenendo conto degli interventi ivi inclusi, si proceda a

una  riclassificazione  di  tali  strumenti  al  fine  di  sottoporre

all'approvazione del CIPE, su proposta del Ministro per il sud  e  la

coesione  territoriale,   un   unico   Piano   operativo   per   ogni

Amministrazione denominato «Piano sviluppo e coesione» con  modalita'

unitarie di gestione e monitoraggio;

Visti i principi di governance e di gestione del Piano  sviluppo  e

coesione (di seguito PSC o Piano) stabiliti nel citato art. 44, commi

2, 2-bis, 3, 4 e 5, del decreto-legge n. 34 del 2019;

Visto,  in  particolare,  il  citato  art.  44,   comma   14,   del

decreto-legge n. 34 del 2019, ai sensi del quale ai Piani sviluppo  e

coesione si applicano i principi gia' vigenti per  la  programmazione

2014-2020 e il CIPE, su  proposta  del  Ministro  per  il  sud  e  la

coesione territoriale,  d'intesa  con  il  Ministro  per  gli  affari

regionali  e  le  autonomie,  previa   intesa   con   la   Conferenza

Stato-regioni, adotta un'apposita delibera  per  assicurare  la  fase

transitoria dei cicli di programmazione 2000-2006 e 2007-2013  e  per

coordinare e armonizzare le regole vigenti in un quadro ordinamentale

unitario;

Visto il decreto-legge 19  maggio  2020,  n.  34,  convertito,  con

modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,  n.  77,  recante  «Misure

urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,

nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da

COVID-19» e, in particolare, gli articoli 241  e  242,  secondo  cui,

nelle more di sottoposizione all'approvazione da parte  del  Comitato

interministeriale  per  la  programmazione  economica  dei  Piani  di

sviluppo e coesione di cui al citato art. 44 del decreto-legge n.  34

del 2019, a decorrere dal 1° febbraio 2020 e  per  gli  anni  2020  e

2021, le risorse FSC rinvenienti dai cicli  programmatori  2000-2006,

2007-2013 e 2014-2020 possono essere in via eccezionale destinate  ad

ogni tipologia di  intervento  a  carattere  nazionale,  regionale  o

locale connessa a fronteggiare  l'emergenza  sanitaria,  economica  e

sociale conseguente alla pandemia da COVID-19;

Vista la circolare del Ministro per la coesione territoriale ed  il

Mezzogiorno n. 1/2017 del 26  maggio  2017,  recante  indicazioni  in

ordine alle disposizioni contenute nelle delibere del CIPE nn.  25  e

26 del 10 agosto 2016, nonche' in tema  di  governance,  modifiche  e

riprogrammazioni di risorse, revoche e disposizioni  finanziarie  dei

piani operativi, piani stralcio e patti per lo sviluppo;

Viste le risultanze delle istruttorie di ricognizione e valutazione

dell'attuazione  degli  interventi  del  Fondo  sviluppo  e  coesione

assegnate a  ciascuna  amministrazione  centrale,  regione  o  citta'

metropolitana con riferimento ai cicli di  programmazione  2000-2006,

2007-2013 e 2014-2020, svolte ai sensi del citato art. 44, commi 1  e

7, del decreto-legge n. 34 del 2019 dal Dipartimento per le politiche

di  coesione  della  Presidenza  del   Consiglio   dei   ministri   e

dall'Agenzia per la coesione territoriale,  attraverso  i  rispettivi

Nuclei di valutazione e  analisi  per  la  programmazione  (NUVAP)  e

verifica e controllo (NUVEC);

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,

con il quale, tra l'altro,  l'onorevole  Maria  Rosaria  Carfagna  e'

stata nominata Ministro senza portafoglio;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13

febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole

Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la

coesione territoriale;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo

2021, concernente la delega di funzioni al Ministro per il sud  e  la

coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio  2021,

con  il  quale  l'onorevole   Bruno   Tabacci   e'   stato   nominato

sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo

2021, con il  quale  l'onorevole  Bruno  Tabacci  e'  stato  nominato

segretario del CIPE e lo sviluppo  sostenibile  (CIPESS),  e  gli  e'

stata assegnata, tra le altre, la delega ad  esercitare  le  funzioni

spettanti al Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di

coordinamento  della  politica  economica  e   programmazione   degli

investimenti pubblici di interesse nazionale;

Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per il  sud  e  la

coesione territoriale, prot. n. 291 - P del 30 marzo  2021,  e  vista

l'allegata  proposta  di  delibera  per  il  CIPESS  predisposta  dal

competente Dipartimento per le politiche di coesione con la quale  e'

stato trasmesso uno schema di delibera, recante  disposizioni  quadro

per il Piano sviluppo e coesione, al fine di consentire al CIPESS  di

adottare un'apposita delibera per assicurare la fase transitoria  dei

cicli di programmazione 2000-2006 e  2007-2013  e  per  coordinare  e

armonizzare le regole vigenti in un quadro ordinamentale unitario, in

conformita' a quanto previsto dal  citato  art.  44,  comma  14,  del

decreto-legge n. 34 del 2019;

Vista l'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti  tra  lo

Stato, le Regioni e le province  autonome  di  Trento  e  di  Bolzano

espressa nella seduta del 17 dicembre 2020;

Vista l'intesa con il  Ministro  per  gli  affari  regionali  e  le

autonomie, di cui alla nota n. 554 del 26 marzo 2021;

Vista la delibera  del  CIPE  28  novembre  2018,  n.  82,  recante

«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la

programmazione economica», cosi' come modificata dalla  delibera  del

CIPE 15 dicembre  2020,  n.  79,  recante  «Regolamento  interno  del

Comitato interministeriale  per  la  programmazione  economica  e  lo

sviluppo sostenibile (CIPESS)»;

Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la

programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della

Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e

delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato;

 

Delibera:

 

  1. Disposizioni generali.

Contenuti del Piano sviluppo e coesione in prima approvazione  e

successiva integrazione

In sede di prima approvazione il  Piano  sviluppo  e  coesione  (di

seguito PSC o Piano) contiene, sulla base delle risorse  assegnate  e

degli interventi risultanti nei sistemi nazionali di monitoraggio:

la ricognizione degli  strumenti  di  programmazione  oggetto  di

riclassificazione,  ai  sensi  dell'art.  44,  comma  1,  del  citato

decreto-legge n. 34 del 2019;

le risorse relative ai diversi cicli di  programmazione,  con  il

dettaglio delle delibere di riferimento;

le risorse rispondenti ai requisiti di cui all'art. 44, comma  7,

del citato decreto-legge n. 34 del 2019 e la loro articolazione sulla

base delle aree tematiche di cui al punto 2,  nonche'  per  i  PSC  a

titolarita' di amministrazioni centrali del riparto tra centro-nord e

Mezzogiorno e preliminari settori di intervento che costituiscono  la

sezione ordinaria del PSC.

Il PSC in prima approvazione contiene inoltre, ove sussistenti:

evidenza delle risorse assegnate ai  Contratti  istituzionali  di

sviluppo;

evidenza delle risorse assegnate  con  disposizioni  di  legge  a

specifici interventi;

le risorse assegnate o riprogrammate ai sensi degli articoli  241

e 242 del citato decreto-legge n.  34  del  2020,  che  costituiscono

sezioni speciali del PSC.

Su proposta dell'amministrazione titolare responsabile del PSC,  il

Comitato di sorveglianza (di seguito CdS) di cui al successivo  punto

4 provvede, entro il 31 dicembre  2021,  ad  integrare  il  PSC  con:

settori d'intervento  per  area  tematica  e  corrispondenti  importi

finanziari e, in base alla documentazione gia' disponibile, obiettivi

perseguiti con indicazione dei principali indicatori di realizzazione

e  di  risultato;  piano  finanziario  complessivo   del   PSC,   con

esplicitazione della previsione di spesa per ciascuna annualita'  del

primo triennio, anche in formato standard elaborabile, come riportato

nell'Allegato 1 alla presente delibera e aggiornato annualmente.

  1. Aree tematiche

Ai sensi dell'art. 44, comma 2, del decreto-legge n. 34  del  2019,

ciascun PSC  e'  articolato,  in  analogia  agli  obiettivi  tematici

dell'Accordo di partenariato, nelle seguenti aree  tematiche,  meglio

specificate nei pertinenti contenuti di  intervento  nell'Allegato  2

alla presente delibera:

             +-------+---------------------------------+

             |1      |Ricerca e innovazione            |

             +-------+---------------------------------+

             |2      |Digitalizzazione                 |

             +-------+---------------------------------+

             |3      |Competitivita' imprese           |

             +-------+---------------------------------+

             |4      |Energia                          |

             +-------+---------------------------------+

             |5      |Ambiente e risorse naturali      |

             +-------+---------------------------------+

             |6      |Cultura                          |

             +-------+---------------------------------+

             |7      |Trasporti e mobilita'            |

             +-------+---------------------------------+

             |8      |Riqualificazione urbana          |

             +-------+---------------------------------+

             |9      |Lavoro e occupabilita'           |

             +-------+---------------------------------+

             |10     |Sociale e salute                 |

             +-------+---------------------------------+

             |11     |Istruzione e formazione          |

             +-------+---------------------------------+

             |12     |Capacita' amministrativa         |

             +-------+---------------------------------+

 

In sede di prima approvazione del  PSC,  l'attribuzione  alle  aree

tematiche delle risorse rispondenti ai requisiti di cui all'art.  44,

comma 7, del citato decreto-legge n. 34 del  2019  e'  effettuata  in

base alle classificazioni dei progetti presenti nel Sistema nazionale

di monitoraggio, fermo restando le verifiche di  classificazione  dei

progetti nelle citate aree  tematiche  di  competenza  dell'Autorita'

responsabile del PSC in sede di integrazione  del  Piano  di  cui  al

precedente punto 1, ultimo capoverso.

Per i PSC a titolarita' di amministrazioni  centrali,  in  sede  di

prima approvazione, l'articolazione del Piano per aree  tematiche  e'

integrata, ove  possibile,  da  una  preliminare  individuazione  dei

pertinenti  settori  d'intervento  il  cui  assestamento   competera'

all'Autorita' responsabile del PSC in sede di integrazione del  Piano

di cui al precedente punto 1, ultimo capoverso.

  1. Autorita' responsabile del PSC: istituzione e compiti principali

Per ciascun Piano e' prevista una «Autorita' responsabile del PSC»,

identificata immediatamente a seguito della  prima  approvazione  del

PSC  in  seno  all'amministrazione  titolare.   Tale   autorita'   e'

responsabile del coordinamento e della gestione complessiva del Piano

in conformita'  alle  norme  applicabili  e  secondo  il  sistema  di

gestione  e  controllo  (SI.GE.CO.)  del  Piano  adottato   come   da

successivo punto 5.

L'amministrazione  titolare,  in   ragione   della   dimensione   e

articolazione del Piano, puo'  identificare  anche  un  organismo  di

certificazione, quale autorita' abilitata a richiedere  trasferimenti

di risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC)  per  anticipazioni  e

pagamenti ai beneficiari, nel rispetto della  normativa  rilevante  e

fermo restando quanto stabilito alla successiva sezione C  in  ordine

alla disciplina del trasferimento delle risorse. In assenza  di  tale

organismo la corrispondente  funzione  e'  esercitata  dall'Autorita'

responsabile del PSC.

Ai sensi del SI.GE.CO. di cui al successivo  punto  5,  l'Autorita'

responsabile del PSC provvede, altresi',  a  effettuare  i  controlli

sulla spesa realizzata e le verifiche sui progetti  in  attuazione  o

conclusi, fermo restando controlli e verifiche puntuali o di  sistema

su iniziativa dell'Agenzia per la coesione territoriale.

L'Autorita'  responsabile  del  PSC  assicura  l'adempimento  degli

obblighi di monitoraggio  e  trasparenza  del  Piano  secondo  quanto

previsto al successivo punto 6.

L'Autorita' responsabile del  PSC  provvede,  anche  con  procedura

scritta, a ogni informativa dovuta al CdS di cui al successivo  punto

4 e alla sua convocazione, in presenza o in remoto, almeno una  volta

l'anno,   curando   la   preventiva   trasmissione   della   relativa

documentazione in tempo utile.

L'Autorita' responsabile del PSC, in confronto con il CdS, provvede

a organizzare valutazioni (in itinere o ex post) su aspetti rilevanti

del Piano,  considerando  gli  orientamenti  forniti  dal  Nucleo  di

valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP)  nell'ambito  del

Sistema nazionale di valutazione delle politiche  di  coesione.  Tali

valutazioni possono  essere  affidate  ai  Nuclei  di  valutazione  e

verifica degli investimenti pubblici,  ai  sensi  dell'art.  1  della

legge  17  maggio  1999,  n.  144,  recante  «Misure  in  materia  di

investimenti, delega al  Governo  per  il  riordino  degli  incentivi

all'occupazione e della normativa  che  disciplina  l'Inail,  nonche'

disposizioni per il riordino degli enti previdenziali», attivi presso

le  amministrazioni  titolari  del  Piano,  in  piena  autonomia   di

giudizio.

L'Autorita' responsabile del PSC  provvede,  informandone  il  CdS,

alla destinazione di risorse finanziarie  per  l'assistenza  tecnica,

finalizzata a sostenere la gestione, il monitoraggio, i controlli, le

verifiche e le valutazioni del Piano, a valere su riprogrammazioni  o

economie, anche progressivamente, man mano che si rendano disponibili

le risorse, fino a un massimo del 4% del valore del Piano,  inclusivo

delle risorse gia' eventualmente destinate all'assistenza tecnica nel

PSC  di  prima  approvazione.  L'assistenza  tecnica  cosi'  definita

costituisce specifico  settore  d'intervento  del  Piano  all'interno

dell'area tematica «Capacita' amministrativa».

  1. Sorveglianza del PSC e modifiche del Piano

A   seguito   della   prima   approvazione   del   PSC,    ciascuna

amministrazione  titolare  del  Piano  provvede  all'istituzione,   o

all'aggiornamento della composizione nel  caso  previsto  dal  citato

art. 44, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2019,  di  un  CdS  cui

partecipano rappresentanti: del  Dipartimento  per  le  politiche  di

coesione, dell'Agenzia per la coesione territoriale, del Dipartimento

per la programmazione e il coordinamento  della  politica  economica,

del Ministero dell'economia e  delle  finanze  -  Dipartimento  della

ragioneria generale dello Stato - IGRUE,  del  Dipartimento  per  gli

affari regionali e le autonomie, nonche', per i Piani  di  competenza

regionale o delle citta' metropolitane, dei Ministeri competenti  per

area tematica, e, per  i  piani  di  competenza  ministeriale,  delle

regioni; vi partecipano, altresi', i rappresentanti del  partenariato

economico e sociale in relazione ai punti di cui all'art.  44,  comma

3, lettere d) ed e), del citato decreto-legge n. 34 del 2019.

Il CdS adotta, successivamente alla sua  costituzione,  il  proprio

regolamento di funzionamento, su proposta dell'Autorita' responsabile

del PSC.

Ferme  restando  le  competenze  specifiche  delle  amministrazioni

centrali, delle regioni e delle citta' metropolitane, nella  qualita'

di titolari dei rispettivi Piani sviluppo  e  coesione,  il  CdS,  ai

sensi dell'art. 44, comma 3, del citato decreto-legge n. 34 del 2019:

  1. approva la metodologia e i criteri  per  la  selezione  delle

nuove operazioni da inserire nel PSC dopo la prima approvazione;

  1. approva le relazioni di attuazione e/o finali;

iii. esamina eventuali proposte di modifiche al PSC;

  1. esprime  il  parere  ai  fini  della  sottoposizione   delle

modifiche di competenza del CIPESS;

  1. esamina ogni aspetto che  incida  sui  risultati  del  Piano,

comprese le verifiche sull'attuazione;

  1. esamina i risultati delle valutazioni.

In relazione al precedente punto ii), le relazioni  di  attuazione,

riferite ciascuna  all'anno  precedente  e  redatte  secondo  formati

standard, devono essere coerenti con  i  dati  presenti  nel  Sistema

nazionale monitoraggio (di seguito SNM) di cui al successivo punto  6

e contenere, per area tematica e settore  d'intervento,  una  sintesi

dell'avanzamento  finanziario  (impegni   e   pagamenti)   realizzato

nell'anno  di  riferimento,  unitamente  a  ogni  elemento  utile  ad

apprezzare i progressi del Piano (inclusi i risultati delle verifiche

sui progetti e delle valutazioni gia' disponibili),  l'evidenziazione

e  motivazione  dell'eventuale  scostamento  della  spesa  realizzata

rispetto   alle   previsioni   contenute   nel   piano   finanziario,

l'indicazione dei progetti oggetto di rendicontazione - in itinere  o

conclusa - sui programmi comunitari, nonche'  le  informazioni  sulle

obbligazioni giuridicamente vincolanti assunte. Tali  relazioni  sono

approvate dal CdS entro il 15 maggio di ciascun anno.

Ogni triennio il CdS provvede  all'approvazione  di  una  relazione

finale  di  chiusura  parziale  del  Piano,  relativa  alle   risorse

associate a progetti conclusi per ciascuna area tematica, indicando i

relativi  risultati  raggiunti  e  le   pertinenti   evidenze   delle

valutazioni.  Inoltre  le  relazioni  finali  danno  conto,  per   il

complesso del PSC, delle risorse effettivamente impiegate  alla  data

di chiusura parziale rispetto alle previsioni del piano  finanziario.

A  seguito  dell'approvazione  delle  relazioni  finali  di  chiusura

parziale, il Piano - ferma restando la sua  dotazione  complessiva  -

rimane attivo per la quota  delle  risorse  residue  con  conseguente

aggiornamento, per  tale  aspetto,  del  piano  finanziario  come  da

Allegato 1 alla presente delibera. I progetti conclusi permangono nel

SNM di cui al punto 6.

In sede di prima applicazione, il CdS provvede all'approvazione  di

una relazione finale di chiusura parziale entro il 31 dicembre  2021,

con  riferimento  alle  risorse  FSC  2000-2006  o  anche   2007-2013

associate  ai  progetti  conclusi  per  ciascuna  area  tematica.  Le

successive relazioni finali sono previste, in prima istanza, entro il

30 settembre 2024, in relazione all'attuazione del PSC alla data  del

31 dicembre 2023.

Con cadenza annuale, su proposta del  Ministro  per  il  sud  e  la

coesione territoriale,  viene  presentata  al  CIPESS  una  relazione

sull'andamento e sullo stato  di  attuazione  dei  Piani  sviluppo  e

coesione, previa sottoposizione alla Cabina di regia FSC  di  cui  al

decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  25  febbraio

2016 (di seguito Cabina di regia FSC).

In relazione al precedente punto iii), il CdS esamina e approva  le

proposte di modifica sostanziale del Piano inerenti alla sostituzione

di interventi/progetti gia' compresi e finanziati nel Piano  e  delle

relative finalita',  nonche'  il  riparto  finanziario  tra  le  aree

tematiche e per settori di intervento.

Per  ciascuna  area  territoriale  di  riferimento  (Centro-nord  o

Mezzogiorno)  nel  caso  di  PSC  a  titolarita'  di  amministrazioni

centrali o per l'intero PSC nel caso  di  titolarita'  di  regioni  o

citta' metropolitane, le modifiche aventi, per la  sezione  ordinaria

del Piano di cui al punto 1, una dimensione finanziaria - nell'ambito

di ciascun biennio a partire dalla prima approvazione del PSC  -  non

superiore al 5% del valore di riferimento complessivo o non superiori

al valore del 10%  di  ciascuna  area  tematica  cui  sono  sottratte

risorse o, nel caso di PSC a titolarita' di Amministrazioni centrali,

non superiore al valore del 20% per  settore  d'intervento  cui  sono

sottratte risorse, a seguito dell'esame e approvazione del CdS,  sono

trasmesse alla Cabina di regia FSC  per  opportuna  informativa;  ove

superiori alle predette soglie, le  modifiche  sono  sottoposte  alla

Cabina di regia FSC per la relativa approvazione.

Ove nella sezione ordinaria del PSC, in sede di prima  approvazione

del Piano,  siano  presenti  risorse  non  finalizzate,  la  relativa

destinazione e' sottoposta, previo assenso del CDS,  all'approvazione

della Cabina di regia FSC.

Non e' possibile procedere a rimodulazioni finanziarie  del  Piano,

per  qualunque  importo,  che   comportino   modifica   del   riparto

complessivo tra aree del centro-nord e del Mezzogiorno delle  risorse

gia'  attribuite  al  PSC  in  prima  approvazione,  salvo   motivata

decisione della Cabina di regia FSC  da  sottoporre  alla  successiva

approvazione del CIPESS, fermo restando quanto disposto dall'art.  1,

comma 6, della citata legge n. 147 del 2013.

Il CdS esamina, inoltre, le eventuali proposte  di  modifica  delle

previsioni di spesa del Piano finanziario del PSC.

In   relazione   al   precedente   punto   iv),   sono   sottoposte

all'approvazione del CIPESS, previo  parere  anche  della  Cabina  di

regia FSC,  le  proposte  di  modifica  della  dotazione  finanziaria

complessiva del Piano per incremento o revoca di risorse.

  1. Adozione del Sistema di gestione e controllo

Entro il 31 dicembre 2021,  l'Amministrazione  titolare  del  Piano

(Amministrazione centrale/regione/citta' metropolitana) adotta, anche

confermando o aggiornando i sistemi in uso, il  relativo  sistema  di

gestione e controllo (SI.GE.CO.), ai sensi dell'art. 44, comma 2-bis,

del citato decreto-legge n. 34 del 2019, in  coerenza  con  le  linee

guida  elaborate,  entro  e  non  oltre  tre  mesi  dalla   data   di

pubblicazione della presente delibera, dall'Agenzia per  la  coesione

territoriale (ACT), sentite le amministrazioni  interessate,  secondo

criteri di proporzionalita' e semplificazione.

Le citate linee guida, pubblicate  sul  sito  web  ACT,  contengono

anche i formati standard e le indicazioni di contenuto minimo per  le

relazioni di attuazione e finali,  di  cui  al  precedente  paragrafo

(punto ii).

Per gli interventi 2000-2006 e 2007-2013, gia'  avviati  alla  data

della prima approvazione  del  PSC,  l'Amministrazione  titolare  del

Piano puo' mantenere le modalita' di gestione  e  controllo  gia'  in

vigore per ciascun ciclo di programmazione in quanto compatibili  con

i principi del SI.GE.CO. adottato. Agli interventi conclusi alla data

della prima approvazione  del  PSC  non  si  applicano  procedure  di

controllo aggravate rispetto a quelle gia' in essere.

  1. Monitoraggio e trasparenza

Le amministrazioni titolari dei Piani sviluppo e  coesione  rendono

disponibili i dati di avanzamento finanziario, fisico  e  procedurale

dei progetti e delle procedure di attivazione (secondo  le  modalita'

operative del ciclo 2014-2020) nella Banca dati unitaria del SNM  del

Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  -   Dipartimento   della

ragioneria  generale  dello  Stato,   che   provvede   a   effettuare

consolidamenti bimestrali dei dati stessi,  secondo  le  disposizioni

dell'art. 1, comma 703, lettera 1), della citata  legge  n.  190  del

  1. Gli interventi sono  identificati  con  il  Codice  unico  di

progetto (CUP) e le procedure di  aggiudicazione  tramite  il  Codice

identificativo gara (CIG), ai quali si applicano tutti  gli  obblighi

di monitoraggio dei sistemi informativi rispettivamente gestiti dalla

Presidenza del Consiglio dei  ministri  (PCM-DIPE)  e  dall'Autorita'

nazionale anti corruzione (ANAC), gia' interoperabili con il SNM.

Al fine di mantenere intatto il patrimonio informativo,  permangono

nel monitoraggio tutti i progetti validi gia'  monitorati  ricompresi

negli strumenti oggetto della riclassificazione di cui al  precedente

punto 1, anche laddove coperti da fonti finanziarie diverse  dal  FSC

dei PSC.

Per il passaggio alla modalita' unitaria di monitoraggio del PSC e'

prevista una fase transitoria di mantenimento delle attuali modalita'

per i diversi cicli  di  programmazione,  nonche'  di  sostegno  alle

amministrazioni, disciplinata alla successiva sezione C.

I progetti dei PSC monitorati sul SNM sono pubblicati  sul  portale

OpenCoesione    (www.opencoesione.gov.it)     con     le     previste

caratteristiche di visualizzazione e possibilita'  di  rielaborazione

delle informazioni in formato aperto.

Le versioni aggiornate  del  PSC,  le  relazioni  di  attuazione  e

finali, la sintesi delle decisioni delle riunioni del CdS, i rapporti

di valutazione, unitamente  ad  altra  documentazione  rilevante  per

ciascun PSC, sono rese disponibili sul sito web  dell'amministrazione

titolare del Piano in apposita  sezione  o  sito  satellite,  nonche'

inseriti su eventuale altro sistema informativo da definirsi  per  la

gestione collaborativa e la  visione  degli  atti  rilevanti  per  la

programmazione e l'attuazione del Fondo sviluppo e coesione.

Il Ministero dell'economia e delle  finanze  -  Dipartimento  della

ragioneria generale dello Stato, titolare del  Sistema  nazionale  di

monitoraggio, provvede alla pubblicazione di bollettini bimestrali  e

di tavole standard elaborabili sull'avanzamento, per area tematica  e

settore d'intervento, di impegni e pagamenti  dei  Piani  sviluppo  e

coesione.

  1. Disposizioni speciali
  2. Contratti istituzionali di sviluppo

Ai Contratti istituzionali di sviluppo (di  seguito  CIS),  di  cui

all'art. 6 del decreto legislativo 31 maggio  2011,  n.  88,  recante

«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali

per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma  dell'art.

16 della legge 5 maggio  2009,  n.  42»,  si  applica  la  disciplina

speciale derivante dalle relative norme di  legge  e  dalle  relative

delibere  CIPESS  di  finanziamento,   nonche'   dall'assetto   delle

responsabilita' definite in ciascun CIS, fermi restando gli  obblighi

di monitoraggio dei progetti ad essi associati.

  1. Assegnazioni di legge

Le risorse FSC oggetto di  specifiche  assegnazioni  di  legge  non

possono essere sottratte alle loro finalita'. Ad esse si applicano le

modalita' di governance e di trasferimento  delle  risorse  contenute

nelle medesime disposizioni.

  1. Sezioni speciali del PSC

Ove presenti nel PSC, alle sezioni speciali relative  alle  risorse

FSC assegnate o riprogrammate ai sensi degli articoli 241 e  242  del

citato decreto-legge n. 34 del  2020  si  applicano  le  disposizioni

generali sopra riportate  anche  in  relazione  alla  modifica  delle

stesse, in quanto compatibili, ferme restando le specifiche finalita'

delle pertinenti risorse e fatto salvo quanto previsto al  successivo

capoverso; tali sezioni  speciali,  articolate  per  pertinenti  aree

tematiche e settori d'intervento in sede di integrazione del Piano di

cui al  punto  1  della  sezione  A,  sono  rappresentate  nel  piano

finanziario  complessivo  del  PSC  come  da   pertinenti   prospetti

dell'Allegato 1 alla presente delibera.

Nei primi tre mesi successivi all'approvazione del PSC e'  facolta'

dell'Autorita' responsabile del PSC procedere alle rimodulazioni  dei

contenuti delle sezioni speciali, nel rispetto delle finalita'  delle

stesse, da sottoporre all'approvazione della  Cabina  di  regia  FSC,

informandone successivamente il CdS.

Il Ministero dell'economia  e  delle  finanze,  Dipartimento  della

Ragioneria generale dello Stato, provvede all'emanazione di  apposita

circolare a chiarimento di eventuali secificita' o esigenze attuative

da considerare nell'adempimento degli obblighi  di  monitoraggio  nel

SNM.

Per  le  misure  oggetto  di  finanziamenti  FSC  conseguenti  alla

pandemia da COVID-19, attuative degli articoli 241 e 242  del  citato

decreto-legge  n.  34   del   2020,   l'obbligazione   giuridicamente

vincolante deve essere assunta entro il 31 dicembre 2025.

  1. Disciplina finale e transitoria.

Con successiva delibera di questo Comitato, da emanarsi entro il 30

giugno 2021, saranno previste regole unitarie  per  il  trasferimento

delle risorse FSC afferenti ai diversi cicli di programmazione; nelle

more di tale  delibera  si  continuano  ad  applicare  le  regole  di

trasferimento  vigenti,  fermo  restando  che  i  trasferimenti  sono

disposti su richiesta dell'Autorita' responsabile  del  PSC,  oppure,

ove identificato, dell'organismo di certificazione del PSC.

Fino al 31 dicembre 2021 permangono le  modalita'  di  monitoraggio

attualmente vigenti per i diversi cicli di programmazione  in  ordine

al  trasferimento  dei  dati  ai   diversi   Sistemi   nazionali   di

monitoraggio gestiti rispettivamente, per il 2000-2006,  dall'Agenzia

per la coesione territoriale e, per il 2007-2013 e il 2014-2020,  dal

Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  -   Dipartimento   della

ragioneria generale dello Stato.

Il Ministero dell'economia e delle  finanze  -  Dipartimento  della

Ragioneria generale dello Stato provvede, unitamente al  Dipartimento

per  le  politiche  di  coesione  e  all'Agenzia  per   la   coesione

territoriale, alle attivita' centrali per  la  trasposizione  diretta

nel SNM dei dati dei progetti gia'  stabilizzati,  per  l'adeguamento

del sistema centrale per il colloquio a regime con il SNM e a fornire

adeguato supporto tecnico, nonche' indicazioni  alle  amministrazioni

titolari  di  PSC  per  il  passaggio  alle  modalita'  unitarie   di

monitoraggio, di cui al primo periodo del precedente  punto  6  delle

disposizioni generali.

Entro e non oltre la scadenza di monitoraggio dei dati riferiti  al

30 giugno 2021, le amministrazioni  titolari  dei  PSC  provvedono  a

validare l'inserimento e/o l'adeguamento nelle banche  dati  del  SNM

per i cicli di programmazione 2007-2013 o  2014-2020  e  del  Sistema

gestione progetti (SGP) per il ciclo di programmazione 2000-2006, dei

dati progettuali e, ove  previste,  delle  appropriate  e  pertinenti

procedure di attivazione fino alla concorrenza delle risorse del PSC,

confermate ai sensi dell'art. 44, comma 7, del  citato  decreto-legge

  1. 34 del 2019, di cui al punto 1 delle Disposizioni generali. I dati

consolidati nel SNM, con  riferimento  al  30  giugno  2021,  saranno

oggetto di verifica del corretto adempimento di tale obbligo  a  cura

del Gruppo tecnico DPCoe-ACT, che ha proceduto  alle  istruttorie  ex

art. 44 del citato decreto-legge n. 34 del  2019,  in  collaborazione

con il MEF-IGRUE. A esito della succitata  verifica  il  Dipartimento

per le politiche di coesione provvede a rendere apposita  informativa

alla Cabina di regia  e  a  questo  Comitato  sull'eventuale  residua

differenza  tra  le  citate  risorse  confermate  nel  PSC  di  prima

approvazione e il valore dei progetti e delle procedure validati alla

data del 30 giugno 2021.

Con l'approvazione  del  PSC,  gli  strumenti  programmatori  cosi'

riclassificati cessano  la  loro  efficacia,  fermo  restando  quanto

previsto nella Disciplina finale e transitoria di cui  alla  presente

delibera.

Per  tutto  quanto  non  espressamente  previsto   nella   presente

delibera, si applicano i principi e le regole  gia'  vigenti  per  la

programmazione 2014-2020.

 

                                                           Allegato 1

           PIANO FINANZIARIO DEL PIANO SVILUPPO E COESIONE

                                (PSC)

Indicazioni per la lettura

Tabella 1 - Area territoriale rilevante - utility

Tabella 2 - Aree tematiche - utility

Prospetto 1 - Dotazione finanziaria FSC - Sezione ordinaria

Prospetto 2 - Dotazione finanziaria FSC - Sezione speciale 1

Prospetto 3 - Dotazione finanziaria FSC - Sezione speciale 2

Prospetto 4 - Piano finanziario  con  previsioni  triennali  di

spesa

 

Indicazioni per la lettura

 

L'allegato 1 «Piano finanziario del PSC» presenta le  tabelle  di

utility  e  i  prospetti   relativi   a   detto   Piano   finalizzate

all'integrazione  del  PSC  rispetto  alla  prima  approvazione,  cui

provvede   il   Comitato   di   Sorveglianza   (CdS),   su   proposta

dell'Amministrazione titolare  responsabile  del  PSC,  entro  il  31

dicembre 2021. La tabella  1  «Area  territoriale  -  utility»  e  la

Tabella  2  «Aree  tematiche  -  utility»  segnalano   le   possibili

articolazioni del Piano,  esplicando  i  format  di  riferimento  dei

prospetti da  compilare.  Ciascun  prospetto  contiene  la  struttura

completa dei contenuti da inserire, inclusi  gli  elementi  variabili

tra i diversi piani. I  prospetti  1,  2  e  3  sono  articolati  per

ciascuna Area tematica e, nei  casi  previsti,  fino  al  livello  di

Settori di intervento. I settori di intervento sono  stati  definiti,

ove possibile, in sede di prima approvazione del PSC, e ulteriormente

articolabili nel tempo (1) Il prospetto 4 e' articolato  internamente

nelle diverse sezioni del PSC.

----------

(1) In relazione ai Settori di intervento, nel presente  allegato

non sono pertanto riportate indicazioni utility  relative  alla  loro

potenziale  articolazione  per  singola  Area  tematica   in   quanto

demandata alle responsabilita' di  governance  dei  singoli  PSC.  E'

prevista pero' un'attivita' di accompagnamento al  fine  di  definire

una nomenclatura e un contenuto sostanziale dei Settori di intervento

comparabili tra PSC.

 

Note esplicative

 

Tabella 1 -  Area  territoriale  -  utility  L'area  territoriale

rilevante (Mezzogiorno - centro  nord)  e'  da  indicare  in  ciascun

prospetto. Nella tabella sono presenti note di ausilio alla  corretta

e omogenea compilazione dell'informazione.

Tabella 2 - Aree tematiche - utility La tabella richiama le  aree

tematiche da considerare nei diversi prospetti 1,  2  e  3.  Le  aree

tematiche di riferimento sono le 12 definite  dalla  delibera  quadro

per il Piano sviluppo e coesione e non variano tra sezioni  del  PSC.

Di norma, nel caso della sezione ordinaria, per i PSC  a  titolarita'

di amministrazioni centrali specializzate  in  missioni  di  settore,

solo poche o anche una delle aree tematiche saranno rilevanti. Per  i

PSC a titolarita' di regioni o  di  citta'  metropolitane  in  teoria

possono rilevare anche  tutte  le  aree  tematiche.  Nel  caso  delle

sezioni speciali 1 e 2 saranno di norma rilevanti  solo  alcune  aree

tematiche.

Prospetto 1 - Dotazione finanziaria FSC - Sezione  ordinaria.  Il

prospetto  1  riguarda  la  sezione  ordinaria   del   PSC   in   cui

confluiscono, dopo la prima approvazione, le risorse  confermate  per

il PSC in base all'art. 44, comma 7, del decreto-legge del 30  aprile

2019, n. 34, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  28  giugno

2019,  n.  58  e   sue   successive   modificazioni(2),   in   quanto

riclassificazione  di  strumenti  pregressi   (e   non   oggetto   di

decurtazione ovvero riprogrammazione nelle sezioni speciali). In sede

di integrazione del PSC, tale Prospetto e' da compilare  con  importi

per area tematica e settore d'intervento sempre per il totale e anche

o solo per la parte PSC cd. attiva  (laddove  l'integrazione  avvenga

prima di relazioni di chiusura parziale) o anche per la parte PSC cd.

chiusa (laddove sia intervenuta, alla data storica di riferimento del

prospetto, anche una relazione di chiusura parziale  del  Piano).  In

sede di successive integrazioni, tali  parti  del  Piano  finanziario

saranno aggiornate, se del caso, sia negli importi  di  articolazione

per aree tematiche e settori di intervento del totale (tenendo  conto

di intervenute riprogrammazioni) sia nella loro distribuzione interna

tra parte chiusa  e  parte  attiva,  laddove  alla  data  storica  di

riferimento del Prospetto siano  intervenute  relazioni  di  chiusura

parziale del Piano.

----------

(2) «In sede di prima approvazione, il Piano sviluppo e  coesione

di cui al comma  1  puo'  contenere:  a)  gli  interventi  dotati  di

progettazione esecutiva o con procedura  di  aggiudicazione  avviata,

individuati sulla base dei dati di monitoraggio presenti,  alla  data

del 31 dicembre 2019, nel sistema di  monitoraggio  unitario  di  cui

all' art. 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147; b)  gli

interventi che, pur  non  rientrando  nella  casistica  di  cui  alla

lettera a), siano valutati favorevolmente da parte  del  Dipartimento

per le politiche di  coesione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei

ministri e dell'Agenzia per  la  coesione  territoriale,  sentite  le

amministrazioni titolari delle risorse di cui al comma 1, in  ragione

della coerenza con le "missioni" della politica di  coesione  di  cui

alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 e

con gli obiettivi strategici del nuovo ciclo  di  programmazione  dei

fondi europei, fermo  restando  l'obbligo  di  generare  obbligazioni

giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2021».

 

Prospetto 2 - Dotazione finanziaria FSC - Sezione speciale 1.  Il

Prospetto 2 riguarda l'eventuale sezione speciale 1 del PSC  relativa

a interventi per contrasto agli effetti della pandemia  Covid-19  (ex

art. 241 del decreto-legge 19 maggio 2020,  n.  34,  convertito,  con

modificazioni, dalla legge 17  luglio  2020,  n.  77),  in  cui  sono

confluite, in sede di prima approvazione, le risorse da  assegnazioni

pregresse a tal fine riprogrammate  ovvero  nuove  assegnazioni.  Nel

rispetto di aree tematiche e settori  di  intervento  rilevanti  alle

finalita' della sezione, il prospetto 2 e' compilato ed aggiornato in

analogia al prospetto 1.

Prospetto 3 - Dotazione finanziaria FSC - Sezione speciale 2.  Il

prospetto 3 riguarda la eventuale sezione speciale 2 del PSC relativa

alla  copertura  di  progetti  gia'  nella  programmazione  di  Piani

operativi (di  seguito  PO)  2014-2020  ma  sostituiti,  in  sede  di

riprogrammazione di tali PO (ai sensi delle  modifiche  regolamentari

  1. Coronavirus Response Investment Initiative - CRII - e Coronavirus

Response Investment Initiative Plus -  CRIIplus),  da  interventi  di

contrasto agli effetti della pandemia Covid-19,  ai  sensi  dell'art.

242 del decreto-legge n. 34 del 2020. Nel rispetto di aree  tematiche

e settori di intervento rilevanti alle finalita' della sezione e  con

la specifica del Fondo europeo di originaria copertura  dei  progetti

di riferimento, il prospetto 3 e' compilato ed aggiornato in analogia

al prospetto 1.

Prospetto 4 -  Piano  finanziario  con  previsioni  triennali  di

spesa. Il  prospetto  4  considera,  per  quanto  riguarda  la  spesa

realizzata e quella prevista, tutte le sezioni del PSC  (ordinaria  e

speciali) che sono indicate in parti del prospetto e rappresentano la

spesa  cumulata  rispetto  all'anno  di  riferimento   immediatamente

trascorso (anno t)(3), la previsione di spesa assoluta nell'anno  per

ciascun anno del triennio successivo all'anno base: t+1,  t+2  e  t+3

(in sede di prima definizione del Piano  finanziario:  2021,  2022  e

2023), nonche' il residuo di spesa (dal 2024 in poi). Il  totale  del

prospetto, suddiviso per area territoriale, corrisponde alla somma di

tutti  i  prospetti  di  dotazione  riferiti  all'area   territoriale

considerata.

----------

(3) In sede di prima definizione del Piano finanziario, l'anno  t

e' da considerarsi il 2020, anche  qualora  la  data  di  riferimento

dovesse essere il 31 dicembre 2021.

 

               Tabella 1 - Area territoriale - utility

=====================================================================

|                 |      Area      |               |                |

| Titolarita' PSC |  territoriale  |               |                |

+=================+================+===============+================+

|                 |                |               |Note per la     |

|                 |                |               |complilazione   |

|                 | Mezzogiorno(4) |Centro-nord(5) |dei Prospetti   |

+-----------------+----------------+---------------+----------------+

|                 |                |               |Di norma per i  |

|                 |                |               |PSC a           |

|                 |                |               |titolarita' di  |

|                 |                |               |Amministrazioni |

|                 |                |               |centrali sono da|

|                 |                |               |considerare     |

|                 |                |               |entrambe le aree|

|                 |                |               |territoriali con|

|                 |                |               |compilazione,   |

|                 |                |               |separata per    |

|                 |                |               |ciascuna Area,  |

|                 |                |               |dei diversi     |

|                 |                |               |prospetti del   |

|                 |                |               |Piano           |

|                 |                |               |finanziario. Ad |

|                 |                |               |esempio, nel    |

|                 |                |               |caso del        |

|                 |                |               |Prospetto 1 -   |

|                 |                |               |Sezione         |

|                 |                |               |ordinaria, vanno|

|                 |                |               |compilati due   |

|                 |                |               |prospetti: uno  |

|                 |                |               |per l'area      |

|PSC              |                |               |Mezzogiorno e   |

|Amministrazioni  |                |               |uno per l'area  |

|centrali         |                |               |Centro nord.    |

+-----------------+----------------+---------------+----------------+

|                 |                |               | Per i PSC a    |

|                 |                |               |titolarita' di  |

|                 |                |               |regioni si      |

|                 |                |               |considera la    |

|                 |                |               |sola area       |

|                 |                |               |territoriale in |

|                 |                |               |cui ricade la   |

|                 |                |               |singola regione,|

|                 |                |               |quindi si       |

|                 |                |               |compila ciascun |

|                 |                |               |Prospetto del   |

|                 |                |               |Piano           |

|                 |                |               |finanziario,    |

|                 |                |               |specificando    |

|                 |                |               |l'area          |

|                 |                |               |territoriale:   |

|                 |                |               |Mezzogiorno o   |

|                 |                |               |Centro-nord -   |

| PSC regioni     |                |               |regione YY.     |

+-----------------+----------------+---------------+----------------+

|                 |                |               |Per i PSC a     |

|                 |                |               |titolarita' di  |

|                 |                |               |citta'          |

|                 |                |               |metropolitane si|

|                 |                |               |considera la    |

|                 |                |               |sola area       |

|                 |                |               |territoriale in |

|                 |                |               |cui ricade la   |

|                 |                |               |singola citta'  |

|                 |                |               |metropolitana,  |

|                 |                |               |quindi si       |

|                 |                |               |compila ciascun |

|                 |                |               |Prospetto del   |

|                 |                |               |Piano           |

|                 |                |               |finanziario,    |

|                 |                |               |specificando    |

|                 |                |               |l'area          |

|                 |                |               |territoriale:   |

|                 |                |               |Mezzogiorno o   |

|                 |                |               |Centro-nord -   |

|                 |                |               |citta'          |

|PSC citta'       |                |               |metropolitana   |

|metropolitane    |                |               |ZZ.             |

+-----------------+----------------+---------------+----------------+




----------

(4)  Nell'area  territoriale  Mezzogiorno   sono   ricompresi   i

territori regionali o sub regionali del Mezzogiorno geografico ovvero

ricadenti nei confini regionali  del  Mezzogiorno  continentale  (Sud

nella  classificazione  ISTAT:  Abruzzo,  Molise,  Campania,  Puglia,

Basilicata,  Calabria)  e  del  Mezzogiorno  insulare  (Isole   nella

classificazione  ISTAT:  Sicilia  e  Sardegna).  Ricadono   nell'area

Mezzogiorno le citta' metropolitane di Napoli, Bari, Reggio Calabria,

Palermo, Messina, Catania e Cagliari.

(5)  Nell'area  territoriale  Centro  nord  sono   ricompresi   i

territori regionali o sub regionali del Centro nord geografico ovvero

ricadenti nei confini regionali del Nord ovest (nella classificazione

ISTAT: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria,  Lombardia),  del  nord  est

(nella classificazione ISTAT: Emilia Romagna, Veneto, Friuli  Venezia

Giulia, Trento e Bolzano) e del Centro (nella classificazione  ISTAT:

Umbria, Marche, Toscana e Lazio). Ricadono nell'area Centro  Nord  le

citta' metropolitane di Torino,  Genova,  Milano,  Venezia,  Bologna,

Firenze e Roma.

                Tabella 2 - Aree tematiche - utility

 

                                                           Allegato 2

         AREE TEMATICHE DEL PIANO SVILUPPO E COESIONE (PSC)

        CON DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI CONTENUTI D'INTERVENTO


=====================================================================

|        Area tematica        |      Descrizione area tematica      |

+=============================+=====================================+

|                             |Interventi in materia di sostegno    |

|                             |alla ricerca e promozione            |

|                             |dell'innovazione tecnologica, di     |

|                             |investimento nelle strutture dedicate|

|                             |alla ricerca e di accrescimento delle|

|                             |competenze per ricerca, innovazione e|

|                             |transizione industriale attraverso,  |

|                             |ad esempio il finanziamento di       |

|                             |dottorati o borse di studio e        |

|1. Ricerca e innovazione     |ricerca.                             |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi per la diffusione di      |

|                             |tecnologie e servizi digitali in     |

|                             |tutti gli ambiti, anche per favorire |

|                             |l'interazione di cittadini, imprese e|

|                             |associazioni con la pubblica         |

|                             |amministrazione e investimenti per il|

|                             |potenziamento della connettivita'    |

|2. Digitalizzazione          |digitale.                            |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi a sostegno di strutture,  |

|                             |investimenti e servizi per la        |

|                             |competitivita' delle imprese in tutti|

|                             |i settori, ivi inclusi i settori     |

|                             |dell'agricoltura, del turismo e delle|

|3. Competitivita' imprese    |imprese culturali e creative.        |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi volti ad incrementare     |

|                             |l'efficienza energetica, anche       |

|                             |mediante la diffusione dei sistemi di|

|                             |produzione di energia rinnovabile e  |

|                             |delle smart grid, reti e punti di    |

|                             |accumulo dotati di tecnologie        |

|4. Energia                   |intelligenti.                        |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi volti a tutelare la       |

|                             |biodiversita', a ridurre             |

|                             |l'inquinamento anche attraverso      |

|                             |bonifiche di siti inquinati, a       |

|                             |favorire l'adattamento ai cambiamenti|

|                             |climatici e contrastare i rischi del |

|                             |territorio, alla gestione delle      |

|                             |risorse idriche, alla gestione del   |

|                             |ciclo dei rifiuti e alla             |

|5. Ambiente e risorse        |valorizzazione, anche a fini di      |

|naturali                     |sviluppo, delle risorse naturali.    |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi di tutela e valorizzazione|

|                             |del patrimonio culturale, del        |

|                             |paesaggio e promozione delle         |

|6. Cultura                   |attivita' culturali.                 |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi per lo sviluppo delle reti|

|                             |e dei servizi di trasporto di persone|

|                             |e merci in campo stradale,           |

|                             |ferroviario, marittimo e aereo, sia  |

|                             |con riferimento alle reti TEN-T e    |

|                             |alle direttrici e nodi di accesso    |

|                             |alle medesime, nonche' per la        |

|                             |promozione della mobilita' regionale |

|                             |e urbana sostenibile e logistica     |

|7. Trasporti e mobilita'     |urbana.                              |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi di infrastrutturazione e  |

|                             |riqualificazione ad uso civile di    |

|                             |edifici e spazi pubblici volti ad    |

|                             |ospitare servizi e attivita' di      |

|                             |interesse collettivo, ivi comprese le|

|                             |finalita' di rigenerazione delle     |

|                             |periferie, di infrastrutture verdi   |

|                             |urbane, di strutture per la          |

|                             |promozione della pratica sportiva, di|

|                             |miglioramento della sicurezza e      |

|8. Riqualificazione urbana   |legalita' dei luoghi.                |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi volti al sostegno e       |

|                             |sviluppo dell'occupazione anche      |

|                             |favorendo l'adattabilita' ai         |

|                             |cambiamenti nel mercato del lavoro,  |

|                             |alla regolarita' del lavoro,         |

|                             |all'occupazione femminile e la       |

|                             |conciliazione tra i tempi di vita e  |

|                             |di lavoro, al rafforzamento sul piano|

|                             |infrastrutturale dei servizi per     |

|9. Lavoro e occupabilita'    |l'impiego.                           |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi per favorire l'accesso ai |

|                             |servizi di natura socio-assistenziale|

|                             |e sanitaria, di promozione           |

|                             |dell'inclusione di categorie fragili |

|                             |della popolazione, ivi incluse       |

|                             |persone con background straniero e   |

|                             |comunita' emarginate, di contrasto al|

|                             |rischio di poverta' e deprivazione   |

|                             |materiale, anche mediante il         |

|                             |potenziamento delle infrastrutture   |

|10. Sociale e salute         |dedicate.                            |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi volti a favorire il       |

|                             |rafforzamento dei sistemi di         |

|                             |istruzione e formazione, l'accesso   |

|                             |alle competenze, l'apprendimento     |

|                             |permanente, anche mediante il        |

|                             |potenziamento delle infrastrutture   |

|11. Istruzione e formazione  |educative e formative.               |

+-----------------------------+-------------------------------------+

|                             |Interventi volti ad incrementare le  |

|                             |capacita' tecniche                   |

|                             |dell'Amministrazione, ivi compresa   |

|                             |l'assistenza tecnica volta a         |

|                             |supportare gestione, monitoraggio,   |

|                             |controlli, verifiche e valutazioni   |

|12. Capacita' amministrativa |degli interventi.                    |

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