Tractel e ambienti confinati: rischi e prevenzione

Ne abbiamo parlato con Claudio Barrago, responsabile marketing di Tractel Italiana

Per ambienti confinati, sebbene non esista una definizione univoca, si intendono spazi con mezzi limitati di ingresso e uscita non progettato per la permanenza delle persone, principalmente per la scarsa ventilazione e la presenza di gas tossici. Queste zone sono spesso teatro di gravi incidenti, talvolta mortali e dovuti il più delle volte ad asfissia, in cui in più del 50% dei casi rimangono coinvolti, in misura più o meno grave, anche i soccorritori. A questo proposito, il D.Lgs. n. 81/2008 e il D.P.R. 177/2011 stabiliscono le norme per la qualificazione di imprese e lavoratori autonomi operanti in questo tipo di ambienti, specificando l’importanza di formazione e addestramento del personale.

Gli obiettivi di Tractel

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Uno dei modelli di imbracatura progettati appositamente per le donne

Ciò di cui si occupa Tractel è la progettazione di sistemi di recupero e d’arresto all’avanguardia quali dispositivi anticaduta (tra cui i dispositivi BlocforTM e StopforTM), assorbitori di energia e imbracature. Relativamente a queste ultime, è una delle poche aziende a proporne a catalogo una progettata appositamente per le donne, LadytracTM, nonostante non esista alcuna normativa che preveda un qualsiasi tipo di differenziazione di genere. La particolarità di questo sistema, vincitore nel 2010 del premio dell'innovazione Ipaf, è legata soprattutto alla all’ergonomia. La leggerezza e l’elasticità del giubbotto su cui viene montata l’imbracatura sono tali da ridurre al minimo le pressioni e gli attriti agenti sulla delicata zona toracica femminile. Tractel produce due diverse varianti, LadytracTM e LadytracTM B, la cui sostanziale differenza sta nei punti di ancoraggio; la versione B propone, infatti, oltre al punto di aggancio dorsale presente anche nel modello base, due ulteriori punti posti lateralmente sulla cintura, studiati e posizionati al fine di minimizzare il rischio di lesioni, in particolar modo abrasioni, che possono verificarsi durante un’eventuale caduta.

L'importanza della formazione

Per quanto concerne la formazione, l’azienda si appoggia al proprio canale distributivo e a società di consulenza e training, affidando ai propri partner il compito di fornire tutte le informazioni necessarie al corretto utilizzo dei prodotti. tuttavia, ha voluto specificare Claudio Barrago, responsabile marketing di Tractel Italiana, è fondamentale che la formazione sia parte di un ampio piano operativo che vada a comprendere tutte le parti in gioco, e che sia quindi coordinata tra le varie aziende fornitrici. Claudio Barrago, responsabile marketing di Tractel ha comunque reso disponibile (http://tit.ambientesicurezzaweb.it) le brochure che si riferiscono all’uso e alla manutenzione dei prodotti, fornendo esempi di situazioni reali e come affrontarle.

Le linee vita

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Claudio Barrago, responsabile marketing di Tractel

Le linee vita (Uni En 795) sono punti di ancoraggio fissi o mobili cui vengono collegati gli elementi anticaduta sopracitati (dissipatori di energia, imbracature). Anche in questo caso, Claudio Barrago si occupa della progettazione e della produzione, lasciando alle aziende partner il compito di seguire i clienti dalla vendita alla manutenzione, fornendo servizi ausiliari quali installazione, sopralluoghi ed elaborato tecnico. Tutti i dispositivi di protezione individuale finora elencati, poiché inerenti a cadute dall’alto - e quindi legate a rischio di lesioni gravi o morte – rientrano nella terza categoria di pericolo, ed è quindi fondamentale che qualità, sicurezza ed efficienza dei prodotti siano ottimali.

“In Tractel – sottolinea Barrago, andando a evidenziare come spesso si trascurino fattori come comodità ed ergonomia, che però impattano fortemente sulle condizioni fisiche e di benessere dell’operatore - siamo molto attenti anche a problematiche che vengono spesso sottovalutate. Ad esempio, siamo tra i pochi ad aver esteso la portata dell’intera gamma anticaduta a 150 chilogrammi”.

Movimentare e sollevare materiali

Discorso differente per quanto riguarda le attrezzature per la movimentazione e il sollevamento dei materiali, tra cui figurano gli argani TirakTM e TriforTM due brevetti Tractel che hanno portato l’azienda a essere primo produttore al mondo di argani manuali a fune passante.

Un passo molto delicato nella progettazione è legato alla qualità dei prodotti, che devono rispettare gli standard e le norme di riferimento costruttivo specifiche, oltre alle certificazioni Ce, cui seguono garanzie. Tractel, ad esempio, fornisce una copertura assicurativa fino a 30 milioni di euro sui singoli infortuni legati a movimentazione orizzontale e verticale di materiali. Ancora una volta, è stato ribadito come sia di fondamentale importanza che ogni installazione sia preceduta da un’analisi effettuata da specialisti, e che sia seguita da periodici interventi di manutenzione, di cui Tractel si occupa in prima persona, volti a monitorare sia la sicurezza che l’efficienza dei dispositivi e, nel caso in cui vi si riscontrino irregolarità, alla loro riparazione o messa fuori uso.

Chi è Tractel

Tractel

Nata nel 1941 e presente in Italia dal 1960, Tractel opera nella progettazione di sistemi anticaduta e dispositivi per la movimentazione di carichi, arrivando a essere, grazie ai suoi brevetti, tra i leader mondiali in questo campo. L’obiettivo dell’azienda è, con le parole del responsabile marketing, Claudio Barrago “puntare a essere un riferimento in tutto il mondo per i rivenditori che cercano un'azienda produttrice di dispositivi e attrezzature anticaduta sempre all'avanguardia e che fornisca prodotti di qualità e un servizio di consulenza attivo”.

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