Interessate le falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. Stanziati 56.800.000,00 €
Dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle acque di falda nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova.
È quanto dispone la delibera del consiglio dei ministri 21 marzo 2018 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2018, n. 79, che ha stabilito:
- la durata di 12 mesi dello stato di emergenza;
- lo stanziamento di 56.800.000,00 €;
- l'effettuazione del monitoraggio degli interventi tramite sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP) della banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP);
- l'obbligo di informare il MinAmb sullo stato di avanzamento dei lavori ogni sei mesi.
Di seguito il testo della delibera del consiglio dei ministri 21 marzo 2018, disponibile anche in pdf alla fine della rivista.
Delibera del consiglio dei ministri 21 marzo 2018
Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla
contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde
idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova.
(18A02320)
in Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2018, n. 79
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Nella riunione del 21 marzo 2018
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ed in
particolare l'art. 24, commi 1 e 2;
Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26
ottobre 2012 concernente gli indirizzi per lo svolgimento delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di cui all'art. 5, della
legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni e
integrazioni, che, ai sensi dell'art. 15, comma 5, del decreto
legislativo citato n. 1 del 2018, resta in vigore fino alla
pubblicazione della nuova direttiva in materia;
Considerato che, nella media valle dell'Agno, il vasto acquifero
sotterraneo, ove attingono i pozzi destinati all'approvvigionamento
di acqua potabile, e' stato contaminato da sostanze
perfluoro-alchiliche (PFAS);
Considerata, altresi', la compromissione dei sistemi di risorgiva
della media pianura e dei relativi corsi d'acqua afferenti che ha
provocato la contaminazione di una parte considerevole della rete
idrografica, interessando il territorio delle province di Vicenza,
Verona e Padova;
Tenuto conto che, nonostante sia gia' in atto un piano per
l'attuazione di misure volte a ridurre, nell'immediato,
l'inquinamento dei suddetti sistemi di approvvigionamento idrico, si
rende comunque necessario avviare ulteriori interventi strutturali di
carattere straordinario;
Considerato che l'evoluzione della situazione di criticita' sopra
descritta, comportando un grave pregiudizio per la salute pubblica,
e' suscettibile di determinare gravi ripercussioni alla popolazione
interessata;
Viste le note della regione Veneto del 19 settembre 2017, del 18
dicembre 2017, del 10 gennaio 2018, del 6 febbraio 2018, del 5 marzo
2018 e del 7 marzo 2018;
Vista la nota del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare del 1° marzo 2018 con la quale si ritiene che
sussistano i requisiti necessari per la dichiarazione dello stato di
emergenza, si condividono gli interventi volti al superamento
dell'emergenza e si conferma la disponibilita' del finanziamento a
copertura degli interventi emergenziali e le successive note del 21
marzo 2018;
Considerato, in particolare, che nella suddetta nota del 1° marzo
2018, si afferma che i Piani economico finanziari e tariffari,
allegati al programma degli interventi presentato dalla regione
Veneto in data 26 febbraio 2018, non sono sufficienti a dimostrare la
capacita' della tariffa del servizio idrico integrato di garantire la
copertura degli investimenti non finanziati con contributo pubblico e
che risulta indispensabile superare tale carenza nella prima
revisione tariffaria e, comunque, non oltre il 30 giugno 2018;
Viste le note del Dipartimento della protezione civile del 9 marzo
2018, prot. n. CG/14406 e del 20 marzo 2018, prot. n. CG/17007 del 21
marzo 2018;
Ritenuto, pertanto, necessario, provvedere tempestivamente a porre
in essere ogni azione di carattere urgente e straordinario
finalizzata al superamento della situazione di emergenza conseguente
alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle
risorse idropotabili;
Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita' ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;
Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall'art. 24, commi 1 e 2, del citato decreto legislativo n.
1 del 2018, per la dichiarazione dello stato di emergenza;
Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;
Delibera:
Art. 1
1) In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per
gli effetti dell'art. 24, commi 1 e 2, del decreto legislativo 2
gennaio 2018, n. 1, e' dichiarato, per 12 mesi dalla data del
presente provvedimento, lo stato di emergenza in relazione alla
contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde
idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova.
2) Per l'attuazione degli interventi da effettuare nella vigenza
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 25, comma 2, lettere a),
b) e d), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, si provvede
con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione
civile, acquisita l'intesa della Regione interessata, in deroga a
ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali
dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea, nei
limiti delle risorse di cui al comma 4.
3) Alla scadenza del termine di cui al comma 1, la regione Veneto
provvede, in via ordinaria, a coordinare gli interventi conseguenti
all'evento, finalizzati al superamento della situazione emergenziale.
4) Per l'attuazione degli interventi, nel limite complessivo di
euro 56.800.000, si provvede quanto ad euro 10.778.217 mediante
corrispondente utilizzo delle disponibilita' in conto residui e
quanto ad euro 46.021.783 a valere sullo stanziamento relativo
all'anno 2018, nell'ambito delle risorse assegnate al Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il
rifacimento della rete idrica di cui al decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 21 luglio 2017, allegato 1, lettera b)
«Infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di
collettamento, fognatura e depurazione» con il quale e' stato
ripartito il Fondo di cui all'art. 1, comma 140, della legge 11
dicembre 2016, n. 232, allocate sul capitolo 7648/2 dello stato di
previsione del medesimo Ministero.
Art. 2
1) Gli interventi di cui all'art. 1, nonche' gli ulteriori
interventi prioritari per la regione Veneto, di carattere non
emergenziale, da individuare sentiti l'Autorita' di regolazione per
energia reti e ambiente e il Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare, posti a carico delle tariffe idriche,
ovvero da effettuare nel limite delle risorse disponibili allo scopo
a legislazione vigente, sono inseriti nel Piano di interventi nel
settore idrico in corso di definizione ai sensi dell'art. 1, commi
516 e seguenti, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e ne
rappresentano uno stralcio.
Art. 3
1) Il monitoraggio degli interventi e' effettuato attraverso il
sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP) della Banca dati
delle amministrazioni pubbliche (BDAP) ai sensi del decreto
legislativo 29 dicembre 2011, n. 229. I medesimi interventi sono
classificati sul MOP come "Piano acquedotti". Ciascun intervento
oggetto di monitoraggio e' identificato dal codice unico di progetto
(CUP).
2) Con cadenza semestrale, il Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare dovra' essere informato in merito
allo stato di avanzamento delle azioni adottate nel corso della fase
emergenziale.
La presente delibera sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
