Ambienti confinati: quadro di riferimento e modalità operative

Gli spazi confinati (detti anche ambienti o luoghi confinati) rappresentano da sempre un luogo di lavoro estremamente pericoloso, ove possono essere presenti diversi fattori di rischio. Si pensi soltanto alla difficoltà di accesso, alle atmosfere in alcuni casi pericolose, al fattore psicologico che grava su colui che opera all’interno di uno spazio angusto, alla connaturata difficoltà di intervenire in emergenza. Questa tipologia di ambiente di lavoro (sebbene non si tratti, per definizione, di ambienti progettati e costruiti per operarvi all’interno se non in modo occasionale) rappresenta la più grave anomalia statistica nel panorama dell’infortunistica industriale, con un rapporto tra numero di decessi ed eventi incidentali superiore a 1:1; si tratta di una frequenza ben distante da quella tipica di quasi tutti gli ambienti di lavoro ordinari - 1:330 secondo la teoria di H. W. Heinrich (1931) o 1:600 secondo la teoria di F. Bird (1969) dove, peraltro, vengono accomunati statisticamente gli infortuni gravi con quelli mortali.

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