Coronavirus e primo soccorso: aggiornamento della circolare del minSalute 23 giugno 2020

Utili indicazioni per evitare il contagio

Coronavirus e primo soccorso: la circolare del minSalute 5 giugno 2020 è stata aggiornata con la nuova circolare 23 giugno 2020 dal titolo "Indicazioni emergenziali per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle operazioni di primo soccorso e per la formazione in sicurezza dei soccorritori - Aggiornamento".

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In merito al tema Coronavirus e primo soccorso, sia la circolare del 5 giugno 2020 sia questa del 23 giugno 2020 hanno lo scopo di tutelare gli operatori, in questo periodo di emergenza virale.

Il documento - come si legge nell'introduzione alla circolare -  è essenzialmente focalizzato su tre punti:
- il soccorso balneare,
- le indicazioni sul soccorso e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare extra ospedalieri per soccorritori “laici”;
- la formazione in sicurezza dei soccorritori ai fini del rilascio della certificazione BLS-D.

In allegato,  il testo integrale della circolare del ministero della Salute 23 giugno 2020.

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Oggetto: Indicazioni emergenziali per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle operazioni di primo soccorso e per la formazione in sicurezza dei soccorritori - Aggiornamento

Il presente documento sostituisce quello pubblicato lo scorso 5 giugno (prot. n. 19334), del quale rappresenta un aggiornamento necessario alla luce di nuovi ed importanti lavori scientifici nel frattempo pubblicati; esso tiene inoltre conto dei commenti pervenuti ed elimina alcuni refusi.
Le patologie cardiache sono responsabili del 35% di tutti i decessi e i casi di morte cardiaca improvvisa in Italia sono stimati tra 50.000 e 70.000 per anno; la sopravvivenza in questi casi potrebbe triplicare se venissero prontamente eseguite le manovre di Rianimazione Cardiopolmonare (RCP). Tra i casi che necessitano di RCP merita particolare menzione anche l’annegamento, che conta circa 400.000 decessi l’anno in tutto il mondo e circa 400 in Italia. La riduzione di questi numeri implica uno sforzo notevole da parte delle Istituzioni (Ministero della Salute e Associazioni di settore), attraverso l’analisi dei fattori
di rischio e l’adozione delle più moderne strategie di contrasto, compresa l’attività di prevenzione, formazione ed intervento.
A tal proposito, l’attuale pandemia da SARS-CoV-2 ha innalzato il livello di pericolosità per tutti i soccorritori (laici e sanitari) a causa della possibilità di contagio tramite la produzione di droplets e aerosol durante le manovre di RCP. L’OMS, infatti, ha considerato tali manovre salvavita - PURE SE INDISPENDABILI E DA EFFETTUARE SENZA CONDIZIONAMENTI - come a potenziale rischio di contaminazione virale per i soccorritori che le eseguono E IN QUANTO TALI DA EFFETTUARE CON SPECIFICHE PRECAUZIONI.
Per tale motivo è stato necessario apportare delle modifiche ad interim ai protocolli di rianimazione (BLSD: Basic Life Support and Defibrillation) universalmente riconosciuti.
Le raccomandazioni contenute nel documento allegato prendono in considerazione le linee guida ad interim elaborate dalle principali società scientifiche nazionali, europee e internazionali e intendono pertanto fornire i più recenti aggiornamenti diretti a prevenire il diffondersi del contagio nell’esecuzione delle procedure di RCP.
Il documento è essenzialmente focalizzato su tre punti:
- il soccorso balneare,
- le indicazioni sul soccorso e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare extra ospedalieri per soccorritori “laici”,
- la formazione in sicurezza dei soccorritori ai fini del rilascio della certificazione BLS-D.

Allegati

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