Dismissione di un impianto industriale: il ruolo dell’asset management

Una gestione professionale e ben ingegnerizzata del decommissioning può assumere una valenza ambientale, sociale, ma anche economica. Scopri come scaricando il fascicolo gratuito dedicato al tema

La globalizzazione dei sistemi produttivi e l’attuale realtà economica hanno cambiato il ciclo di vita degli impianti industriali.

Tutto è più dinamico, veloce. Le attività produttive adattano continuamente le loro strategie, si riorganizzano, si spostano.

Cambia anche il contesto in cui si muovono, perché temi come la consapevolezza sociale, la cultura della sicurezza e dell’ambiente hanno ormai assunto un peso determinante in fase decisionale, di pari passo con l'attenzione al consumo del suolo.

In quest’ottica la dismissione di un impianto industriale (decommissioning) può diventare un’opportunità da non perdere per recuperare e/o riutilizzare l’area, generalmente intesa come superficie oggetto degli interventi, ma anche le strutture esistenti che possono veramente avere una seconda vita contribuendo alla sostenibilità generale degli interventi.

Anche alla luce degli aspetti ambientali rilevanti e in un’ottica di economia circolare, emerge l’importanza di una visione strategica e lungimirante nella gestione di un sito dismesso, che può rivelare delle potenzialità importanti. Si pensi alle ricadute sociali e ambientali della riqualificazione e riutilizzo di un terreno o di un edificio restituito al pubblico, oppure ai ricavi che può generare la vendita di macchinari in disuso, ma potenzialmente riutilizzabili.

In questo senso, risulta fondamentale il cosiddetto asset management, ovvero la disciplina che permette, tra le altre cose, di:

  • gestire i cespiti parte del sito, spesso dimenticati o mal gestiti nel tempo e con un impatto inefficiente sul bilancio e sull’immagine aziendale;
  • valutare la vendita di macchinari o parte del sito con la selezione di fornitori specializzati nel settore;
  • gestire più agevolmente eventuali operazioni di vendita al fianco di potenziali acquirenti e società di real estate, potendo giovare di tutta la documentazione raccolta nelle attività precedenti, ad esempio in materia di bonifiche e lavori eseguiti;
  • conoscere più a fondo il sito e il contesto economico, legislativo e territoriale in cui si colloca, individuando le possibili “vite future” che potrebbe avere.

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