Il decreto del ministero della Transizione ecologica 27 settembre 2022, n. 152 entra in vigore il 4 novembre

End of waste inerti: pubblicato il decreto. Si tratta, in particolare, del decreto del ministero della Transizione ecologica 27 settembre 2022, n. 152 recante il «regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e  di  altri  rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell'articolo 184-ter, comma  2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152» (in Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre 2022, n. 246).

Clicca qui per un primo approfondimento gratuito

Tra gli altri, il provvedimento regolamenta:

  • gli scopi specifici di utilizzabilità (allegato 2);
  • la dichiarazione di conformità e modalità  di detenzione dei campioni;
  • il sistema di gestione.

Di seguito il testo del decreto del ministero della Transizione ecologica 27 settembre 2022, n. 152; l'allegato 3 (recante il modello di dichiarazione di conformità - Ddc) è disponibile in pdf alla fine della pagina.

Non sei ancora abbonato ad Ambiente&Sicurezza? Clicca qui

Decreto del ministero della Transizione ecologica 27 settembre 2022, n. 152 

Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica  di  rifiuto
dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e  di  altri  rifiuti
inerti di origine minerale, ai sensi dell'articolo 184-ter, comma  2,
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. (22G00163) 
(in Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre 2022, n. 246)

 

Vigente al: 4-11-2022

 

IL MINISTRO

DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988,  n.  400,

recante «Disciplina dell'attivita' di  Governo  e  ordinamento  della

Presidenza del Consiglio dei ministri»;

Visto l'articolo 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006,  n.

152 e, in particolare, il comma 2, secondo e terzo periodo,  dove  si

prevede che «I criteri di cui al comma 1 sono adottati in conformita'

a quanto stabilito dalla disciplina comunitaria ovvero,  in  mancanza

di criteri comunitari, caso per  caso  per  specifiche  tipologie  di

rifiuto attraverso uno o piu' decreti del  Ministro  dell'ambiente  e

della tutela del territorio e del mare, ai  sensi  dell'articolo  17,

comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. I criteri includono,  se

necessario, valori limite per le sostanze inquinanti e tengono  conto

di tutti i possibili effetti negativi sull'ambiente della sostanza  o

dell'oggetto.»;

Vista la direttiva n.  2008/98/CE  del  Parlamento  europeo  e  del

Consiglio, del 19 novembre 2008, e, in  particolare,  l'articolo  11,

paragrafo 1, che prevede, tra l'altro, che gli Stati membri  adottano

misure intese a promuovere la demolizione selettiva  onde  consentire

la rimozione e il trattamento  sicuro  delle  sostanze  pericolose  e

facilitare il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualita' tramite la

rimozione selettiva dei materiali;

Visto il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del

Consiglio, del 18 dicembre 2006,  concernente  la  registrazione,  la

valutazione,  l'autorizzazione  e  la  restrizione   delle   sostanze

chimiche (REACH), che istituisce un'agenzia europea per  le  sostanze

chimiche, che modifica la direttiva n. 1999/45/CE  e  che  abroga  il

regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il  regolamento  (CE)  n.

1488/94  della  Commissione,  nonche'  la  direttiva  76/769/CEE  del

Consiglio e le direttive della Commissione nn. 91/155/CEE, 93/67/CEE,

93/105/CE e 2000/21/CE;

Visto il regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del

Consiglio, del  25  novembre  2009,  sull'adesione  volontaria  delle

organizzazioni a  un  sistema  comunitario  di  ecogestione  e  audit

(EMAS), che abroga il regolamento (CE) n.  761/2001  e  le  decisioni

della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE;

Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82,  recante  «Codice

dell'amministrazione digitale»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre  2000,

n.  445,  recante  «Testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e

regolamentari in materia di documentazione amministrativa»;

Visto il  decreto  del  Ministro  dell'ambiente  5  febbraio  1998,

recante «Individuazione dei rifiuti non  pericolosi  sottoposti  alle

procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli  31  e  33

del decreto legislativo 5  febbraio  1997,  n.  22»,  pubblicato  nel

supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.  88  del  16  aprile

1998;

Vista la decisione della Commissione n. 2000/532/CE, del  3  maggio

2000, che sostituisce la  decisione  n.  94/3/CE  che  istituisce  un

elenco di rifiuti conformemente all'articolo  1,  lettera  a),  della

direttiva n. 75/442/CEE  del  Consiglio  relativa  ai  rifiuti  e  la

decisione n. 94/904/CE del Consiglio  che  istituisce  un  elenco  di

rifiuti pericolosi ai  sensi  dell'articolo  1,  paragrafo  4,  della

direttiva n. 91/689/CEE del Consiglio relativa ai rifiuti pericolosi;

Considerato che esiste un mercato  per  l'aggregato  recuperato  in

ragione del fatto che lo stesso risulta comunemente utilizzato per la

realizzazione di opere di ingegneria civile,  in  sostituzione  della

materia prima naturale, e possiede un effettivo valore economico, che

sussistono scopi specifici per i quali tale sostanza e' utilizzabile,

nel rispetto dei criteri di cui al presente  regolamento,  e  che  la

medesima rispetta la normativa e gli standard  esistenti  applicabili

ai prodotti;

Considerato  che  dall'istruttoria   effettuata   e'   emerso   che

l'aggregato recuperato, che soddisfa i criteri  di  cui  al  presente

regolamento, non comporta impatti complessivi negativi  sulla  salute

umana o sull'ambiente;

Vista la comunicazione di cui all'articolo 5 della  direttiva  (UE)

n. 2015/1535 che prevede una procedura di  informazione  nel  settore

delle regolamentazioni tecniche e delle regole  relative  ai  servizi

della societa' dell'informazione, effettuata con nota  del  10  marzo

2022;

Udito il parere del Consiglio  di  Stato,  espresso  dalla  sezione

consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 10 maggio 2022;

Vista la comunicazione al Presidente del  Consiglio  dei  ministri,

effettuata con nota del 27 giugno 2022, ai  sensi  dell'articolo  17,

comma 3, della legge n. 400 del 1988;

 

Adotta

il seguente regolamento:

 

                               Art. 1 

                         Oggetto e finalita' 

1. Il presente  regolamento  stabilisce  i  criteri  specifici  nel

rispetto dei quali i rifiuti inerti dalle attivita' di costruzione  e

di demolizione e gli altri rifiuti inerti di origine minerale di  cui

all'articolo 2, comma 1, lettere a) e b), sottoposti a operazioni  di

recupero,  cessano  di  essere  qualificati  come  rifiuti  ai  sensi

dell'articolo 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.  152.

In via preferenziale, i rifiuti ammessi alla produzione di  aggregati

recuperati  provengono  da   manufatti   sottoposti   a   demolizione

selettiva.

2. In conformita' a quanto previsto dall'articolo 184-ter, comma 3,

del decreto legislativo n. 152 del 2006, le  operazioni  di  recupero

aventi a oggetto rifiuti non  elencati  all'Allegato  1,  tabella  1,

punti 1 e 2, del presente  regolamento  finalizzate  alla  cessazione

della qualifica di rifiuto sono soggette al  rilascio  o  al  rinnovo

delle autorizzazioni di cui agli articoli 208, 209 e 211 e di cui  al

Titolo III-bis della parte seconda del medesimo  decreto  legislativo

n. 152 del 2006.

                               Art. 2 

                             Definizioni 

1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni  di

cui all'articolo 183 del decreto legislativo n. 152 del 2006, nonche'

le seguenti:

a) «rifiuti inerti dalle attivita' di costruzione e demolizione»:

i rifiuti derivanti dalle operazioni  di  costruzione  e  demolizione

identificati al capitolo 17 dell'elenco europeo dei  rifiuti  di  cui

alla decisione della Commissione 2000/532/CE del  3  maggio  2000,  e

indicati al punto 1 della  tabella  1  dell'Allegato  1  al  presente

regolamento;

b) «altri rifiuti inerti di  origine  minerale»:  i  rifiuti  non

appartenenti al capitolo 17 dell'elenco europeo dei  rifiuti  di  cui

alla decisione della Commissione 2000/532/CE e indicati  al  punto  2

della tabella 1 dell'Allegato 1 al presente regolamento;

c)  «rifiuti  inerti»:  i  rifiuti  solidi  dalle  attivita'   di

costruzione e demolizione e altri rifiuti inerti di origine  minerale

che non subiscono alcuna trasformazione fisica, chimica  o  biologica

significativa; i rifiuti inerti non si dissolvono, non  bruciano  ne'

sono  soggetti  ad  altre  reazioni  fisiche  o  chimiche,  non  sono

biodegradabili  e,  in  caso  di  contatto  con  altre  materie,  non

comportano effetti nocivi tali da provocare inquinamento ambientale o

danno alla salute umana;

d) «aggregato recuperato»: i rifiuti di cui alle lettere a) e  b)

che hanno cessato di essere tali a seguito di una o  piu'  operazioni

di  recupero  nel  rispetto  delle  condizioni  di  cui  all'articolo

184-ter, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del  2006,  e  delle

disposizioni del presente regolamento;

e) «lotto di aggregato recuperato»: un quantitativo non superiore

ai 3.000 metri cubi di aggregato recuperato;

f)  «produttore  di  aggregato  recuperato»  o  «produttore»:  il

gestore dell'impianto autorizzato  per  la  produzione  di  aggregato

recuperato;

g) «dichiarazione di conformita'»: la  dichiarazione  sostitutiva

dell'atto di  notorieta'  rilasciata  dal  produttore  attestante  le

caratteristiche dell'aggregato recuperato, di cui all'articolo 5;

h)   «autorita'    competente»:    l'autorita'    che    rilascia

l'autorizzazione ai sensi del Titolo III-bis della  Parte  II  o  del

Titolo I, Capo IV, della Parte IV del decreto legislativo n. 152  del

2006, ovvero l'autorita'  destinataria  della  comunicazione  di  cui

all'articolo 216 del medesimo decreto legislativo.

 

                               Art. 3 

     Criteri ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto 

1. Ai fini dell'articolo 1 e ai  sensi  dell'articolo  184-ter  del

decreto legislativo n. 152 del 2006, i rifiuti inerti dalle attivita'

di costruzione e demolizione e gli altri rifiuti  inerti  di  origine

minerale, come definiti ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettere a)

e b), del presente regolamento, cessano di  essere  qualificati  come

rifiuti e sono qualificati come aggregato recuperato  se  l'aggregato

recuperato e' conforme ai criteri di cui all'Allegato 1.

 

                               Art. 4 

                 Scopi specifici di utilizzabilita' 

1. L'aggregato recuperato e' utilizzabile  esclusivamente  per  gli

scopi specifici elencati nell'Allegato 2.

 

                               Art. 5 

              Dichiarazione di conformita' e modalita' 

                     di detenzione dei campioni 

1. In conformita' a quanto previsto dagli articoli  184,  comma  5,

188, comma 4, e 193 del decreto  legislativo  n.  152  del  2006,  il

produttore  del  rifiuto  destinato  alla  produzione  di   aggregato

recuperato e' responsabile della corretta attribuzione dei codici dei

rifiuti e delle caratteristiche  di  pericolo  dei  rifiuti,  nonche'

della compilazione del  formulario  di  identificazione  del  rifiuto

(FIR).

2. Il rispetto dei criteri di cui all'articolo 3 e'  attestato  dal

produttore di aggregato recuperato mediante dichiarazione sostitutiva

di atto di notorieta' ai  sensi  dell'articolo  47  del  decreto  del

Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,  n.  445,  redatta  per

ciascun lotto di  aggregato  recuperato  prodotto.  La  dichiarazione

sostitutiva e' redatta utilizzando il modulo di cui all'Allegato 3 ed

e' inviata con una delle modalita' di cui all'articolo 65 del decreto

legislativo  7  marzo  2005,  n.  82,  all'autorita'   competente   e

all'Agenzia    regionale    per    la    protezione     dell'ambiente

territorialmente competente.

3.  Il  produttore  di  aggregato   recuperato   conserva,   presso

l'impianto di produzione o presso la propria sede legale, copia della

dichiarazione di cui  al  comma  2,  anche  in  formato  elettronico,

mettendola  a  disposizione  delle  autorita'  di  controllo  che  la

richiedono.

4. Ai fini  della  prova  della  sussistenza  dei  criteri  di  cui

all'articolo 3, il produttore di aggregato  recuperato  conserva  per

cinque anni, presso l'impianto di produzione o presso la propria sede

legale, un campione di aggregato recuperato prelevato, alla fine  del

processo produttivo di ciascun  lotto  di  aggregato  recuperato,  in

conformita' alla norma UNI 10802. Le modalita' di  conservazione  del

campione  sono  tali  da   garantire   la   non   alterazione   delle

caratteristiche chimico-fisiche dell'aggregato recuperato prelevato e

idonee a consentire la ripetizione delle analisi.

 

                               Art. 6 

                         Sistema di gestione 

1. Il produttore di aggregato  recuperato  applica  un  sistema  di

gestione della qualita' secondo la norma UNI EN ISO 9001  certificato

da un'organizzazione accreditata ai sensi  della  normativa  vigente,

atto a  dimostrare  il  rispetto  dei  criteri  di  cui  al  presente

regolamento. Il manuale della qualita'  deve  essere  comprensivo  di

procedure  operative  per  il  controllo  delle  caratteristiche   di

conformita'  ai  criteri  di  cui  all'Allegato  1,  del   piano   di

campionamento e dell'automonitoraggio.

2. Le disposizioni di cui all'articolo 5, comma 3, non si applicano

alle imprese registrate ai sensi del regolamento  (CE)  n.  1221/2009

del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, e  alle

imprese in possesso della certificazione ambientale UNI EN ISO 14001,

rilasciata da organismo accreditato ai sensi della normativa vigente.

 

                               Art. 7 

                            Monitoraggio 

1. Entro centottanta giorni dalla data di  entrata  in  vigore  del

presente regolamento,  acquisiti  i  dati  di  monitoraggio  relativi

all'attuazione  delle  disposizioni  stabilite   dal   medesimo,   il

Ministero della transizione ecologica valuta  l'opportunita'  di  una

revisione dei criteri per la cessazione della  qualifica  di  rifiuto

dei rifiuti di cui all'articolo 2, comma 1,  lettere  a)  e  b),  per

tenere  conto,  ove  necessario,  delle  evidenze  emerse   in   fase

applicativa.

 

                               Art. 8 

                     Norme transitorie e finali 

1.  Ai  fini  dell'adeguamento  ai  criteri  di  cui  al   presente

regolamento, il produttore, entro centottanta giorni  dalla  data  di

entrata in vigore dello stesso, presenta all'autorita' competente  un

aggiornamento della comunicazione effettuata ai  sensi  dell'articolo

216 del decreto legislativo n. 152 del 2006, indicando  la  quantita'

massima    recuperabile,    o     un'istanza     di     aggiornamento

dell'autorizzazione concessa ai sensi del Capo IV del Titolo I  della

Parte IV ovvero  del  Titolo  III-bis  della  Parte  II  del  decreto

legislativo n. 152 del 2006. Per le procedure semplificate continuano

ad applicarsi le  seguenti  disposizioni  del  decreto  del  Ministro

dell'ambiente 5 febbraio 1998 pubblicato  nel  supplemento  ordinario

alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 88 del 16 aprile

1998: i  limiti  quantitativi  previsti  dall'allegato  4,  le  norme

tecniche di cui all'allegato  5,  nonche'  i  valori  limite  per  le

emissioni di cui all'allegato 1, sub allegato 2.

2. Nelle more dell'adeguamento di cui al comma 1, i materiali  gia'

prodotti alla data di entrata  in  vigore  del  presente  regolamento

nonche' quelli che risultano in esito alle procedure di recupero gia'

autorizzate   possono   essere   utilizzati   in   conformita'   alla

comunicazione effettuata  ai  sensi  dell'articolo  216  del  decreto

legislativo n.  152  del  2006  o  nel  rispetto  dell'autorizzazione

concessa ai sensi del Capo IV, del Titolo I, della  Parte  IV  ovvero

del Titolo III-bis, della Parte II del medesimo decreto.

3. Gli allegati  1,  2  e  3  costituiscono  parte  integrante  del

presente regolamento.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito

nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica

italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo

osservare.

 

                                                  Allegato 1 (Art. 3) 

a) Rifiuti ammissibili

Per la  produzione  di  aggregato  recuperato  sono  utilizzabili

esclusivamente i rifiuti inerti dalle attivita' di costruzione  e  di

demolizione non pericolosi elencati nella Tabella 1,  punto  1,  e  i

rifiuti inerti non pericolosi  di  origine  minerale  elencati  nella

Tabella 1, punto 2.

Non sono  ammessi  alla  produzione  di  aggregato  recuperato  i

rifiuti dalle attivita' di costruzione e di demolizione abbandonati o

sotterrati.

 

Tabella 1
Rifiuti ammessi per la produzione di aggregato recuperato

1. (Capitolo 17 dell’elenco europeo dei rifiuti)

170101 Cemento

170102 Mattoni

170103 Mattonelle e ceramiche

170107 Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106

170302 Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301

170504 Terre e rocce da scavo, diverse da quelle di cui alla voce 170503

170508 Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 170507

170904 Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903 non appartenenti al Capitolo 17 dell’elenco europeo dei rifiuti)

010408 Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407

010409 Scarti di sabbia e argilla

010410 Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 010407

010413 Rifiuti prodotti dal taglio e dalla segagione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 010407

101201 Residui di miscela di preparazione non sottoposti a trattamento termico

101206 Stampi di scarto costituiti esclusivamente da sfridi e scarti di prodotti ceramici crudi smaltati e cotti o da sfridi di laterizio cotto e argilla espansa eventualmente ricoperti con smalto crudo in concentrazione <10% in peso

101208 Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico)

101311 Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 101309 e 101310

120117 Residui di materiale di sabbiatura, diversi da quelli di cui alla voce 120116 costituiti esclusivamente da sabbie abrasive di scarto 191209 Minerali (ad esempio, sabbia, rocce)

 

b) Verifiche sui rifiuti in ingresso

I rifiuti ammessi alla produzione di aggregato recuperato  devono

essere sottoposti ad esame della documentazione a corredo dei rifiuti

in  ingresso,  a  controllo  visivo  e,  qualora  se  ne  ravveda  la

necessita', a controlli supplementari.

A tal fine, il produttore dell'aggregato recuperato deve  dotarsi

di un sistema per il controllo di accettazione  dei  rifiuti  atto  a

verificare che gli stessi corrispondano alle caratteristiche previste

dal presente regolamento.

Per le imprese  registrate  ai  sensi  del  regolamento  (CE)  n.

1221/2009 del Parlamento europeo e del  Consiglio,  del  25  novembre

2009, e per le imprese in possesso  della  certificazione  ambientale

UNI EN ISO 14001 rilasciata da organizzazione  accreditata  ai  sensi

della normativa vigente, il suddetto sistema e' integrato nel sistema

di gestione ambientale.

Il  sistema  deve  garantire  almeno  il  rispetto  dei  seguenti

obblighi e presuppone la predisposizione  di  una  procedura  per  la

gestione,  la  tracciabilita'  e   la   rendicontazione   delle   non

conformita' riscontrate:

esame della documentazione a corredo del carico dei rifiuti  in

ingresso da parte di personale con appropriato livello di  formazione

e addestramento;

controllo visivo del carico di rifiuti in ingresso;

accettazione  di  tali   rifiuti   solo   ove   l'esame   della

documentazione a corredo e il controllo visivo abbiano esito positivo

sotto il controllo di personale con formazione e aggiornamento almeno

biennale che provvede alla selezione dei rifiuti, rimuove e  mantiene

separato qualsiasi materiale estraneo;

pesatura e  registrazione  dei  dati  relativi  al  carico  dei

rifiuti in ingresso;

stoccaggio separato dei rifiuti non conformi ai criteri di  cui

al presente regolamento in area dedicata;

messa in riserva dei rifiuti conformi, di cui  alla  tabella  l

del presente Allegato, nell'area dedicata esclusivamente ad essi,  la

quale e' strutturata  in  modo  da  impedire  la  miscelazione  anche

accidentale con altre tipologie di rifiuti non ammessi;

movimentazione dei rifiuti avviati alla produzione di aggregato

recuperato  realizzata  da  parte  di  personale  con  formazione   e

aggiornamento almeno biennale in modo da impedire  la  contaminazione

degli stessi con altri rifiuti o materiale estraneo;

svolgimento di  controlli  supplementari,  anche  analitici,  a

campione ovvero ogniqualvolta l'analisi  della  documentazione  o  il

controllo visivo indichi tale necessita'.

c) Processo di lavorazione minimo e deposito presso il produttore

Il processo di trattamento e di recupero dei rifiuti inerti dalle

attivita' di costruzione e demolizione e degli altri  rifiuti  inerti

di  origine  minerale,  come  definiti  dalle   lettere   a)   e   b)

dell'articolo   2,   finalizzato   alla   produzione   dell'aggregato

recuperato,  avviene  mediante  fasi  meccaniche  e  tecnologicamente

interconnesse, quali, a mero titolo esemplificativo:

la macinazione,

la vagliatura,

la selezione granulometrica,

la  separazione  della  frazione  metallica  e  delle  frazioni

indesiderate.

Il processo di recupero, a seconda  del  tipo  di  materiale,  si

realizza tramite il compimento di tutte o alcune delle suddette fasi,

ovvero di altri processi di tipo meccanico che consentano il rispetto

dei criteri previsti dal presente regolamento.

Durante  la  fase  di  verifica  di  conformita'   dell'aggregato

recuperato, il deposito e la movimentazione presso il produttore sono

organizzati in modo tale che i singoli lotti di produzione non  siano

miscelati.

In  attesa  del  trasporto  al  sito  di  utilizzo,   l'aggregato

recuperato e' depositato e movimentato nell'impianto in cui e'  stato

prodotto e nelle aree di deposito  adibite  allo  scopo.  Sono  fatte

salve tutte  le  disposizioni  vigenti  in  materia  di  sicurezza  e

prevenzione nei luoghi di  lavoro  e  le  disposizioni  autorizzative

specifiche.

d) Requisiti di qualita' dell'aggregato recuperato

d.1) Controlli sull'aggregato recuperato

Per ogni lotto di aggregato recuperato prodotto e'  garantito  il

rispetto dei parametri di cui alla tabella 2.

 

 Tabella 2
Parametri da ricercare e valori limite 
=====================================================================

|                        |                        | Concentrazioni  |

|       Parametri        |    Unita' di misura    |     limite      |

+========================+========================+=================+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|        Amianto         |     sostanza secca     |     100(1)      |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|(IDROCARBURI AROMATICI) |                        |                 |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|        Benzene         |    sostanza secca      |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|      Etilbenzene       |    sostanza secca      |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|        Stirene         |     sostanza secca     |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|        Toluene         |     sostanza secca     |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|         Xilene         |     sostanza secca     |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|  Sommatoria organici   |                        |                 |

| aromatici (da 20 a 23) |  mg/kg espressi come   |                 |

|          (²)           |     sostanza secca     |        1        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

| (IDROCARBURI AROMATICI |                        |                 |

|      POLICICLICI)      |                        |                 |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|   Benzo(a)antracene    |     sostanza secca     |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|     Benzo(a)pirene     |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|  Benzo(b)flourantene   |     sostanza secca     |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|  Benzo(k)fluorantene   |     sostanza secca     |       0.5       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|Benzo(g, h, i­) perilene|     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|        Crisene         |     sostanza secca     |        5        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|   Dibenzo(a,e)pirene   |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|   Dibenzo(a,l)pirene   |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|   Dibenzo(a,i)pirene   |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|   Dibenzo(a,h)pirene   |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

| Dibenzo(a,h) antracene |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|      Indenopirene      |     sostanza secca     |       0.1       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|         Pirene         |     sostanza secca     |        5        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

| Sommatoria policiclici |                        |                 |

| aromatici (da 25 a 34) |  mg/kg espressi come   |                 |

|          (³)           |     sostanza secca     |       10        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|         Fenolo         |     sostanza secca     |        1        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|          PCB           |     sostanza secca     |      0.06       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|          C>12          |     sostanza secca     |       50        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

|                        |  mg/kg espressi come   |                 |

|         Cr VI          |     sostanza secca     |        2        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

| Materiali galleggianti |                        |                 |

|          (4)           |         cm³/kg         |       <5        |

+------------------------+------------------------+-----------------+

| Frazioni estranee (4)  |       % in peso        |       <1%       |

+------------------------+------------------------+-----------------+

 

(1) Corrispondente  al  limite  di  rilevabilita'  della  tecnica

analitica (microscopia e/o equivalenti in termini di  rilevabilita').

In  ogni  caso  dovra'  utilizzarsi  la   metodologia   ufficialmente

riconosciuta per  tutto  il  territorio  nazionale  che  consenta  di

rilevare valori di concentrazione inferiori.

(2) Sommatoria organici aromatici (da  20  a  23):20-Etilbenzene,

21-Stirene, 22-Toluene, 23-Xilene,  secondo  la  numerazione  di  cui

all'Allegato 5 alla parte quarta del  decreto  legislativo  3  aprile

2006, n. 152.

(3)   Sommatoria   policiclici   aromatici   (da   25   a    34):

25-Benzo(a)antracene,   26-Benzo(a)pirene,    27-Benzo(b)fluorantene,

28-Benzo(k,)fluoranten,     29-Benzo(g,h,i,)perilene,     30-Crisene,

31-Dibenzo(a,e)pirene, 32- Dibenzo(a,l)pirene, 33-Dibenzo(a,i)pirene,

34-Dibenzo(a,h)pirene, secondo la numerazione di cui  all'Allegato  5

alla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

(4) Ove non definito da standard tecnici applicabili.

d.2) Test di cessione sull'aggregato recuperato

Ogni lotto di aggregato recuperato  prodotto,  ad  esclusione  di

quelli destinati al confezionamento di calcestruzzi di cui alla Norma

UNI EN 12620 con classe di resistenza Rck/leq ≥ 15 MPa,  deve  essere

sottoposto all'esecuzione  del  test  di  cessione  per  valutare  il

rispetto delle concentrazioni limite  dei  parametri  individuati  in

tabella 3.

Per la determinazione del test di cessione si applica l'appendice

A alla norma UNI 10802 e la metodica  prevista  dalla  norma  UNI  EN

12457-2.

Solo nei casi in cui  il  campione  da  analizzare  presenti  una

granulometria molto fine, si deve utilizzare,  senza  procedere  alla

fase di sedimentazione naturale, una ultracentrifuga  (20000  G)  per

almeno 10 minuti.

Solo dopo tale fase si puo' procedere  alla  successiva  fase  di

filtrazione secondo quanto riportato al punto 5.2.2 della  norma  UNI

EN 12457-2.

 

 Tabella 3
Analiti da ricercare e valori limite  

 

=====================================================================

|    Parametri    |   Unita' di misura    |  Concentrazioni limite  |

+=================+=======================+=========================+

|     Nitrati     |         mg/l          |           50            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|    Fluoruri     |         mg/l          |           1,5           |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Cianuri     |     microgrammi/l     |           50            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|      Bario      |         mg/l          |            1            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|      Rame       |         mg/l          |          0,05           |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|      Zinco      |         mg/l          |            3            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|    Berillio     |     microgrammi/l     |           10            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Cobalto     |     microgrammi/l     |           250           |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Nichel      |     microgrammi/l     |           10            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Vanadio     |     microgrammi/l     |           250           |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|    Arsenico     |     microgrammi/l     |           50            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Cadmio      |     microgrammi/l     |            5            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|  Cromo totale   |     microgrammi/l     |           50            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Piombo      |     microgrammi/l     |           50            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Selenio     |     microgrammi/l     |           10            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|    Mercurio     |     microgrammi/l     |            1            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|       COD       |         mg/l          |           30            |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Solfati     |         mg/l          |           750           |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|     Cloruri     |         mg/l          |           750           |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+

|       PH        |                       |      5,5 < > 12,0       |

+-----------------+-----------------------+-------------------------+




e) Norme  tecniche  di   riferimento   per   la   certificazione   CE

  dell'aggregato recuperato 

    In tabella 4 sono riportate le norme tecniche di riferimento  per

l'attribuzione della marcatura CE all'aggregato recuperato.

 

Tabella 4
Norme tecniche per certificazione CE 

 

        =====================================================

        |     Norma     |               Titolo              |

        +===============+===================================+

        |               | Aggregati per materiali non legati|

        |               |e legati con leganti idraulici per |

        |               |l'impiego in opere di ingegneria   |

        |               |civile e nella costruzione di      |

        | UNI EN 13242  |strade                             |

        +---------------+-----------------------------------+

        | UNI EN 12620  |Aggregati per calcestruzzo         |

        +---------------+-----------------------------------+

        | UNI EN 13139  | Aggregati per malta               |

        +---------------+-----------------------------------+

        |               |Aggregati per miscele bituminose e |

        |               |trattamenti superficiali per       |

        |               |strade, aeroporti e altre aree     |

        | UNI EN 13043  |soggette a traffico                |

        +---------------+-----------------------------------+

        | UNI EN 13055  |Aggregati leggeri                  |

        +---------------+-----------------------------------+

        |               |Aggregati per massicciate per      |

        | UNI EN 13450  |ferrovie                           |

        +---------------+-----------------------------------+

        |               |Aggregati per opere di protezione  |

        |UNI EN 13383-1 |(armourstone) - Specifiche         |

        +---------------+-----------------------------------+

            Allegato 2 (Art. 4) 

L'aggregato recuperato e' utilizzato, secondo le  norme  tecniche

di utilizzo di cui alla tabella 5, per:

a) la realizzazione del corpo dei rilevati di  opere  in  terra

dell'ingegneria civile;

b)  la  realizzazione  di  sottofondi   stradali,   ferroviari,

aeroportuali e di piazzali civili ed industriali;

c)   la   realizzazione   di   strati   di   fondazione   delle

infrastrutture di trasporto e di piazzali civili ed industriali;

d) la  realizzazione  di  recuperi  ambientali,  riempimenti  e

colmate;

e) la  realizzazione  di  strati  accessori  aventi,  a  titolo

esemplificativo, funzione anticapillare, antigelo, drenante;

f) il confezionamento di  calcestruzzi  e  miscele  legate  con

leganti idraulici (quali, a titolo esemplificativo, misti  cementati,

miscele betonabili).

 

Tabella 5
Norme tecniche per l'utilizzo dell'aggregato recuperato 

 

 

=====================================================================

|                        |   Conformita'  |                         |

|                        |   alle norme   |                         |

|                        |  armonizzate   |                         |

|                        |   europee /    |                         |

|        Impiego         |  prestazioni   |    Idoneita' tecnica    |

+========================+================+=========================+

|Colmate, rinterri,      |                |UNI EN 11531-1 Prospetto |

|ripristini morfologici  |  UNI EN 13242  |           4a            |

+------------------------+----------------+-------------------------+

|Corpo del rilevato      |  UNI EN 13242  |UNI 11531-1 Prospetto 4a |

+------------------------+----------------+-------------------------+

|Miscele non legate,     |                |                         |

|strato anticapillare,   |UNI EN 13242 UNI|                         |

|fondazione, base        |    EN 13450    |UNI 11531-1 Prospetto 4b |

+------------------------+----------------+-------------------------+

|Produzione di miscele   |                |                         |

|legate con leganti      |                |                         |

|idraulici (qauli, a     |                |                         |

|titolo esemplificativo, |                |                         |

|misti cementati, miscele|                |                         |

|betonabili)             |  UNI EN 13242  |   UNI EN 14227-1:2013   |

+------------------------+----------------+-------------------------+

|                        |                | UNI 8520-1 Prospetto 1  |

|                        |                | UNI 8520-2 Appendice A  |

|                        |                |UNI 11104 Prospetto 4 UNI|

|                        |                |EN 206 Appendice E Dm 17 |

|Produzione di           |                |   genn. 2018 NTC: Tab   |

|calcestruzzi            |  UNI EN 12620  |        11.2.III         |

+------------------------+----------------+-------------------------+

 

Per tutti gli utilizzi, ad  esclusione  di  quelli  di  cui  alla

lettera  d),  e'  si  applica  la  Marcatura  CE  come  disposto  dal

regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e  del  Consiglio

del 9 marzo 2011.

Gli utilizzi al suolo non devono costituire potenziale  fonte  di

contaminazione per suolo, sottosuolo e acque sotterranee.

Per gli utilizzi di cui alla lettera f) debbono essere rispettati

i limiti di cui alla voce 47 dell'allegato XVII del regolamento  (CE)

n. 1907/2006, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre

2006, relativi alla presenza di cromo VI nel cemento e nelle  miscele

contenenti cemento.

↓ CLICCA QUI SOTTO PER L'ALLEGATO 3 ↓

Allegati

CLICCA QUI PER L’ALLEGATO 3

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome