End of waste per prodotti assorbenti: pubblicato il decreto

end of waste Pap
Dettati i criteri specifici per le plastiche eterogenee a base di poliolefine , il Sap (super absorbent polymer) e la cellulosa ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto

Pubblicato il decreto ministeriale per l'applicazione dei criteri di end of waste ai prodotti  assorbenti per la persona (Pap). Si tratta del decreto del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 15 maggio 2019, n. 62 (in Gazzetta Ufficiale dell’8 luglio, n. 158), recante, appunto, «la disciplina della cessazione  della qualifica  di rifiuto da prodotti  assorbenti  per la  persona (PAP), ai  sensi dell'articolo 184-ter, comma 2,  del decreto  legislativo  3 aprile 2006, n. 152».

Tra i punti del nuovo provvedimento:

  • la dichiarazione di conformità e la modalità di detenzione dei campioni;
  • la validità esimente dei sistemi di gestione ambientale.
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Negli allegati sono, invece, riportati:

  • i criteri generali ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto (allegato 1);
  • i criteri specifici per le plastiche eterogenee a base di poliolefine ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto;
  • i criteri specifici per il Sap (super absorbent polymer) ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto;
  • i criteri specifici per la cellulosa ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto;
  • gli scopi specifici per cui sono utilizzabili le plastiche eterogenee a base di poliolefine, il polimero Sap ovvero la cellulosa, ad alto o a basso contenuto di Sap;
  • la modulistica per la dichiarazione di conformità.

Di seguito il testo del D.M. 15 maggio 2019, n. 62 (l'allegato 6 è disponibile in pdf alla fine della pagina).

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Decreto del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 15 maggio 2019, n. 62 

Regolamento recante disciplina della cessazione  della  qualifica  di
rifiuto da  prodotti  assorbenti  per  la  persona  (PAP),  ai  sensi
dell'articolo 184-ter, comma 2,  del  decreto  legislativo  3  aprile
2006, n. 152. (19G00071) 

 in Gazzetta Ufficiale dell’8 luglio, n. 158

 

Vigente al: 23-7-2019

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE

E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

E DEL MARE

Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto l'articolo 184-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152, e, in particolare, il comma 2, il quale prevede che  «i  criteri

di cui al comma 1 del medesimo articolo sono adottati in  conformita'

a quanto stabilito dalla disciplina comunitaria ovvero,  in  mancanza

di criteri comunitari, caso per  caso  per  specifiche  tipologie  di

rifiuto attraverso uno o piu' decreti del  Ministro  dell'ambiente  e

della tutela del territorio e del mare, ai  sensi  dell'articolo  17,

comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400» nonche' il comma  3,  il

quale prevede che «nelle more dell'adozione di uno o piu' decreti  di

cui al comma 2, continuano ad applicarsi le disposizioni  di  cui  ai

decreti del Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio  in

data 5 febbraio 1998, 12 giugno 2002, n. 161, e 17 novembre 2005,  n.

269 e l' articolo 9-bis, lett. a) e b), del decreto-legge 6  novembre

2008, n. 172, convertito, con modificazioni, dalla legge 30  dicembre

2008, n. 210»;

Visto il regolamento (CE) n.1907/2006 del Parlamento europeo e  del

Consiglio approvato il 18 dicembre 2006;

Visto l'articolo  40  della  direttiva  2008/98/CE  del  Parlamento

europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008;

Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del

territorio e del mare 13 ottobre 2016, n. 264;

Considerato che esiste un mercato per  le  plastiche  eterogenee  a

base di poliolefine, il SAP e la cellulosa, in ragione del fatto  che

tali  materiali  risultano   comunemente   oggetto   di   transazioni

commerciali e possiedono un effettivo valore  economico  di  scambio,

che sussistono scopi  specifici  per  i  quali  tali  materiali  sono

utilizzabili, nel rispetto dei requisiti tecnici di cui  al  presente

regolamento, e che i medesimi rispettano la normativa e gli  standard

esistenti applicabili ai prodotti;

Considerato  che  dall'istruttoria  effettuata  e'  emerso  che  le

plastiche eterogenee a base di poliolefine, il SAP  e  la  cellulosa,

che soddisfano i requisiti tecnici di cui al  presente  decreto,  non

comportano  impatti  negativi  complessivi  sulla  salute   umana   o

sull'ambiente;

Udito il parere del  Consiglio  di  Stato  espresso  dalla  sezione

consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 20 dicembre 2018;

Vista la comunicazione al Presidente del  Consiglio  dei  ministri,

effettuata con nota 1447 del 18 gennaio 2019, ai sensi della legge 23

agosto 1988, n. 400;

Vista la  comunicazione  di  cui  all'articolo  5  della  direttiva

2015/1535 che prevede una procedura di informazione nel settore delle

regolamentazioni tecniche e delle regole relative  ai  servizi  della

societa' dell'informazione (codificazione) con nota n.  1234  del  23

gennaio 2019;

Adotta

il seguente regolamento:

                                Art. 1 

                          Oggetto e finalita' 

1. Il presente  regolamento  stabilisce  i  criteri  specifici  nel

rispetto dei quali le plastiche eterogenee a base di poliolefine,  il

SAP e la cellulosa derivanti dal  recupero  di  rifiuti  di  prodotti

assorbenti per la persona (PAP), cessano di essere  qualificati  come

rifiuto ai sensi e per gli effetti dell'articolo 184-ter del  decreto

legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

                               Art. 2 

                              Definizioni 

1. Ai fini del presente regolamento, si applicano le definizioni di

cui all'articolo 183 del decreto legislativo 3 aprile 2006,  n.  152,

nonche' le seguenti:

a) «PAP»: prodotti assorbenti per la persona;

b) «Plastiche eterogenee a base di poliolefine»: miscela composta

per  almeno  l'80%  da  poliolefine  (polietilene  e  polipropilene),

proveniente da trattamento di PAP qualificati come  rifiuti,  che  ha

cessato di essere rifiuto ai sensi del presente decreto;

c)  «SAP  (Super  Absorbent  Polymer)»:  poliacrilato  di  sodio,

proveniente da trattamento di PAP qualificati come  rifiuti,  che  ha

cessato di essere rifiuto ai sensi del presente decreto;

d)   «Cellulosa   ad   alto   contenuto   di   SAP»:    materiale

prevalentemente cellulosico ad alto contenuto di SAP, proveniente  da

trattamento di PAP qualificati come rifiuti, che ha cessato di essere

rifiuto ai sensi del presente decreto;

e)   «Cellulosa   a   basso   contenuto   di   SAP»:    materiale

prevalentemente cellulosico a basso contenuto di SAP, proveniente  da

trattamento di PAP qualificati come rifiuti, che ha cessato di essere

rifiuto ai sensi del presente decreto;

f)  «Lotto  di  plastiche  eterogenee  a  base  di  poliolefine»:

quantitativo di plastiche eterogenee a base di  poliolefine  prodotto

trimestralmente e comunque derivante da un quantitativo non superiore

a 3.000 tonnellate di PAP;

g)  «Lotto  di  SAP»:  quantitativo  di  polimero  SAP   prodotto

trimestralmente e comunque derivante da un quantitativo non superiore

a 3.000 tonnellate di PAP;

h) «Lotto di cellulosa»: quantitativo  di  materiale  cellulosico

prodotto trimestralmente e comunque derivante da un quantitativo  non

superiore a 3.000 tonnellate di PAP;

i)  «Produttore»:  il  gestore  di  un  impianto  autorizzato  al

recupero di materiali da PAP qualificati come  rifiuti  (di  seguito:

impianto di recupero);

j)  «Dichiarazione  di  conformita'»:  dichiarazione  sostitutiva

dell'atto di notorieta'  rilasciata  dal  produttore,  attestante  le

caratteristiche delle plastiche eterogenee a base di poliolefine, del

SAP o della cellulosa ad alto o a basso  contenuto  di  SAP,  di  cui

all'articolo 5;

k)   «Autorita'    competente»:    l'autorita'    che    rilascia

l'autorizzazione ai sensi del Titolo III-bis della  Parte  II  o  del

Titolo I, Capo IV, della Parte IV del decreto  legislativo  3  aprile

2006, n. 152 ovvero l'autorita' destinataria della  comunicazione  di

cui all'articolo 216 del medesimo decreto.

                               Art. 3 

      Criteri ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto 

1. Ai fini dell'articolo 1 e ai  sensi  dell'articolo  184-ter  del

decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, i materiali derivanti  dal

recupero dei prodotti assorbenti per  la  persona  (PAP)  cessano  di

essere qualificati come rifiuto e  sono  qualificati  come  plastiche

eterogenee a base di poliolefine, SAP ovvero cellulosa, ad alto  o  a

basso contenuto di SAP, se risultano conformi  ai  requisiti  tecnici

generali di cui all'allegato 1  e  ai  rispettivi  requisiti  tecnici

specifici di cui agli allegati 2, 3 e 4.

                               Art. 4 

                   Scopi specifici di utilizzabilita' 

1. Le plastiche eterogenee a base  di  poliolefine,  il  SAP  e  la

cellulosa ad alto o a  basso  contenuto  di  SAP,  sono  utilizzabili

esclusivamente   per   i   rispettivi   scopi   specifici    elencati

nell'Allegato 5 per ciascun materiale.

                               Art. 5 

                     Dichiarazione di conformita' 

               e modalita' di detenzione dei campioni 

1. Il rispetto dei criteri di  cui  all'articolo  3,  comma  1,  e'

attestato dal produttore tramite  una  dichiarazione  sostitutiva  di

atto  di  notorieta'  ai  sensi  dell'articolo  47  del  decreto  del

Presidente della Repubblica 28  dicembre  2000,  n.  445  redatta  al

termine del processo  produttivo  di  ciascun  lotto  utilizzando  il

modulo di cui all'Allegato  6  e  inviata  tramite  raccomandata  con

avviso  di  ricevimento  ovvero  con  una  delle  modalita'  di   cui

all'articolo  65  del  decreto  legislativo  7  marzo  2005,  n.  82,

all'autorita'  competente  e  all'agenzia  di  protezione  ambientale

territorialmente competente.

2. Il produttore conserva, presso l'impianto di recupero  o  presso

la propria sede legale, la  suddetta  dichiarazione  di  conformita',

anche  in  formato  elettronico,  mettendola  a  disposizione   delle

autorita' di controllo che la richiedono.

3. Ai fini della verifica  di  sussistenza  dei  requisiti  di  cui

all'articolo  3,  il  produttore  conserva  per  cinque  anni  presso

l'impianto di recupero, o presso la propria sede legale, un  campione

di plastiche eterogenee a base di poliolefine, di SAP o di  cellulosa

ad alto o a  basso  contenuto  di  SAP,  prelevato,  al  termine  del

processo produttivo di ciascun lotto, in conformita'  rispettivamente

alla norma UNI EN 10667-16 per le plastiche a base di  poliolefine  e

alla norma UNI EN 643 per la cellulosa. Le modalita' di conservazione

del  campione  sono  tali  da  garantire  la  non  alterazione  delle

caratteristiche chimico/fisiche delle plastiche eterogenee, del SAP e

della cellulosa ad alto o a  basso  contenuto  di  SAP,  prelevate  e

idonee a consentire la ripetizione delle analisi.

                               Art. 6 

                    Sistema di gestione ambientale 

1. Le disposizioni di cui all'articolo 5, comma 3, non si applicano

alle imprese registrate ai sensi del regolamento CE n.  761/2001  del

Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2001 (EMAS)  e  alle

imprese in possesso della certificazione ambientale UNI EN ISO  14001

rilasciata da organismo accreditato ai sensi della normativa vigente.

2.  Ai  fini  dell'esenzione  di  cui  al  comma  1,  deve   essere

predisposta apposita documentazione relativa a ciascuno dei  seguenti

aspetti:

a) il rispetto dei criteri di cui all'articolo 3;

b) il rispetto della normativa  in  materia  ambientale  e  delle

eventuali prescrizioni riportate nell'autorizzazione;

c) la revisione  e  il  miglioramento  del  sistema  di  gestione

ambientale.

                               Art. 7 

                      Norme transitorie e finali 

1.  Ai  fini  dell'adeguamento  ai  criteri  di  cui  al   presente

regolamento, il produttore, entro 120 giorni dall'entrata  in  vigore

dello stesso,  presenta  all'autorita'  competente  un  aggiornamento

della  comunicazione  effettuata  ai  sensi   dell'articolo   216   o

un'istanza di aggiornamento dell'autorizzazione ai sensi del Capo IV,

del Titolo I, della Parte IV ovvero ai sensi del Titolo  III-bis  del

decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

2.  Gli  allegati  costituiscono  parte  integrante  del   presente

regolamento.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito

nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica

italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo

osservare.

                                                            Allegato 1 

                         (Articolo 3, comma 1) 

 Criteri generali ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto. 

    1 - Verifiche sui rifiuti in ingresso. 

Per la produzione di plastiche eterogenee a base di  poliolefine,

di SAP o di cellulosa ad alto  o  a  basso  contenuto  di  SAP,  sono

ammessi esclusivamente i seguenti rifiuti:

a. codice EER 180104 limitatamente  ai  PAP,  qualificati  come

rifiuti,  provenienti  da  apposite  raccolte  urbane   differenziate

dedicate, che  non  devono  essere  raccolti  e  smaltiti  applicando

precauzioni particolari per evitare infezioni, esclusi in  ogni  caso

quelli provenienti da reparti infettivi  e  con  esclusione  dei  PAP

realizzati con materiali biodegradabili;

b. codice EER 150203 limitatamente  ai  PAP,  qualificati  come

rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 150202*,  provenienti  da

raccolte urbane differenziate dedicate e scarti  delle  attivita'  di

produzione di PAP con esclusione dei  PAP  realizzati  con  materiali

biodegradabili;

c. Per un periodo transitorio della durata di 6 mesi a  partire

dalla entrata in vigore del presente  decreto  sono  ammessi  rifiuti

aventi codice EER  200111  con  annotazione  «rifiuti  costituiti  da

pannolini, pannoloni e assorbenti igienici».

Il sistema di controllo  dei  rifiuti  in  ingresso  deve  almeno

assicurare:

controlli analitici mediante analisi  merceologiche  e  analisi

chimiche sul rifiuto in ingresso. Tali controlli dovranno  verificare

che la presenza di materiale estraneo, inteso come materiale  diverso

da PAP, non assorbente o non plastico, sia inferiore o uguale  al  5%

nonche' l'assenza di  pericolosita'  del  rifiuto  nel  rispetto  dei

criteri stabiliti dalla normativa sulla classificazione  dei  rifiuti

Il campionamento e' da eseguirsi in conformita' alla norma UNI  10802

e  al  piano  di  campionamento  redatto  secondo  la  norma  UNI  EN

14899:2006.  Le   analisi   chimico-fisiche   vanno   eseguite   dopo

omogeneizzazione e quartatura del materiale campionato;

accettazione dei rifiuti da parte di personale con  appropriato

livello di formazione e addestramento;

esame della documentazione a corredo del carico dei rifiuti  in

ingresso;

controllo visivo del carico di rifiuti in ingresso, incluse  le

informazioni sulla provenienza;

stoccaggio dei rifiuti in idonei dispositivi  atti  a  impedire

contatti accidentali con il personale  dell'impianto  e  a  prevenire

qualunque forma di dispersione ambientale;

assenza di manipolazione da parte degli  operatori  dei  sacchi

contenenti rifiuti e/o di triturazione dei rifiuti in ingresso;

procedura scritta per  la  gestione  e  la  tracciabilita'  dei

singoli flussi di rifiuti nonche' del processo operativo, dalla  fase

di raccolta del rifiuto sino alla produzione  dei  materiali  end  of

waste, e rendicontazione delle non conformita'.

    2 - Prescrizioni relative al processo di recupero. 

Il processo di recupero deve prevedere almeno le seguenti fasi:

a. stoccaggio dei rifiuti in idonei contenitori atti a impedire

contatti accidentali con il personale  dell'impianto  e  a  prevenire

qualunque forma di dispersione ambientale;

b. raccolta di eventuale percolato o di effluenti  liquidi,  da

sottoporre ad idoneo trattamento;

c. idoneo trattamento dell'aria esausta di lavorazione;

d. ciclo di sterilizzazione dei rifiuti da eseguirsi secondo la

norma UNI EN 285 e UNI EN 17665 (UNI EN 17665-1 e  UNI  EN  17665-2),

che garantisca il rispetto dei criteri microbiologici di cui al punto

3.a del presente allegato;

e. recupero e trattamento del vapore di contatto;

f.   triturazione   dei   prodotti   uscenti   dal   ciclo   di

sterilizzazione di cui al punto precedente;

g. asciugatura fino al raggiungimento di una umidita' inferiore

o uguale al 20%;

h. separazione meccanica per l'ottenimento di materiali la  cui

composizione deve soddisfare i criteri di cui ai punti 3.b, 3.c e 3.d

del presente allegato nonche', a seconda della tipologia di materiale

che si intende produrre, quelli di cui agli allegati 2, 3 e 4.

    3 - Criteri sanitari. 

Le tre tipologie di materiali: plastiche  eterogenee  a  base  di

poliolefine, SAP e cellulosa ad alto o  a  basso  contenuto  di  SAP,

ottenute solo da  PAP  qualificati  come  rifiuti,  relativamente  ai

parametri igienico-sanitari devono soddisfare tutti i criteri di  cui

ai seguenti punti 3 a), 3 b), 3 c) e 3 d).

    3.a) Criteri microbiologici. 

I criteri microbiologici  sono  soddisfatti  se  i  rifiuti  sono

sottoposti ad un ciclo di sterilizzazione  eseguito  in  ottemperanza

alle norme UNI EN ISO 17665-1, UNI CEN ISO/TS 17665-2,  UNI  EN  285,

UNI EN ISO 11138-1 e UNI EN ISO 11138-3, fermo restando la necessita'

di adottare procedure che garantiscano, all'interno della  camera  di

sterilizzazione,   l'apertura   dei    contenitori    dei    PAP    e

l'omogeneizzazione dei materiali trattati, in modo da  consentire  la

perfetta penetrazione del vettore sterilizzante in ciascun  punto  di

materiale durante la fase di sterilizzazione.

Per ogni lotto di materiale  sottoposto  a  sterilizzazione  sono

effettuati almeno i controlli riportati in tabella 3 a.

Tabella 3 a - Controlli microbiologici

=====================================================================

|       Parametro       |        Requisito        |   Riferimento   |

+=======================+=========================+=================+

|                       |                         |UNI EN ISO       |

|                       |Inattivazione della      |11138-3 UNI EN   |

|                       |crescita delle spore di  |ISO 17665-1 UNI  |

|                       |Geobacillus              |CEN ISO/TS       |

| Indicatore biologico  |Stearothermofilus        |17665-2          |

+-----------------------+-------------------------+-----------------+

|                       |                         |UNI EN ISO       |

|                       |                         |11138-3 UNI EN   |

|Popolazione minima     |                         |ISO 17665-1 UNI  |

|dell'indicatore        |                         |CEN ISO/TS       |

|biologico              |≥106 CFU                 |17665-2          |

+-----------------------+-------------------------+-----------------+

|                       |Nelle condizioni piu'    |                 |

|                       |difficili per la         |                 |

|                       |penetrazione del vettore |                 |

|                       |sterilizzante (ad esempio|                 |

|                       |all'interno dei PAP      |                 |

|                       |chiusi). Una parte dei   |                 |

|                       |campioni dovra' essere   |                 |

|                       |avvolta con almeno 3 PAP.|                 |

|                       |Un terzo dei PAP         |                 |

|Posizionamento dei     |contenenti i campioni    |                 |

|campioni               |dovra' essere            |                 |

|dell'indicatore        |preventivamente bagnato  |UNI EN ISO       |

|biologico              |con acqua.               |17665-1          |

+-----------------------+-------------------------+-----------------+


    3.b) Criteri chimici. 

Per ogni lotto di  ciascun  materiale  devono  essere  effettuati

almeno i controlli analitici sui parametri  chimici  riportati  nella

tabella 3 b.

 

Tabella  3  b-  Limiti  concentrazione  parametri  chimici  (test  di

cessione in ambiente alcalino-acquoso)

=====================================================================

|                    |                             |        |Unita' |

|                    |                             |        |  di   |

|      Analita       |       Impiego clinico       | Limite |misura |

+====================+=============================+========+=======+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Acido clavulanico   | Coadiuvante per antibiotici |  <10   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Amoxicillina        | Antibiotici                 |  <10   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Ampicillina         |                             |  <10   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Cefalosporine       |                             |  <10   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Claritromicina      |                             |  <10   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Ciprofloxacina      |                             |  <10   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Levofloxacina       |                             |  <10   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Azitromicina        |                             |  <10   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|Idrocortisone       |                             |        |µg/kg  |

|acetato             |Cortisonici                  |   <7   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Benzodiatiazine     |Diuretici-antipertensivo     |  <25   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Diazepam            |Psicofarmaco                 |  <30   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Ibuprofene          |FANS                         |  <45   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Diclofenac          |                             |  <45   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|Acido               |                             |        |µg/kg  |

|acetilsalicilico    |                             |   <5   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Bicalutamide        |Antiandrogenico              |  <50   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Metformina          |Antidiabetico                |  <50   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Pioglitazone        |                             |  <50   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Clopidogrel         |Antiaggregante piastrinico   |  <100  |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Lansoprazolo        |Inibitore pompa protonica    |   <3   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Telmisartan         |Antipertensivo               |  <15   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Torasemid           |                             |  <15   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Lovastatina         |Ipercolesterolemia           |  <35   |ss     |

+--------------------+                             |--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Atorvastatina       |                             |  <15   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

|                    |                             |        |µg/kg  |

|Acido clodronico    |Osteoporosi                  |   <1   |ss     |

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+

 

3.b.1 I risultati riportati come «minore di» sono  da  intendersi

come valori  inferiori  al  limite  di  rilevabilita'  della  tecnica

utilizzata e determinato a valle di 10 repliche eseguite su soluzioni

di controllo ottenute da paralleli test  di  cessione  effettuati  su

matrice  appositamente  contaminata  da  farmaci.  Le  analisi   sono

condotte  secondo  le  indicazioni  delle  linee  guida  EPA   SW-846

Compendium: Environmental Protection Agency  200,  Test  Methods  for

Evaluating Solid Waste: Physical and Chemical Methods  e  in  accordo

con i metodi EPA 3000C, EPA 3500C e EPA 8000D.

3.b.2  Sono  effettuati  test  di  screening  analitici[1] Per test di screening analitico si intende  un  metodo  analitico sistematico in grado di rivelare,  identificare  e  se  del  caso quantificare, quali sostanze siano presenti in  un  campione. Si utilizzeranno  tecniche  diverse   per   sostanze   organiche o inorganiche e le condizioni analitiche dovranno essere adeguate a seconda della matrice, e delle  caratteristiche  chimico  fisiche degli   analiti   per   i    quali    si    voglia    determinare   quali/quantitativamente la presenza o l'assenza.    sui materiali

per valutare l'eventuale presenza di ulteriori sostanze (o gruppi di sostanze)[2]Per poter effettuare un corretto 'raggruppamento' ci si riferisca ai documenti OECD Guidance on Grouping of Chemicals, 2nd  Edition Series   on    Testing    &    Assessment    No.    194    2014), http://www.oecd.org/officialdocuments/publicdisplaydocumentpdf/?cote=env/jm/mono(2014)4&doclanguage=en ed ECHA http://echa.europa.eu/support/grouping-of-substances-and-read-across ,

organiche e inorganiche, pertinenti in base

all'origine dei materiali. A tal fine e' utilizzato il miglior metodo

disponibile, che deve essere, in ogni caso, rispondente ai criteri di

qualita' previsti dalla norma ISO/IEC 17025. La procedura include  la

predisposizione e  conservazione  del  razionale  utilizzato  per  la

scelta degli analiti e le modalita' operative dei test devono  essere

tali da  consentire  di  rivelare  eventuali  quantita'  di  sostanze

residue post trattamento che non comportino, nelle  reali  condizioni

di uso del materiale, un'esposizione per  il  consumatore  a  livelli

superiori al Threshold of Toxicology Concern (TTC)[3]Come definito  in "Review  of  the Threshold  of  Toxicological Concern (TTC) approach and development of new TTC  decision tree  European Food Safety Authority  and World  Health  Organization- EFSA  supporting   publications   2016:EN1006,    March   2016 https://www.efsa.europa.eu/it/supporting/pub/1006e. Nel caso  di

superamento di tali valori il materiale non e'  conforme  ai  criteri

del presente decreto ai fini  della  cessazione  della  qualifica  di

rifiuto.  Tutta  la  documentazione  relativa  alle  analisi  e  alle

valutazioni effettuate e' conservata ed esibita  su  richiesta  delle

Autorita' competenti.

    3.c) Altri criteri sanitari. 

Per ogni lotto di  ciascun  materiale  si  procede  a  verificare

l'assenza  di  citotossicita'  (serie  norme  EN  ISO  10993)  e   di

irritazione e sensibilizzazione cutanea (Linee Guida OCSE,  Test  No.

439: In Vitro Skin Irritation:  Reconstructed  Human  Epidermis  Test

Method; Test No. 442C, 442D e 442E, combinate secondo quanto indicato

nel Guidance Document OECD n° 256 per la sensibilizzazione  cutanea).

Le metodologie proposte si avvalgono di test alternativi,  nel  pieno

rispetto  del  benessere  animale.  Solo  per  applicazioni  di   cui

all'Allegato 5 che prevedono il contatto  diretto  con  la  cute,  e'

verificata  l'assenza  di  potenziale  di  sensibilizzazione  cutanea

attraverso patch test ad insulto ripetuto HRIPT (Human Repeat  Insult

Patch  Test)  sull'eluato  del  materiale  ottenuto  secondo   quanto

indicato dalla norma EN ISO 10993.

    3.d) Test di cessione. 

Per ogni lotto di ciascun materiale devono  essere  rispettati  i

limiti relativi ai seguenti analiti secondo la metodica del  test  di

cessione condotto in ambiente acido-acquoso ed organico di  cui  alla

tabella 4. Le analisi sono  condotte  secondo  le  indicazioni  delle

linee guida EPA SW-846 Compendium:  Environmental  Protection  Agency

200, Test Methods for Evaluating Solid Waste: Physical  and  Chemical

Methods e in accordo con i metodi EPA 3000C, EPA 3500C e EPA 8000D.

Tabella 4- Limiti negli eluati da test di cessione

=====================================================================

|                      |                  | Unita' di |             |

|      Parametri       | Metodo analitico |  misura   |Valori limite|

+======================+==================+===========+=============+

|Alluminio             |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 1      |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Bario                 |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 20     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Cadmio                |   APAT 29/2003   |   mg/l    |   ≤ 0,02    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Cromo totale          |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 2     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Nichel                |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 2     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Piombo                |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 0.2    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Rame                  |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 0.1    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Zinco                 |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 0,5    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Cloruri               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |   ≤ 1200    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Solfuri               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 1     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Solfiti               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 1     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Solfati               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |   ≤ 1000    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Floruri               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 6     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Azoto ammoniacale     |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 15     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|Fenoli                |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 0,5    |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|PH                    |   APAT 29/2003   |           |   5,5-9,5   |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

|COD                   |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     160     |

+----------------------+------------------+-----------+-------------+

 

    4 - Piano dei controlli del processo di trattamento. 

Ai fini del controllo del processo di trattamento  i  rifiuti  in

ingresso e i materiali prodotti devono essere sottoposti ai  seguenti

controlli:

Rifiuti  in  ingresso:  controlli  analitici   mediante   analisi

merceologiche  e  analisi  chimiche.  Tali  controlli  devono  essere

effettuati, nel primo anno  di  operativita',  con  la  frequenza  di

almeno una volta ogni sei mesi  e,  successivamente,  di  almeno  una

volta all'anno e devono verificare  che  il  contenuto  di  materiale

estraneo, inteso come materiale diverso da PAP, non assorbente o  non

plastico sia inferiore o uguale al  5%  e  che  il  rifiuto  non  sia

pericoloso  secondo  i  criteri  stabiliti  dalla   normativa   sulla

classificazione dei rifiuti.

Materiali recuperati attraverso il processo di riciclo dei PAP da

rifiuti post-consumo:

almeno per ogni lotto di ciascun  materiale  recuperato  devono

essere verificati i criteri microbiologici di cui al punto  3.a)  del

presente allegato;

almeno per ogni lotto di ciascun  materiale  recuperato  devono

essere verificati i criteri chimici di cui al punto 3.b) del presente

allegato;

almeno per ogni lotto di ciascun  materiale  recuperato  devono

essere verificati i  criteri  sanitari  di  cui  al  punto  3.c)  del

presente allegato;

almeno per ogni lotto di ciascun materiale  recuperato,  devono

essere verificati i criteri relativi alle  analisi  degli  eluati  da

test di cessione di cui al punto 3.d) del presente allegato.

Frazione plastica ottenuta da rifiuti  da  PAP  e  da  scarti  di

lavorazione industriale dei PAP: per ogni  lotto  di  produzione,  la

frazione composta dalle plastiche eterogenee a  base  di  poliolefine

ottenuta  da  rifiuti  post-consumo  e  da  scarti  della  produzione

industriale di PAP cessa  di  essere  classificata  come  rifiuto  se

rispetta i limiti di cui alla Tabella 2 - Allegato 2.

Frazione composta da SAP ottenuta da rifiuti da PAP e  da  scarti

di lavorazione industriale dei PAP: per ogni lotto di produzione,  il

SAP ottenuto da rifiuti post-consumo e  da  scarti  della  produzione

industriale di PAP cessa  di  essere  classificato  come  rifiuto  se

rispetta i limiti di cui alla Tabella 3 - Allegato 3.

Frazione cellulosica a basso contenuto di SAP ottenuta da rifiuti

da PAP e da scarti di lavorazione industriale dei PAP: per ogni lotto

di produzione, la cellulosa a basso  contenuto  di  SAP  ottenuta  da

rifiuti post-consumo e da scarti della produzione industriale di  PAP

cessa di essere classificata come rifiuto se rispetta i limiti di cui

alla tabella Tabella 4a - Allegato 4.

Frazione cellulosica ad alto contenuto di SAP ottenuta da rifiuti

da PAP e da scarti di lavorazione industriale dei PAP: per ogni lotto

di produzione, la cellulosa ottenuta da  rifiuti  post-consumo  e  da

scarti  della  produzione  industriale  di  PAP   cessa   di   essere

classificata come rifiuto se rispetta i limiti di  cui  alla  tabella

Tabella 4 b - Allegato 4.

 

                                                           Allegato 2 

                            (Articolo 3) 

 Criteri specifici per le plastiche eterogenee a base di poliolefine 

        ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto. 

La frazione plastica e' composta da plastiche eterogenee  a  base

di poliolefine (polietilene  e  polipropilene)  per  almeno  l'80%  e

presenta le seguenti caratteristiche composizionali:

Poliolefine (PP e PE): ≥ 80%;

Materiali non poliolefinici (Cellulosa, SAP, PET): ≤ 20%.

Criterio

Le plastiche eterogenee a base di  poliolefine  ottenute  da  PAP

qualificati come rifiuti, rispettano, per ogni lotto di materiale,  i

valori descritti in tabella 2.

Tabella 2 - Valori per la frazione plastica

=====================================================================

|                        |                  | Unita' di |           |

|        Parametri       | Metodo analitico |  misura   |  Valore   |

+========================+==================+===========+===========+

| Umidita'               | UNI 10667-16     |     %     |   < 10    |

+------------------------+------------------+-----------+-----------+

|                        |                  |   % (su   |           |

| Poliolefine            | UNI 10667-16     |  secco)   |   ≥ 80    |

+------------------------+------------------+-----------+-----------+

| Plastiche non          |                  |           |           |

|poliolefine e materiali |                  |   % (su   |           |

|estranei                | UNI 10667-16     |  secco)   |   ≤ 20    |

+------------------------+------------------+-----------+-----------+


Allegato 3

(Articolo 3)

Criteri specifici per il SAP ai fini della cessazione della qualifica

di rifiuto.

Il SAP presenta le seguenti caratteristiche composizionali:

SAP: 80%-95%

Cellulosa: 5% - 20%

Residui plastici (PP e PE): tracce

Criterio

Il SAP ottenuto da PAP qualificati come  rifiuti,  rispetta,  per

ogni lotto di materiale, i valori descritti in tabella 3.

Tabella 3 - Valori per il SAP

=====================================================================

|                |                                | Unita' di|      |

|    Parametri   |        Metodo analitico        |  misura  |Valore|

+================+================================+==========+======+

| Umidita'       |UNI 10667-16                    |     %    | < 20 |

+----------------+--------------------------------+----------+------+

| Cellulosa      |Metodo indiretto attraverso     |          |      |

|eventualmente   |prova di assorbimento secondo   |          |      |

|presente        |French standard NF V19-002 %    |     %    | < 20 |

+----------------+--------------------------------+----------+------+

|Materiali       |                                |          |      |

|estranei (non   |                                |          |      |

|assorbenti e    |                                |          |      |

|cioe' diversi da|                                |   % (su  |      |

|SAP e cellulosa)|UNI 10667-16                    |  secco)  | < 5  |

+----------------+--------------------------------+----------+------+

|Granulometria   |                                |          |      |

|(materiale      |                                |          |      |

|libero          |ISO 17190.3 o in altenativa,    |          |      |

|essiccato)      |Edana 420.2                     |    Mm    | < 1  |

+----------------+--------------------------------+----------+------+

|Assorbenza (solo|                                |          |      |

|per SAP da      |                                |          |> 20 x|

|rifiuti post    |Prova di assorbimento secondo   |   Acqua  |(peso |

|consumo)        |French standard NF V19-002      |assorbita |secco)|

+----------------+--------------------------------+----------+------+

|Assorbenza (solo|                                |          |      |

|per SAP da      |                                |          |      |

|rifiuti da      |                                |          |      |

|scarto di       |                                |          |> 20 x|

|produzione      |Prova di assorbimento secondo   |  Acqua   |(peso |

|industriale)    |French standard NF V19-002      |assorbita |secco)|

+----------------+--------------------------------+----------+------+


 

Allegato 4

(Articolo 3)

Criteri specifici per la cellulosa ai  fini  della  cessazione  della

qualifica di rifiuto.

La cellulosa e' composta prevalentemente da  cellulosa  derivante

dal processo kraft e da SAP, in percentuali variabili come di seguito

riportato.

4.1. Cellulosa a basso contenuto di SAP

Caratteristiche composizionali della cellulosa a basso  contenuto

di SAP:

cellulosa da processo kraft: ≥ 90%;

polimero SAP: ≤ 5%;

residui plastici (PP e PE): ≤ 5% .

Criterio

La  cellulosa  a  basso  contenuto  di  SAP  ottenuta   da   PAP,

qualificati come rifiuti, rispetta, per ogni lotto  di  materiale,  i

limiti descritti in tabella 4 a.

 

Tabella 4 a - Valori per la cellulosa a basso contenuto di SAP

=====================================================================

|                |                            | Unita' di  |        |

|    Parametri   |      Metodo analitico      |  misura    | Valore |

+================+============================+============+========+

| Umidita'       | UNI 10667-16               |      %     |  < 20  |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

|                |Metodo indiretto attraverso |            |        |

|                |prova di assorbimento       |            |        |

|                |secondo French standard NF  |            |        |

| SAP presente   |V19-002 %                   |     %      |  ≤ 5   |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

|Materiali       |                            |            |        |

|estranei (non   |                            |            |        |

|assorbenti e    |                            |            |        |

|cioe' diversi da|                            |            |        |

|cellulosa e SAP)| UNI 10667-16               |% (su secco)|   ≤ 5  |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

|                | Prova di assorbimento      |            | >  5 x |

|                |secondo French standard NF  |    Acqua   | (peso  |

| Assorbenza     |V19-002                     | assorbita  | secco) |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

4.2. Cellulosa ad alto contenuto di SAP

Caratteristiche composizionali della cellulosa ad alto  contenuto

di SAP:

Cellulosa da processo kraft: ≥ 55%;

Polimero SAP: ≤ 40%;

Residui plastici (PP e PE): ≤ 5%.

Criterio

La  cellulosa  ad  alto  contenuto  di  SAP  ottenuta   da   PAP,

qualificati come rifiuti, rispetta, per ogni lotto  di  materiale,  i

limiti descritti in tabella 4 b.

Tabella 4 b - Valori per la cellulosa ad alto contenuto di SAP

=====================================================================

|                |                            | Unita' di  |        |

|    Parametri   |      Metodo analitico      |  misura    | Valore |

+================+============================+============+========+

| Umidita'       | UNI 10667-16               |      %     |  < 20  |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

|                |Metodo indiretto attraverso |            |        |

|                |prova di assorbimento       |            |        |

|                |secondo French standard NF  |            |        |

| SAP presente   |V19-002                     |     %      |  < 40  |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

|Materiali       |                            |            |        |

|estranei (non   |                            |            |        |

|assorbenti e    |                            |            |        |

|cioe' diversi da|                            |            |        |

|cellulosa e SAP)| UNI 10667-16               |% (su secco)|   ≤ 5  |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

|                | Prova di assorbimento      |            |>  10 x |

|                |secondo French standard NF  |    Acqua   | (peso  |

| Assorbenza     |V19-002                     | assorbita  | secco) |

+----------------+----------------------------+------------+--------+

Allegato 5

Scopi specifici per cui sono utilizzabili le plastiche eterogenee

a base di poliolefine, il polimero SAP ovvero la cellulosa, ad alto o

a basso contenuto di SAP.

(Articolo 4)

 

1) Scopi specifici ammessi per le plastiche eterogenee a base  di

poliolefine.

Ferme restando le limitazioni di utilizzo di cui al punto 4)  del

presente allegato, le plastiche  eterogenee  a  base  di  poliolefine

possono essere impiegate in processi di trasformazione manifatturiera

o tal quali per i seguenti scopi specifici:

a. Manufatti plastici;

b. Materiali per il settore automobilistico;

c.  Produzione  di  syngas  per  applicazioni   diverse   dalla

combustione.

Non e' consentito l'utilizzo delle plastiche eterogenee a base di

poliolefine per le attivita'  di  recupero  ambientale  e,  in  forma

sciolta, per le applicazioni che prevedano il contatto diretto con il

suolo adibito a coltivazioni agricole.

2) Scopi specifici ammessi per il SAP.

Ferme restando le limitazioni di utilizzo di cui al punto 4)  del

presente allegato, il  SAP  puo'  essere  impiegato  in  processi  di

trasformazione manifatturiera o tal quale per la produzione di:

a. Prodotti assorbenti;

b.  Produzione  di  syngas  per  applicazioni   diverse   dalla

combustione.

3) Scopi specifici ammessi per la cellulosa.

Ferme restando le limitazioni di utilizzo di cui al punto 4)  del

presente allegato, la cellulosa puo' essere impiegata in processi  di

trasformazione manifatturiera per i seguenti scopi specifici:

a. Prodotti assorbenti;

b. Prodotti cartacei;

c. Chemical building blocks;

d.  Prodotti  per  uso  florovivaistico  (cellulosa   ad   alto

contenuto di SAP);

e. Prodotti tessili (cellulosa a basso contenuto di SAP);

f. Materiali per l'edilizia (cellulosa  a  basso  contenuto  di

SAP);

g. Materiali per il  settore  siderurgico  (cellulosa  a  basso

contenuto di SAP);

h. Additivi;

i.  Prodotti  per  l'industria  chimica  (cellulosa   a   basso

contenuto di SAP);

f.  Produzione  di  syngas  per  applicazioni   diverse   dalla

combustione.

4) Limitazioni all'utilizzo.

L'utilizzo dei materiali End of Waste  provenienti  dal  recupero

dei PAP deve essere conforme alle seguenti normative:

a. del Regolamento (CE) n. 178/2002 del  Parlamento  europeo  e

del Consiglio del 28 gennaio 2002, che  stabilisce  i  principi  e  i

requisiti generali della legislazione alimentare  e  del  Regolamento

(CE) 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27  ottobre

2004, riguardante i materiali e gli  oggetti  destinati  a  venire  a

contatto con i prodotti alimentari;

b. della Direttiva 93/42/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1993,

come modificata dalla Direttiva 2007/47/CE del Parlamento  europeo  e

del Consiglio, del 5 settembre 2007 sui dispositivi medici;

c. della Direttiva 2009/48/CE  del  Parlamento  europeo  e  del

Consiglio, del  18  giugno  2009,  sulla  sicurezza  dei  giocattoli,

recepita dal decreto legislativo 11 aprile 2011, n. 54, e del decreto

legislativo 6 settembre 2005, n. 206, sulla  sicurezza  generale  dei

prodotti in relazione ai prodotti per la puericultura;

d. del Regolamento (CE) 1223/2009 del Parlamento europeo e  del

Consiglio del 30 novembre 2009, sui prodotti cosmetici;

e. del Regolamento (CE) n. 2003/2003 del Parlamento  europeo  e

del Consiglio, del 13 ottobre 2003, relativo ai concimi.

Allegato 6

Allegato 6 - Dichiarazione di conformita'

Parte di provvedimento in formato grafico

 

VEDI ALLEGATO SOTTO

      ↓↓↓

Allegati

CLICCA QUI PER L’ALLEGATO 6

Note   [ + ]

1.  Per test di screening analitico si intende  un  metodo  analitico sistematico in grado di rivelare,  identificare  e  se  del  caso quantificare, quali sostanze siano presenti in  un  campione. Si utilizzeranno  tecniche  diverse   per   sostanze   organiche o inorganiche e le condizioni analitiche dovranno essere adeguate a seconda della matrice, e delle  caratteristiche  chimico  fisiche degli   analiti   per   i    quali    si    voglia    determinare   quali/quantitativamente la presenza o l'assenza.  
2. Per poter effettuare un corretto 'raggruppamento' ci si riferisca ai documenti OECD Guidance on Grouping of Chemicals, 2nd  Edition Series   on    Testing    &    Assessment    No.    194    2014), http://www.oecd.org/officialdocuments/publicdisplaydocumentpdf/?cote=env/jm/mono(2014)4&doclanguage=en ed ECHA http://echa.europa.eu/support/grouping-of-substances-and-read-across 
3. Come definito  in "Review  of  the Threshold  of  Toxicological Concern (TTC) approach and development of new TTC  decision tree  European Food Safety Authority  and World  Health  Organization- EFSA  supporting   publications   2016:EN1006,    March   2016 https://www.efsa.europa.eu/it/supporting/pub/1006e

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