Lotta al caporalato: approvato il piano nazionale

Definiti quattro obiettivi, declinati attraverso dieci azioni

Approvato il piano nazionale per la lotta al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura.

Il documento è frutto della collaborazione di tutte le istituzioni impegnate a partire dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali fino alle associazioni di categoria e alle rappresentanze sindacato. Il gruppo di lavoro, inoltre, è stato supportato dall'Ilo (international labour organization) nell'ambito di un programma di sostegno alle riforme strutturali (Srsp) finanziato dalla Commissione europea.

Lotta al caporalato: interventi e azioni

Gli interventi, suddivisi in "emergenziali" e interventi "di sistema o di lungo periodo", si articoleranno secondo quattrp assi strategici:

  • prevenzione;
  • vigilanza e contrasto;
  • protezione e assistenza;
  • reintegrazione socio-lavorativa.

A loro volta, gli assi saranno declinati in 10 azioni, considerate prioritarie:
1. un sistema informativo per la pianificare, gestire e monitorare il mercato del lavoro agricolo;
2. interventi strutturali, investimenti in innovazione e valorizzazione dei prodotti;
3. il rafforzamento della "Rete del lavoro agricolo di qualità", anche tramite l'espansione del numero delle imprese aderenti e l'introduzione di misure per la certificazione dei prodotti;
4. la pianificazione dei flussi di manodopera e il miglioramento dell'efficacia e della gamma dei servizi per l'incontro tra la domanda e l'offerta (Cpi);
5. la pianificazione e attuazione di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo;
6. la pianificazione e attuazione di soluzioni di trasporto per migliorare l'offerta di servizi adeguati ai bisogni dei lavoratori agricoli;
7. una campagna di comunicazione istituzionale e sociale per la prevenzione e la sensibilizzazione sui temi;
8. il rafforzamento delle attività di vigilanza e contrasto allo sfruttamento lavorativo;
9. la pianificazione e l'attuazione di un sistema di servizi integrati (referral) per la protezione, la prima assistenza e la successiva reintegrazione socio-lavorativa delle vittime di sfruttamento lavorativo;
10.  la realizzazione di un sistema nazionale per il reinserimento socio-lavorativo di cui al punto 9.

Lo stanziamento dei fondi

La direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha già impegnato 88 milioni di euro in interventi contro lo sfruttamento lavorativo.

[fonte: http://www.lavoro.gov.it/priorita/Pagine/Approvato-il-Piano-nazionale-contro-lo-sfruttamento-e-il-caporalato-in-agricoltura.aspx]

In allegato il testo del "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020 - 2022".

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