Mca: programma di controllo, manutenzione e custodia

Un obbligo per il proprietario o il responsabile delle attività di un sito in caso di presenza di manufatti contenenti amianto. Quando occorre redigerlo? Quali sono i contenuti? E a chi bisogna affidarsi?

Mca: programma di controllo.
È necessario attuare un programma di controllo, manutenzione e custodia dei Mca ai fini della gestione dei manufatti nei quali è stata accertata[1]Vedere Sergio Clarelli, «L’accertamento del rischio amianto», Ambiente&Sicurezza, n. 8/2019 o è sospettata la presenza di amianto, sia in un edificio o struttura (sito) sia negli ambienti di vita sia nei luoghi di lavoro, al fine di predisporre le azioni minime e procedure per le persone impegnate nelle attività di pulizia, manutenzione, riparazione e ristrutturazione nel sito, in conformità con i requisiti normativi e le pratiche riconosciute di igiene del lavoro.[2]Vedere Sergio Clarelli, «La gestione tecnica del rischio amianto», Edizioni Tecniche Nuove, 2020

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La gestione dei manufatti contenenti amianto, prevista dal D.M. 6 settembre 1994 è affidata alla figura del responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto, per la quale è certamente rilevante la gestione del rischio amianto in qualsiasi contesto (residenziale, industriale, artigianale, commerciale, pubblico ecc.). [3]Vedere Sergio Clarelli, «Il responsabile del rischio amianto», Ambiente&Sicurezza, New Business Media, n. 3/2020

Le finalità del programma di controllo dell’amianto sono in sostanza:

  • prevenire il rilascio di fibre di amianto riducendo al minimo i disturbi o il danneggiamento dei Mca;
  • proteggere la sicurezza e la salute delle persone nel caso di rilascio di fibre di amianto.

Questi obiettivi possono essere raggiunti mantenendo i Mca in buone condizioni di conservazione e implementando le necessarie misure di controllo.

Nel box 1 sono riepilogati le finalità e gli adempimenti inerenti al programma di controllo dell’amianto.

Inoltre, il D.M. Sanità 6 settembre 1994 stabilisce, tra l’altro, che, accertata la presenza di Mca in un edificio, è necessario attuare un programma di controllo, manutenzione e custodia di questi manufatti al fine di ridurre al minimo l’esposizione degli occupanti. Questo programma comporta il mantenimento in buone condizioni dei Mca, prevenendo il rilascio e la dispersione secondaria di fibre, intervenendo correttamente nel caso di rilascio di fibre e verificando periodicamente le condizioni dei materiali contenenti amianto. Un programma di controllo dell’amianto deve essere implementato, aggiornato e rivisto secondo necessità, fino alla rimozione di tutti i Mca dall'edificio.

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Conformemente alla prassi riconosciuta in materia di igiene del lavoro, un efficace programma di controllo dell’amianto identifica chiaramente le persone responsabili, le procedure e i tempi per ogni elemento o azione richiesta dal programma.

Alla luce di quanto previsto nel decreto, un programma di controllo amianto dovrebbe presumibilmente fornire informazioni in merito a:

  • inventario o censimento dei Mca e indicazioni circa la sua conservazione;
  • ruoli e responsabilità del personale coinvolto nelle azioni di gestione dei Mca nel sito;
  • procedure adottate per l’etichettatura o l’identificazione dei Mca;
  • informazione circa la presenza di amianto degli occupanti degli edifici, del personale di manutenzione, delle imprese esterne e altri;
  • azioni periodiche e a lungo termine da attuare per proteggere la salute e la sicurezza degli occupanti dell’edificio (che in ambiente di lavoro riguardano prevalentemente
  • lavoratori e relativi posti di lavoro assegnati, all’interno dell’edificio);
    modalità di esecuzione delle ispezioni periodiche dei Mca;
  • procedure scritte per le riparazioni e/o lavori nelle vicinanze dei Mca;
  • procedure da seguire nel caso di rilascio di fibre;
  • specifica attività informativa/formativa riguardante: conoscenze delle problematiche afferenti al rischio amianto, procedure di lavorazioni in presenza di amianto, procedure di gestione di emergenze che comportano rilascio di fibre, ecc., avendo anche ottemperato alla definizione dei tempi e delle modalità di somministrazione della formazione specifica, all’identificazione del personale destinato alla gestione delle procedure amianto, e così via;
  • circostanze d’intervento ai fini del confinamento di una zona specifica del sito, con sospensione delle relative attività lavorative e individuazione della ditta di bonifica per lo svolgimento di attività comportanti contatto o manipolazione di Mca ed eventualmente anche di professionista/consulente esterno per il disbrigo di pratiche necessarie;
    procedure di smaltimento dei rifiuti contenenti amianto (Rca);
    requisiti di tenuta e di conservazione dei registri nei quali annotare tutti gli interventi eseguiti sui Mca.

Nel box 2 sono riepilogate le informazioni fornite dal programma di controllo, manutenzione e custodia di Mca.

Una proposta di contenuti

Un programma di controllo, manutenzione e custodia dei Mca deve essere implementato, aggiornato e rivisto secondo necessità, fino alla rimozione di tutti i Mca dall’edificio. Conformemente alla prassi riconosciuta in materia di igiene del lavoro, un efficace programma di controllo dell’amianto, come visto, identifica chiaramente le persone responsabili, le procedure e i tempi per ogni elemento o azione richiesta dal programma.

Qui di seguito sono riportasti i contenuti minimi e le informazioni/indicazioni da riportare in questo programma di controllo, manutenzione e custodia dei Mca, soprattutto in ambito aziendale, che si sintetizzano nel modo seguente:

  • indicazioni circa la figura responsabile designata, interna o esterna all’azienda, meglio se qualificata (ad esempio, coordinatore amianto abilitato), con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare il materiale di amianto (nominativo e recapiti);
  • tabelle dettagliate per l’esatta individuazione dei Mca, della loro tipologia, dei dati delle analisi eseguite, dei locali e posizioni di ubicazione, ecc.;
    schede di valutazione del rischio amianto (sintesi normativa, ubicazione, tipologia e classificazione dei Mca, stato di conservazione dei Mca, foto a colori, dati prelievo/analisi, interventi programmati);
  • planimetria del complesso industriale/commerciale/artigianale/residenziale, con indicati i punti di ripresa delle foto riportate nelle suddette schede;
  • indicazioni per l’affissione, a cura della figura responsabile, di appositi cartelli ben visibili di avviso di presenza di amianto e per ciascun manufatto apposizione di etichette segnaletiche adesive di rischio amianto per evitare che l’amianto venga inavvertitamente disturbato e per informare gli occupanti dei locali sulla presenza dei Mca, nonché sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare;
  • eventuali interventi di manutenzione o bonifica: qualsiasi intervento di manutenzione o bonifica sarà gestito unicamente dalla figura responsabile secondo specifiche procedure autorizzative da stabilire caso per caso. La figura responsabile dovrà provvedere a far intervenire unicamente imprese di manutenzione e/o bonifica iscritte all’Albo nazionale gestori ambientali nella categoria 10 a o 10b «Bonifica dei beni contenenti amianto», ex art. 256, comma 1, D.Lgs. 81/2008. E coordinatori e operatori amianto abilitati ex art. 10, legge 257/1992 e art. 10, D.P.R. 8 agosto 1994, muniti di apposito patentino regionale (rispettivamente di 50 e 30 ore);
  • operazioni di pulizia: le operazioni di pulizia che comportano sollevamento di polvere devono essere normalmente vietate. Quando indispensabili, la rimozione della polvere deve essere eseguita mediante sistemi con aspirazione con filtri assoluti ad alta efficienza;
  • Dpi del personale addetto: il personale addetto dovrà essere fornito di Dpi delle vie respiratorie consistenti in semimaschere facciali con marcatura ce, dotati di filtro tipo P3, nonché di tutti gli altri Dpi necessari: tuta con cappuccio, in tessuto o in tyvek, calzari, copricalzari, guanti, elmetto;
  • indicazioni per ispezione periodica: la figura responsabile provvederà a ispezionare i Mca periodicamente, redigendo apposito rapporto sul loro stato di conservazione;
    indicazioni per i casi di incertezza: si potrà provvedere, eventualmente, in particolare se richiesto dall’Asl competente per territorio, a far effettuare monitoraggi ambientali periodici delle fibre aerodisperse (in questo caso la figura responsabile provvederà ad affidare apposito incarico a laboratorio autorizzato e qualificato ex D.M. 14 maggio 1996, allegato 5);
  • documentazione da cui risulta l’ubicazione dei Mca: indicare elaborati descrittivi e grafici che illustrano i Mca e, appunto, la loro ubicazione;
  • attività informativa: incontri informativi e documentazione per il personale al fine di comunicare la presenza dei Mca e il loro stato di conservazione (valutazione del rischio amianto, provvedimenti e interventi conseguenti);
  • imprese e lavoratori autonomi esterni: le imprese e i lavoratori autonomi esterni, preposti a eventuali lavori di manutenzione su impianti e/o su opere murarie, prima di eseguire i loro interventi dovranno relazionarsi, mediante specifiche procedure, con la figura responsabile che, qualora questi interventi dovessero, anche marginalmente, interessare Mca, dovrà decidere caso per caso sulle misure da intraprendere e se eventualmente sarà necessario far intervenire prioritariamente un’impresa iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali nella categoria 10 a o 10b «Bonifica dei beni contenenti amianto»;
  • documentazione verificabile degli eventuali interventi di manutenzione o bonifica: la figura responsabile all’uopo designata avrà cura di tenere apposita documentazione contenente la registrazione di tutti gli interventi effettuati, secondo specifiche procedure;
    programma da attuare dopo eventuale intervento di incapsulamento o di confinamento: indicazione circa i controlli periodici da effettuare e gli eventuali interventi di rispristino da attuare.

Nel box 3 è riportata una proposta dei contenuti (minimi) che dovrebbe includere il programma di controllo dei Mca.

L'ispezione periodica

Ispezionare periodicamente tutti i Mca identificati nell’inventario è essenziale per il programma di controllo dell’amianto. Una ispezione regolare e la segnalazione dei danni da parte di personale competente e addestrato dovrebbero consentire l’avvio di azioni correttive appena si rileva un lieve deterioramento e prima che si verifichi qualsiasi rischio di esposizione.

Le ispezioni devono essere eseguite almeno una volta all’anno. Esse dovrebbero essere condotte prima e dopo qualsiasi attività pianificata nelle vicinanze e se ci sono condizioni che potrebbero aver alterato le condizioni del sito (ad esempio, infiltrazioni d’acqua). L’ispezione può essere effettuata più frequentemente se il potenziale di danno è elevato. In conformità con la pratica riconosciuta di igiene del lavoro, l’ispezione dei Mca identificati in un inventario può includere, ma non essere limitato a:

  • locali di ubicazione dei Mca e loro posizione nell’ambito degli stessi locali, unitamente alla descrizione generale;
  • tipo di Mca (intonaco, controsoffitto, piastrelle del pavimento, coibentazione delle tubazioni, coperture, altro);
  • stato attuale (rimosso, confinato, incapsulato, o altro);
  • evidenza di danni fisici e dimensioni approssimative (lunghezza, larghezza, volume) senza entrare in contatto con il Mca danneggiato;
  • evidenza di danni causati dall’acqua;
  • evidenza di distacchi o altri deterioramenti;
  • accessibilità dei Mca per i lavoratori;
  • qualsiasi attività lavorativa in prossimità del materiale, incluse ma non limitate alle
  • attività di manutenzione;
  • ubicazione di plenum, alberi o flussi d’aria nelle vicinanze, se presenti.

Nel caso in cui i Mca si trovino in buone condizioni ed è improbabile che vengano disturbati o erosi, risulta appropriata una corretta manutenzione e l’ispezione periodica. Nel caso, invece, di cattive condizioni o danni sui Mca, occorre prevenire il rilascio di fibre di amianto e l’esposizione segnalando immediatamente le azioni correttive da intraprendere il prima possibile. Il monitoraggio dell’aria, sia ambiente sia personale, può essere effettuato in aggiunta all’esame obiettivo, ma non dovrebbe essere l’unica base per le decisioni in materia di pulizia, controllo o altre misure correttive. Il monitoraggio dell’aria dovrà fornire informazioni sull’esposizione degli occupanti dell’edificio all’amianto e, anche se eseguito correttamente, occorre considerare che una sola lettura può rivelarsi inaffidabile.

La concentrazione di fibre aerodisperse può cambiare in modo significativo in breve tempo. È possibile ottenere letture basse anche quando il Mca è in cattive condizioni e il rischio eminente è ancora presente. La soluzione migliore si ha combinando insieme il monitoraggio e l’ispezione. Le misure preventive devono essere prese in considerazione molto prima che i livelli di esposizione raggiungano il limite di esposizione professionale di 0,1 fibre/cc per tutte le forme di amianto.

All’interno di un programma di controllo, la manutenzione a basso rischio o le attività di custodia possono comportare in modo intermittente lavori in prossimità o con i Mca (ad esempio, attività di custodia come l’installazione o la rimozione di scaffalature o un apparecchio di illuminazione, riparazione di minori danni al cartongesso in una suite o in ufficio, isolando un’area in caso di fuoriuscita).

Solo i lavoratori opportunamente addestrati e adeguatamente protetti possono svolgere compiti di custodia o di manutenzione che comportino il lavoro vicino all’amianto, inclusi piccoli lavori di pulizia, ristrutturazioni minori e incidenti che coinvolgono rilascio di fibre (tema trattato nei paragrafi successivi). La formazione dei lavoratori deve essere conforme al D.P..R 8 settembre 1994.

Nel box 4 sono riportate le indicazioni da tenere presenti in occasione dell’ispezione periodica dei Mca

La custodia e la pulizia

Per pulire le superfici che potrebbero essere contaminate da amianto è necessario utilizzare un panno umido lavato/asciugato o l’aspirapolvere specializzato.

Il lavaggio/pulitura a umido viene eseguito spruzzando delicatamente le superfici con acqua modificata prima di pulirle. L’acqua modificata è una miscela di acqua e sapone o prodotti chimici disponibili in commercio, che consente all’acqua di penetrare più facilmente nel materiale contenente amianto. Le superfici bagnate riducono il potenziale di fibre di amianto che possono essere disperse nell’aria.

Superfici – come pareti, pavimenti non rivestiti in moquette, corpi illuminanti, esterni di condotti di trattamento dell’aria e schedari – devono essere puliti usando stracci e panni bagnati con acqua modificata. L’aspirazione delle aree contaminate dai Mca viene eseguita con un’aspirapolvere dotato di un’efficienza elevata del filtro antiparticolato (Hepa) per evitare che le fibre si disperdano nell’aria sul posto di lavoro. Il filtro Hepa è efficiente e intrappola le fibre microscopiche di amianto responsabili degli effetti sulla salute umana. Gli aspiratori ordinari possono consentire alle minuscole fibre di amianto di passare attraverso il filtro o il sacchetto, reinserirle nell’aria della zona di lavoro, diffondendole così anche alle altre aree circostanti. Il sistema di aspirazione Hepa deve essere ispezionato e mantenuto in conformità con le specifiche del produttore e a intervalli sufficienti a garantire l’integrità del sistema, compresi tutti i suoi componenti (sigillanti, guarnizioni ecc.), per filtrare le fibre di amianto. Le superfici irregolari (tende, libri, mobili e moquette) devono essere rimosse o pulite utilizzando un aspiratore Hepa se è possibile stabilire l’efficacia dell’aspirazione. Non utilizzare scope secche, stracci, panni per la polvere e aspirapolvere standard per pulire l’amianto, in quanto possono creare un rischio di esposizione alle fibre di amianto.

Nel box 5 sono riportate le indicazioni da tenere presenti in occasione di attività di custodia e di pulizia dei Mca.

L'attività di manutenzione

Il D.M. Sanità 6 settembre 1994 distingue le attività di manutenzione vera e propria in tre categorie di interventi:

interventi che non comportano contatto diretto con l’amianto;
interventi che possono interessare accidentalmente i mca;
interventi che intenzionalmente disturbano zone limitate di Mca.

Nel caso in cui l’intervento interessi un’ampia zona in cui è presente l’amianto, occorre procedere a un vero e proprio intervento di bonifica.

Le procedure per le attività di manutenzione di Mca sono le seguenti:

  • vietare la presenza di estranei nell’area interessata;
  • confinare l’area e coprire il pavimento e gli arredi eventualmente presenti con teli di
  • plastica a perdere: per operazioni che non comportano diretto contatto con l’amianto può non essere necessario alcun tipo di isolamento;
  • disattivare localmente l’impianto di ventilazione;
  • effettuare gli interventi sull’amianto a umido;
  • utilizzare utensili elettrici (per tagliare, forare o molare) muniti di sistemi di aspirazione;
  • applicare la tecnica del glove bag per le operazioni su tubazioni coibentate con Mca;
  • al termine dei lavori, in caso di polveri o detriti di amianto, pulire a umido o utilizzare aspiratori portatili muniti di filtri ad alta efficienza.

Le tute devono essere eliminate dopo ogni intervento.

Tutto il materiale a perdere utilizzato (indumenti, teli, stracci per pulizia ecc.) deve essere smaltito come rifiuto contaminato, in sacchi impermeabili chiusi ed etichettati. I materiali utilizzati per la pulizia a umido devono essere insaccati finché sono ancora bagnati.

Nel box 6 sono riportate le indicazioni da tenere presenti in occasione di interventi di manutenzione in presenza di amianto nonché le procedure per le attività di manutenzione di Mca.

Box 1

IL PIANO D’AZIONE

Finalità
Prevenire il rilascio di fibre di amianto riducendo al minimo i disturbi o il danneggiamento dei Mca

Proteggere la sicurezza e la salute delle persone nel caso di rilascio di fibre di amianto
Adempimenti
In caso di presenza di persone, obbligo di informazione da parte del proprietario o del datore di lavoro

Imprese o lavoratori impegnati in attività di manutenzione, di custodia o di riparazione devono essere informati circa la presenza o la sospetta presenza di amianto e devono ricevere l’inventario predisposto dei Mca, con indicazioni sulla loro ubicazione nonché il programma di controllo

Obbligo per il datore di lavoro di garantire che i lavoratori ricevano una formazione per il programma di controllo

Il proprietario del sito o il datore di lavoro devono nominare un referente per la corretta gestione del programma di controllo dell’amianto, che unitamente al personale di manutenzione e di custodia attua il programma di controllo dell’amianto

Informazione dei lavoratori sulla presenza dei Mca, sui pericoli ad essi associati, sulle modalità di individuazione degli stessi nell’ambiente di lavoro, sull’uso di dispositivi di protezione individuale (Dpi) e sulle corrette e sicure procedure di lavoro eventualmente da seguire.

Addestramento dei lavoratori in merito alle attività vietate, informati circa le limitazioni delle loro funzioni in caso di lavorazioni in prossimità dei Mca, nonché sull’importanza di qualsiasi controllo sanitario eventualmente necessario che il datore di lavoro deve comunque rendere disponibile

Box 2

IL TEMA DELLE INFORMAZIONI

Inventario o censimento dei MCA e indicazioni circa la sua conservazione

Ruoli e responsabilità del personale coinvolto nelle azioni di gestione dei Mca nel sito

Procedure adottate per l’etichettatura o l’identificazione dei Mca

Informazione circa la presenza di amianto degli occupanti degli edifici, del personale di manutenzione, delle imprese esterne e altri

Azioni periodiche e a lungo termine da attuare per proteggere la salute e la sicurezza degli occupanti dell’edificio (che in ambiente di lavoro riguardano prevalentemente lavoratori e relativi posti di lavoro assegnati, all’interno dell’edificio)

Modalità di esecuzione delle ispezioni periodiche dei Mca

Procedure scritte per le riparazioni e/o lavori nelle vicinanze dei Mca

Procedure da seguire nel caso di rilascio di fibre

Specifica attività informativa/formativa riguardante: conoscenze delle problematiche afferenti al rischio amianto, procedure di lavorazioni in presenza di amianto, procedure di gestione di emergenze che comportano rilascio di fibre, ecc., avendo anche ottemperato alla definizione dei tempi e delle modalità di somministrazione della formazione specifica, all’identificazione del personale destinato alla gestione delle procedure amianto, e così via

Circostanze d’intervento ai fini del confinamento di una zona specifica del sito, con sospensione delle relative attività lavorative e individuazione della ditta di bonifica per lo svolgimento di attività comportanti contatto o manipolazione di Mca ed eventualmente anche di professionista/consulente esterno per il disbrigo di pratiche eventualmente necessarie

Procedure di smaltimento dei rifiuti contenenti amianto (Rca)

Requisiti di tenuta e di conservazione dei registri nei quali annotare tutti gli interventi eseguiti sui Mca

Box 3

PROPOSTA DI CONTENUTI MINIMI

Indicazioni circa la figura responsabile designata, interna o esterna all’azienda, meglio se qualificata (ad esempio, coordinatore amianto abilitato), con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare il materiale di amianto (nominativo e recapiti)

Tabelle dettagliate per l’esatta individuazione dei Mca, della loro tipologia, dei dati delle analisi eseguite, dei locali e posizioni di ubicazione, ecc.

Schede di valutazione del rischio amianto (sintesi normativa, ubicazione, tipologia e classificazione dei Mca, stato di conservazione dei Mca, foto a colori, dati prelievo/analisi, interventi programmati)

Planimetria del complesso industriale/commerciale/artigianale/residenziale, con indicati i punti di ripresa delle foto riportate nelle suddette schede

Indicazioni per l’affissione, a cura della figura responsabile, di appositi cartelli ben visibili di avviso di presenza di amianto e per ciascun manufatto apposizione di etichette segnaletiche adesive di rischio amianto per evitare che l’amianto venga inavvertitamente disturbato e per informare gli occupanti dei locali sulla presenza dei Mca, nonché sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare

Eventuali interventi di manutenzione o bonifica: qualsiasi intervento di manutenzione o bonifica sarà gestito unicamente dalla figura responsabile secondo specifiche procedure autorizzative da stabilire caso per caso

La figura responsabile dovrà provvedere a far intervenire unicamente imprese di manutenzione e/o bonifica iscritte all’Albo nazionale gestori ambientali nella categoria 10 a o 1 b «Bonifica dei beni contenenti amianto» , ex art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008. E coordinatori e operatori amianto abilitati ex art. 10, legge 257/1992 e art. 10, D.P.R. 8 agosto 1994, muniti di apposito patentino regionale (rispettivamente di 50 e 30 ore)

Operazioni di pulizia: le operazioni di pulizia che comportano sollevamento di polvere devono essere normalmente vietate. Quando indispensabili, la rimozione della polvere deve essere eseguita mediante sistemi con aspirazione con filtri assoluti ad alta efficienza

Dpi del personale addetto: il personale addetto dovrà essere fornito di Dpi delle vie respiratorie consistenti in semimaschere facciali con marcatura Ce, dotati di filtro tipo P3, nonché di tutti gli altri Dpi necessari: tuta con cappuccio, in tessuto o in tyvek, calzari, copricalzari, guanti, elmetto

Indicazioni per ispezione periodica: la figura responsabile provvederà a ispezionare i Mca periodicamente, redigendo apposito rapporto sul loro stato di conservazione

Indicazioni per i casi di incertezza: si potrà provvedere, eventualmente, in particolare se richiesto dall’Asl competente per territorio, a far effettuare monitoraggi ambiente periodici delle fibre aerodisperse. In questo caso la figura responsabile provvederà ad affidare apposito incarico a laboratorio autorizzato e qualificato ex D.M. 14 maggio 1996, allegato 5

Documentazione da cui risulta l’ubicazione dei Mca: indicare elaborati descrittivi e grafici che illustrano i Mca e la loro ubicazione

Attività informativa: incontri informativi e documentazione per il personale al fine di comunicare la presenza dei Mca e il loro stato di conservazione (valutazione del rischio amianto, provvedimenti e interventi conseguenti)

Imprese e lavoratori autonomi esterni: le ditte e i lavoratori autonomi esterni, preposti a eventuali lavori di manutenzione su impianti e/o su opere murarie, prima di eseguire i loro interventi dovranno relazionarsi, mediante specifiche procedure, con la figura responsabile che, qualora tali interventi dovessero, anche marginalmente, inte-ressare i Mca, dovrà decidere caso per caso sulle misure da intraprendere e se eventualmente sarà necessario far intervenire prioritariamente un’impresa iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali nella categoria 10 a o 10b «Bonifica dei beni contenenti amianto»

Documentazione verificabile degli eventuali interventi di manutenzione o bonifica: la figura responsabile designata avrà cura di tenere l’apposita documentazione contenente la registrazione di tutti gli interventi effettuati, secondo specifiche procedure

Programma da attuare dopo eventuale intervento di incapsulamento o di confinamento: indicazione circa i controlli periodici da effettuare e gli eventuali interventi di ripristino da attuare

Box 4

L’ISPEZIONE PERIODICA

Locali di ubicazione dei Mca e loro posizione nell’ambito degli stessi locali, unitamente alla descrizione generale

Tipo di Mca (intonaco, controsoffitto, piastrelle del pavimento, coibentazione delle tubazioni, coperture, altro)

Stato attuale (rimosso, confinato, incapsulato, o altro)

Evidenza di danni fisici e dimensioni approssimative (lunghezza, larghezza, volume) senza entrare in contatto con il Mca danneggiato

Evidenza di danni causati dall’acqua

Evidenza di distacchi o altri deterioramenti

Accessibilità dei Mca per i lavoratori

Qualsiasi attività lavorativa in prossimità del materiale, incluse ma non limitate alle attività di manutenzione

Ubicazione di plenum, alberi o flussi d’aria nelle vicinanze, se presenti

Box 5

MCA: PROGRAMMA DI CONTROLLO, COSÌ LA PULIZIA

Per pulire le superfici che potrebbero essere contaminate da amianto è necessario utilizzare un panno umido lavato/asciugato o l’aspirapolvere specializzato

Il lavaggio e la pulitura a umido devono essere eseguiti spruzzando con delicatezza le superfici con acqua modificata prima di pulirle. L’acqua modificata è una miscela di acqua e sapone o prodotti chimici disponibili in commercio, che consente all’acqua di penetrare più facilmente nel materiale contenente amianto; le superfici bagnate riducono il potenziale di fibre di amianto che possono essere disperse nell’aria

Superfici – come pareti, pavimenti non rivestiti in moquette, corpi illuminanti, esterni di condotti di trattamento dell’aria e schedari – devono essere puliti utilizzando stracci e panni bagnati con acqua modificata

L’aspirazione delle aree contaminate dai Mca deve essere eseguita con un aspirapolvere dotato di un’efficienza elevata del filtro antiparticolato (Hepa) per evitare che le fibre si disperdano nell’aria sul posto di lavoro. Il filtro Hepa è efficiente e intrappola le fibre microscopiche di amianto responsabili degli effetti sulla salute umana

Gli aspiratori ordinari possono consentire alle minuscole fibre di amianto di passare attraverso il filtro o il sacchetto, reinserirle nell’aria della zona di lavoro, diffondendole così anche alle altre aree circostanti

Il sistema di aspirazione Hepa deve essere ispezionato e mantenuto in conformità con le specifiche del produttore e a intervalli sufficienti a garantire l’integrità del sistema, compresi tutti i suoi componenti (sigillanti, guarnizioni ecc.), per filtrare le fibre di amianto

Le superfici irregolari (tende, libri, mobili e moquette) devono essere rimosse o pulite utilizzando un aspiratore Hepa se è possibile stabilire l’efficacia dell’aspirazione

Non utilizzare scope secche, stracci, panni per la polvere e aspirapolvere standard per pulire l’amianto, in quanto possono creare un rischio di esposizione alle fibre di amianto

Box 6

INTERVENTI E PROCEDURE DI MANUTENZIONE

INTERVENTI
Interventi che non comportano contatto diretto con l’amianto

Interventi che possono interessare accidentalmente i Mca

Interventi che intenzionalmente disturbano zone limitate di Mca

MANUTENZIONE
Vietare la presenza di estranei nell’area interessata

Confinare l’area e coprire il pavimento e gli arredi eventualmente presenti con teli di plastica a perdere: per operazioni che non comportano diretto contatto con l’amianto può non essere necessario alcun tipo di isolamento;

Disattivare localmente l’impianto di ventilazione;

Effettuare gli interventi sull’amianto a umido;

Utilizzare utensili elettrici (per tagliare, forare o molare) muniti di sistemi di aspirazione;

Applicare la tecnica del glove bag per le operazioni su tubazioni coibentate con MCA;

Al termine dei lavori, in caso di polveri o detriti di amianto, pulire a umido o utilizzare aspiratori portatili muniti di filtri ad alta efficienza

Le tute devono essere eliminate dopo ogni intervento. Tutto il materiale a perdere utilizzato (indumenti, teli, stracci per pulizia, ecc.) deve essere smaltito come rifiuto contaminato, in sacchi impermeabili chiusi ed etichettati. I materiali utilizzati per la pulizia a umido devono essere insaccati finché sono ancora bagnati

(Mca: programma di controllo)

Note   [ + ]

1. Vedere Sergio Clarelli, «L’accertamento del rischio amianto», Ambiente&Sicurezza, n. 8/2019
2. Vedere Sergio Clarelli, «La gestione tecnica del rischio amianto», Edizioni Tecniche Nuove, 2020
3. Vedere Sergio Clarelli, «Il responsabile del rischio amianto», Ambiente&Sicurezza, New Business Media, n. 3/2020

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