Siti nucleari: ripartiti i contributi 2018/2019

Le misure nella delibera Cipe 26 novembre 2020

Siti nucleari: ripartiti i contributi 2018/2019 come da indicazioni delle delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica 26 novembre 2020, n. 68 (in Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2021, n. 9) e 69 (in Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2021, n. 10) .

I contributi sono stati stanziati a favore dei siti che  ospitano centrali nucleari e impianti  del ciclo del combustibile nucleare. La delibera stabilisce:

  • i criteri di ripartizione;
  • la suddivisione tra Comuni e Province;
  • la modalità di erogazione delle somme.

 

Di seguito i testi delle delibere 26 novembre 2020 nn. 68 e 69.

Non sei ancora abbonato ad Ambiente&Sicurezza? Clicca qui

Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica 26 novembre 2020, n. 68

 

Ripartizione dei contributi previsti per l'anno  2018  a  favore  dei
siti che  ospitano  centrali  nucleari  ed  impianti  del  ciclo  del
combustibile nucleare (articolo 4, comma 1-bis, del decreto-legge  14
novembre 2003, n. 314, convertito, con modificazioni, dalla legge  24
dicembre  2003,  n.  368,  e  successive  modifiche  e  integrazioni.
(Delibera n. 68/2020). (21A00105)

 

in Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2021, n. 9

 

IL COMITATO INTERMINISTERIALE

PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

(omissis)

Delibera:

  1. Criteri di ripartizione.

1.1. Le risorse destinate come misura compensativa ai comuni e alle

province  che  ospitano  gli  impianti  di   cui   all'art.   4   del

decreto-legge  n.  314  del  2003  richiamato  in  premessa,  vengono

ripartite per ciascun sito sulla base di tre componenti:

a)   la   radioattivita'   presente   nelle   strutture    stesse

dell'impianto, in forma  di  attivazione  e  di  contaminazione,  che

potra' essere eliminata al termine delle procedure di  disattivazione

dell'impianto stesso;

b)  i  rifiuti  radioattivi  presenti,  prodotti  dal   pregresso

esercizio dell'impianto o comunque immagazzinati al suo interno;

c) il combustibile nucleare  fresco  e,  soprattutto,  irraggiato

eventualmente presente.

  2. Ripartizione tra comuni e province.

2.1. In applicazione dei criteri di cui al precedente punto 1 e  di

quanto previsto dall'art. 4, comma 1-bis, del  decreto-legge  n.  314

del 2003 richiamato in premessa, le risorse disponibili  come  misure

compensative per  l'anno  2018,  pari  a  14.978.103,00  euro,  salvo

conguaglio, sono ripartite per ciascun sito e sono suddivise tra  gli

enti beneficiari in misura del 50 per cento a favore del  comune  nel

cui territorio e' ubicato il sito, in misura  del  25  per  cento  in

favore della relativa provincia e in  misura  del  25  per  cento  in

favore dei comuni confinanti con quello nel cui territorio e' ubicato

il sito, secondo le percentuali e gli importi riportati nell'allegata

tabella che costituisce parte integrante della presente delibera.

2.2. Il contributo spettante ai comuni confinanti  con  quello  nel

cui territorio e' ubicato il sito e' calcolato  in  proporzione  alla

superficie  e  alla  popolazione  residente  nel  raggio   di   dieci

chilometri dall'impianto, secondo il dato ISTAT  relativo  all'ultimo

censimento della popolazione.

  3. Modalita' di erogazione delle somme.

3.1. Le somme di cui al precedente punto 2 sono versate dalla  CSEA

agli enti locali sopra individuati, secondo le modalita' previste dal

sistema di Tesoreria unica di cui alla legge 29 ottobre 1984, n.  720

e successive modificazioni, su capitoli  appositamente  istituiti  da

ciascun ente locale interessato.

3.2.  Le  suddette  risorse   finanziarie   sono   destinate   alla

realizzazione  di  interventi  mirati  all'adozione  di   misure   di

compensazione in campo ambientale e, in particolare, in  materia  di:

tutela delle risorse idriche, bonifica dei siti  inquinati,  gestione

dei  rifiuti,  difesa  e  assetto  del  territorio,  conservazione  e

valorizzazione  delle  aree  naturali   protette   e   tutela   della

biodiversita', difesa del mare e dell'ambiente costiero,  prevenzione

e   protezione    dall'inquinamento    atmosferico,    acustico    ed

elettromagnetico, interventi per lo sviluppo sostenibile.

3.3. Gli atti amministrativi con i  quali  gli  enti  locali  sopra

individuati dispongono il finanziamento o autorizzano l'esecuzione di

progetti di investimento a valere sulle suddette risorse finanziarie,

devono recare il  CUP  dei  progetti  stessi  con  l'indicazione  dei

finanziamenti concessi a  valere  su  dette  misure,  della  data  di

efficacia di detti finanziamenti e del valore complessivo dei singoli

investimenti. Gli stessi enti locali danno notizia, con  periodicita'

annuale, in apposita  sezione  dei  propri  siti  web  istituzionali,

dell'elenco dei citati progetti, indicandone il CUP, l'importo totale

del finanziamento,  le  fonti  finanziarie,  la  data  di  avvio  del

progetto e lo stato di attuazione finanziario e procedurale.

3.4. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e  del

mare e' chiamato  a  relazionare  a  questo  Comitato,  entro  il  31

dicembre 2022, sullo stato di utilizzo delle risorse ripartite con la

presente  delibera,  con  particolare  riferimento  al  rispetto  del

suddetto  vincolo  di  destinazione  delle  risorse,  in  base   alla

rendicontazione che gli enti beneficiari sono chiamati  a  presentare

al Ministero dell'ambiente.

 

***

Delibera  del comitato interministeriale per la Programmazione economica 26 novembre 2020 

Ripartizione dei contributi previsti per l'anno  2019  a  favore  dei
siti che  ospitano  centrali  nucleari  ed  impianti  del  ciclo  del
combustibile nucleare (articolo 4, comma 1-bis, del decreto-legge  14
novembre 2003, n. 314, convertito, con modificazioni, dalla legge  24
dicembre 2003,  n.  368,  e  successive  modifiche  e  integrazioni).
(Delibera n. 69/2020). (21A00106)
 

in Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2021, n. 10

IL COMITATO INTERMINISTERIALE

PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

(omissis)

Delibera:

1. Criteri di ripartizione.

1.1. Le risorse destinate come misura compensativa ai comuni e alle

province  che  ospitano  gli  impianti  di   cui   all'art.   4   del

decreto-legge  n.  314  del  2003  richiamato  in  premessa,  vengono

ripartite per ciascun sito sulla base di tre componenti:

  1. a) la   radioattivita'   presente   nelle   strutture    stesse

dell'impianto, in forma  di  attivazione  e  di  contaminazione,  che

potra' essere eliminata al termine delle procedure di  disattivazione

dell'impianto stesso;

  1. b) i  rifiuti  radioattivi  presenti,  prodotti  dal   pregresso

esercizio dell'impianto o comunque immagazzinati al suo interno;

  1. c) il combustibile nucleare fresco  e,  soprattutto,  irraggiato

eventualmente presente.

 

2. Ripartizione tra comuni e province.

2.1. In applicazione dei criteri di cui al precedente punto 1 e  di

quanto previsto dall'art. 4, comma 1-bis del decreto-legge n. 314 del

2003 richiamato in  premessa,  le  risorse  disponibili  come  misure

compensative per  l'anno  2019,  pari  a  14.620.313,00  euro,  salvo

conguaglio, sono ripartite per ciascun sito e sono suddivise tra  gli

enti beneficiari in misura del  cinquanta  per  cento  a  favore  del

comune  nel  cui  territorio  e'  ubicato  il  sito,  in  misura  del

venticinque per cento in favore della relativa provincia e in  misura

del venticinque per cento in favore dei comuni confinanti con  quello

nel cui territorio e' ubicato il sito, secondo le percentuali  e  gli

importi  riportati  nell'allegata  tabella  che   costituisce   parte

integrante della presente delibera.

2.2. Il contributo spettante ai comuni confinanti  con  quello  nel

cui territorio e' ubicato il sito e' calcolato  in  proporzione  alla

superficie  e  alla  popolazione  residente  nel  raggio   di   dieci

chilometri dall'impianto, secondo il dato ISTAT  relativo  all'ultimo

censimento della popolazione.

 

3. Modalita' di erogazione delle somme.

3.1. Le somme di cui al precedente punto 2 sono versate dalla  CSEA

agli enti locali sopra individuati, secondo le modalita' previste dal

sistema di tesoreria unica di cui alla legge 29 ottobre 1984, n.  720

e successive modificazioni, su capitoli  appositamente  istituiti  da

ciascun ente locale interessato.

3.2.  Le  suddette  risorse   finanziarie   sono   destinate   alla

realizzazione  di  interventi  mirati  all'adozione  di   misure   di

compensazione in campo ambientale e, in particolare, in  materia  di:

tutela delle risorse idriche, bonifica dei siti  inquinati,  gestione

dei  rifiuti,  difesa  e  assetto  del  territorio,  conservazione  e

valorizzazione  delle  aree  naturali   protette   e   tutela   della

biodiversita', difesa del mare e dell'ambiente costiero,  prevenzione

e   protezione    dall'inquinamento    atmosferico,    acustico    ed

elettromagnetico, interventi per lo sviluppo sostenibile.

3.3. Gli atti amministrativi con i  quali  gli  enti  locali  sopra

individuati dispongono il finanziamento o autorizzano l'esecuzione di

progetti di investimento a valere sulle suddette risorse finanziarie,

devono recare il  CUP  dei  progetti  stessi  con  l'indicazione  dei

finanziamenti concessi a  valere  su  dette  misure,  della  data  di

efficacia di detti finanziamenti e del valore complessivo dei singoli

investimenti. Gli stessi enti locali danno notizia, con  periodicita'

annuale, in apposita  sezione  dei  propri  siti  web  istituzionali,

dell'elenco dei citati progetti, indicandone il CUP, l'importo totale

del finanziamento,  le  fonti  finanziarie,  la  data  di  avvio  del

progetto e lo stato di attuazione finanziario e procedurale.

3.4. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e  del

mare e' chiamato  a  relazionare  a  questo  Comitato,  entro  il  31

dicembre 2022, sullo stato di utilizzo delle risorse ripartite con la

presente  delibera,  con  particolare  riferimento  al  rispetto  del

suddetto  vincolo  di  destinazione  delle  risorse,  in  base   alla

rendicontazione che gli enti beneficiari sono chiamati  a  presentare

al Ministero dell'ambiente.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome