Valutazione del rischio biomeccanico: la metodologia innovativa di Inail

Una scheda tecnica dedicata al tema

Valutazione del rischio biomeccanico.

La prima di una serie schede informative (denominate "fact sheet") realizzate dal "Laboratorio di ergonomia e fisiologia del DiMEILA" (di Inail) è dedicata proprio a questo tema. Titolo della scheda tecnica: "Metodologie innovative per la valutazione del rischio biomeccanico".

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Il problema

"Malattie e disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico (DMS) - si legge nella scheda tecnica - sono assai diffusi tra i lavoratori. In Italia nel 2020 le malattie professionali del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo hanno rappresentato il 69% del totale delle malattie denunciate all’Inail. Il lavoro caratterizzato da movimenti ripetitivi è stato responsabile del 64% dei casi di patologie di origine lavorativa degli arti superiori, mentre la movimentazione dei carichi pesanti ha determinato circa il 55% dei casi di patologie della schiena (banca dati Inail). Molti fattori possono contribuire, singolarmente o in associazione, all’instaurarsi di una condizione di sovraccarico biomeccanico e quindi alla comparsa dei DMS. Le attività di lavoro critiche sono principalmente il sollevamento manuale di carichi pesanti, le attività di spinta e traino, le attività ripetitive e quelle che richiedono il mantenimento di posture incongrue e/o statiche".

Valutazione del rischio biomeccanico: i punti

L'iniziativa rientra nell’ambito della campagna europea Eu-Osha 2020-2022 “Alleggeriamo il carico!” e presenta le nuove metodologie per affrontare il problema:

  • sistemi optoelettronici;
  • sensori inerziali;
  • elettromiografia di superficie (EMGs);
  • sensori miniaturizzati.Valutazione del rischio biomeccanico: sistemi optoelettroniciPer quanto riguarda i sistemi optoelettronici, la scheda tecnica si sofferma sui vantaggi (fra tutti, la precisione e l'accuratezza), ma anche sui limiti (costi elevati e necessità di ambienti strutturati).

    Valutazione del rischio biomeccanico: i sensori inerziali

    Anche per quanto riguarda i sensori inerziali sono evidenziati i vantaggi e limiti. vantaggi: dimensioni ridotte, portabilità, facile indossabilità, possibilità di effettuare l'analisi di qualsiasi movimento senza alterare il gesto motorio eccetera. Fra gli svantaggi: la suscettibilità alla presenza di campi elettromagnetici. Un problema, questo, in via di risoluzione grazie alle schermatura dei sensori. 

    Valutazione del rischio biomeccanico: elettromiografia di superficie


    Si tratta di una una metodica strumentale che rileva l’attività elettrica dei muscoli sulla superficie della cute. Vantaggi: non invasività. Limiti: occorrono competenze specifiche per il posizionamento delle sonde.

    La scheda tecnica è disponibile qui.

 

 

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