Quando sussiste il sospetto? Che cosa investigare e come procedere? A chi occorre affidarsi? Una preciso contributo di Sergio Clarelli, presidente di Assoamianto, offre una risposta a tutti questi dubbi

Accertamento del rischio amianto: quando sussiste il sospetto? Che cosa investigare e come procedere? A chi occorre affidarsi? Questi i dubbi più ricorrenti sul tema degli obblighi per le varie situazioni “a rischio” in carico a proprietari e operatori.

Un puntuale ed esaustivo approfondimento a firma di Sergio Clarelli, presidente di Assoamianto, analizza l'intera filiera degli adempimenti nonché l'iter procedurale, facilitando la lettura grazie all'utilizzo di elementi schematici quali tabelle riassuntive e fac-simile di modulistica.

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Accertamento del rischio amianto: perché, quando e come

L’amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa che ha buone proprietà fonoassorbenti e termoisolanti e che, unitamente all’economicità, è stato ampiamente utilizzato in passato in innumerevoli applicazioni industriali, edilizie e in prodotti di consumo.

Pertanto, in tutti i siti anche solo a "rischio potenziale amianto", è necessario accertare l’eventuale presenza di questo materiale basandosi, per quanto possibile, sulla storia del sito, sulla data di costruzione e sulle ristrutturazioni successive, affidandosi a professionisti abilitati ed esperti (come i coordinatori amianto, abilitati ex legge n. 257/1992 e D.P.R. 8 agosto 1994), al fine di riconoscere i manufatti sospetti, e chiedendo all’occorrenza informazioni ad hoc a soggetti responsabili (proprietari, datori di lavoro, appaltatori).

Per molti materiali, la presenza di amianto non può essere esclusa soltanto a seguito di una semplice ispezione visiva perché, molto spesso, il manufatto che contiene amianto è simile a quello che non lo contiene. Pertanto, è necessario ricorrere a tecniche analitiche che identificano la presenza di amianto nel materiale mediante esame visivo al microscopio per identificare le fibre.

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Accertamento del rischio amianto: l'approfondimento

L’articolo a firma di Sergio Clarelli, presidente di Assoamianto, dopo un sintetico profilo mineralogico dell’amianto, ne ripercorre la parabola storica - da sostanza ampiamente usata e diffusa fino alla messa al bando – attraverso l’analisi dell’evoluzione legislativa. L’approfondimento dettaglia poi le fasi dell’iter procedurale che, partendo dall’accertamento della presenza di amianto nei materiali tramite la ricerca da parte di personale tecnico esperto e adeguatamente formato, prosegue poi con il campionamento propriamente detto mettendo in atto criteri e procedure atte a garantire una sufficiente rappresentatività dei campioni, tutelando, nel contempo, l’operatore e l’ambiente circostante.

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