BioPiattaforma, il primo esperimento di simbiosi industriale in Italia all’insegna della transizione ecologica

Biopiattaforma
Al posto dell’ex termovalorizzatore di Sesto San Giovanni nasce la BioPiattaforma di ZeroC, un impianto che unirà la termovalorizzazione dei fanghi di depurazione con la produzione di biometano dai rifiuti organici. Obiettivo: superare il concetto di scarto per avviare un nuovo modello di economia circolare

Ricavare energia, calore e fertilizzanti dai fanghi e biometano dalla FORSU grazie a un impianto carbon neutral. È questa la sfida intrapresa da ZeroC con la BioPiattaforma di Sesto San Giovanni, ovvero il risultato dell’uso delle tecnologie più moderne disponibili, integrate in una visione che coniuga benefici per i cittadini, vantaggi economici per i Comuni e sostenibilità ambientale.

ZeroC significa “a impatto zero”. In pratica, la BioPiattaforma è neutra rispetto alle emissioni di CO2 perché il carbonio emesso dalla termovalorizzazione dei fanghi sarà equivalente a quello “sequestrato” all’ambiente dai rifiuti organici e dai fanghi trattati: non si sottrae ulteriore carbonio dal sottosuolo ma si ricircola quello già presente nei materiali trattati.

Una partita win-win

L'impianto precedente operava nella termovalorizzazione dei rifiuti indifferenziati ma la sua sostenibilità economica era sempre più precaria perché, grazie al miglioramento della raccolta differenziata, la frazione indifferenziata era in continua decrescita. Nello stesso tempo occorreva trattare la frazione organica al di fuori della provincia perché non c'era un impianto adatto. «A quel punto – osserva l’amministratore unico Andrea Lanuzza – ci siamo detti che potevamo sia valorizzare i fanghi di depurazione di Gruppo CAP non riutilizzabili in agricoltura, sia la FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) usando tecnologie nuove ma solide e già impiegate all'estero».

I lavori della BioPiattaforma sono già partiti: la linea FORSU verrà avviata nell’autunno del 2022, mentre la linea fanghi a inizio 2023, con capacità rispettive di 30mila e 65mila tonnellate l’anno. La linea FORSU è dimensionata per trattare il materiale prodotto unicamente dai 6 comuni soci ed è capace di trattare fino a 110 kg di organico per ogni abitante. La produzione di biometano sarà di circa 250 m3/ora, sufficienti per far percorrere 15mila km/anno a 2200 utilitarie.

Informare e ascoltare

Ad assumere particolare rilievo nel progetto è stata la partecipazione attiva dei cittadini. Un innovativo percorso di partecipazione che si è concretizzato a partire dal 2018 nell’attività del Consiglio Consultivo della Comunità locale (RAB – Residential Advisory Board) che monitora le attività dell’impianto.

Le consultazioni avviate e condotte hanno fatto sì che venissero inseriti nella progettazione elementi quali le piantumazioni accanto all'impianto, la costruzione di una pista ciclabile per connettere le aree verdi, un nuovo parco a nord dell'impianto e una pista ciclo-pedonale a sud lungo il Naviglio della Martesana, oltre all’installazione di cinque nuove centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria.

 

Per maggiori informazioni sulla raccolta differenziata dell’umido e sulle attività di ZeroC, è possibile consultare il sito https://www.zeroc.green/regole-differenziata-umido o cliccare qui sotto

Raccolta dell’umido

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