Efficienza energetica: le ultime raccomandazioni della Ue

Fornite indicazioni sul calcolo dei risparmi prescritti nel periodo d’obbligo 2021–2030 e la scelta di misure politiche per il conseguimento del volume prescritto di risparmio energetico cumulativo nell’uso finale

Sulla G.U.C.E. L del 28 ottobre 2019, n. 275  sono state pubblicare tre raccomandazioni in materia di efficienza energetica:

  • la raccomandazione (Ue) 2019/1658 della Commissione del 25 settembre 2019 relativa al recepimento degli obblighi di risparmio energetico a norma della direttiva sull’efficienza energetica
  • la raccomandazione (Ue) 2019/1659 del 25 settembre 2019 sul contenuto della valutazione globale del potenziale dell’efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento ai sensi dell’articolo 14 della direttiva 2012/27/UE;
  • la raccomandazione (Ue) 2019/1660 del 25 settembre 2019 concernente l’attuazione delle nuove disposizioni in materia di contabilizzazione e fatturazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

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Le tre raccomandazioni partono dall'assunto che «L’Unione è determinata nell’impegno per lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile, competitivo, sicuro e decarbonizzato. La strategia dell’Unione dell’energia ha fissato obiettivi ambiziosi per l’Unione. Essa mira in particolare a ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno di un ulteriore 40 % entro il 2030 rispetto al 1990, ad aumentare il ricorso alle energie rinnovabili almeno del 32 %, nonché a realizzare ambiziosi risparmi energetici, migliorando la sicurezza energetica, la competitività e la sostenibilità. La direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio («direttiva Efficienza energetica»), modificata dalla direttiva (UE) 2018/2002, stabilisce un obiettivo principale che prevede un risparmio energetico almeno pari al 32,5% a livello UE entro il 2030» (I considerando).

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Entrando nel merito delle singole raccomandazioni:

  • sulla prima raccomandazione (2019/1658 - obblighi di risparmio energetico) va tenuto a mente che la moderazione della domanda di energia è una delle cinque dimensioni della strategia dell’Unione dell’energia, definita nella comunicazione della Commissione del 25 febbraio 2015. Il conseguimento degli obiettivi energetici e climatici dell’UE dipende dall’attribuzione di priorità all’efficienza ener­ getica, dall’applicazione del principio che pone «l’efficienza energetica al primo posto» e dalla considerazione della diffusione delle energie rinnovabili. Inoltre,  la direttiva "Efficienza energetica" ha ripercussioni tanto sull’attuale periodo d’obbligo (2014-2020) quanto (principalmente) su quelli futuri (2021-2030 e oltre). Gli Stati membri dovrebbero essere sostenuti nell’attuazione delle nuove prescrizioni (pertinenti per entrambi i periodi d’obbligo), nell’attuazione delle prescri­ zioni esistenti in maniera diversa (pertinenti per entrambi i periodi d’obbligo), nonché nell’individuare le prescri­ zioni che sono state chiarite ma non modificate.
  • sulla seconda raccomandazione (2019/1658 - riscaldamento e raffreddamento), rileva il fatto che "riscaldamento e raffreddamento", con il 50 % circa della domanda totale, sia il settore più significa­tivo di uso finale dell’energia nell’Ue; l’edilizia, peraltro, è responsabile dell’80% di questo consumo. Su questo tema, gli Stati membri dovevano effettuare e notificare alla Commissione una prima valutazione globale entro il 31 dicembre 2015. La valutazione deve essere aggiornata e notificata alla Commissione ogni cinque anni previa richiesta della Commissione stessa;
  • infine, sulla terza raccomandazione (2019/1660 - contabilizzazione e fatturazione) è importante partire dal fatto che informazioni chiare e tempestive e una fatturazione dell’energia basata sul consumo effettivo permettono ai con­ sumatori di svolgere un ruolo attivo nel diminuire il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffresca­ mento. Oltre il 40 % delle unità abitative dell’Unione è situato in condomini o case semi-indipendenti, che spesso dispongono di impianti collettivi per il riscaldamento degli ambienti o la produzione di acqua calda per uso domestico. Informazioni precise, affidabili, chiare e tempestive sul consumo di energia sono quindi fondamentali per gli occupanti, a prescindere dal fatto che questi abbiano sottoscritto o meno un contratto individuale diretto con un fornitore di energia.

In allegato i testi integrali delle tre raccomandazioni.

 

Allegati

CLICCA QUI PER LA RACCOMANDAZIONE 2019/1658 – RISPARMIO

CLICCA QUI PER LA RACCOMANDAZIONE 2019/1659 – RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO

CLICCA QUI PER LA RACCOMANDAZIONE 2019/1660 – CONTABILIZZAZIONE E FATTURAZIONE

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