Installatore di sistemi di ancoraggio: ora c’è la norma tecnica di riferimento

Pubblicata quest’anno, la norma Uni 11900 riguarda un tipo di attività molto importante dal punto di vista della prevenzione. I lavori in copertura, infatti, comportano notevoli rischi per gli operatori e questa figura è un elemento di garanzia

Installatore di sistemi di ancoraggio
Pubblicata la nuova norma Uni 11900 dal titolo Attività professionali non regolamentate – Installatore di sistemi di ancoraggio – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità. L’attività dell’installatore di sistemi di ancoraggio è particolarmente diffusa nel nostro Paese grazie anche all’esistenza di regolamenti regionali specifici sui lavori in copertura. Il crescente interesse su questo tema ha indotto Uni a elaborare una norma specifica.

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Il tema

Le attività su coperture impongono particolare attenzione riguardo alle problematiche di sicurezza dei lavoratori in quanto prevedono l’applicazione di idonee misure preventive e protettive atte a consentire l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.

In molte regioni italiane sono in vigore regolamenti che definiscono le istruzioni tecniche per i progetti relativi a queste attività e che hanno permesso di risolvere numerose problematiche sulle misure citate.

La corretta esecuzione degli ancoraggi è uno degli aspetti che maggiormente preoccupa l’installatore coinvolgendone direttamente la formazione in considerazione che nel D.Lgs. n. 81/2008 non sono previsti elementi specifici in merito alle conoscenze di cui deve essere in possesso.

In questo settore i professionisti operano senza appartenere a un albo o a un ordine professionale. Queste professioni sono regolamentate dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4.

Le misure

Le misure di prevenzione e protezione sono necessarie alla tutela e alla sicurezza dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori sulla copertura. Sono finalizzate:

  • all’accesso o allo sbarco in copertura;
  • al transito e all’esecuzione dei lavori sulla copertura.

Sulle coperture esistenti per le quali non sia possibile adottare misure di tipo permanente a causa di caratteristiche strutturali non idonee, o per contrasto con prescrizioni regolamentari o con norme di tutela riguardanti l’immobile interessato dall’intervento le misure possono essere di tipo provvisorio.

Le misure di prevenzione e protezione possono essere così identificate:

  • permanenti;
  • non permanenti;
  • collettive;
  • individuali.

In alcune situazioni è possibile adottare misure collettive di tipo permanente (ad esempio, parapetti permanenti) in luogo di quella meno performante - dal punto di vista della sicurezza - relativa alle misure individuali non permanenti (ad esempio Dpi contro le cadute dall’alto da collegare a dispositivi di ancoraggio non permanenti).

Le misure di prevenzione e protezione sono contenute nell’elaborato tecnico per la copertura (Etc) che comprende:

  • elaborati grafici in scala adeguata in cui sono indicate le caratteristiche e l'ubicazione dei percorsi, degli accessi, degli elementi protettivi per il transito e l'esecuzione dei lavori di copertura;
  • relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali, nella quale sia evidenziato in modo puntuale il rispetto delle misure preventive e protettive; nel caso di adozione di misure preventive e protettive di tipo provvisorio la relazione deve esplicitare le motivazioni che impediscono l'adozione di misure di tipo permanente, nonché le caratteristiche delle soluzioni alternative previste nel progetto;
  • planimetria in scala adeguata della copertura, evidenziando il punto di accesso e la presenza di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio o ganci di sicurezza da tetto, specificando per ciascuno di essi la classe di appartenenza, il modello, la casa produttrice e il numero massimo di utilizzatori contemporanei;
  • relazione di calcolo, redatta da un professionista abilitato, contenente la verifica della resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio;
  • certificazione del produttore di dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto eventualmente installati, secondo le norme Uni En 795 e Uni En 517;
  • dichiarazione di conformità dell'installatore riguardante la corretta installazione di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto, in cui sia indicato il rispetto delle norme di buona tecnica, delle indicazioni del produttore e dei contenuti di cui alle lettere c) e d);
  • manuale d'uso degli eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto installati, con eventuale documentazione fotografica;
  • programma di manutenzione degli eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto installati.

Tra le misure elencate è di fondamentale importanza esaminarela dichiarazione di conformità dell'installatore.

La dichiarazione di conformità

I regolamenti regionali prevedono il rilascio da parte dell’installatore, con assunzione di responsabilità, della dichiarazione di conformità riguardante la corretta installazione dei dispositivi di ancoraggio, che deve contenere delle informazioni minime.

L'esistenza di differenti tipologie di sistemi di ancoraggio, tipologie di coperture, materiali costituenti la struttura di supporto e lavorazioni previste, presuppone un elevato livello di competenza da parte dell’installatore il quale non deve solamente saper utilizzare strumenti, attrezzature e macchinari ai fini della installazione, ma anche analizzare le informazioni contenute nelle schede tecniche dei materiali e dei prodotti che vanno impiegati nella realizzazione del sistema di ancoraggio.

Anche la Uni 11560 prescrive la dichiarazione di corretta installazione, a seguito dell’ispezione al montaggio del sistema di ancoraggio con riferimento al progetto e alle indicazioni contenute nel manuale del fabbricante, corredata dalla documentazione del fabbricante relativa ai componenti e di aderenza al progetto.

La norma fornisce i criteri per l’individuazione, la configurazione, l'installazione, l’uso, le ispezioni e la manutenzione dei sistemi di ancoraggio realizzati con i dispositivi di cui alla Uni 11578: 2015 Dispositivi di ancoraggio destinati all'installazione permanente - Requisiti e metodi di prova. La Uni 11560 non prevede requisiti per chi effettua l’installazione.

La dichiarazione di corretta installazione presuppone verifiche funzionali sul sistema di ancoraggio che possono essere eseguite. Ad esempio:

  • in virtù della competenza dall’installatore;
  • con il supporto del progettista strutturale;
  • utilizzando attrezzature specifiche;
  • utilizzando dei kit studiati appositamente dai fabbricanti.

Le verifiche di funzionalità vanno eseguite dall’installatore che deve essere formato allo scopo; hanno il compito di fornire elementi oggettivi riguardo all’installazione, e in particolare, alla correttezza del collegamento ancorante/struttura di supporto che costituisce nella maggior parte dei casi l’elemento critico dell’ancoraggio perché, soprattutto nelle strutture esistenti, e difficilmente valutabile attraverso i soli controlli visivi. Ciò addosserebbe all’istallatore notevoli responsabilità.

Questa caratteristica può essere evidenziata attraverso dei test da cui possono derivare grafici e report di prova.

I kit, il cui elemento fondamentale e rappresentato da una o più celle di carico, possono essere dotati di sistema di acquisizione e registrazione delle prove composto da un personal computer e da un software. I report che ne derivano non possono essere modificati ma solo stampati dall’installatore.

I kit possono permettere anche di verificare il tensionamento della fune, sia in fase di istallazione che durante le ispezioni successive, e di individuare il carico sulla stessa.

La struttura

La struttura della norma comprende cinque paragrafi e tre appendici:

  • Introduzione;
  • Scopo e campo di applicazione;
  • Riferimenti normativi;
  • Termini e definizioni;
  • Compiti e attività specifiche della figura professionale;
  • Conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità associate all’attività professionale;
  • Appendice A (Normativa) ‐ Elementi per la valutazione della conformità;
  • Appendice B (Informativa) ‐ Aspetti etici e deontologici applicabili;
  • Appendice C (informativa) ‐ Contenuti minimi dell’apprendimento non formale dell’installatore;
  • Bibliografia.

Scopo

La Uni 11900 definisce i requisiti relativi all’attività professionale dell'installatore di sistemi di ancoraggio permanenti in copertura, ossia la figura professionale che effettua il montaggio, lo smontaggio e le ispezioni del sistema di ancoraggio di cui alla Uni 11560. L’attività professionale dell'installatore di sistemi di ancoraggio è articolata in tre livelli: base, intermedio e avanzato.

I requisiti sono descritti, a partire dai compiti e dalle attività specifiche e dall'identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il quadro nazionale delle qualificazioni (Qnq). Questi requisiti sono inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.

La norma è stata ipotizzata per poter essere applicata anche in contesti diversi dalle coperture e cioè tutti quei settori dove vengono installati sistemi di ancoraggio permanenti. La Uni 11900 non riguarda i Dpi.

Termini e definizioni

Le definizioni contenute nel paragrafo 3 sono per la maggior parte identiche a quelle presenti nelle altre norme riguardanti le attività professionali non regolamentate tra le quali figurano la 3.1 Abilità («Capacità di applicare conoscenze (3.7) e di usare il know‐how per portare a termine compiti e risolvere problemi»), la 3.6 Competenza («Comprovata capacità di utilizzare un insieme strutturato di conoscenze (3.7), abilità (3.1) e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale») e la 3.7 Conoscenza («Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento»).

È stata ovviamente introdotta la 3.10 Installatore di sistemi di ancoraggio figura professionale che effettua il montaggio, lo smontaggio che ben si raccorda con quelle inserite nella Uni 11560:2022 - Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura - Guida per l'individuazione, la configurazione, l'installazione, l'uso e la manutenzione.

Compiti e attività specifiche della figura professionale

Il capitolo 4 riporta i compiti e le attività specifiche della figura professionale e specificati per i livelli base, intermedio e avanzato. Sono sintetizzati nel prospetto 1 di cui si riporta un estratto relativo ai compiti Posa del sistema di ancoraggio secondo le specificità della copertura e Ispezione straordinaria del sistema di ancoraggio. Nel citato prospetto vengono evidenziati con una X quali compiti possono essere effettuati dall’installatore base e/o intermedio e/o avanzato al fine di agevolarne rapidamente la comprensione (vedere la tabella 1).

TAB 1 – I COMPITI E LE ATTIVITÀ SPECIFICHE

Compito Attività Installatore base Installatore intermedio Installatore avanzato
Posa del sistema

di ancoraggio secondo

le specificità

della copertura

a) Controlla la congruenza delle indicazioni progettuali con le effettive condizioni di posa.

b) Prende visione delle schede tecniche e del manuale del fabbricante del sistema di ancoraggio.

c) Reperisce i materiali necessari per la corretta realizzazione del sistema di ancoraggio in base alle indicazioni progettuali.

d) Reperisce le attrezzature, gli strumenti e/o i macchinari e li utilizza in base alle indicazioni riportate nelle schede tecniche e/o nei manuali.

e) Installa il sistema di ancoraggio.

f) Registra e documenta fotograficamente le fasi di montaggio facendo particolare attenzione a quando il sistema di fissaggio non è visibile.

g) Registra e documenta fotograficamente le eventuali variazioni, concordate con il progettista, rispetto alle indicazioni progettuali originarie.

h) Esegue/verifica la pulizia degli spazi operativi a fine lavori.

i) Seleziona/verifica il corretto smaltimento dei rifiuti.

X X X
Ispezione straordinaria

del sistema

di ancoraggio

a) Controlla la documentazione del sistema di ancoraggio ed in particolare che siano presenti:

1) elaborato grafico rappresentativo del sistema;

2) relazione tecnica generale;

3) relazione di calcolo strutturale;

4) documentazione fotografica del sistema;

5) dichiarazione di corretta posa del sistema;

6) manuali di installazione, uso e manutenzione degli ancoraggi;

7) dichiarazione di conformità/rispondenza degli ancoraggi;

8) indicazione d’uso dei Dpi da utilizzare;

9) programma di manutenzione del sistema;

10) registro delle ispezioni/manutenzioni del sistema;

11) registro degli accessi al sistema.

 

b) Si assicura che il sistema di ancoraggio abbia mantenuto le caratteristiche prestazionali iniziali. In caso contrario analizza, eventualmente insieme a un progettista di sistemi di ancoraggio, le cause che hanno portato alla messa fuori esercizio dello stesso.

 

c) analizza, eventualmente insieme a un progettista di sistemi di ancoraggio, le caratteristiche dei dispositivi che devono essere ripristinati/sostituiti.

d) individua gli interventi necessari al ripristino delle caratteristiche prestazionali del sistema di ancoraggio secondo le modalità stabilite dal fabbricante e dal progettista strutturale.

X

 

 

Conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità associate all’attività professionale

Il capitolo 5 riporta le conoscenze, le abilità, l’autonomia e le responsabilità associate all’attività professionale. Sono sintetizzate nel prospetto 2 di cui si riporta un estratto relativo ai compiti Posa del sistema di ancoraggio secondo le specificità della copertura’ e ‘Ispezione straordinaria del sistema di ancoraggio (vedere la tabella 2).

TAB 2 - CONOSCENZE, ABILITÀ, AUTONOMIA E RESPONSABILITÀ

Compito Conoscenze Abilità
Posa del sistema

di ancoraggio secondo

le specificità

della copertura

Legislazione vigente a livello nazionale e/o regionale (vedere Bibliografia della UNI 11900), norme tecniche (vedere Bibliografia della UNI 11900).

Proprietà dei materiali.

Tecniche di installazione e relative attrezzature.

Schede tecniche e manuali di materiali/prodotti da utilizzare e relativa terminologia.

Principi, meccanismi e parametri di funzionamento e manutenzione di strumenti, attrezzature e macchinari necessari per le lavorazioni.

Comportamento dei materiali quando sottoposti ad agenti atmosferici e al tempo.

Individuare possibili anomalie del prodotto (per esempio danni e difetti

Verificare l’adeguatezza del sistema di ancoraggio rispetto alla struttura di supporto

Verificare l'idoneità dei componenti, elementi ed accessori da utilizzare ai fini della installazione del sistema di ancoraggio secondo le specificità dell'area di posa, le indicazioni progettuali e le informazioni riportate nelle schede e nei manuali.

Individuare e utilizzare strumenti, attrezzature macchinari ai fini della installazione del sistema di ancoraggio secondo le specificità dell'area di posa.

Installare il sistema di ancoraggio con riferimento al progetto e alle indicazioni contenute nel manuale del fabbricante.

Ispezione straordinaria

del sistema

di ancoraggio

Legislazione vigente a livello nazionale e/o regionale (vedere Bibliografia della Uni 11900), norme tecniche (vedere Bibliografia della Uni 11900).

Appendice C della norma Uni 11560:2022

Proprietà dei materiali.

Tecniche di installazione e relative attrezzature.

Schede tecniche e manuali di materiali/prodotti da utilizzare e relativa terminologia.

Principi, meccanismi e parametri di funzionamento e manutenzione di strumenti, attrezzature e macchinari necessari per le lavorazioni.

Comportamento dei materiali quando sottoposti ad agenti atmosferici e al tempo.

Individuare e utilizzare strumenti, attrezzature e macchinari ai fini della installazione del sistema di ancoraggio secondo le specificità dell'area di posa.

Individuare e utilizzare strumenti, attrezzature macchinari ai fini delle prove di caratterizzazione della struttura di supporto.

Verificare la corretta installazione del sistema di ancoraggio e la funzionalità.

Verificare che il sistema di ancoraggio abbia mantenuto le caratteristiche prestazionali iniziali.

Individuare e sostituire gli eventuali componenti danneggiati con caratteristiche e prestazioni analoghe

Verificare che la struttura d supporto in corrispondenza de componente danneggiato abbi mantenuto le caratteristiche prestazionali iniziali.

Compilare e se necessari integrare l’appendice C della norma Uni 11560:202 (dichiarazione di corretto montaggio).

Compilare la documentazione necessaria di propria competenza.

 

 

Appendice A (Normativa) - Elementi per la valutazione della conformità

L’appendice A specifica le linee guida per la valutazione della conformità relativa ai risultati dell'apprendimento, con riferimento al processo di certificazione di terza parte (anche detto "esame di certificazione"), in conformità alla Uni Cei En Iso/Iec 17024, di cui mira ad assicurare una sempre maggiore uniformità e trasparenza. Sono sintetizzati nei prospetti A.1, A.2 e A.3.

I requisiti per l'accesso al processo di valutazione della conformità sono indicati nei prospetti A.1, A.2 e A.3 di cui pre-requisito comune è essere in possesso di attestato di frequenza di uno o più corsi circa i lavori in quota e utilizzo Dpi anticaduta teorico-pratico (comunque denominato) per un totale di almeno otto ore.

L’apprendimento può essere di tipo formale, non formale ed informale.

L’apprendimento formale (3.2) è l’apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari.

L’apprendimento non‐formale (3.4) è l’apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi di cui all'apprendimento formale (3.2), in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.

L’apprendimento informale (3.3) è l’apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.

Nella tabella 3 è riportato un estratto del prospetto A.2 relativo al caso B) dei Requisiti per l'accesso al processo di valutazione della conformità per l’installatore intermedio.

TAB 3 - INSTALLATORE DI SISTEMI DI ANCORAGGIO: REQUISITI PER L'ACCESSO AL PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ PER L’INSTALLATORE INTERMEDIO

Caso B) Qualifica di installatore intermedio in presenza dei requisiti relativi all’apprendimento formale
Pre-requisito Essere in possesso dei requisiti di qualificazione dell’installatore base
Requisiti relativi all’apprendimento formale Licenza media
Requisiti relativi all’apprendimento non formale 6 crediti formativi di cui 4 crediti in aula e 2 crediti in palestra per simulazione di situazioni operative
Requisiti relativi all’apprendimento informale 5 ispezioni periodiche
Nota: Si può accedere direttamente all’esame di certificazione per installatore intermedio anche senza essere in possesso della certificazione da installatore base

 

Appendice B (Informativa) - Aspetti etici e deontologici applicabili

Nell’appendice B sono contenute indicazioni relative agli aspetti etici e deontologici applicabili, compreso un inquadramento generale per la realizzazione di una infrastruttura della cultura dell'integrità professionale, di particolare rilevanza ai fini della tutela dei consumatori/utenti, compreso ogni stakeholder pertinente.

Appendice C (Informativa) - Contenuti minimi dell’apprendimento non formale dell’installatore

L’appendice C riporta i contenuti minimi riguardanti l’apprendimento non formale dell’installatore in merito a teoria, prodotti, lavorazioni e controlli. È suddivisa in quattro prospetti C.1, C.2, C.3 e C.4.

Nella tabella 4 è riportato un estratto del prospetto C.4. Contenuti minimi riguardanti i controlli.

TAB 4 - INSTALLATORE DI SISTEMI DI ANCORAGGIO: CONTENUTI MINIMI RIGUARDANTI I CONTROLLI

Tipologia Oggetto
Documentale Analisi della documentazione a corredo del sistema di ancoraggio (prospetto 1 della Uni 11560)
Visivo Nozioni base

Check-list per controlli visivi (prospetti 2 e 3 della Uni 11560)

Casi studio

Funzionale Nozioni base

Check-list per controlli funzionali (prospetti 2 e 3 della Uni 11560)

Casi studio

Strumentale Nozioni base

Check-list per controlli strumentali (prospetti 2 e 3 della Uni 11560)

Casi studio

 

 

(La pubblicazione di stralci testuali e delle tabelle della norma Uni 11900:2023 è stata autorizzata da Uni - Ente Italiano di Normazione esclusivamente per la sola pubblicazione dell’articolo per Ambiente&Sicurezza nell’Osservatorio Inail. L'unica versione che fa fede è quella originale reperibile in versione integrale presso Uni, Via Sannio, 2 - 20137 Milano - Sito internet: www.uni.com)

Box 1

IL QUADRO IN SINTESI

Legislazione

Regolamento (Ue) 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016 sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/Cee del Consiglio.

Legge 14 gennaio 2013, n. 4 – Disposizioni in materia di professioni non organizzate.

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 – Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

D.Lgs. 4 dicembre 1992 n. 475 – Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (Ue) n. 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/Cee del Consiglio.

Norme tecniche

Uni 11158: 2015 – Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto – Sistemi di protezione individuale dalle cadute – Guida per la selezione e l’uso

Uni 11578:2015 – Dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente – Requisiti e metodi di prova

Uni 11560:2022 – Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura – Guida per l’individuazione, la configurazione, l’installazione, l’uso e la manutenzione.

 

(Installatore di sistemi di ancoraggio)

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