Adr 2019: quali novità per gli operatori del settore?

Tra le tante, modifiche per le responsabilità del trasportatore, la nomina del consulente per la sicurezza, la classificazione di pericolo degli oggetti contenenti merci pericolose, i numeri Onu, le batterie e le materie con codici cisterna con il segno (+)

Come ogni biennio il testo degli allegati tecnici A e B dell’accordo Adr è stato sottoposto a revisione dal gruppo di lavoro per il trasporto delle merci pericolose (WP.15) della Commissione economica per l’Europa (Unece) e il testo emendato relativo all’Adr 2019 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019 con il consueto semestre transitorioe sarà pienamente efficace dal 1° luglio 2019.

Prima di entrare nel merito delle novità principali che avranno un particolare interesse per gli operatori del settore è opportuno segnalare che il termine rischio (risk) è stato sostituito in modo generalizzato dal termine pericolo (hazard) in tutto il testo degli allegati A e B.

Esenzione per quantità trasportate per unità di trasporto

Nella tabella 1 è riportata la tabella relativa all’esenzione dell’1.1.3.6, modificata, in particolar modo, per la categoria di trasporto 4 (tabella 1.1.3.6.3); le modifiche alla tabella sono evidenziate in grassetto.

Tabella 1

Esenzione dalla sottosezione 1.1.3.6

Categoria
di trasporto
(1)
Materie o oggetti

Gruppo d'imballaggio o codice/gruppo di classificazione o numero Onu

(2)

Quantità massima
totale per unità di
trasportob
(3)
0
  • Classe 1: 1.1A, 1.1 L, 1.2L, 1.3L e numero Onu 0190
  • Classe 3: numero Onu 3343
  • Classe 4.2: materie appartenenti al gruppo d'imballaggio I
  • Classe 4.3: numeri Onu 1183, 1242, 1295, 1340, 1390, 1403, 1928, 2813, 2965, 2968, 2988, 3129, 3130, 3131, 3132, 3134, 3148, 3396, 3398 e 3399
  • Classe 5.1: numero Onu 2426
  • Classe 6.1: numeri Onu 1051, 1600, 1613, 1614, 2312, 3250, 3294
  • Classe 6.2: numero Onu 2814, 2900
  • Classe 7: numeri Onu da 2912 a 2919, 2977, 2978, da 3321 a 3333
  • Classe 8: numero Onu 2215 (Anidride maleica, fusa)
  • Classe 9: numeri Onu 2315, 3151, 3152 e 3432 come pure gli oggetti contenenti tali materie o loro miscele oltre che gli imballaggi vuoti non ripuliti che hanno contenuto materie comprese in questa categoria di trasporto, ad eccezione di quelli classificati al numero Onu 2908
0
1 Materie e oggetti appartenenti al gruppo d'imballaggio I e non compresi nella categoria di trasporto 0 come pure le materie e oggetti delle classi:

  • Classe 1: da 1.1B a 1.1Ja, da 1.2B a 1.2J, 1.3C, 1.3G, 1.3H, 1.3J e 1.5Da
  • Classe 2: gruppi T, TCa, TO, TF, TOCa e TFC

aerosol: gruppi C, CO, FC, T, TF, TC, TO, TFC e TOC

prodotti chimici sotto pressione: numero Onu 3502, 3503, 3504 e 3505

  • Classe 4.1: numero Onu da 3221 a 3224, da 3231 a 3240, 3533 e 3534
  • Classe 5.2: numero Onu da 3101 a 3104 e da 3111 a 3120
20
2 Materie appartenenti al gruppo d'imballaggio II e non compresi nella categoria di trasporto 0, 1 o 4 come pure le materie e oggetti delle classi:

  • Classe 1: da 1.4B a 1.4G, 1.6N
  • Classe 2: gruppo F

aerosol: gruppo F

prodotti chimici sotto pressione: numero Onu 3501

  • Classe 4.1: numeri Onu da 3225 a 3230, 3531 e 3532
  • Classe 4.3: numero Onu 3292
  • Classe 5.1: numero Onu 3356
  • Classe 5.2: numeri Onu da 3105 a 3110
  • Classe 6.1: numeri Onu 1700, 2016 e 2017, materie appartenenti al gruppo d'imballaggio III
  • Classe 9: numeri Onu 3090, 3091, 3245, 3480 e 3481
333
3 Materie appartenenti al gruppo d'imballaggio III e non compresi nella categoria di trasporto 0, 2 o 4 come pure le materie e oggetti deve classi:

  • Classe 2: gruppi A e O

aerosol: gruppi A e O

prodotti chimici sotto pressione: numero Onu 3500

  • Classe 3: numero Onu 3473
  • Classe 4.3: numero Onu 3476
  • Classe 8: numero Onu 2794, 2795, 2800, 3028, 3477 e 3506
  • Classe 9: numero Onu 2990, 3072
1.000
4
  • Classe 1: 1.4S
  • Classe 2: numeri Onu da 3537 a 3539
  • Classe 3: numero Onu 3540
  • Classe 4.1: numeri Onu 1331, 1345, 1944, 1945, 2254, 2623 e 3541
  • Classe 4.2: numeri Onu 1361 e 1362 gruppo d’imballaggio III e numero Onu 3542
  • Classe 4.3: numero Onu 3543
  • Classe 5.1: numero Onu 3544
  • Classe 5.2 numero Onu 3545
  • Classe 6.1: numero Onu 3546
  • Classe 7: numero Onu da 2908 a 2911
  • Classe 8: numero Onu 3547
  • Classe 9: numeri Onu 3268, 3499, 3508, 3509 e 3548

oltre che gli imballaggi vuoti, non ripuliti che hanno contenuto merci pericolose, salvo quelle classificate nella categoria di trasporto 0.

illimitata
a Per i numeri Onu 0081, 0082, 0084, 0241, 0331, 0332, 0482, 1005 e 1017, la quantità massima totale per unità di trasporto è di 50 kg.

b La quantità totale massima per ciascuna categoria di trasporto corrisponde ad un valore calcolato di" 1.000 "(vedere anche l’1.1.3.6.4)

 

È stata modificata anche la nota 1 al paragrafo 5.4.1.1.1 (f) relativa all’esenzione sopraindicata: «Nel caso si preveda l’applicazione della sottosezione 1.1.3.6, la quantità totale e il valore calcolato delle merci pericolose per ciascuna categoria di trasporto devono essere indicate nel documento di trasporto conformemente all’1.1.3.6.3 e 1.1.3.6.4.».

In pratica, il documento di trasporto deve contenere la quantità totale delle merci pericolose appartenenti a una stessa categoria di trasporto e, nel caso di merci appartenenti a categorie differenti, il valore calcolato secondo il paragrafo 1.1.3.6.4 ossia la somma di:

  • quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 1 moltiplicata per "50"
  • quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 1 citati nella nota a della tabella del paragrafo1.3.6.3 moltiplicata per "20";
  • quantità di materie e oggetti della categoria di traporto 2 moltiplicata per "3" e
  • quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 3.

Il valore calcolato con questa somma non deve essere superiore a 1.000.

Particolare attenzione deve essere posta alla quantità da considerare per gli oggetti perché l’Adr 2019 prevede che tale quantità corrisponda alla massa totale in chilogrammi degli oggetti privi dei loro imballaggi.

Nuove definizioni

Nel capitolo 1.2.1 sono riportate le nuove seguenti definizioni:

  • bombola sovra-stampata: bombola destinata al trasporto di Gpl con una capacità in acqua non superiore a 13 litri costituita da una bombola interna d’acciaio saldato rivestito con una custodia protettiva sovrastampata in materia plastica alveolare, che non è rimovibile ed è attaccata alla superficie esterna della parete della bombola d’acciaio;
  • diametro (per i serbatoi delle cisterne):il diametro interno del serbatoio;

Aggiornata, invece, la definizione di cisterna chiusa ermeticamente, comecisterna che:

  • non è equipaggiata con valvole di sicurezza, dischi di rottura o altri simili dispositivi di sicurezza o con valvole di depressione; oppure
  • è equipaggiata con valvole di sicurezza precedute da un disco di rottura conformemente al paragrafo 8.2.2.10, ma non è equipaggiata con valvole di depressione.

Una cisterna destinata al trasporto di materie liquide con una pressione di calcolo di almeno 4 bar o destinata al trasporto di materie solide (in polvere o in granuli) indipendentemente dalla sua pressione di calcolo è anche considerata chiusa ermeticamente se:

  • è dotata di valvole di sicurezza precedute da un disco di rottura conformemente al paragrafo 8.2.2.10 e valvole di depressione conformemente ai requisiti del paragrafo6.8.2.2.3, oppure
  • non è dotata di valvole di sicurezza, dischi di rottura o altri simili dispositivi di sicurezza, ma è dotata di valvole di depressione conformemente ai requisiti del paragrafo 8.2.2.3.

Responsabilità del trasportatore

Il paragrafo 1.4.2.2.2 è stato modificato come segue: «Il trasportatore può tuttavia, nel caso del 1.4.2.2.1(a), (b), (e) e (f), confidare sulle informazioni e sui dati che gli sono stati messi a disposizione dagli altri operatori. Nel caso del 1.4.2.2.1 (c) egli può confidare su quello che è certificato nel "certificato di riempimento del container/veicolo" fornito conformemente al 5.4.2.».

Si ricorda che il certificato di carico del container/veicolo conforme alla sezione 5.4.2 del codice Imdg deve essere fornito con il documento di trasporto quando il trasporto di merci pericolose su strada precede un percorso marittimo. È ragionevole che il trasportatore possa confidare di quanto certificato dal soggetto responsabile del carico dal momento che quest’ultimo appone la sua firma nella sezione 20 della multimodal dangerous goods formrelativa alla conformità del carico su veicolo o container.

Consulente per la sicurezza

L’obbligo di nomina del consulente per la sicurezza dei trasporti si applica anche agli speditori in base al testo aggiornato della sottosezione 1.8.3.1: «Ogni impresa, la cui attività comporta la spedizioneo il trasporto di merci pericolose sustrada, oppure le relative operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, deve nominare uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l'opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l'ambiente inerenti a tali attività».

Tuttavia, gli speditori avranno tempo fino al 31 dicembre 2022 (4 anni, a partire dal 1° gennaio 2019) per nominare un consulente in virtù della misura transitoria del 1.6.1.44: «Le imprese che partecipano al trasporto di merci pericolose solo come speditori e che non hanno  nominato un consulente per la sicurezza sulla base delle disposizioni applicabili fino al 31 dicembre 2018 devono, in deroga alle disposizioni del 1.8.3.1 applicabili dal 1° gennaio 2019, nominare un consulente per la sicurezza entro il 31 dicembre 2022».

Classificazione di pericolo degli oggetti contenenti merci pericolose

È stato soppresso il testo generico della sottosezione 1.1.3.1 (b): «Le disposizioni dell'ADR non si applicano ai trasporti di macchinari o dispositivi non specificati nel presente Allegato e che possono contenere merci pericolose al loro interno o nei loro circuiti di funzionamento, a condizione che siano adottati provvedimenti atti a impedire ogni perdita del contenuto nelle normali condizioni di trasporto»e sono stati inseriti nuovi numeri Onu dal 3537 al 3548 relativi agli oggetti contenenti merci pericolose la cui classificazione è riportata nella nuova sezione 2.1.5 nella quale, per "oggetto", si intende un macchinario, un apparecchio o altro dispositivo contenente una o più merci pericolose (o loro residui), che sono parte integrante dell’oggetto, necessarie al suo funzionamento e che non possono essere rimosse ai fini del trasporto.

La sezione 2.1.5 non si applica:

  • agli oggetti per i quali esiste già una designazione ufficiale per il trasporto più specifica nella tabella A del capitolo 3.2;
  • alle merci pericolose della classe 1, classe 6.2, classe 7 o al materiale radioattivo contenuto negli oggetti.

Le pertinenti istruzioni di imballaggio per questi oggetti sono la P006 e la LP03 (grandi imballaggi). Al paragrafo 5.2.2.1.12 sono previste disposizioni speciali per l'etichettatura degli oggetti contenenti merci pericolose trasportate con i numeri Onu dal 3537 al 3548.

Nuovi numeri Onu e designazioni ufficiali per il trasporto

Sono stati inseriti i seguenti numeri ONU:

  • 3535 SOLIDO TOSSICO, INFIAMMABILE, INORGANICO, N.A.S.
  • 3536 BATTERIE AL LITIO INSTALLATE IN UNITÀ DI TRASPORTO MERCI, batterie al litio ionico o batterie al litio metallico
  • 3537OGGETTI CONTENENTI GAS INFIAMMABILE, N.A.S.
  • 3538 OGGETTI CONTENENTI GAS NON INFIAMMABILE, NON TOSSICO, N.A.S.
  • 3539 OGGETTI CONTENENTI GAS TOSSICO, N.A.S.
  • 3540 OGGETTI CONTENENTI LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S.
  • 3541 OGGETTI CONTENENTI SOLIDO INFIAMMABILE, N.A.S.
  • 3542 OGGETTI CONTENENTI UNA MATERIA SOGGETTA AD ACCENSIONE SPONTANEA, N.A.S.
  • 3543 OGGETTI CONTENENTI UNA MATERIA CHE A CONTATTO CON L’ACQUA SVILUPPA GAS INFIAMMABILI, N.A.S.
  • 3544 OGGETTI CONTENENTI MATERIA COMBURENTE, N.A.S.
  • 3545 OGGETTI CONTENENTI PEROSSIDO ORGANICO, N.A.S.
  • 3546 OGGETTI CONTENENTI MATERIA TOSSICA, N.A.S.
  • 3547 OGGETTI CONTENENTI MATERIA CORROSIVA, N.A.S.
  • 3548 OGGETTI CONTENENTI MERCI PERICOLOSE DIVERSE, N.A.S.

Classificazione di pericolo delle materie corrosive

È stata completamente emendata la sezione 2.2.8 relativa alle materie corrosive e, in particolare, alla classificazione delle miscele. L’approccio alla classificazione e all'assegnazione dei gruppi di imballaggio è suddiviso in livelli e dipende dalla quantità di informazioni disponibili per la miscela in esame, per le miscele simili e/o per i suoi componenti. Il diagramma di flusso della figura 2.2.8.1.6.1 (si veda la figura 1) illustra il processo da seguire.

Figura 1

Figura 2.2.8.1.6.1: fasi della procedura per la classificazione

e l’assegnazione del gruppo di imballaggio di miscele corrosive

I criteri di assegnazione dei gruppi di imballaggio per le miscele quando sono disponibili dati per la miscela in esame sono quelli “storici” già inclusi nella sezione 2.2.8 dell’Adr 2017 e riassunti nella tabella 2.

Tabella 2

Riepilogo dei criteri del 2.2.8.1.5.3

 

Gruppo di imballaggio Tempo di esposizione Periodo di osservazione Effetto
I ≤ 3 min ≤ 60 min Danno irreversibile alla pelle intatta
II > 3 min ≤ 1 h ≤ 14 gg. Danno irreversibile alla pelle intatta
III > 1 h ≤ 4 h ≤ 14 gg. Danno irreversibile alla pelle intatta
III - - Velocità di corrosione su superfici sia in acciaio sia in alluminio superiore a 6,25 mm all’anno ad una temperatura di prova di 55 ºC quando le materie sono testate su entrambi i materiali

 

Una prima novità è costituita dall’applicazione dei principi ponte, già ampiamente conosciuti in ambito del sistema Ghs e del regolamento n. 1272/2008 (Clp), ai fini della classificazione delle miscele.

Quando una miscela non è stata testata per determinare il suo potenziale di corrosione cutanea, ma ci sono dati sufficienti sia sui singoli componenti che su miscele simili testate al fine di classificare adeguatamente la miscela e assegnarle un gruppo di imballaggio, questi dati saranno utilizzati conformemente con i principi ponte:

  • diluizione;
  • lotti di fabbricazione;
  • concentrazione di miscele del gruppo di imballaggio I;
  • interpolazione all’interno di un gruppo di imballaggio;
  • miscele sostanzialmente simili.

La seconda novità di applicazione generale in tutti casi in cui non sono disponibili dati sperimentali sulla miscela è costituita dall’applicazione del metodo di calcolo basato sulla classificazione delle sostanze di cui al sottoparagrafo 2.2.8.1.6.3 quando sono disponibili i dati di corrosione cutanea dei componenti della miscela (vedere la figura 2).

Figura 2

Figura 2.2.8.1.6.3 - Metodo di calcolo

 

L’applicazione del metodo di calcolo è consentita solo se non ci sono effetti sinergici che rendono la miscela più corrosiva della somma delle sue sostanze. Questa restrizione si applica solo se viene assegnato alla miscela il gruppo di imballaggio II o III.

Quando si utilizza il metodo di calcolo, devono essere presi in considerazione tutti i componenti appartenenti alla classe 8 a una concentrazione ≥ 1%, oppure < 1%  se questi componenti sono ancora rilevanti ai fini della classificazione della miscela come corrosiva per la pelle.

Per determinare se una miscela contenente sostanze corrosive debba essere considerata una miscela corrosiva e assegnarle un gruppo di imballaggio, è necessario applicare il metodo di calcolo descritto nel diagramma di flusso di cui alla figura 2.

Quando un limite di concentrazione specifico (Lcs) è assegnato a una sostanza a seguito del suo inserimento nella Tabella A del capitolo 3.2 oppure in una disposizione speciale, questo limite deve essere utilizzato al posto dei limiti di concentrazione generici (Lcg). Questo appare quando l’1% è usato nella prima fase per la valutazione delle sostanze del gruppo di imballaggio I, e quando il 5% è usato rispettivamente per le altre fasi nella figura 2.2.8.1.6.3.

A questo scopo, la formula della somma deve essere adattata per ogni fase del metodo di calcolo. Ciò significa che, ove applicabile, il limite di concentrazione generico debba essere sostituito dal limite di concentrazione specifico assegnato alla/e sostanza/e (LCSi) e la formula adattata è una media ponderata dei diversi limiti di concentrazione assegnati alle diverse sostanze nella miscela:

dove:

  • PG xi= concentrazione della sostanza 1, 2 ... i nella miscela, assegnata al gruppo di imballaggio x (I, II o III);
  • LCG = limite di concentrazione generico;
  • LCSi= limite di concentrazione specifico assegnato alla sostanza i.

Il criterio per un gruppo di imballaggio è soddisfatto quando il risultato del calcolo è ≥ 1. I limiti di concentrazione generici da utilizzare per la valutazione in ciascuna fase del metodo di calcolo sono quelli riportati nella figura 2.

Nuove istruzioni di imballaggio relative alle batterie

Sono state inserite le seguenti istruzioni d’imballaggio concernenti le batterie:

  • P911, che si applica agli elementi e alle batterie danneggiate o difettose dei numeri Onu 3090, 3091, 3480 e 3481 che nelle normali condizioni di trasporto sono suscettibili di una rapida frammentazione, di reagire pericolosamente, di produrre una fiamma o un pericoloso sviluppo di calore o una pericolosa emissione di gas o vapori tossici, corrosivi o infiammabili;
  • LP905, che si applica alle serie di produzione dei numeri Onu 3090, 3091, 3480 e 3481 che si compongono al massimo di 100 elementi e batterie e ai prototipi di pre-produzione di elementi e batterie quando questi prototipi sono trasportati per essere provati;
  • LP906, che si applica alle batterie danneggiate o difettose dei numeri Onu 3090, 3091, 3480 e 3481 che nelle normali condizioni di trasporto sono suscettibili di una rapida frammentazione, di reagire pericolosamente, di produrre una fiamma o un pericoloso sviluppo di calore o una pericolosa emissione di gas o vapori tossici, corrosivi o infiammabili.

Disposizioni particolari per materie con codici cisterna con il segno (+)

Le materie e gruppi di materie, per le quali il segno "(+)" compare dopo il codice cisterna nella colonna (12) della tabella A del capitolo 3.2, sono sottoposte a disposizioni particolari. In questo caso, l'uso alternativo delle cisterne per altre materie e gruppi di materie è autorizzato soltanto se questo è specificato nel certificato di approvazione del tipo.

Le disposizioni per queste cisterne sono indicate dai seguenti codici cisterna integrati dalle pertinenti disposizioni speciali indicate nella colonna (13) della tabella A del capitolo 3.2 (vedere la tabella 3).

Tabella 3 

Tabella A del capitolo 3.2

Classe numero Onu Nome e descrizione Codice cisterna
1 0331 Esplosivo da mina di tipo B S2.65AN
4.1

 

2448 Zolfo, fuso LGBV
3531 Materia soggetta a polimerizzazione, solida, stabilizzata, N.A.S. SGAN
3533 Materia soggetta a polimerizzazione, solida, con controllo di temperatura, N.A.S.
3532 Materia soggetta a polimerizzazione, liquida, stabilizzata, N.A.S. L4BN
3534 Materia soggetta a polimerizzazione, liquida, con controllo di temperatura, N.A.S.
4.2 1381 Fosforo, bianco o giallo, secco, in acqua o in soluzione L10DH
2447 Fosforo, bianco, fuso
4.3 1389 Amalgama di metalli alcalini, liquido L10BN
1391 Dispersione di metalli alcalini o dispersione di metalli alcalino-terrosi
1392 Amalgama di metalli alcalino-terrosi, liquido
1415 Litio
1420 Leghe metalliche di potassio, liquide
1421 Lega di metalli alcalini, liquida, N.A.S.
1422 Leghe di potassio e sodio, liquide
1428 Sodio
2257 Potassio
3401 Amalgama di metalli alcalini, solido
3402 Amalgama di metalli alcalino-terrosi, solido
3403 Leghe metalliche di potassio, solide
3404 Leghe di potassio e sodio, solide
3482 Dispersione di metalli alcalini, infiammabile o dispersione di metalli alcalino-terrosi, infiammabile
1407 Cesio L10CH
1423 Rubidio
1402 Carburo di calcio, gruppo di imballaggio I S2.65AN
5.1 1873 Acido perclorico contenente più del 50% ma al massimo il 72% di acido, in massa L4DN
2015 Perossido di idrogeno, in soluzione acquosa, stabilizzato, contenente più del 70% di perossido di idrogeno L4DV
2014 Perossido di idrogeno, in soluzione acquosa, contenente almeno il 20% ma al massimo il 60% di perossido di idrogeno L4BV
2015 Perossido di idrogeno, in soluzione acquosa, stabilizzato, contenente più del 60% ma al massimo il 70% di perossido di idrogeno
2426 Nitrato di ammonio, liquido, soluzioni calde concentrate a più del 80% ma non più del 93%
3149 Perossido di idrogeno e acido perossiaceticoin miscela, stabilizzata
3375 Nitrato di ammonio, in emulsione, sospensione o gel, per la fabbricazione degli esplosivi da mina, liquido LGAV
3375 Nitrato di ammonio, in emulsione, sospensione o gel, per la fabbricazione degli esplosivi da mina, solido SGAV
5.2 3109 Perossido organico di tipo F, liquido L4BN
3119 Perossido organico di tipo F, liquido, con controllo di temperatura
3110 Perossido organico di tipo F, solido S4AN
3120 Perossido organico di tipo F, solido, con controllo di temperatura
6.1 1613 Acido cianidrico, in soluzione acquosa L15DH
3294 Acido cianidrico, in soluzione alcolica
7 a Tutte le materie Cisterne speciali
Requisito minimo per i liquidi L2.65CN
Requisito minimo per i solidi S2.65AN
8 1052 Fluoruro di idrogeno, anidro L21DH
1744 Bromo o bromo in soluzione
1790 Acido fluoridrico, in soluzione, contenente più del 85% di acido fluoridrico
1791 Ipoclorito in soluzione L4BV
1908 Clorito in soluzione

 

Etichette di pericolo

È stato completamente ristrutturato il paragrafo 5.2.2.2.2 relativo ai modelli di etichette. Le informazioni relative al numero del modello di etichetta, la divisione o categoria, il tipo di simbolo grafico e il suo colore, lo sfondo, la cifra e il suo colore nell’angolo in basso, l’etichetta modello e le eventuali note sono contemplate in una tabella di riferimento per tutte le classi/divisioni dell’Adr (vedere la tabella 4).

Tabella 4

Il nuovo paragrafo 5.2.2.2.2

 

Trasporto di materie pericolose con controllo della temperatura

È stata inserita una nuova sezione 7.1.7 relativa alle disposizioni speciali applicabili al trasporto di materie autoreattive della classe 4.1, perossidi organici della classe 5.2 e sostanze stabilizzate mediante controllo della temperatura (diverse dalle sostanze autoreattive e dai perossidi organici)

Le disposizioni comprese nella sezione 7.1.7 si applicano:

  • ad alcune materie autoreattive, quando richiesto dal paragrafo 2.2.41.1.17;
  • ad alcuni perossidi organici, quando richiesto dal paragrafo 2.2.52.1.15;
  • ad alcune materie soggette a polimerizzazione quando richiesto dal paragrafo 2.2.41.1.21 o dalla disposizione speciale 386 del capitolo 3.3 che possono essere trasportate solo in condizioni in cui la temperatura è controllata.

Queste disposizioni si applicano anche al trasporto di materie per le quali:

  • la designazione ufficiale di trasporto, come indicata nella colonna 2 della tabella A del capitolo 3.2 o secondo il 3.1.2.6, contiene la parola "STABILIZZATO";
  • la Tdaa o la Tpaa determinata per la materia (con o senza stabilizzazione chimica) offerta per il trasporto è:

-       inferiore o uguale a 50 °C per gli imballaggi semplici e gli Ibc o

-       inferiore o uguale a 45 °C per le cisterne.

La "temperatura di controllo" - temperatura massima alla quale la materia può essere trasportata in modo sicuro - e la temperatura di emergenza" - temperatura alla quale devono essere implementate le procedure di emergenza in caso di deficienza del sistema di controllo - sono riportate nella tabella 5.

Tabella 5

Determinazione delle temperature di controllo e di emergenza

 

Tipo di recipiente Tdaaa /Tpaaa Temperatura di controllo Temperatura di emergenza
Imballaggi semplici e Ibc ≤ 20 °C

> 20 °C e ≤ 35 °C

> 35 °C

20 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

15 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

5 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

Cisterne ≤ 45 °C 10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa 5 °C inferiore a Tdaa/Tpaa
a  Cioè  la Tdaa/Tpaa della materia come imballata per il trasporto.

 

Le temperature di controllo e di emergenza sono ricavate usando la tabella al 7.1.7.3.5 dalla Tdaa o dalla Tpaa che sono definite come le temperature più basse alle quali può avvenire una decomposizione autoaccelerata o una polimerizzazione autoaccelerata con una materia contenuta in un imballaggio, in un Ibc o in una cisterna utilizzati per il trasporto.

La Tdaa o la Tpaa deve essere determinata per decidere se una materia deve essere sottoposta ad un controllo della temperatura durante il trasporto. Le disposizioni per la determinazione della Tdaa e della Tpaa sono fornite nella parte II, sezione 28 del manuale delle prove e dei criteri dell’Onu.

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