End of waste: istituito il REcer, il registro nazionale per le autorizzazioni

Una breve analisi su struttura, contenuti, procedure e soggetti autorizzati all'utilizzo dei dati

End of waste: istituito il REcer, il registro nazionale per le autorizzazioni

Per garantire trasparenza e pubblicità nella gestione dell’End of waste, dal novembre 2019 è stato istituito presso il ministero dell’ambiente il “registro nazionale per la raccolta delle autorizzazioni rilasciate e delle procedure semplificate concluse” (ai sensi dell’art. 184-ter, comma 3-septies, D.Lgs. n. 152/2006).

L'organizzazione

Con il D.M. 21 aprile 2020 (in Gazzetta Ufficiale del 5 giugno 2020, n. 142) il ministero dell’Ambiente ha definito le modalità di organizzazione e di funzionamento del predetto registro nazionale, che ha preso il nome di REcer e che, a oggi, non è ancora operativo.
In una prospettiva di semplificazione organizzativa, nonché per evitare inutili duplicazioni, il REcer utilizza la piattaforma telematica già esistente "Monitor-piani", istituita dal Ministero presso l'Albo nazionale gestori ambientali per il monitoraggio dei piani regionali di gestione dei rifiuti. Inoltre, il REcer sarà inoltre interoperabile sia con il catasto rifiuti, che con il registro elettronico nazionale di tracciabilità sostitutivo del Sistri.

La struttura

Il registro sarà organizzato in due sezioni:

  • la prima, denominata "Autorizzazioni ordinarie", raccoglierà le autorizzazioni al recupero ordinarie, sperimentali e integrate;
  • la seconda, denominata "Procedure semplificate", conterrà, invece, gli esiti delle procedure semplificate.

Le sezioni potranno, inoltre, essere articolate in "sotto-sezioni", qualora utile per esigenze tecniche o gestionali.

I contenuti e le procedure

In termini contenutistici, nel REcer sarà pubblicato «uno schema sintetico dei dati contenuti nei provvedimenti autorizzatori e degli esiti delle procedure semplificate». A questo fine, va ricordato che, al momento del rilascio, le autorità competenti comunicano al ministero dell’Ambiente i nuovi provvedimenti autorizzatori emessi, riesaminati e rinnovati, nonché gli esiti delle procedure semplificate (art. 184-ter, comma 3-septies, D.Lgs. n. 152/2006). Contestualmente a questa comunicazione, le medesime autorità inseriranno all'interno del REcer i dati delle autorizzazioni e gli esiti delle procedure semplificate; per farlo, utilizzeranno la procedura messa a disposizione sul portale web della piattaforma "Monitor-piani", secondo i contenuti previsti nell'allegato 1 al D.M. 21 aprile 2020:

  • l’anagrafica dell’ente che ha emesso il provvedimento;
  • l’anagrafica dell’impianto;
  • gli estremi delle autorizzazioni/comunicazioni;
  • le informazioni sul provvedimento rilasciato.

I soggetti autorizzati all'utilizzo dei dati

I dati contenuti nel REcer potranno essere utilizzati:
1. dalle amministrazioni pubbliche che ne facciano richiesta per lo svolgimento dei compiti istituzionali;
2. dalle autorità competenti, per essere valutati nell'istruttoria dei procedimenti finalizzati al rilascio di nuove autorizzazioni al recupero rifiuti;
3. dal ministero dell’Ambiente per le istruttorie tecniche volte a definire i criteri specifici per la cessazione della qualifica di rifiuto;
4. dal ministero dell’Ambiente per richiedere a Ispra l'attivazione di specifici procedimenti di controllo di conformità degli impianti di recupero.

Al REcer accederanno anche Ispra e le Arpa da questa delegate, per poter svolgere i controlli a campione di cui all'articolo 184-ter, comma 3-ter, D.Lgs. n. 152/2006. La piattaforma REcer sarà inoltre utilizzata:

  • da Ispra/Arpa per comunicare al Ministero gli esiti dell’attività di controllo;
  • dalle autorità competenti per comunicare la conclusione del procedimento finalizzato all’adeguamento degli impianti;
  • da Ispra per trasmettere al ministero la relazione sulle verifiche e i controlli effettuati nel corso dell’anno.

Come detto, il REcer non è a oggi operativo. Quando lo sarà, il Ministero ne darà comunicazione sul proprio sito web. Al momento di piena operatività, inoltre, Ispra trasmetterà al medesimo tutte le autorizzazioni raccolte ai sensi della nuova disciplina sull’End of waste.

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