Con il decreto 11 febbraio 2021, i ministeri del Lavoro e della Salute hanno rimesso mano ai due allegati di riferimento

Ultime modifiche al testo unico sicurezza.

Dopo un lungo periodo di “letargo” riprende, sia pure a singhiozzo, l’attività di normazione finalizzata all’aggiornamento del D.Lgs. n. 81/2008, alla nuova disciplina comunitaria.

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Se sei abbonato ad Ambiente&Sicurezza e vuoi saperne di più clicca qui per leggere l'articolo di Mario Gallo professore a contratto di «Diritto del lavoro» all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. Se non sei abbonato ad Ambiente&Sicurezza, per consultare l'articolo clicca su uno dei seguenti pulsanti.

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Ultime modifiche al testo unico sicurezza: agenti mutageni e cancerogeni

Dopo le ultime tormentate modifiche in materia di agenti biologici e Sars-Cov-2 apportate confusamente dal D.L. n. 125/2020, dall’art. 17 del D.L. n.149/2021 (il cosiddetto “Risto- ri-bis”) e della legge n. 176/2020, spuntano ora anche nuove modifiche al complesso regime sugli agenti cancerogeni e mutageni, tema sempre molto scot- tante considerato anche che i dati diffusi dall’Inail sulle denunce delle ma- lattie professionali per il 2019 testimoniano un quadro molto critico.

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Ultime modifiche al testo unico sicurezza: il decreto

Con il decreto dei ministri del Lavoro e della Salute 11 febbraio 2021 , infatti, è stato di nuovo messo mano a due allegati fondamentali del D.Lgs. n. 81/2008, aggiornando il loro contenuto alle recenti disposizioni introdotte dalla direttiva (Ue) 2019/130 del 16 gennaio 2019 e dalla direttiva (Ue) 2019/983 del 5 giugno 2019, che hanno modificato la direttiva “madre” 2004/37/Ce sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.

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Ultime modifiche al testo unico sicurezza: il nuovo quadro

Il nuovo quadro che ne deriva appare complessivamente più ampio rispetto a quello previgente in quanto unitamente anche alle nuove indicazioni dell’Inail sul registro degli esposti emerge un innalzamento del livello delle tutele per i lavoratori, in sinto-nia con quanto auspicava la «Campagna europea sulle sostanze pericolose nei luoghi di lavoro», lanciata da Eu-Osha.Sotto questo profilo non va dimenticato che, secondo alcune stime, dei circa otto milioni di decessi annuali nel mondo circa 600 mila sono dovuti a tumori professionali originati dall’esposizione a questo tipo di sostanze nocive e nel 2014 nella sola Unione europea i decessi per questa causa sono stati oltre centomila.

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